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FRANCESCO TORRISI

Grazie!

Amici, ritengo davvero atto dovuto esprimere sincero, consapevole riconoscimento a tutti i nostri amministratori cittadini, Sindaco Stefania in primis, per come si stanno spendendo , anche rischiando in proprio, per gestire al meglio delle loro possibilità questa inaspettata, imprevedibile temperie nella quale tutti quanti ci siamo ritrovati immersi nel volgere di pochi giorni.

Un mese fa, eravamo in Sala Alessandrini per la terza serata del Corso sulla Green Economy.

Con una progressione esponenziale, in parallelo al diffondersi del contagio ci siamo ritrovati a subire il cambiamento sostanziale della nostra vita, dei nostri tempi, delle nostre abitudini del progressivo oscurarsi del nostro appartenere all’organismo sociale “Città”.

Il riferimento, per ognuno di noi è stato anzitutto il Governo locale, Sindaco ed Assessori che sono stati/sono sempre presenti e stupendamente attivi. Grazie che ci siete!

Qualcosa di più, molto di più di un ringraziamento credo debba essere tributato a chi ha operato/opera in continuazione all’interno dell’altro riferimento istituzionale messo duramente alla prova dal contagio: l’Ospedale pubblico di Crema con i suoi stupendi personaggi: medici e paramedici, che hanno interpretato/continuano a interpretare da par loro, addirittura oltre il limite delle possibilità umane, il compito  che la Sanità Pubblica di questa Repubblica assegna loro.

Cari amici, personalmente mi impegno a lottare, quando questa “tempesta perfetta” avrà esaurito la sua carica distruttiva, perchè si ponga rimedio ai disastri che la ricerca del profitto, unita alla scarso senso delle istituzioni hanno arrecato alla centrale, benemerita Istituzione alla quale appartenete: la Sanità Pubblica!

Qualcosa deve cambiare, e sta già cambiando, e l’arrivo dei medici Cubani che da Martedì opereranno nell’ospedale “da campo” sorto in men che non si dica (grazie Sindaco, Esercito, Assessore Regionale!) a fianco dell’Ospedale, allargano il cuore ad un commosso sorriso, ad una commossa piacevolissima solidarietà che credevo dimenticata, giù in basso nel mio cuore!

FRANCESCO TORRISI

22 Mar 2020 in Società

17 commenti

Commenti

  • Ottimo intervento Franco! Sì, sta succedendo qualcosa di nuovo e questo qualcosa avviene in noi: si chiama età adulta. Perché fin qui ho sentito solo gente lamentarsi delle Istituzioni, che, per carità, al loro interno ospitano anche dei bei filibustieri, ma prendersela con chi ci governa per tutto, il famoso “piove, governo ladro” è adolescenziale. Con maturità questa volta, forse perché è troppo grossa per tutti, li incoraggiamo, e lo sventolar di bandiere nazionali è l’effettto visivo della sudditanza, perché no, si può ancora dire, che vogliamo comunicare.

  • Con riconoscente gratitudine

  • Una delle cose sorprendenti è che in un tempo in cui tutti chiudono le frontiere, arrivano in soccorso medici cinesi, cubani, russi.
    La globalizzazione non è stata uccisa dal virus, ma anzi il virus ha dimostrato ancora una volta che nessuno si salva da solo e abbiamo bisogno di tutti (tra l’altro, abbiamo scoperto ora che certi farmaci – come le mascherine – venivano solo dalla Cina!).

    Hai ragione, Franco: un grazie a tutti coloro che sono in prima linea, rischiando la loro stessa vita.

    Quando saremo fuori dal tunnel (quando?) avremo modo – come giustamente sottolinei tu – di ripensare alla nostra gerarchia dei valori, a investire in modo particolare nella sanità e nella ricerca: tra le cause del basso tasso di mortalità della Germania non vi è pure un sistema sanitario pronto – con un numero di posti letto e di terapia intensiva di gran lunga superiore, fatte le debite proporzioni – ad affrontare la nuova tremenda sfida?

