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FRANCESCO TORRISI

Via DIAZ: il mistero si infittisce!

Zona 30 : ecchevordì ?!?

Percorso Ciclabile/pedonale : ecchevvordì?!?

Cos’è? Ci avevano uno stock di cartelli che avanzavano e li hanno messi …..a caso?

E’ mai accaduto che qualche Vigile Urbano si sia sognato di far rispettare il limite di velocità di 30 km/h nel rettilineo di via Armando Diaz (pace all’anima sua vittoriosa!) ?

Come faranno mai ciclisti e pedoni a percorrere un sentiero sul quale regolarmente parkeggiano le automobili?

Avremo mai un piano di viabilità cittadino credibile, partecipato dai cittadini e degno di essere rispettato e fatto rispettare da tutti auto/moto/bici/pedoni ?

Ma allora togliamoli sti cartelli, sono una presa in giro!

E che si riconosca il trionfo del nobile (magari a torso nudo) ……“chi usa pùsè la aca l’è soa”!

FRANCESCO TORRISI

06 Set 2018 in Ambiente

6 commenti

Commenti

  • Caro Franco, come residente via Diaz devo dire che le misure anti sosta sulla ciclabile sono molto più severe: “ronda”, foto, multa.
    Penso invece che il passaggio pedonale sia in sede inadeguata: troppo vicino a una serie di incroci e rotonde da cui l’automobilista, spesso sollecitato da strombazzate di colleghi maleducati e frettolosi, si lancia in velocità nello snodo a T. ma disponendo di non completa visibilità. La presenza i una lavanderia a gettone sul lato sinistro crea inoltre un flusso di attraversamento di signore, spesso con bambini. Magari siamo a norma di legge, ma il buon senso vorrebbe più spazio.

  • Quindi mi pare capire, Adriano che il tratto di pseudo (si, pseudo perchè non è adeguatamente segnalata orizzontalente e non è collegata ad un “prima” e un “dopo”) ciclabile è in qualche modo “attenzionato” da parte dei Vigili urbani (ronde/foto/multa)?
    Se è così, prendo atto con piacere!
    Rispetto al limite di velocità sapresti essermi altrettando tranquillizzante?
    Tu li ci abiti e la tua testimonianza è senza dubbio più credibile dell’impressione che ne traggo io passandoci saltuariamente, magari sono solo ….sfortunato.
    Sarei solo contento di ricredermi!

    • Emh, velocità no, risultato zero. Se rallenti ti insultano, e l’immissione avviene spesso in velocità, come testimoniavo. Abusivi in sosta, appena ho postato ne ho contati due, uno era per riparazioni da me, e questo è un problema, perché un idraulico, che fa? Perché il mio ragazzo tuttofare, giuro, l’ho rimandato a casa a prender la vespa, ma se il mio impiantista avesse avuto bisogno del furgone con i pezzi di ricambio, che si fa? Sulla presunta tolleranza zero mi ha avvisato il mio secondo figlio, residente cremasco, forse informato per vie “comunali”quindi altre segnalazioni erano già giunte, ed efficaci, presumo, ma teniamo presente che quel corridoio è rimasto sbarrato per cantiere di ristrutturazione edilizia per anni! Quindi vedo qualcosa di mal progettato. Un’ipotesi che ho sentito, non stupida, mi viene dal gestore del verde, gli alberelli, che si confronta anche con esperienze estere: tutte le corsie, bici nei due sensi, e anche il verde, in aiuola a binario, non a francobolli, da un solo lato, dall’altro stalli e pedonale, con indicazione di quelli esclusivi scarico e carico.
      Ma non era questo il termine di gara cui aveva partecipato, e segnalazioni degli abitanti sono state più preoccupate dell’incolumità personale all’uscita di casa che altro. Certo, rispetto ai tempi in cui nelle serate del velodromo tutto diveniva un parcheggio selvaggio la situazione è comunque migliorata, e devo dire che non passano più, abusivamente, i mezzi pesanti di notte, ma se mister Brambilla ha un rubinetto che perde, che fa? Chiama un idraulico con drone per ricambistica? Perché di stalli ordinari liberi non ne trova certo! E poi ci sono le macchine degli invalidi, e la popolazione invecchia.
      Ecco che, ammessa l’eccezione d’urgenza, rischia di divenire norma. E allora, ancora un piccolo correttivo possibile sarebbe stato, a suo tempo, quello di creare da un lato fra un’aiuola su due stalli destinati rigorosamente a strisce gialle, anche se la cosa non è facile con tutti i passi carrabili della via, ma si poteva trovare il modo, gli spazi c’erano, e, proprio io che antepongo il verde a tutto, avrei accettato il sacrificio: in fin dei conti bastava alberare di più i nostri giardini, invece di tenerli a prato, solo rappresentativo, ma inutile dispendio d’acqua per l’annaffiatura. Anzi, i prati andrebbero proprio aboliti! Servivano per raggruppare la cacciagione o come pascolo, e ora come status symbol, ma sono troppo dispendiosi e improduttivi per l’ambiente urbano, dove notoriamente non pascolano pecore.

  • Finisco di postare, mi affaccio al balcone, e mi trovo sotto casa un gigantesco fuoristrada, avanti al mio passo carabile, e passi, e sulla ciclabile. Forse ho peccato di ottimismo, Il clima di tolleranza zero è durato solo poche settimane!

  • Via 4 novembre è messa anche peggio. Impossibile transitare in bicicletta, se non in carreggiata. Parcheggi come capita e un dissesto geologico, tra buche è spessori da far paura.

    • L’importante sono le rotonde!
      Queste sole si moltiplicano, e con esse gli ingorghi automobilistici.
      Strade come quella che passa davanti all’ospedale, ormai, sono da evitare come la peste.

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