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FRANCESCO TORRISI

ZTL a Crema

Raga, io che abito in campagna, di sta ZTL in partenza in città, a Crema, non avevo cognizione alcuna!

Cosparsomi il capo di cenere (e comunque, disinfettatomi come si deve i polpastrelli), levatomi (almeno per un po’!) corona dalla testa (ma che avete capito? Il virus, dicevo!) mi sono buttato in rete per recuperare, e cosa ho scoperto?

Beh, ve la faccio breve, vi caccio li un bel link dove potete sviscerare la tematica comeddiocomanda https://www.accessibilitacentristorici.it/ztl/lombardia/crema.html#Dove%20sono%20le%20telecamere

e nel contempo vi dico che, in soldoni, …… non cambia niente rispetto a quanto già in atto: non si può andare in macchina/moto/motorino la dove già non si poteva andare in centro storico.

E allora? Tanto rumore per nulla?

Mah, cheddire, l’impressione è che, senza offesa, si sia fatta …..un po’ di scena!

I percorsi delle ciclabili che attraversano la città non si sono fatti? E difficile farli? Rompono le palle a troppi (che poi votano, anche!)?

Bene che sia ZTL allora!

Con le sue brave telecamere ai “varchi di ingresso”, in funzione h24 / y365, “draconiana” anche, perchè non da possibilità alcuna di sanare la contravvenzione del divieto, ma attenzione! :

….Le attività di carico e scarico nella ZTL di Crema possono essere effettuate dai soggetti autorizzati  dal lunedì a sabato, dalle ore 9:00 alle ore 11:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00 “.

Ma kuma l’è ? Mi pare che qualche cosa non quadri! Davvero dalle nove alle undici e dalle tre alle cinque del pomeriggio? Si dice ” ….il nuovo sistema,  è a tutto vantaggio della qualità della vita nel centro storico: l’obiettivo di una Zona a Traffico Limitato è dare un assetto regolare al traffico veicolare e sanzionare con certezza chi senza permesso lo attraversi.Il centro storico di Crema ha la concreta opportunità di diventare più ordinato, vivibile, respirabile, attrattivo…..”  e ci mandi camion “qual si voglia”  mattino e pomeriggio?

Vabbè! Proviamo a pensarci sopra, ci sono ancora due settimane per farlo, perchè come annunciato dalla Sindaco Stefania Bonaldi su fb (si, su fb, sul sito del Comune non ho visto l’annuncio, qualcuno l’ha visto? Mi farebbe piacere riconoscere di aver sbagliato, non sono un gran ….manico in queste esplorazioni!) ha detto:

Stefania Bonaldi

5 h ·

Non ci pareva il caso di aggiungere criticità e problemi sulla città in questo momento, dunque la ZTL, che doveva partire lunedì, slitta di due settimane e intanto prosegue la sua sperimentazione a varchi funzionanti.
Così ci prendiamo ancora qualche giorno di respiro e nel frattempo cerchiamo di raggiungere alcune decine di cittadini che passano dai varchi probabilmente credendo di essere a posto ed invece devono ancora regolarizzare la loro posizione.

#ZTLCrema

“Respiriamo” per un paio di settimane, dai!

FRANCESCO TORRISI

28 Feb 2020 in bicicletta

30 commenti

Commenti

  • Ma davvero c’è o no qualche differenza dal passato consolidato? “aggiungere criticità e problemi sulla città in questo momento” per cosa? Comunque se il torero per distogliere il toro corona-virus ha bisogno di una mantiglia stradale, faciamo finta di credere che sia una novità!

