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ADRIANO TANGO

Cosa bolle nella pentola Cremascolta?

Parlando direttamente con alcuni followers mi son reso conto che si confonde Cremascolta con la sua facciata: i post, le discussioni che seguono, gli avvisi di eventi… e va bene! Tale è infatti l’interfaccia, ma dietro c’è molta più sostanza: programmi, contatti, contenuti, riunioni, di cui si tende a parlare solo a cose fatte, forse per scaramanzia, o per una scarsa valutazione di quanto altri Soggetti potrebbero fare per il successo di tali operazioni, specie fra gli abituali sostenitori, quei circa 380 sui totali, intorno ai 1500, che io chiamo “lo zoccolo duro”. Non che i progetti del passato, vedi il volume “Un laboratorio per la città”, o il Concorso novellistico nazionale per under 30 sul futuro non siano andati a buon fine, anzi ottimo direi, ma nell’ultimo anno le iniziative si sono moltiplicate, mentre le “squadre” di persone coinvolte sono costituite da elementi della Redazione integrate da cooptati sulla base delle loro competenze, ma semplicemente per conoscenza diretta. E allora, perché non si dimostri vero il monito di chi afferma “troppa carne al fuoco!”, mi son detto: “ma chi sa quante persone qualificate sarebbero liete di partecipare all’evoluzione di questi progetti! Perché il segreto della riuscita è differenziare le “cordate” con inclusione di elementi di altre Associazioni, o di tecnici, ma tenendo ben saldo nelle mani della Redazione il coordinamento generale e lo stato di avanzamento. E allora ho pensato di “sollevare il coperchio della pentola” e porre al vaglio tutte le iniziative avviate o proseguite nel corso del 2018/19, con relativo stato dell’arte. Viaggerò a memoria, senza un impegno di precisa cronologia,e spero senza omissioni. Solo allo scopo di consentire un rapido richiamo ordinerò numericamente i temi:

  1. Riqualificazione e riapertura alla cittadinanza dell’area “Stalloni”.Numerose riunioni, individuazione di un gruppo tecnico per le valutazioni di fattibilità, due sopralluoghi, raccolta documentario/cartografica, ipotesi di un bando di concorso per nuove idee.Stato dell’arte: in stand by dopo un ultimo colloquio con l’Assessore competente Cinzia Fontana, in quanto i rapporti decisionali con la Regione per la concessione al Comune di Crema appaiono ancora fluidi.
  2. Acquisizione di una sala riunioni in ambito pubblico/comunale.Stato dell’arte: fatto. Cremascolta dispone della saletta Fra Agostino del Museo due volte al mese. Il prospiciente caffè del Museo ben si presta alle convocazioni estemporanee ed urgenti.
  3. Raccolta turaccioli in sughero per costruzione di pannelli biologici coibentanti Il riutilizzo è destinato all’edilizia (vedi cappottatura in corso dell’Ospedale). La raccolta è partita molto bene, dopo l’appello Cremascolta. Siamo ora a quattro sacchi condominiali di sugheri.Stato dell’arte: non siamo riusciti a individuare una sede di afferenza presso l’Associazione promotrice “A braccia aperte” posta ad una ragionevole distanza. Sono in corso contatti presso una seconda Associazione.
  4. Piantumazione del parco del Serio (così detto “boschetto Cremascolta”). L’idea è quella di avere in affidamento dal Comune un’area e, secondo modello già seguito da altra Associazione, provvedere in proprio alla piantumazione e cure fino all’attecchimento degli arbusti. Siamo giunti all’acquisizione di un preventivo spese, da ditta specializzata, e primo incontro informale con l’Assessore Matteo Gramignoli. Stato dell’arte: fermi per l’eccessiva spesa di manutenzione (minimo due anni per l’attecchimento), in attesa di reperimento di nuove energie nel volontariato.
  5. Convegno letterario, nell’ambito dei Sabati del Museo, “I colori della scrittura”. Si tratta di un incontro fra cinque Autori cremaschi, due “targati Cremascolta”, che partendo dalle loro ultime opere, sviluppi il tema di stratagemmi narrativi, nuove tendenze… Coordinamento di Franco Gallo. Stato dell’arte: già effettuata una prima riunione fra gli interessati, fissata la data per il 30.3, in attesa di seconda riunione e definizione di strategie di diffusione.
  6. Corso di Economia: “Scuola di educazione all’economia” III edizione. Stato dell’arte: al nastro di partenza per la prossima settimana (vedi post dedicato).
  7. Concorso letterario per inediti, Città di Crema, I edizione “Il viaggio come esperienza”. Stato dell’arte: già bandito e già in arrivo i primi manoscritti.
  8. Nuova piattaforma e nuova newsletter. La ristrutturazione prevederà spazi autogestiti dalle Associazioni cremasche, per una funzione di collante e di megafono di Cremascolta e una newsletter che permetta un accesso diretto con un click al tema prescelto. Stato dell’arte: in corso d’opera di allestimento.
  9. Comitato Mura Venete. Da un’idea di Aldo Scotti. È così nata una complessa organizzazione intersocietà, con cooptazione di architetti e storici, ivi compresi rappresentanti del FAI, per una valorizzazione/riqualificazione di quel patrimonio civico storico. Stato dell’arte: già espletata la prima riunione, presi contatti con gli Organi comunali competenti, raccolta documentaria in avanzato stato, programmata la seconda riunioni.

