menu

FRANCESCO TORRISI

Il Presidente della Commissione EU

Il Presidente della Commissione EU

Stiamo assistendo (meglio sarebbe, “subendo” con un ruolo totalmente inattivo!) alle “grandi manovre” preliminari all’elezione del Presidente della Commissione Europea.

Questi gli step che porteranno, presumibilmente alla volta di ottobre, alla elezione da parte del Parlamento europeo della Nuova Commissione e del nuovo Presidente della Commissione:

  • I DEPUTATI eletti negoziano/ stanno negoziando la costituzione dei GRUPPI politici per la IX Legislatura del Parlamento Europeo (Per costituire un gruppo politico sono necessari 25 membri e almeno un quarto degli Stati membri deve essere rappresentato all’interno del gruppo). I gruppi dovranno notificare la propria composizione entro il 24 giugno.
  • 20-21 Giugno si riunisce il CONSIGLIO EUROPEO (è composto dai capi di Stato o di governo degli Stati membri dell’UE, dal suo presidente e dal Presidente della Commissione europea, in questa fase, ancora gli “uscenti!). E’ il “luogo” dove si definiscono le priorità e gli orientamenti politici generali dell’UE.
  • Il 1° Luglio i GRUPPI politici comunicano la loro composizione. La data corrisponde alla fine della VII legislatura Europea
  • Il 2 Luglio è la data della Sessione plenaria costitutiva del Parlamento Europeo neoeletto. I deputati si riuniranno a Strasburgo per la sessione costitutiva, eleggeranno il Presidente, i 14 vicepresidenti e i 5 questori dell’Assemblea, oltre a decidere il numero e la composizione delle commissioni parlamentari permanenti. Da questa data iniziano le audizioni dei COMMISSARI designati nella COMMISSIONI parlamentari.Uno dei primi compiti del nuovo Parlamento è quello di eleggere il Presidente della Commissione europea, (attenzion al diverso uso e significato del termine “Commissione” e “Commissario!) l’organo esecutivo dell’UE. Gli Stati membri designano un candidato, tenendo però conto dei risultati delle elezioni europee. Il Parlamento  eleggerà il nuovo PRESIDENTE della Commissione EU a maggioranza assoluta (la metà dei deputati più uno). Se il candidato non otterrà la maggioranza necessaria, gli Stati membri avranno un mese di tempo per proporne un altro (il Consiglio europeo delibera a maggioranza qualificata). In occasione delle elezioni del 2014 il Parlamento ha introdotto il sistema dei candidati capilista: ciascun partito politico europeo presenta un candidato alla carica di PRESIDENTE della Commissione e il partito che ottiene il maggior numero di voti può proporre il candidato del Parlamento per tale carica.
  • Settembre – Ottobre: Il Consiglio, in accordo con il neo-eletto Presidente della Commissione, adotta un elenco di CANDIDATI COMMISSARI, uno per ogni Stato membro. Essi devono presentarsi dinanzi alle varie commissioni parlamentari, in base alle competenze previste per ciascuno, dopodiché ogni commissione si riunisce per elaborare una valutazione delle competenze e delle prestazioni del candidato, da trasmettere al Presidente del Parlamento. È già accaduto che una valutazione negativa abbia indotto i candidati a ritirarsi dalla procedura. L’intera Commissione, inclusi il Presidente e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, deve poi essere approvata dal Parlamento con una sola votazione.Una volta che il Presidente della Commissione e i commissari hanno ottenuto l’approvazione del Parlamento, è il Consiglio a nominarli ufficialmente, deliberando a maggioranza qualificata.
  • A conclusione della assai complessa procedura, viene quindi eletta la nuova COMMISSIONE EU ed il nuovo PRESIDENTE della Commissione pronuncia il discorso inaugurale.

Mi pare chiaro che per partecipare attivamente a tutte le fasi del processo post elettorale, ci debba essere da parte dei rappresentanti dell’Italia ( eletti e designati) da un lato la capacità “politica” di operare a livello Europeo con i rappresentati degli altri Stati e, dall’altro una visione possibilmente chiara, approfondita e ….condivisa, del ruolo che il Paese che rappresentano intende svolgere all’interno della Comunità UE! Cosa che, con le premesse “politiche” in atto ……. Auguri!

FRANCESCO TORRISI

01 Giu 2019 in Europa

6 commenti

Commenti

  • Io, lo ripeto, mi auguro che l’Italia, proprio in ragione del diffuso euroscetticismo dimostrato dalle elezioni, abbia un commissario di peso perché in caso contrario la distanza tra cittadini italiani e istituzioni europee crescerà ancora di più.

    Non è affatto scontato, però: i sovranisti di casa nostra non hanno feeling con l’attuale maggioranza.

    Si dovrà quindi avviare una trattativa, cercare alleanze (è gridare di meno).

  • Più passa il tempo da queste elezioni, più mi sembra che l’Europa si stia salvando da sola senza troppi problemi. E che, invece di salvare l’Europa, noi italiani dovremmo preoccuparci di salvare l’Italia, non certo dall’Europa ma da ben altro.

    • E la giornata di ieri è stata esemplare.

  • La vedo bruttissima, in EU siamo ….”fuori dalgiro”, le ivezanicchi prima, salvini che “non ci andava”, Taiani “dcorativo” ma ……
    Ci mancava solo sta manfrina della lettera/non lettera!
    Noi siamo col cappio dello spread, del quale non ci libereremo fino a quando saremo in mano agli “strozzini” da cui andiamo in prestito per pagare gli interessi del debito!
    Ma gli “n” governi che hanno preceduto questo sciagurato “giallo/verde” , con turbillon di economisti plurimi e aggravati, di cosa si sono occupati?!?
    Mio padre, ai tempi, diceva “povera Italia”!
    E io , ragazzino, non capivo.

    • A proposito di spread, cerchiamo di capirci qualcosina di più (lasciando perdere gli economisti “plurimi e aggravati” che ci hanno condotto dove ci troviamo), anziché percuoterci costantemente il petto e flagellarci col cilicio, che tanto non serve a nulla.

      https://scenarieconomici.it/come-si-ferma-lo-spread-di-fabio-conditi/

  • A proposito di EU e di come ci poniamo nei confronti dei nostri parteners, così, tanto per ….gradire, dal “Fatto Quotidiano”, un titolo:
    “Politica show
    Salvini va da Barbara D’Urso e salta un altro Consiglio Ue

    È toccato ancora una volta al sottosegretario Molteni presentarsi a rappresentare l’Italia davanti ai ministri dell’Interno degli altri 27 Paesi membri.
    Impegni di campagna elettorale e puntata a Pomeriggio5 non potevano aspettare”
    di Tommaso Rodano

    E poi ….. “il rosario” e poi “la madonna” e poi “tocchiamoci anche le palle” che non si sa mai!!!! ( e mi scuso per il “maschilismo”, ma rappresenta efficacemente l’assunto!)

Scrivi qui la risposta a Franco T

Annulla risposta

Iscriviti alla newsletter e rimani aggiornato sui nostri contenuti