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ADRIANO TANGO

20 luglio 1969: l’uomo è sulla Luna.

Ci siamo quasi. Il cinquantenario sicuramente sarà festeggiato in tutte le salse, le celebrazioni echeggeranno.
Un rinverdimento dovuto, eppure sono ancora in tanti a non aver capito la svolta storica segnata con l’impresa. La si sminuisce relegandola fra le manifestazioni geopolitiche di potenza (vero anche questo, ma per la storia, non per l’uomo e la scienza). Parliamo di un atto che ha premiato la stretta coordinazione di un enorme flusso di energie umane, agendo tutti nella fiducia sui dati e teorie raccolti di generazione in generazione di ricercatori. E poi, consentitemi un termine che si avvia a divenire desueto, rende il giusto tributo all’eroismo dei protagonisti. Certo, perché non era per niente scontato che gli astronauti sarebbero ritornati!
Ma c’è di peggio: rispunta assurdo un dubbio.
La voce più roboante fu al tempo quella di Kaysing, che affermava che la tecnologia del periodo non sarebbe stata sufficientemente avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio, che la NASA, a causa della cattiva amministrazione di quegli anni, non avrebbe potuto ottenere il successo dichiaratamente ottenuto, e che la motivazione per fingere l’allunaggio sarebbe stata di natura economico-politica.
Secondo Kaysing l’incaricato a girare i filmati delle missioni sarebbe stato il regista Stanley Kubrick, già famoso per gli effetti speciali del suo film 2001: Odissea nello spazio. Volutamente metto in copertina la foto emblematica, quella con le ombre ipoteticamente “sbagliate”. In realtà si dimostrò che non erano ombre delle figure sbarcate quelle inquadrate, ma di asperità del suolo. Certo, suggestive! E allo stesso modo tutte le altre presunte falsità furono smantellate. Tuttavia un paio delle spiegazioni fornite non sono poi così lampanti, lo ammetto, ma vale il buon senso del compianto Umberto Eco a riportare i fatti al giusto valore: in caso di frode, quanto sarebbe costato mettere a tacere tutti gli implicati nella messinscena a una NASA in cattive acque? Già, perché mica si possono più liquidare fisicamente le manovalanze “a bandiera piantata” come pare si usasse ai tempi dei faraoni!
E intanto ora, 2019, La NASA è costretta a smantellare daccapo punto per punto le motivazioni. Il nuovo negazionista? Stephen Curry, stella del basket. Curry è solo, ed estraneo al mondo della fisica spaziale, ma è un influencer, e tanto basta per un pubblico gravemente immaturo, pronto a bersele tutte, con voluttà.
E allora arriviamo all’elemento più profondo di riflessione sulla ricorrenza: è un punto fermo ancora, e non l’ultimo, per il primato della scienza su tante altre branche del sapere umano che spesso da essa attingono elementi conoscitivi per costruire la propria dissertazione (come discutere altrimenti senza fatti?) Un mattone nel muro contro l’oscurantismo sempre in agguato, con le sue variopinte e trasformistiche maschere.
E a me il parallelo sorge amaramente spontaneo: se l’uomo è stato sulla luna, al di là di ogni dubbio, e se ne discute ancora, un paio di milioni di uomini che verso il 3019 forse si rifugeranno superstiti in Antartide e Groenlandia, avranno un bel passatempo: discutere sul cambiamento climatico, se c’è stato o no! E se è stato proprio per questa catastrofe planetaria che son costretti, poveri sopravvissuti mal rabberciati, a rifugiarsi ai poli.
Mi ripeto troppo spesso? La lingua batte dove il dente duole!
Scontatamente potremmo chiosare con i Nomadi “ma noi non ci saremo…”, e invece no! Per la memoria di Ulisse, Parmenide, Galileo (non scelti a caso), e tanti altri giganti del pensiero, stiamo attenti a quel che diciamo, ma soprattutto a quel che ascoltiamo.
E all’occorrenza rispondiamo con un sorriso, non ci lasciamo attrarre in discussioni: controproducente.