  • Mi inserisco in modo clandestino per esprimere il mio disappunto su un’altra questione legata al traffico: il ponte di via Cadorna. Ma il Comune si rende conto dei disagi creati alla gente di San Bernardino e di Castelnuovo? Le strutture sono ‘ammalorate’, dice il Comune. Anche i cittadini hanno un ammaloramento, cioè si son rotti le scatole. In realtà, dice il Comune, il ponte non era a rischio. Allora perché non lo si riapre? Per precauzione, dice. Allora, evidentemente, il rischio c’era. Bisogna aspettare i risultati delle analisi, dice. Ma quanto tempo ci vuole? È da metà gennaio che facciamo i giri dell’oca. Non c’è nessuna chiarezza, si va da un rinvio all’altro e ancora nessun lavoro è stato fatto. Adesso hanno rinviato al 20 Marzo, poi, immagino, sarà al 20 aprile e così via. È ovvio che non è colpa del Comune se il ponte è ‘ammalorato’, ma è colpa sua non dare indicazioni chiare alla gente. Quando riaprirà dunque il ponte? Boh…
    Capisco che la recente epidemia di peste preoccupa molto di più, ma a personalmente del vairus non me ne frega niente, mi importa assai più del ponte.

    • Dicano almeno qual’è il problema, così che ci si possa regolare.
      Possibile che non si veda mai uno straccio di gilet arancione che ci lavora?
      Mi sa tanto che assisterò prima l’inaugurazione del Ponte Morandi.

    • Ortografia selvaggia.

    • Ed è bene Livio che ti importi del ponte. Ci hai fatto un giretto sotto guardando in alto? Lo stato di degrado del vecchio ferraccio chiodato è a dir poco preoccupante, rattoppi compresi fatti nel tempo. E’ messo davvero assai male!

  • Franco, ci sono passato sotto centinaia di volte e so com’è ridotto. Io penso comunque che anche lasciando il doppio senso di circolazione non sarebbe successo nulla. Però oggi vige il ‘principio di precauzione’, che in realtà è una paura fottuta di venir denunciati per responsabilità colpose in eventuali incidenti. Questo rischia di indurre un eccesso di prudenza che spesso causa più danni del paventato pericolo. È facile passare dalla giusta cautela alla paranoia o alla psicosi, perdendo il senso della misura. Vedi il caso del vairus. Qualcuno potrebbe querelare lo Stato perché un familiare centenario è morto per le complicazioni dell’influenza (“e lo Stato non ha agito tempestivamente per isolare l’epidemia ecc. e questa persona poteva vivere forse altri due anni, chi lo sa, e chi può quantificare il valore di anche pochi giorni di vita? quindi dateci un congruo indennizzo ecc.”). È chiaro che sto facendo un esempio folle ma noi, non so se te ne sei accorto anche tu, stiamo andando rapidamente verso la follia globale, anzi ci siamo già. Sono i nostri cervelli ad essere gravemente ammalorati.

  • Se il ponte Morandi fosse stato monitorato (eccesso di prudenza?) non ci sarebbero stati i 43 morti. A meno che non si dia la colpa al destino, magari con un giudice fatalista. A quel punto il problema indennizzo non si porrebbe.

    • Il ponte di via Cadorna è stato controllato. La diagnosi qual è? Boh… E la cura? Boh… E i tempi? Boh…
      Però, intanto blocchiamo la circolazione, che non si sa mai. Questo mi sembra pressapochismo. Oppure è mancanza di informazione alla gente.

    • Il “boh!..”, Livio, e’ diventato la cifra di questi tempi disgraziati. Dopo avere inseguito per secoli il “matematicamente certo” ci siamo accorti di non capire piu’ niente. Nessuno si prende responsabilita’, nessuno e’ in grado di pronunciare una parola risolutiva, nessuno decide. Poi ci si chiede come mai serpeggia la paura.

  • Francesco, è chiaro che la zona a traffico limitato con uso di telecamere serve solo a rimpinguare le casse del Comune.

  • Ok, adesso si usa così e se non ci hai le “telecamere ai varchi della ZTL” che assessore sei?
    Nei fatti, nella gestione del quotidiano, niente di più efficace di vigili che vigilino, si facciano vedere (mica nascosti a scrivere il numero di targa!) dimostrino che si ha a cuore che vengano rispettate le regole del viver civile!

    • Francesco, se a tutti i varchi si mettesse in pianta stabile un vigile di quante risorse avremmo bisogno? E il resto della città? Già sono pochi.

