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FRANCESCO TORRISI

Non c’è più religione!

Ma se ne devono vedere ancora? (traduzione letterale dal ben più efficace: “ma sa ga da eden amò?)

Come non parlarne?

Il fatto: un Cardinale della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, si è calato l’11 maggio nella centralina elettrica di Spin Time, un palazzo romano occupato, per ripristinare la corrente elettrica; era stata “tagliata” per morosità, nessuno pagava la bolletta! E quelle bollette – stando a quanto affermato dall’elemosiniere, verranno pagate: «Da questo momento in poi, pagherò io le bollette – dice Konrad Krajewski -.

Lo stabile, proprietà della Banca Finnat, era stato occupato il 12 ottobre 2013 (6 anni fa!) dal movimento “Action” (“agenzia comunitaria per la casa” ). Nel corso degli anni si è progressivamente popolato. Oggi all’interno ci sono anche un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove.

Il palazzo è, secondo gli attivisti, “un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi”. Il debito accumulato dal 2013 sembra che superi i 300 mila euro, per questo lo stacco della corrente. E’ occupato dal 2013, nell’ambito di quello che è passato alle cronache come lo <<Tsunami tou>> una serie di occupazioni portate avanti quell’anno dai movimenti per la casa nella Capitale. Ora a Spin Time Labs abitano 185 famiglie, tra le 400 e le 500 persone. «Dentro è nato anche un progetto di accoglienza rivolto ai rifugiati, a donne e studenti, per ricollocazione, ricerca, aiuto per il lavoro, da tre anni».

   Konrad Krajewski, nato il 25 novembre del 1963 a Lodz, in Polonia, è stato nominato elemosiniere della Santa Sede nel 2013. È il secondo più giovane cardinale del sacro collegio e raccontano che passi le serate nelle stazioni e nelle periferie romane, portando pasti, coperte e sacchi a pelo ai senzatetto. Tutto a bordo di una Fiat Qubo.

Anche per lui quindi niente ….. “Scarpettas Rubras Pradae”?!?

E il “Papa con gli scarponi” ha colpito ancora!

Un conflitto tra Stati? Stato del Vaticano Vs Repubblica Italiana?

Ma dico, come può essere che nel pieno centro di Roma da 6 anni ci sia uno stabile di quelle dimensioni occupato? Rifugio per 185 famiglie? E che i soli ad occuparsene siano i “cittadini di uno Stato straniero”?

Nave senza nocchier in gran tempesta”.

Robe da “Buffo Stivale”!!!

FRANCESCO TORRISI

14 Mag 2019 in Politica

26 commenti

Commenti

  • Da questo momento in poi paghero’ io le bollette (vedremo), e i 300mila euro arretrati chi li paga? Noi, ovvero lo Stato? Perche’ io/noi dovrei andare a lavorare per saldare i debiti dei no-global? Perche’ dovrei giustificare l’illegalita’ che regna sovrana nei loro fortini okkupati? Perche’ loro possono produrre e vedere IN NERO mentre il gelataio che offre un cono alla vecchietta prende la multa, quando non gli fanno chiudere il locale?

    Questa, a casa mia, si chiama “mafia”. Vuol dire che le decine di migliaia di persone che a Roma sono in graduatoria (anche da 20anni!) in attesa di un alloggio popolare, sono tutti c*******? Pare di si, seguendo questa “logica”. E’ qui che l’Italia permissiva e imbrogliona smette di essere un paese europeo per diventare un suk caotico e truffaldino.; capisco a questo proposito le perplessita’ dei cugini transalpini che ci guardano con diffidenza, in fondo lo fanno anche tanti di noi, mai abbastanza addolorati per avere il Vaticano in casa. Che disgrazia.

  • Bellissimo. Grazie, Francesco, per questa botta di Romanticismo. Non ho capito se anche tu stai cimentandoti con cronache e recensioni impossibili o se c’è qualcosa di vero. In entrambi i casi, grazie.