ADRIANO TANGO

09 Lug 2019 in Scienze

41 commenti

Commenti

  • Mi trovi molto consenziente su questo tuo post, caro Adriano.
    Mi permetto solo una precisazione sulla tua chiusa: non so se il confronto sia sempre controproducente e mi sembra che la possibilità di dialogo e magari di discussione dipenda anche dall’interlocutore che abbiamo di fronte.

    • Sul dialogo sottoscrivo.
      Per quel che riguarda l’allunaggio del ’69, lo seguii con emozione.
      Ho letto poi le varie teorie del complotto e le varie confutazioni, e francamente, da uomo comune, le ho trovate poco concludenti entrambe. Quindi ho sospeso il giudizio, anche perché non me ne importa un fico secco. Purtroppo, Adriano, non riesco a condividere il tuo sacro fuoco.
      Sono andato anche a rileggermi l’articolo di Umberto Eco: (https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=273987).
      L’unica considerazione sensata che Eco fa è quella relativa ai russi, che non obiettarono.
      Per il resto è un articolo vacuo e futile, che non aiuta a capire nulla.
      In sostanza, sull’allunaggio non sono del tutto sicuro. Su Eco invece non ho dubbi: era solo un bluff.

    • Grazie Pietro.
      Non ho espresso un parere personale ma quello di tutte le Università Statunitensi, o meglio i loro dipartimenti di Psicologia, di cui ho letto.
      In particolare affermano che il confronto è utile solo se iniziato in età scolare, qando la MENTE è Ancora plasmabile. Ma vuoi vedere che è nella parola “plasmabile” la chiave? ma certo, gli psicologi sono il braccio tecnico del complotto! Ci formattano la mente fin dall’infanzia!
      Non intendo dire che non esista un’influenzabilità e una possibile concertazione del condizionamento, ma la visione del complottista, dicono, porta a scegliere una facile via di fuga per sfuggire all’ansia di un confronto permenente. Lo steso meccanismo che induce me, in caso di ingorgo, a mettermi pazientemente in coda, e altri, insofferenti, a cercare vie alternative, generalmente strette e tortuose, peggiorando la situazione.

  • Vedo che anche tu dici “… se l’uomo è stato sulla luna …”, Adriano. Perché lo diciamo tutti? Mah! Comunque, visto che (dicono le statistiche) gli italiani leggono un solo libro all’anno, in ferie sotto l’ombrellone, consiglio un romanzo che ho letto qualche anno e ricordo che mi era piaciuto: “Che ne è stato di Buzz Aldrin?”, di Johan Harstad, Iperborea editore. Io adoro la letteratura scandinava e questo è un lavoro ben riuscito.

    • Buon libro. In cui però il nostro Buzz c’entra più come esempio di riferimento per il protagonista che per l’allunaggio vero e proprio, comunione compresa.
      Tra tanti scandinavi col cliché, Harstad era ancora abbastanza originale. A a soli ventisei anni indicava uno stile di vita opposto a quello attuale basato sull’esposizione mediatica e sul protagonismo gigionesco.
      Sarebbe un libro da far leggere a qualche nostro zanza della politica.

    • E’ pur sempre un romanzo, una buona lettura estiva.
      Condivido il giudizio su Harstad.

  • Condivido le considerazioni di Livio, anch’io seguii emozionatissimo in b/n le fasi dell’allunaggio in diretta con Tito Stagno ed i siparietti con l’inviato speciale in USA Ruggero Orlando, con una impossibile maglietta a righe orizzontali!
    Sarei molto restio a credere alla “balla colossale”, ma in sostanza non sto a perderci tempo.
    Sta di fatto che al tempo, usciti dal massacro della guerra mondiale, queste prospettive della tecnologia, con un Von Braun che trasformava le bombe volanti V2 in razzi per la luna, ci entusiasmavano e ci facevano …… accettare di buon grado le battaglie di Algeri e le guerre del Viet Nam!
    ….ma alura gavevi vint an …..