  • O altrimenti informarsi direttamente presso l’Amministrazione prima di sparare giudizi “pressapochisti”.O interpellare il Comune tramite la Redazione. Se corretti, mancando altra informazione, risponderebbero. Se però tutti i pretesti sono buoni per attaccare il solito centrosinistra, e il sospetto viene, allora è altra questione.

    • Ho letto tutte le dichiarazioni dell’assessore e ribadisco quanto ho scritto. Che sia centrosinistra, centrodestra o Ku Klux Klan mi importa un cavolo. Comunque, chiedo scusa, non volevo snaturare il post di Franco sulle ZTL. Ma da questa parte della città si leva un grido di dolore: il ponte di Cadorna se n’è andato e non ritorna…

  • Livio ci ha attratto in questo …..fuori tema e …..sa kapes pè nagota!
    ZTL e ponte di ferro non ci azzeccano.
    Torno alla ZTL ed ai vigili: ai varchi le telecamere vanno benissimo, Ivano, i vigili, servono altrove! A dissuadere gli insolenti maleducati a posteggiare dovunque con le quattro frecce, magari sul passaggio pedonale, per esempio, a viaggiare nelle zone 30 a velocità folle, a non rispettare marciapiedi e passi carrai ……

  • La ZTL di Crema comporta alcune novità e alcune conferme rispetto all’attuale situazione riguardante le limitazioni del traffico.
    Le informazioni rese dalle autorità municipali sono chiare. E so per esperienza che molti cittadini, rivolgendosi agli uffici della vigilanza urbana, hanno avuto risposte esaurienti alle loro domande.
    Come sempre a Crema in tema di traffico, anche questa ZTL ha suscitato contestazioni e lamentazioni da parte delle componenti economiche, delle categorie professionali e delle varie associazioni che vedono nelle limitazioni al traffico un freno al proprio fatturato e utile. Ma anche, da parte opposta, critiche per l’insufficienza e l’inefficacia delle misure di contenimento del traffico cittadino e delle sue conseguenze, dall’inquinamento al deturpamento urbano, dallo snaturamento viabilistico al parcheggio selvaggio.
    Il tema è importante, comunque la si pensi. E le cose che potrebbero essere oggetto, su questo tema ben definito, di riflessioni e considerazioni non sono poche e meriterebbero molta attenzione. Per cui, grazie Francesco per questo stimolo a parlarne.
    Mi limito, per ora, a tre aspetti. Il primo. I varchi adesso sono muniti di telecamere. Prima non lo erano. A parte le note valutazioni sulla privacy, se le telecamere funzioneranno e daranno indicazioni correttamente gestite nel relativo database e formulate in una reportistica ben strutturata, potremo avere una tracciabilità importante, che prima mancava. Il secondo. Le fasce orarie per l’accesso dei vari camion e camioncini sono ancora larghe. Ma prima era il far-west. Potrebbe essere un primo passo per evitare che il nostro centro storico, soprattutto al mattino, sembri una piattaforma di distribuzione logistica, un transit point di smistamento merci. Il terzo. Continua la disparità tra una parte di centro storico più tutelata e un’altra parte palesemente sacrificata, in contropartita, a determinati interessi (oltretutto, la parte forse più pregevole). Guardate la mappa della ZTL nel link del post. Non guardate il perimetro esterno della città veneta, delle mura nuove. Guardate quello interno della cerchia federiciana, delle mura vecchie. La parte sopra è tutelata dalla ZTL. Quella posta sotto il “fagiolo” della ZTL resta invece ancora preda di chi e che cosa sappiamo. Il colpo d’occhio è evidentissimo. Addirittura, restano fuori le propaggini meridionali dell’iniziale castrum a schema bizantino, ancora più interne. Storia vecchia. E lasciatemelo dire: trucco vecchio. Il motivo? Evidente.