Non male direi, ma il senso di questa comunicazione l’avete capito: una “chiamata alle armi”! Coraggio, sappiamo che siete bravi!

ADRIANO TANGO

16 Gen 2019 in Senza categoria

15 commenti

Commenti

  • Hai fatto bene, Adriano, a sottolineare alcuni dei cavalli di battaglia promossi da CremAscolta.
    Si tratta di… cavalcarli (senza dispersione di energie): uno per uno fino alla “soluzione del problema” o comunque fino a una “proposta operativa” concreta (sulla base della conoscenza piena del problema, non superficiale come spesso accade sui social).

    So bene che siamo tentati tutti dalla “chiacchiera” (pur elevata), ma se vogliamo dare uno sbocco al nostro blog, dobbiamo frenare un po’ il nostro esibizionismo e la nostra furia iconoclastica: affrontare con meticolosità e metodicità un problema concreto è memo esaltante che… lancia in resta promuovere una crociata contro il Male.

    • Hai coltonel segno: la “chiacchiera”, o “cazzeggio di qualità” alla Fanco Torrisi, non è che la pelle dell’Associazione. Per condurre bene le cose sostanziali, chiamiamole pure epicamente battaglie, serve un saldo principio del chi fa cosa, e un altrettanto saldo collegamento fra le componenti. In questo ruolo vedo il mio massimo dovere, come in tutte le direzioni e presidenze che ho già sostenuto, e tutta la Redazione deve rappresentare con le singole presenze le varie cordate. Tuti in tutto non va bene, tutti sappiano il tutto sì. Teniamo presente anche che i validi giovani che abbiamo voluto nel gruppo hanno un impegno primario verso la Società nei loro studi universitari, ma che siano volenterosi si è visto nel periodo dele festività, in cui erano liberi da frequenza.

    • Son chiacchiere anche queste che stiamo facendo sotto forma di buoni consigli, visto che quando poi c’è da lavorare sul serio i “tre pirla” di turno sono sempre gli stessi. E’ il difetto di qualsiasi associazione di (vero) volontariato, credo di poterlo affermare a ragion veduta. Nella programmazione si parte in venti e nella realizzazione ci si ritrova in due. E’ fisiologico, d’altra parte, che solo i guerrieri restino in campo e tutti gli altri si ritirino nelle loro stanze. Se tutti facessero (disinteressatamente) la loro parte, il mondo sarebbe un paradiso. Forse lo è stato, o lo sarà, ma per in momento non c’è.

  • Cara Rita
    ho fatto soprattutto associazioni in cui c’era da guadagnarci visibilità=profitto e carriera, vero, oppure il Madagascar, che forse univa anche un asspetto genuinamente umano e un pizzico di turismo (pagando il biglietto, si intende), ma non sarei così drastico.
    Vero che il pallone si sgonfia presto, ma le cordate, se rese autonome in una certa misura, rendono! Poi la nostra missione è di collante, megafoni, insemensatori, e se almeno questo funziona abbiamo assolto il nostro dovere!

  • Non mi riferivo certo, Adriano, al “cazzeggio di qualità” di cui spesso, con un’espressione felice, parla Franco Torrisi: quello deve rimanere (appunto di qualità, quando ci si confronta in modo civile, con pacatezza, nel rispetto delle opinioni altrui e con argomentazioni) quando, in particolare trattiamo temi che esulano dalla nostra portata… locale.
    Il cazzeggio di qualità (quando davvero è di qualità) è un laboratorio per tutti perché tutti abbiamo da guadagnare dialogando (mentre non guadagna nulla chi non ha alcun dubbio sulle certezze granitiche delle proprie opinioni).

    • Nell’era della comunicazione digitale la vera sorpresa ci è venuta dall’industria, e tu ben lo sai: le idee nascono al bar, prendendo un caffè, o in ascensore, recandosi al lavoro in due ditte diverse che producono cose diverse… e così via. La scoperta è che la comunicazione mediata da un monitor e tastiera non sostituisce la comunicazione diretta, tattile, olfattiva, mimica. Nemmeno le teleconferenze funzionano, e quando ero lontano abbiamo tentato anche questo metodo: non mi sentivo assolutamente nel gruppo. Quindi tutto quanto scriviamo non deve essere altro che un topic per innescare riunioni con gente in carne ed ossa, come dicevo ramificate ed estese a componenti tecnici e di altre Associazioni. Un lavoro difficile che vedo come la vera mission di Cremascolta. D’altra parte se do potre anni di raccolta mi troverò a buttar via quattro sacchi di sugheri sarà perché, a parte Franco, non sono stato aiutato nel sempice compito di trovare un centro raccolta vicino! Riassumo: coordinamento, reclutamento, ramificazione, tavole rotonde, azioni.