    • Aggiungo l’opera alla catasta cartacea e su lettore sicuramente!
      Sulla frase contestualizziamo: “se l’uomo è stato sulla luna, al di là di ogni dubbio, e se ne discute ancora”.

  • Se perdiamo la fiducia nella conoscenza tanto vale sterilizzare indifferentemente uomini e donne, o mandare tutti al CPS, perché la vita rimane vuota, e resta solo tutto il male che l’uomo può fare, certo, tanto maggiore se è tecnologizzato. Giocare col cobra può essere pericoloso, ma dai veleni si estraggono farmaci e antidoti. Andiamo avanti a testa bassa e cuore alto, non ci infogniamo nelle scorciatoie e vie di fuga varie. Siate fiduciosi, serviamo a qualcosa che non è un dio, non un principio, ma la vita con i suoi errori che è facile astrarre a regola. Non ci credete.
    Fine della tirata.
    IDEALISTA

  • Sono in sintonia con te, Adriano, ma tempo che sempre più i ciarlatani – agguerritissimi in ogni ambito – avranno più audience di chi la “conoscenza” (scientifica, in questo caso) ce l’ha.
    Diceva uno dei presidenti americani, Jamas Madisono che se il popolo vuole governarsi, deve armarsi del “potere della conoscenza”.
    Ma… è faticoso armmarsi di questo potere: è più alla moda lasciarsi ammaliare dagli influencers del web.

    • Tu che sei filosofo mi dai ragione. Io aggiungo: evidente che una persona di fine intelletto può trarre le sue conclusioni da pochi elementi. Emblematico l’esempio che fa Hermann Hesse del cacciatore e il pelo di cervo (ne stabilisce da un pelo età, sesso…). Noi comuni mortali abbiamo bisogno di molti dati, e la scienza, che non è che l’evoluzione del nostro apparato sensoriale-conoscitivo, ce ne dà in abbondanza.
      Ecco che dalla filosofia all’etica alla storia addirittura si incontra la dipendenza dalla scienza di branche umanistiche. La storia, qualcuno dirà? Certo, ascesa di civiltà, perdita di battaglie perse. Per fattori geologico climatici!

    • Non dimenticare, Adriano, che se l’economia degli ultimi due secoli è riuscita a crescere esponenzialmente, deve ringraziare gli scienziati che a cadenza regolare se ne escono con qualche nuova scoperta, sia essa il motore a scoppio o la pecora geneticamente modificata. Le banche e i governi stampano le banconote ma, alla fin fine, chi le fa girare sono gli scienziati. L’andamento dell’economia dipende in larga misura da quel che avviene nei laboratori. Nuove scoperte in campi quali la biotecnologia e la nanotecnologia potrebbero creare industrie totalmente nuove, i cui profitti ripagherebbero i miliardi di miliardi di soldi finti che le banche e i governi hanno creato a partire dal 2008. Se i laboratori non esaudiranno queste aspettative prima che sia troppo tardi, ci dirigeremo verso tempi durissimi.

      In queste condizioni, tu metteresti la mano sul fuoco per “la scienza” (che forse sarebbe meglio chiamare “scientismo”) Io, no.

  • Visto che la maggior parte delle persone che stimo riescono a sopravvivere spensieratamente convinte che “l’undici settembre 2001” i grattacieli collassati siano due, forse è utile che, a proposito dell’allunaggio (?) , si risponda circostanziatamente a queste domande:
    https://www.luogocomune.net/LC/american-moon-42-questions
    Altrimenti si parla di aria fritta.

    Poi naturalmente anch’io, dopo i tre morti del ’67 sulla rampa di lancio, allora fui entusiasta… .

    Buona domenica.

    Lo so sono un po’ “impopolare”, pazienza.