  • E siamo entrati nel merito, te ne ringrazio Pietro.
    D’accordo sulla positività della maggiore possibilità di controllo che le telecamere ai varchi consentono (anche perchè i cosidetti “varchi” sono talmente ….poco accessibili che lo spudorato trasgressore che lo facesse dovrebbe davvero considerarsi un ….intoccabile!) “videoregistrata manent”!
    Resta aperto il problema dei Vigili che non cisono dentro la ZTL, ergo, non vigilano!
    Benino, nel senso del “primo passo”, anche sulla seconda tua considerazione che , vulgata, la esprimerei cossì: una regola è sempre megio di niente! Però mi sovviene di un buon proposito (che ni fallor attribuirei proprio all’Ass. LLPP!) di una sorta di zone di interscambio (quelle che tu paventi fuori dai negozi) ai margini, dove trasferire le merci dal “camionazzo” ad appositi veicoli elettrici (lo so, roba da ….. Svizzera, ma perchè vietarsi di pensare in grande, almeno in prospettiva?!
    Quanto poi al “fagiolo”, d’accordissimo, e del resto non potrebbe essere altrimenti, salta all’occhio!
    Solo chi si ponga come obiettivo di non voler vedere …..ma perchè mai se lo dovrebbe porre, quell’obiettivo?!?

  • Mi pare, Francesco, che due prese di posizione contrapposte, nell’opinione pubblica cremasca, alimentino l’eterna discussione a favore o contro le limitazioni del traffico cittadino. Entrambe però non si basano su elementi certi ma incerti. Come sta accadendo anche in occasione dell’introduzione della nuova ZTL.
    La posizione dei favorevoli alle limitazioni si basa su una presunta, cospicua diminuzione delle polveri sottili e dell’inquinamento in generale. Il problema è che non ne conosciamo la possibile misura, che potrebbe oscillare dal notevole al modesto, dal rilevante al poco significativo, vista la presenza di altre fonti inquinanti e l’assenza, per il territorio cremasco e per la città in particolare, di analisi, ricerche, studi e contributi scientifici chiari, precisi, sicuri e quindi convincenti. Diciamo che con meno traffico ci saranno in città meno inquinanti. A qualcuno potrebbe bastare, ad altri no. La posizione dei contrari alle limitazioni si basa su una altrettanto presunta, altrettanto cospicua diminuzione del fatturato e dell’utile dei soggetti esercenti attività commerciali, di ristoro e ludiche nel centro storico. Il problema è che il rapporto di causalità tra le limitazioni al traffico, le pedonalizzazioni e la decentralizzazione dei parcheggi fuori dalla cerchia dei vecchi fossati, da un lato, e la diminuzione del giro d’affari e dei guadagni di negozi, botteghe, bar, ristoranti e via dicendo, dall’altro, non è accertato e forse non sarà mai accertabile in termini effettivi, misurabili, quantificabili. Si pensa che, si ipotizza che, si teme che, si minaccia che. Ma il nesso eziologico non è suffragato da prove, né da indizi, né da possibili induzioni cognitive.
    Per cui, il cimento continua non sulla base di elementi logici, su dati, fatti e calcoli, ma in base alla forza d’impatto, alla capacità di mobilitazione, al potere nudo e crudo degli schieramenti in campo. E siccome nel mondo contemporaneo “uno vale uno”, ecco che i pubblici decisori, i responsabili politici, i reggitori municipali spostano il loro peso deliberativo a seconda del numero di possibili voti nell’urna delle prossime elezioni amministrative. Ecco perché anche questa ZTL è di un volonteroso, commovente pilatismo.
    Invece, in Cina è tutto più chiaro. Sono sorprendenti le ultime rilevazioni sull’inquinamento con il confronto tra la disastrosa situazione precedente e quella successiva al COVID-19. Guardatele, sono spettacolari, indiscutibili. Col che non si augura alcun contagio ad alcuno. Era solo un esempio di come a volte madre natura, forse per caso, forse no, svolga impressionanti compiti di riequilibrio ambientale. Impariamo.

    • Pietro, mater (natura) certa, ma il pater? Incertus, caspita se incertus est !!