    • Mi sfugge il senso del discorso. Viva la globalizzazione perché i medici e le mascherine arrivano dall’estero? Prima della globalizzazione non era forse la stessa cosa? Le merci circolano nel mondo dall’alba dei tempi, così come i viaggiatori. Nella fattispecie i medici cinesi, cubani, russi sono stati INVITATI dalle Regioni che li hanno accolti e li sosterranno economicamente.
      Sono arrivati con il passaporto, hanno attraversato frontiere.
      Cosa c’entra il globalismo? Una mostruosità servita solo ed unicamente a un sistema produttivo ed economico altamente finanziarizzato e interconnesso mosso dal principio della massima accumulazione a brevissimo termine.
      Ben venga un cambio di passo e ben vengano gli aiuti cinesi, russi e cubani. Immagino che gli ambienti di Bruxelles, legati a quelli della Nato, siano attoniti. Staranno pensando alle ricadute politiche e geopolitiche di quanto avviene, al crollo verticale di presa egemonica della ormai solo sedicente “potenza egemone”, la cui influenza sta andando in frantumi. Niente dura per sempre, d’altra parte.
      Credo anch’io, comunque, che superata la crisi ci sarà un ripensamento generale delle gerarchie di valori, tutte, nessuna esclusa, perché ormai non funzionava più niente di quello che c’era.

  • Ma, Rita , a dire il vero, il mio post aveva tutt’altro taglio, tutt’altro oggetto, ma tu …..nemmeno sfiorata!
    Mi spiace e nn mi resta che prenderne atto.
    Cordialmente, neh

    • Non ho notizie dell’operato dell’Amministrazione locale cremasca. Ho risposto a Piero che ha tirato in ballo la globalizzazione che, a suo parere, non sarebbe stata uccisa ma vivificata dal virus.

  • Un po’ indisciplinato, con la scusa che ho maneggiato agenti infettivi per tutta la vita imparando a tenerli a bada come cobra, lontano dai Pazienti, sto rendendomi anche conto del lavoro di organizzazione della consegna a domicilio, di cui il Comune ha come minimo il merito della diffusione d’informazione per categorie. Peccato, se la Framcista non mi avese detto: “Ma dottore la medicina che manca sarà distribuita domani con il primo giro delle consegne!” avrei avuto una nuova scusa per a trasgressione… E che le rispondevo, “ma io voglio guardarla ancora una volta negli occhi sopra il bordo della mascherina”?

  • La tentazione di chiudere le frontiere oggi, Rita, è più che legittima, ma credo domani, una assisteremo a una nuova fase della globalizzazione: la globalizzazione della solidarietà perché nessuno sarà in grado di salvarsi da solo.

    Una solidarietà che ha dimostrato questa mattina a Crema l’équipe di medici e infermieri cubani: sono coperti quanto a spese, ma non si è mai parlato di “pagamenti”.
    L’ha dichiarato il responsabile del team al giornalista Beppe Severgnini: sono qui per solidarietà a un popolo che sta soffrendo.
    Tutto qui.
    E’ il caso di ricordare che non sono “missionari”, neppure i componenti della Ong americana che operano nell’ospedale da campo di Cremona.

    • Piero, forse non mi sono spiegata. La solidarietà c’era ben prima della globalizzazione, e c’è sempre stata, anche con le frontiere chiuse. Ogni individuo è libero di “aiutare” quanti individui vuole. Quello che invece vedo io in prospettiva è una “dittatura politicamente corretta”, a livello probabilmente continentale, che mantenga per quanto possibile le caratteristiche del capitalismo attuale operando una intrusione via via crescente nelle vite private, resa necessaria dall’emergere di problemi sempre più ingestibili a livello ecologico ed economico. Spero di sbagliarmi, naturalmente, ma finché non usciamo dalla logica del danaro …. non ne usciamo.

  • Avevo colto bene, Rita.
    Quando finirà – ma finirà? – questa stagione, saremo tutti cambiati perché avremo tutti scoperto la nostra fragilità, i nostri errori.
    Anche la globalizzazione (fino ad ora tutt’altro che dal volto umano) cambierà radicalmente: ci sentiremo tutti più accomunati come “uomini”, come uomini che avvertono un “destino comune”.
    Nascerà quindi una globalizzazione “della solidarietà” (la circolazione di merci, servizi e persone sarà funzionale a questa).

    So di sognare, ma mi piacerebbe che questo avvenga: che prendiamo consapevolezza che non potremo più continuare come prima, non solo a saccheggiare privatamente un pianeta che è d tutta l’umanità, ma anche a dividerci come uomini.

    Ci sentiremo più “umanità”: non sarà questa la globalizzazione nuova?

    Mi permetto di aggiungere che anche il nostro modo di essere presenti sui social (sullo stesso nostro blog) cambierà: saremo tutti meno aggressivi e tutti cercheremo il modo di “risolvere” i problemi.

    I have a dream: nulla sarà più come prima!

    • Sei un inguaribile sognatore, Piero.