    • Sul danno da radiazioni vale l’esperienza dei gemelli omozigoti Carr. Gli astronauti sono calcolatamente sottoposti a rischio e Alan, l’astronauta “spaziale” dei due, è tornato con un patrimonio di potenziali mutazioni definito “fuochi d’artificio genetici”. Anche per questo si parla di eroi. Alla domanda sul suolo lunare non smosso la NASA ha risoposto, e la rispoosta rientra proprio fra quelle per me meno convincenti, ma non me la ricordo, forse la natura del suolo. La teoria della mistificazione non è tuttavia solo incostistente, ma pericolosa, per il rischio a cui ci espone l’immunità prewsunta per chi “pensa a vanvera”. Meglio per i non convinti chiudersi come Jack_1 in un “prendo tempo”
      Per Rita: l’uomo ha letteralmente giocato col fuoco, e già questo era rischioso, ma gli ustionati e carbonizzati sono stati in definitiva pochi, ma sempre troppi!
      Fra scienza con la S e scientismo c’è tanta differenza! L’evoluzione della ricerca sta portando verso prodotti appetibili per il mercato, ma la speranza sta nel gennere sempre più immateriale del prodotto. La colpa sta nelle cose già realizzabili che il mercato non permette di varare. Forse son tonto per esposizione solare, ma mi chiarisci “ci dirigeremo verso tempi durissimi”?

    • E perché gli astronauti si sono sempre rifiutati di giurare sulla Bibbia (da buoni americani) di essere stati sulla Luna, e quel tizio che glielo chiedeva si è preso un cazzotto in faccia?
      Personalmente, vedendo alcune conferenze degli astronauti, guardando i loro gesti, le loro espressioni, ho sempre avuto l’impressione che mentissero.
      Ovviamente, così non dimostro nulla.
      Le 42 obiezioni sono interessanti. Molte le conoscevo già, soprattutto quella delle fasce di Van Allen, che mi sembra pesante. Ma queste cose le lascio agli esperti.
      Comunque, grazie.

  • Sul danno da radiazioni vale l’esperienza dei gemelli omozigoti Carr. Gli astronauti sono calcolatamente sottoposti a rischio e Alan, l’astronauta “spaziale” dei due, è tornato con un patrimonio di potenziali mutazioni definito “fuochi d’artificio genetici”. Anche per questo si parla di eroi. Alla domanda sul suolo lunare non smosso la NASA ha risoposto, e la rispoosta rientra proprio fra quelle per me meno convincenti, ma non me la ricordo, forse la natura del suolo. La teoria della mistificazione non è tuttavia solo incostistente, ma pericolosa, per il rischio a cui ci espone l’immunità prewsunta per chi “pensa a vanvera”. Meglio per i non convinti chiudersi come Jack_1 in un “prendo tempo”
    Per Rita: l’uomo ha letteralmente giocato col fuoco, e già questo era rischioso, ma gli ustionati e carbonizzati sono stati in definitiva pochi, ma sempre troppi!
    Fra scienza con la S e scientismo c’è tanta differenza! L’evoluzione della ricerca sta portando verso prodotti appetibili per il mercato, ma la speranza sta nel gennere sempre più immateriale del prodotto. La colpa sta nelle cose già realizzabili che il mercato non permette di varare. Forse son tonto per esposizione solare, ma mi chiarisci “ci dirigeremo verso tempi durissimi”?

    • “Ci dirigiamo verso tempi durissimi” nel senso che l’economia mondiale è attualmente fuffa (soldi virtuali che fanno girare altri soldi virtuali), e se non ci saranno “vere” invenzioni che daranno vita a “veri” prodotti, voglio vedere di cosa vivrà l’uomo del futuro.

      Comunque la scienza attuale è troppo asservita al capitale (chi paga cosa?) per essere completamente credibile. Non ho dubbi sulla buonafede di gran parte dei ricercatori, ma anche loro fanno quello che possono, non quello che vogliono.