  • Che poi i cremaschi imparano presto a pensarci bene. Il famigerato semaforo a Offanengo che ha inflitto pene ai transitanti ha mietuto vittime numericamente rilevanti i primi tempi, coi soliti sprovveduti o distratti che con l’arancione acceleravano per disimpegnare l’incrocio o per evitare facili tamponamenti. E lì le multe sono pesanti. Ci sono passato tutti i giorni per dei mesi e ho notato che nel tempo, in prossimità, gli automobilisti hanno imparato presto a rallentare così che a cambio colore non fossero costretti ad inchiodare. Il problema delle zone ZTL si pone per i visitatori occasionali, a me è successo a Valeggio sul Mincio, o paese contiguo .E’ bastato che mettessi il muso, giuro, non tutta la macchina per vedermi arrivare a casa l’attesa contravvenzione.
    Quanto all’abbassamento di polveri sottili ed altri inquinanti io non ne sarei così certo. Se nella strada contigua io ho lo stesso traffico, essendo le polveri volatili, il risanamento non avrebbe nessun impatto, tanto più l’area è piccola. E’ come per le giornate ecologiche: faccio respirare un pò il centro e intanto intaso gli anelli semiperiferici e periferici già in sofferenza gli altri giorni. Credo che alla fine queste limitazioni servano a ben poco, e senza farne una questione di privilegio o meno, a respirare le schifezze sarebbero sempre quelli. Una città a misura d’uomo piacerebbe a tutti, ma anche introducendo tutte le cure palliative che vogliamo, il problema non si risolverebbe. Anche in Cina, passato il Coronavirus l’inquinamente ritornerà a livelli pre epidemia. Ci vuol ben altro per educare i cittadini a pedalare o camminare un pò di più. Non so cosa. Forse una gravissima crisi economica, ma sarebbe accompagnata da disagi sociali ben maggiori.

  • A proposito di ZTL – Multe educative o vessatorie?
    Sono una cittadina sprovveduta e distratta. Mi reco settimanalmente alla posta centrale a prelevare contante dallo sportello, per conto di mia madre che ha 91 anni e vive a Milano. Ci passo in auto, prima di partire per Milano, anche perché mi sento più sicura.
    Nei mesi estivi ho ripetutamente e inconsapevolmente superato il varco di via Riva Fredda.
    Dalla scorsa settimana mi sono state notificate 6 multe, per un totale di 450 euro, e altre (non so quante) arriveranno. Con la mia esigua pensione sono già in difficoltà.
    Possibile che non esista un tetto massimo per sanare i propri errori? Sto contribuendo a rimpinguare le casse comunali in maniera spropositata rispetto al mio reddito.
    Il Sindaco e l’assessore sono consapevoli delle difficoltà in cui possono venire a trovarsi cittadini come me?

    • Fossi in lei chiederei udienza alla sindaca, a chi di competenza, e spiegherei la faccenda. E’ evidente che lei è stata distratta, anche perchè questa storia del ZTL, della limitazione d’entrata delle auto in particolari aree del centro storico, in un piccolo borgo come Crema è storia recente. Credo che potrà arrivare a un accordo, una diminuzione sostanziale della multa complessiva, spiegando la faccenda. Fossi in lei, ogni volta che dovessi recarmi in Posta, mi muovereri almeno venti minuti prima e parcheggerei l’auto, gratis nell’ampio parcheggio della Multisala/Famila, poi in dieci minuti (fatti con andata e ritorno, che diventano venti, con buon passo) si arriva all’ufficio postale centrale. Ma farebbe bene, mi creda, visto che si dirige poi nella bella e congestionata Milano a prelevare il contante allo sportello dei Sabbioni, il quartiere esterno di Crema, così da permetterle, poi, di dirigersi rapidamente verso Milano senza la necessità di uscire dal centro del borgo, della cittadina e così dimenticare il ZTL.