    Se oltre a Dumas padre e figlio avessimo oggi un Dumas nipote, ci scriverebbe un libro d’azione e d’avventura di grande successo. Gli ingredienti ci sono. Il popolo che soffre. I cattivi che tagliano le forniture (una volta tagliavano ben altro ma, si sa, non ci sono più i cattivi di una volta). Il giustiziere vendicatore dei torti, riparatore delle ingiustizie, difensore dei poveri. L’azione temeraria, il colpo di mano, l’effetto a sorpresa. Non solo Dumas, anche Hugo, Scott, tanti altri come loro. Romanticismo di quello pieno, solido, in una parola “popolare”. E come non tifare per il nostro eroe, questo defensor plebis, questo angelo divino portatore, come in un dipinto di Blake, d’un biblico “fiat lux”?

    Un protagonista a tutto tondo, un cavaliere elettrico senza macchia e senza paura. A partire dal nome. “L’Elemosiniere”. Anche Montecristo, quando si manifesta, non si chiama più col suo vero nome, Edmond Dantès. Perché Montecristo racchiude, in un nome, un destino intero. Qui lo stesso. “L’Elemosiniere”. Anche perché Konrad Krajewski da Lodz è proprio tristanzuolo, richiama un personaggio sfigato di Gogol’, di Bulgakov. “L’Elemosiniere”. Addirittura preromantico, gotico, tipo “Il Monaco” di Lewis e altri sturm-und-drangers ossianici, di quelli che mandavano in orgasmo Mario Praz.

    Pensa, Francesco, che capolavoro narrativo: “L’Elemosiniere” che elargisce elemosine al popolo coi soldi degli oppressori del popolo, che porta amore e luce ai Gavroche e alle Cosette migranti e punisce i Danglars, i Mondego, i Coderousse italiani, insensibili egoisti, usando i contatori della luce invece che con le frecce di Robin Hood. Bellissimo.

    • Caderousse, non Coderousse.

  • Dalla Premiata Ditta Dumas a Eduardo De Filippo. Nelle stesse ore, sempre a Roma, il direttore del dipartimento di Storia, Antropologia, Religione, Arte e Spettacolo (lo spettacolo, in effetti, ci sta) invitava a La Sapienza il noto intellettuale Mimmo Lucano (ex sindaco di Riace e uomo di solida cultura) a disquisire su “il senso dei luoghi e il senso degli altri”. Meglio sarebbe stato “il senso degli affari”, visto che il suddetto e’ stato incriminato per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, oltre a varie altre cosette. Ma quando si agisce a fin di bene…….

  • Che strano concetto di cultura che ha Rita, evidentemente tutta citazioni colte e niente vita reale. In più nessuna sensibilità garantista. Brava Rita, tu sì che sei una donna tutta d’un pezzo. Altro che il direttore…

  • “E che i soli ad occuparsene siano i “cittadini di uno Stato straniero”?”
    Hai proprio… centrato, Franco!

  • Pare che anche gli occupanti di Casa Pound del famoso stabile di Roma non paghino le utenze. Speriamo che l’Elemosiniere intervenga anche in loro favore.

    • Ti consiglio di andarti a rileggerti il “caso Lucano”, non giudicato dalla politica ma dalla giustizia. Quanto alle okkupazioni, non ricordo di averle mai difese. E i 300mila euro (destinati a lievitare nel tempo) chi li paga, il Robin Hood con la tonaca, o noi?

  • L’Elemosiniere nel 2018 ha dispensato, senza troppa pubblicità, in utenze e rate varie, 3 milioni e 500 mila euro. È pensa con il 49 milioni della Lega, più gli ultimi 3, quanta gente si sarebbe potuta aiutare. Soldi italiani, nostri. Informati tu.