  • Chi vede UFO alle spalle delle torri gemelle fa poco danno all’Umanità, prostrata nel dolore, quindi indifferente, ma in risposta a chi avesse dubbi sulla luna, anche se la luna era solo un preteso per parlare di negazionismo, fornisco il dato definitivo, anche se tratto da Wikipedia, inconfutabile: “Le foto a più alta risoluzione riprese nel 2011, quando LRO aveva raggiunto l’orbita stabilita, mostrano ciò che rimane dei moduli lunari sulla superficie, alcune apparecchiature usate per gli esperimenti scientifici e l’ombra del tracciato di impronte lasciate da un astronauta della missione Apollo 17 tra i lander e le apparecchiature scientifiche per gli esperimenti. Nel settembre 2011 la sonda Lunar Reconnaissance Orbiter è scesa fino ad una distanza di soli 25 km dalla superficie, inviando nuove immagini dei siti degli allunaggi, alla definizione di 25 cm/pixel”. Ma non è questo il punto…

    • Nessuno ha mai visto UFO dietro le torri gemelle. Ma, come ha detto Jack_1, qualcuno sa che le torri crollate sono tre?

  • a quel tempo i computer erano a schede perforate…….
    ancora piu bella da un punto di vista tecnico a mio avviso la missione Apollo 13….riportarli a casa in quelle condizioni ….

  • Ed è nuovamente domenica (14), e non si fa attendere Cadè, con il suo domenicale:
    Livio ti offendi molto se uso il rasoio di Occam? 4 anni fa mi avvertisti di non tagliarmi. Scherzo, non me la sono presa, ma parlo di buon senso, e forse sei ironico, misterioso amico.
    Per Rita anche noi blog siamo asserviti talvolta a sponsor che sono capitale, e la ricerca ormai non si fa con due lenti in un tubo. Io sono per definizione un entusiasta (non si era capito?), e quindi mi attendo il meglio. Certo, una volta si facevano le rivoluzioni, adesso che ti rivolti? Contro chi? Un ricco immateriale? Il pericolo è reale, voglio dire, ma anche i “ricchi” si sono resi conto che sono “ricchi di un pugno di mosche”. Il denaro sempre a comperare, e in un mondo di poveri… Certo, quando crollerà sarà dura, MA FORSE LA NATURA SA FARE ANCHE QUESTO, RIDIMENSIONARCI CON MONETA SPAZZATURA.

    • Serve, non sempre: per una volta correggo il correttore.

    • Adriano, non ho capito il richiamo a Occam. Comunque, ti confesso che prima del tuo post sulla Luna l’argomento non mi interessava e avevo lasciato in sospeso il giudizio. Ora che mi ci hai fatto ripensare mi sono convinto che quell’allunaggio fu una messinscena. Non è che mi interessi la Luna, ma dietro a tutto questo (e a molto altro) c’è ovviamente il problema della ‘verità storica’.

  • E inoltre ci ho messo dentro un pezzo della N.L. di domani! basta, meglio una doccia e lavar via il sale. Ma l’impegno di stesura mi giustifica.

  • Se si sono rifiutati di giurare sulla Bibbia è perché sono sani di mente.

  • Corsi e ricorsi del blog. Tra un po’ si ricomincerà con le scie chimiche. E pensare che non fa neanche così caldo.

  • Non so cosa significhi “prendere tempo” .
    C’è solo, tra l’altro, da rispondere a 42 domande. Non è un problema.
    Se vogliamo, possiamo parlare dell’omicidio Kennedy, oppure, delle armi chimiche Iraniane… degli aerei da 250 passeggeri che volano a 850km/h raso terra guidati da un vucumprà prima di urtare il Pentagono e sparire nel nulla motori_compresi? .
    Come preferiamo essere presi in giro… con la criminalizzazione della canapa da fibra?
    Ditemelo voi, dai!
    Vogliamo stabilire l’età della Bibbia? Preferite parlare di prese in giro tutte italiane, come Ustica, Bologna, Brescia, Piazza Fontana. Dai. Proviamo.

    Buona domenica.