    • Speriamo veramente che “nulla sarà più come prima” perchè sarebbe una beffa sopravvivere al coronavirus e poi “morire per Maastricht”.
      Distinti saluti

    • Me lo auguro anch’io, Achille. Sarebbe atroce se tutto tornasse come prima, anche se la situazione italiana continua a preoccuparmi. Attualmente ci troviamo in uno stato di “democrazia sospesa”, il parlamento non discute i provvedimenti e si va avanti a suon di “d.p.C.m.”, ovvero decreti decisi e firmati solo dal presidente del consiglio e dal cerchio magico. Una cosa che solo un paio d’anni fa avrebbe fatto gridare allo scandalo, giustamente, ma che oggi viene accettata dai commentatori asserviti al potere come se fosse la normalità. Naturalmente non ho bisogno di dirti chi muove le corde del burattino che finge di decidere, perché lo sai meglio di me.

  • Ma era proprio questo, Rita il campo in cui avevo lanciato la palla in chiusura del mio post, parlavo di cuore e nn certo di danaro!
    Quanto alla dittatura, più o meno politicamente corretta, avevo avuto l’impressione che l’estate scorsa spirassero venti in quel senso da chi esibendo crocefissi e madonne, magari miracolose, si proponeva, senza giri di parole, come uomo solo al comando!
    Rispetto poi alle prospettive per il pianeta, tutt’altro che rosee, questo microscopico essere ci sta facendo sperimentare tutta la precaria provvisorietà della cultura dei consumi a oltranza, del Pil che deve crescere all’infinito, della violenza continua, scellerata contro le regole, i delicatissimi equilibri naturali.
    Ma, a suo tempo ci si è divertiti al tiro al bersaglio contro Greta e i ….gretini ( furbescamente idiota l’assonanza scelta!) anziché farne propri, in positivo i suoi richiami!
    Certo la nostra beneamata Europa, sta mostrando drammaticamente la sua totale inadeguatezza a gestire questa emergenza sanitaria, non solo ma anche, in prospettiva la mancanza totale di una “attrezzatura” mirata a una politica condivisa su tutto ciò che non si riduca a rapporto economico, equilibri monetari, debito/credito.
    Questo microscopico essere (chiunque ce l’abbia mandato!) Ci lascia anche il tempo per rifletterci su sta …..robetta. Facciamolo!

    • In qualita’ di Cassandra l’avevo detto in tempi non sospetti che il problema dell’Italia non erano rosari e mojito, colpevoli di turbare i sogni dei “cacciastreghisti”, ma qualcosa di molto, molto peggio.
      Inascoltata, naturalmente, ma non mi offendo. Disgraziatamente per tutti i fatti mi stanno dando ragione. Abbiamo visto le mosse maldestre di Bruxelles, a Roma un cerchio magico di non eletti presieduto da un ducetto un po’ vanesio fa riunioni notturne che si concludono con dirette social, prima di varare norme pasticciate, e su tutto aleggia il fantasma del Mes. Tra un po’ vedremo apparire in cielo l’occhio malefico di Sauron e festa finita. Meno male, ma questo l’ho gia’ detto, che medici infermieri e governatori regionali stanno dando il massimo. Grazie.

  • Per via di quelli che in Regione danno ( o prendono!) il massimo, così en passant, colgo da “Il Fatto Quotidiano:
    “…… ’ex direttore della Padania Leonardo Boriani e l’ex consigliere regionale (ai tempi di Forza Italia) Massimo Guarischi finiscono in carcere insieme a tre imprenditori . L’operazione della Dia di Milano è legata a presunti episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere……..perquisito durante l’operazione “La cueva” spunta anche Carlo Lucchina, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Lombardia……”
    E poi, dopo averlo insultato per una vita, chiedono aiuto a Gino Strada!

    • Ma certo che la Regione ha fatto e sta facendo l’impossibile, vorrei vedere chi ha il coraggio di sostenere il contrario. E se nel mucchio c’e’ il solito delinquente di turno, che lo schiaffino in galera e buttino via la chiave, morto un papa se ne fa un altro. Al cittadino le beghe giudiziarie di costoro non interessano, ci preme sapere quanti posti letto e respiratori vengono recuperati.
      Poiche’ non leggo Travaglio non ho capito come s’inserisce nel discorso Gino Strada, ma se anche ha mandato qualche medico (contributi statali ne prende) cerchiamo di non fare come Mattarella, che ha ringraziato pubblicamente la Merkel per avere “offerto” 8 (otto) posti letto quando Cina, Russia e Cuba da due settimane a questa parte non smettono di mandare in Italia supporti sanitari, medici e infermieri.

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