    • I cavoli a merenda sono evidentemente il tuo piatto preferito. I 49 milioni della Lega Nord di Bossi (mai esistiti in realta’) non c’entrano nulla con gli 89 (!!!) stabili okkupati dai furbastri nel solo Comune di Roma. Se tu vuoi schierarti dalla parte dell’illegalita’ fai pure, io vado nella direzione opposta. Il Vaticano e’ noto per i suoi gesti politici (vedi i 50 della Diciotti dileguatisi dopo 24h) le cui conseguenze ricadono poi sul groppo dello Stato, e questo e’ uno dei tanti casi. Quanto a Lucano, c’e’ poco da vedere: non mi risulta che abbia ripianato di tasca sua il consistente ammanco di cassa, lasciando perdere i matrimoni fasulli e gli illeciti amministrativi. Son tutti bravi a fare i generosi con i soldi degli altri. Che un elemento del genere venga esibito come modello a degli studenti universitari, e’ solo il sintomo di una societa’ putrefatta che si avvicina alla Fine della Storia.

  • Quanto al caso Lucano staremo a vedere.

  • Bypassando il dare avere,
    c’è ancora, c’è ancora religione.

  • I cavoli a merenda sono l’indignazione manifestata dai leghisti. Insegnala a loro la legalità, poverini, impegnati secondo te per 82 anni a restituire soldi che non hanno mai visto. Perché li restituiscono senza difendersi?

    • Ma basta retorica da main stream! La Lega “di Salvini” (quella che ha decuplicato il suo elettorato) ha scelto di non costituirsi parte civile contro la vecchia Lega Nord “di Bossi” (quella al 3%) per motivi diciamo cosi’ di riconoscenza verso il “padre” putativo del movimento. Hanno deciso cosi; se non lo avessero fatto (come a suo tempo scelse di fare la Margherita, truffata anch’essa dal suo tesoriere), la cosa sarebbe finita prima ancora di cominciare. Ma cosa c’entra con l’argomento proposto da Franco?

      Parliamo piuttosto di okkupazioni e stiamo sul pezzo, altrimenti si finisce come al solito per mandare in pappa qualsiasi argomento, mettendo (giustamente) in fuga i lettori del blog.

  • Ma tutti questi, Elemosiniere e Mimmo compresi, sono tutti sul libro paga di Salvini?
    Ogni volta che ne dicono o ne fanno una delle loro, il Ruspista porta casa un’altra paccata di voti.
    Se è così, si mette a payroll proprio quelli giusti.

    • Hai dimenticato Magistratura Democratica (?), anche le sue “interpretazioni” delle leggi lavorano per Salvini.

  • Pietro, non essere così fiducioso. Vedrai quanti striscioni si stanno preparando, ruspista e polizia permettendo. Pensa un po’, grazie a una legge del 48.

  • Rita, diciamo che Salvini dispone di un discreto scudo protettivo.

    • Ma cos’e’ diventato questo post, un referendum su Salvini? Non ho capito. E l’Elemosiniere della foresta di Sherwood, che fine ha fatto? Si e’ perso nel fitto del fogliame, con cui possiamo fare un bel minestrone.

  • Hai ragione, Rita, torniamo in carreggiata, all’Elemosiniere.
    Se no, in un oceano di divagazioni diffuse e abituali, qualcuno potrebbe pescarci a sorte e fare le pulci proprio a noi, accusandoci di andare fuori tema.
    Intanto, ho scoperto che sull’Elemosiniere è proprio tutto vero.
    E Piero, richiamando Francesco, ha ragione: il fatto che sia uno straniero e risieda in un altro Stato straniero conferisce alla vicenda un tocco speciale.
    In che senso speciale, potrebbe essere motivo di riflessione.

    • Ma tutti ‘sti stranieri, proprio l’Italia dovevano scegliere come capro espiatorio? Che male abbiamo fatto? Manco siamo piu’ campioni di “cattolicita’”. O, forse, siamo semplicemente troppo buoni, che non fa necessariamente rima con qualcos’altro.