    • Giusta osservazione, per la reiterazione inconsapevole dovrebbe esserci un tetto. Purtroppo presso gli uffici del Giudice di pace ho incontrato un viaggiatore di commercio, nuovo della zona, che era incappato nelrilevatore della tangenziale una decina di volte. Il pover’uomo era convinto che così avrebbe risolto il problema, che questo giudice fosse una sorta di pobo vir in grado di giustificare il suo errore. E invece gli era stato proposto proprio di impiantare una causa, come se fosse stato implicato in una lite.
      Credo tuttavia, visto che sospettavo di aver fatto lo stesso erore a Lodi (non era vero, avevo cambiato strada dopo la prima infrazione chi sa per quale santo) che il Comandante della polizia locale, dove mi recai, abbia un suo spazio decisionale in merito.

  • Scusi signora Dimiccoli, se tutti fossimo distratti come Lei cosa succederebbe? Perchè vedo che Lei insiste, dopo aver parlato di valore educativo delle sanzioni. Io ho varcato la soglia a Valeggio sul Mincio, da turista. Non credo che Valeggio sia più grande di Crema. La prossima volta, nello stesso paesotto, starò più attento.

    • Carissimo Ivano, anch’io da quando ho capito, cioè dopo aver ricevuto e pagato la prima multa, non sono più passata dal varco di via Riva Fredda in auto. Intanto sto continuando a ricevere 1/2 multe al giorno, relative a passaggi dei mesi scorsi. Quindi anch’io ora sto molto attenta e non insisto affatto.

  • Carissima Tiziana, ho capito. Ciò non toglie che Lei sia stata comunque sprovveduta. Passandoci più di una volta il tabellone di divieto dovrebbe saltare all’occhio.

  • Accaduto lo stesso a me a Mantova, Romano lombardo etc.
    Personalmente mi sono dato una regolata sul modo di andare in auto: prima di tutto più adagio nei centri città/paese (si ha il tempo di vedere i segnali stradali!) , i tempi di reazione sono quelli che sono e i limiti di velocità vanno rispettati! Oramai innesto in ….. automatico il limitatore 50 Km/h in centro abitato!
    Quanto alla reiterazione inconsapevole motivata da …….. credo che l’unico interlocutore possa essere l’Assessore o meglio ancora il Sindaco, però bisogna metterci del tempo e ….. “la faccia” e, soprattutto avere motivazioni convincenti!
    Auguri Tiziana!

    • Ringrazio il sig. Masini del consiglio: lo seguirò e d’ora in poi utilizzerò il postamat dei Sabbioni. Ringrazio il sig. Tango e il sig. Torrisi per la comprensione: grazie davvero di aver capito che in giro non ci sono solo i soliti furbetti. Riguardo alla reiterazione inconsapevole non agirò in alcun modo, non credo di avere motivazioni sufficienti. Sono abbastanza matura da sapere che non a tutto c’è rimedio.
      Segnalo solo che l’ultima volta che sono stata in posta c’era una lunga fila di persone, molte delle quali per ritirare raccomandate di atti giudiziari. La sugnora prima di me ne ha ritirate 8!

  • Non è il caso della signora Tiziana, ma sapete cosa ci frega in città di cui non abbiamo dimestichezza? ll navigatore! E già, perché ormai non guidiamo, ci lasciamo guidare, guardiamo più le freccette e la linea azzurra sullo schermo che la segnaletica. Aggravante: vietato andar piano! E poi ti martirizzano quelli che vengon dietro e per chi non vuole né affacciarsi al finestrino e mostrare il dito magico, né riescono a fregarsene con pachidermica maestà, scatta l’irresolutezza e confusionarietà di guida. Comunque sospettarle sempre queste aree serve, l’esperienza di evitamento miracoloso che ho avuto a Lodi, facendo sempre lo stesso tragitto, vuol dire che con la coda dell’occho qualcosa ho visto, eppure sono andato dai vigili convintodi eserc reiteratamente incappato.

  • È si, i tempi di aggiornamento dei navigatori spesso non tengono il ritmo dei divieti e ….cadi nella trappola!

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