    • La luna è stata una scusa per parlar di negazionismo. Affrontare i negazionisti sul loro terreno è un errore, ma quest’errore già lo sta nuovamnte facendo una cordata di uomini di scienza sul clima, quindi mi si perdoni l’ingenuità.
      Per Livio :«A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire» (Guglielmo di Occam).
      Non intendo insultare la tua cultura, ma chi legge poteva realmente chidersi Occam che c’entrasse (o azzeccasse in dipietrese). Tuttavia mi contraddico allora, si potrebbe dire, perchè le teorie attuali della fisica fondamentale sembrano prprio negare l’evidenza! Ma che filoscientifico sono? No, per l’ordinario, andare a fare la spesa, o andare in vacanza, la terra potrebbe benissimo anche essere piatta.
      Ma se si parla di giocare con la pelle di milioni di persone, come per i vaccini e il clima, non c’è spazio per i personalismi. Jack di questioni sul sesso degli angeli ce n’è ancora, e non credo sia un bene fare spallucce. Il pensiero deve crescere convincendo, a partire da chi sta pensando le novità, fino a diventare coscienza collettiva. E a questo punto potremmo considerare la questione chiusa.

    • Continuo a non capire cosa c’entri Occam. Dov’è la parità di fattori? E quale sarebbe la spiegazione più semplice?

  • Livio le supposizioni che negano l’evidenza sono inverosimili e fanno perder tempo quando proprio non ce lo possiamo permettere! Inoltre siamo quasi un unico clone, non la somma di individui, e chi “fa per se” se sbaglia danneggia la totalità. A Guglielmo sono affezionato e l’ho portato anche in alti centri di pensiero scientifico, con l’invito a volar basso, non solo nei nostri ambiti. Nulla di personale, ti stimo e ti sono amico, ma non capisco, e forse è bilaterale.

    • Adriano, l’amicizia è fuori questione. Solo che, anche secondo Occam, gli americani non sono andati sulla Luna.
      Se ci sono ‘evidenze’, Occam non serve. Serve per valutare l’economia di diverse ipotesi.
      Nel nostro caso sia le evidenze che le ipotesi sembrano comunque indicare un falso allunaggio.
      Quindi, chi “sbaglia danneggia la totalità” potrebbe riferirsi a chi crede all’allunaggio.
      (io comunque non credo in questo “unico clone”).

  • Parità di fattori: l’uomo sulla luna sì o no, controprove e controdeduzioni in ugual numero. Spiegazione più semplice: non c’era motivo di dubitare. Non so Guglielmo dove avrebbe collocato poi le prove definitive, oltre a quella dei rilevamenti successivi, che dimostraronochiari segni di allunaggio, addirittura reperti di oggetti lasciati in situ.
    La controdeuzione di massimo buon senso: chi avrebbe tratto vantaggio e aveva più documenti dei Russi? Perché allora vrebbero taciuto?

    L'”unico clone” è una mia esagerazione, ma se si arriva alla collisione fra individualismo (vettore del passato) e socialitariasmo (vettore del futuro) sono sccintille, e la fenomenoilogia sociale attuale è ricchissima di scintille!

    • L’uomo sulla Luna. Ho ascoltato i ‘negazionisti’ e gli ‘affermazionisti’. Ho messo sulla mia bilancia le rispettive teorie e mi son fatto questa idea: le argomentazioni del sì sono a volte contraddittorie a volte tautologiche. Mi sembra abbiano valore solo se per chi vuol credere o far credere all’allunaggio (si parte dall’idea a priori che gli argomenti della Nasa e dei suoi affiliati siano scientifici e in buona fede e quelli degli altri no, mentre è tutto da dimostrare).
      Le argomentazioni del no mi sembrano più impopolari e più criticate, ma anche più solide e più difficili da confutare.
      Essendo per me prove e deduzioni più in favore del no, il rasoio di Occam in questo caso non mi serve. Se tu invece usi il rasoio mi pare voglia dire che non sei convinto dal confronto delle prove e cerchi una scappatoia (cioè, se gli argomenti della Nasa ti sembrassero decisivi non scomoderesti Occam).
      Comunque, non è la Luna che conta, ripeto, ma il problema della verità storica.