  • Sommessamente: io avevo concluso il mio post “narrativo” di un fatto indubbiamente eclatante, in una direzione: “Ma dico, come può essere che nel pieno centro di Roma da 6 anni ci sia uno stabile di quelle dimensioni occupato? Rifugio per 185 famiglie? E che i soli ad occuparsene siano i “cittadini di uno Stato straniero”?”.
    Poi ognuno ci trova le connessioni che più gli garbano, pel’amordiddio, magari anche con Salvini e la sua “bestia”, al limite; però, magari anche stare un pochetto ….al tema!

    • Sono 89 a Roma gli stabili okkupati dal sedicente “movimento per la casa” a trazione no-global, e il fatto che si parli solo di quello portato alla ribalta dagli “stranieri” non significa affatto che tutti gli altri debbano passare in cavalleria. Le domande, di fronte ad azioni come quella citata, sono sostanzialmente due: 1) le migliaia di persone oneste che non okkupano e sono in graduatoria Aler sono c********?; 2) dopo i titoloni dei giornali il Vaticano continuera’ a pagare le bollette? In entrambe i casi la risposta, ovviamente, e’ NO.

      Il vezzo di taluni di tirar fuori Salvini o che piova o che tiri vento, come giustamente ha osservato Pietro, non fa altro che portare acqua al suo mulino (che sta diventando un pastificio) perche’ l’onesto italiano, continuamente chiamato a pagare i conti di tutti, non ne puo’ piu’ della retorica bacchettona del politicamente corretto. Gli okkupanti abusivi non sono ne’ anziani ne’ allettati (altrimenti sarebbero gia’ stati collocati dai servizi sociali), vadano a lavorare e si paghino l’affitto o il mutuo come facciamo tutti. Ecche’ diamine!

      Senza contare che in simili nuclei d’illegalita’ conclamata si compra e si vende di tutto (ci sono negozi, laboratori pseudo-artigianali, eccetera), il prossimo che invoca il “contrasto al lavoro nero” se lo ricordi.

    • Grazie, Rita. Sull’evitare le andate fuori tema, concordo pienamente con Francesco. Soprattutto se, lo dico anch’io sommessamente, applichiamo la par condicio.
      Sulla levata di scudi a favore di questo personaggio, anche ad opera di una parte dei suoi superiori (un’altra parte di loro ha espresso censure esplicite), è un film già visto.
      Conosciamo l’humus ideologico teoliberatorio che alimenta questi spartachismi ecclesiastici. Del resto, anch’io tifavo per il grande Bob De Niro in Mission (forse ho un po’ esagerato col paragone).

    • Consiglio ai piu’ volonterosi di andarsi a leggere l’elenco degli ultimi sgomberi voluti dal Vaticano in stabili di sua proprieta’. Da Nord a Sud c’e’ di tutto: dall’associazione diabetici ai volontari che raccolgono carrozzine e seggioloni per mamme povere, da donne incinte a intere famiglie con figli minori. Il cardinale no-global ne sara’ stato all’oscuro? E’ andato a fare il Robin Hood in un nido di illegalita’ dove si fatturano 250mila euro all’anno (rigorosamente in nero) derivanti da una discoteca, ristoranti, corsi a pagamento e laboratori artigianali (calando un velo pietoso su spaccio e prostituzione). Tutte attivita’ che fanno lievitare i costi delle utenze. Un gruppo di famiglie, come vorrebbero far credere, non fattura 300mila euro di energia elettrica in pochi anni.

  • In segno di riconoscenza verso il cardinale Konrad Krajewski, l’ormai noto elemosiniere del Papa che ha riattaccato la luce in un palazzo romano sede di un centro sociale con tanto di ristorante, pub e discoteca, gli okkupanti hanno organizzato per la settimana prossima un rave party al quale è stato dato il nome di “Amen Rave”. Visto che paghiamo la corrente, almeno prendiamola sul ridere. Ca’ amma fa’, finirà anche la notte prima o poi.

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