  • Citato più volte in questi commenti, rispetto al “cazzeggio di qualità” (espressione della quale non solo non disconosco la paternità, ma anzi mi rende particolarmente piacevole riandare ai felici momenti dell'”era blogghica di Livio I^ il grande” ) che marchiava con un “CDQ ©2016″ i post ed i commenti che si caratterizzavano improntati a libera, fantastica, arguta inventiva, ritengo esplicitare al ….”colto e all’inclita”, che conservare, coltivare la capacità di affrontare con leggerezza e disincanto tematiche al contrario magari artatamente drammatizzate, rappresenti a mio modo di vedere dote positiva, a condizione che con intelligenza e consapevolezza si sia in grado di individuare, “confinare” i temi nel loro portato di commedia, dramma, serietà, comicità che caratterizzano gli accadimenti della vita.
    Atteggiamento che è l’esatto contrario del deprecabile “buttare in vacca” ciò che deve essere invece affrontato con serietà ed approfondimento.
    Quanto sopra, conseguentemente, non potrà fregiarsi del marchio “CDQ ©2016” !!!

    • Caro fratello e maestro, ne sono convinto, ma quello su cui insisto è che i followers capiscano che sotto la pelle esiste altro, che non è vero che debbano rivolgersi a Cemascolta come forma più sofisticata, e a volte più arguta, di un banale facebook, per poi approdare ad Associazioni con impegno pratico nel far andare le mani con le maniche arrotolate fino ai gomiti per dare il loro contributo pratico. Cremascolta è pelle ma anche organi e muscoli, e dove non arriva in proprio serve da catalizzatore o da collante. Quel che conta è che vi sia un equilibrio fra le varie parti. Facciamo un esempio banalmente volgare: siti specializzati in “incontri galanti” prevedono poi l’incontro diretto. Lo stesso è per noi: si discute, ma poi si fa la cordata e si agisce, e per questo ho voluto precisare, e invitare alla partecipazione su quanto già si sta facendo. Risultato? Mi vengono proposte ancora altre “battaglie”. affascinanti, ma chiudiamo qualcuna delle precedenti, con un “fatto”, o con un “di più non potevamo per ora”.
      Primo esempio l’adesione alle attività del Museo con nostro spazio fisico assembleare e calendarizzazione di incontri; secondo l’immobilità su ferro, su cui, dopo strenua battaglia, contatti, addirittura la partecipazione ad una conferenza stampa prelucana spresso i binari della stazione, per ora non possiamo far di più che vigilaresull’atuazione di impegni presi per il 20120. Forza, allegri ed uniti!

    • Impegni presi per il 20120? Ma è bellissimo, siamo immortali. Ci sarà un’altra Era dei Pesci e non saremo ancora qui a piantare alberi e salvaguardare storiche mura. Non più venete, però, forse i bastioni di Orione.

  • Non chiedete a me l’impossibile, perché a rileggere quanto scrivo, ci riesco solo a tratti, poi scivolo nuovamente nella tastiera indemoniata sparacaratteri. In compenso sono un attento correttore di errori altrui, un maestro di editing quasi. Ma ben raramente li metto in rilievo, li do per scontati! La pagliuzza e il trave…
    Mi creo un alibi nell’affermazione scientifica che il cervello è un correttore automatico formidabile, che senza alcun codice riesce nel corso di una sola pagina a passare da un sistema alfabetico a uno alfa-numerico, ma soprattutto trovo pace nella speranza che se rinascerò invece che fare il medico e lo scrittore farò le elementari.

    • Ma si, dai, ridiamoci su. Stamattina, poi, assistere appena sveglia al meraviglioso spettacolo dell’eclissi di luna, visibilissima fino a tarda ora (le 8) mi ha messo di ottimo umore. Questo è il vero nutrimento dell’anima, tutto il resto son chiacchiere, nient’altro che paccottiglia ideologica, morale e materiale, di cui l’umanità si è circondata negli ultimi secoli allo scopo di sentirsi meno sola. Meno male che la luna continua a esistere, non solo lei evidentemente, e se muove le maree e guida il magnetismo del pianeta, figurarsi noi piccoli animali.

  • Sarebbe bello arrivare a capire cosa c’è in fondo a un meraviglioso spettacolo.

    • Anche noi? La nostra essenza? Per questo ci sentiamo così coinvolti?

      Non tutti, per la verità. Ma non è che miliardi di corde possono vibrare sullo stesso violino.

  • Chissà i “terrapiattisti” come se lo spiegano il “meraviglioso spettacolo di stamattina”?!?

  • Cito da Asterix : SPQR (sono pazzi questi romani, riferito alla setta dei pentastellati terrapiattisti dislocati a Roma). Neanche gli americani scherzano, comunque.

    https://www.reccom.org/2017/08/30/3530-2/

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