    • Non mi sembra che l’allunaggio, autentico o presunto che sia, abbia contribuito al miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo. Quand’anche ci fosse stato, i suoi risvolti sono stati prevalentemente politici e militari. Si trattava di una prova di forza. A noi, minuscole creature comuni, cosa ce ne viene? Cosa c’è da festeggiare?

  • Cari amici, scusate il ritardo, ero relegato su un’isola.
    Ma certo, forse mi state convincendo… tuttavia, se l’Umanità è stata in grado di sfornare una truffa articolata su tre generazioni, con passaggio di consegne fra migliaia di persone di alto livello scientifico e tecnologico, sono ancor più fiero dei miei simili!
    Umh… peccato, le prove che ho mostrato sono schiaccianti! Ma allora non è vero, l’uomo ha davvero messo piede sulla luna! E che differenza fa? In tutti e due i casi è stato compiuto un cammino scientifico che ha apportato una nuova conoscenza, e da questa come sempre nasce una nuova visione, prima individuale, poi condivisa, e da questa una spiritualità collettiva, che non è quella dell’introspezione singola, ma della condivisione, trasmissibile, tramandabile, comunitaria, viva!
    Le condizionoi di vita dell’uomo Rita? Se comprende di più la sua posizione nel grande gioco della realtà potrà avere tanto benessere quanto è giusto che abbia, ma non di più, perché la sua visione sarà anche etica, ma non ragionando, in automatico.
    Ma ora sposto il pallino: sapete, qui il mare è incantevole, ma mi ammalia per non più di due ore, i pomeriggi caldi, fino all’ora degli spettacoli serali, salendo di quota, e allora mi diverto nei mille contatti, privilegiando ovviamente Cremascolta!
    Ma fra poco sposterò il pallino.

  • Ha postato Franco: irrtispettoso pizzare unsecondo pallino quando boccia il CR!
    A domani.

    • Tempo ben speso direi! Molto ben costruito e anche senza badare a spese, convincente!
      Ma a questo punto chiederò il parere di un amico sincero, professore universitario di ingegneria aerospaziale, che etnicamente ha tutti i motivi per gioire di una falsa mossa statunitense. Lo faccio per me, per non lasciare nulla in sospeso, e se io e la quasi totalità dell’umanità ci dimostreremo dei creduloni ci avrò comunque guadagnato in conoscenza.
      Mi servirà solo tempo.
      Dimenticavo: ho assistito alla cronaca televisiva in questione in compagnia di un ingegnere aeronautico con forti tendenze complottistiche, che definiva gli Statunitensi, al ritorno da ogni soggiorno di lavoro oltreoceano, dei gran figli di p…, mio padre, ma non ha mai espresso sospetti in merito. Papà dammi la dritta!

  • La rivista Physics, numero del 22.7, due giorni fa, riporta i dati trasmessi dalla strumentazione lasciata sulla luna dalla missione.
    Non crediate che consoideri la missione un momento chiave, il momento chiave è stato la coirsa tecnoloigica che ha portato nuovi dati ai nostri sensi, e da quewsti un ampliamento di visuale, di senso della realtà. Ma non mollerò la preda.

  • … un sismometro, un collettore di particelle di vento solare e una serie di riflettori destinati a far tornare gli impulsi laser sulla Terra. Questi strumenti … rimasero sulla Luna molto tempo dopo che gli umani se ne andarono. Hanno fornito una serie di risultati chiave, come l’osservazione dei primi terremoti e la NASA misurazione della composizione dell’interno lunare. “L’eredità scientifica di Apollo è stata enorme e sta alla base della nostra comprensione dei pianeti terrestri”, afferma lo scienziato planetario Ian Crawford dell’Università di Londra.

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