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GIORGIO CINCIRIPINI

Coronavirus: ma quando finirà ?

 

Grazie ai dati della Protezione Civile di pochi minuti fa …   tutto finirà  il 2.8.2020 ! 

 

Questa STIMA la si desume da un modello previsionale che è stato sviluppato da Herman Kelting, PhD americano con competenze in ambito del management sia di gestione del territorio che finanziario.

Il modello, che è sviluppato in Excel, è basato su un algoritmo di calcolo dei giorni che occorrono – in base ai dati attuali – per far guarire gli attuali positivi.

Quindi basta inserire i dati prodotti giornalmente dalla Protezione Civile e disponibili con questo link

per vedere ricalcolata la data di prevista … ‘fine’ !

E’ un semplice foglio  excel che può essere aggiornato da soli (basta un minimo di conoscenza dell’Excel.

Chi è interessato se lo può scaricare da qui ed aggiornarlo giornalmente.

GIORGIO CINCIRIPINI

16 Apr 2020 in Ambiente

19 commenti

Commenti

  • Grazie, Giorgio, per l’informazione, per i link e per la possibilità di aggiornare autonomamente le previsioni.
    Ti sei ricordato di quando una volta nelle aziende si parlava di “empowerment” dei collaboratori? Così hai facilitato, per questo aspetto previsionale, un “empowerment” di chi come me è affetto da felice oligofontismo mediatico. Grazie!

  • Non capisco due cose:
    1- come fanno a sapere quanti sono realmente gli attuali positivi. Per gli epidemiologi sarebbero un numero enorme, milioni.
    2- uno che è positivo adesso guarirà in agosto? Per guarire occorrono 4 mesi?
    Intanto politici e medici corrotti continuano a ripetere coram populo che ci vorrà ‘il Vaccino’ per poter riprendere a vivere normalmente, mentre autorevoli virologi continuano a ripetere che il vaccino non servirà a nulla.
    Cui prodest?

    • hai ragione ovviamente! se hai voglia di approfondire, vedrai che è un banale foglio excel che prende dei NUMERI … gli unici disponibili … ovvero quella Protezione Civile … delle ore 18 ! Niente di più.

    • Ho visto, Giorgio, il vecchio piccolo Excel, compagno di budgeting e controlling (e di viaggio), è da quando ho staccato anni fa che non lo frequentavo, ho già provato a metterci un paio di ipotesi, grazie ancora!

    • Livio non esageriamo! Ai tempi del vaiolo guarivano i bambini, prima del vaccino, fra i due e i cinque anni, perché finivano gli anticorpi materni e non avevano prodotto i loro: non era una malattia dei bambini, ma una che uccideva popolazioni non vaccinate. Il virus, famelico, non aveva altro da fare che attendere una nuova generazione da sgranocchiare. Poi arrivò Alexander Fleming, e almeno quel problema era risolto.
      La valutazione è un’altra, ed è alla D della mia DIMA: il vaiolo è una malattia dell’urbanizzazione. Un virus “cafone” è stato portato in città e si è dato alla pazza gioia. E allora più siamo ammassati e più tecnologoia in sanità ci vuole. E questa volta scrivo e dico: PUNTO.
      Giorgio, ovvio che non c’è bisogno di Silvestro, che ha fatto gli studi epidemiologici sul mieloma multiplo per gli US, per stabilire la data, e per questo anche Matt. ci ha mandato un programmino. Quel che è rilevante è che dati metter dentro, cosa vogliamo ottenre, non certo una popolazione refrattaria. Siamo sempre al problema di Taranto: fame o tossine?

  • Giorgio, mi sono fatto poco fa la mia ipotesi considerata più attendibile. E poi distinguerò il livello nazionale da quello regionale, quindi per la provincia di Cremona. Tra l’avventurismo aperturista di Fontana (ogni peto del suo capo diventa un suo proclama) e lo spranghismo barricadero di certi sindaci (qui però in effetti le situazioni possono essere molto differenti) almeno mi faccio il tailor made.
    Notevole la differenza, la stessa che in ICT c’era tra i sistemi MIS di reporting e i sistemi DSS what if: il consuntivo è una cosa, la simulazione di supporto alle decisioni per il futuro (vabbé, qui c’hai poco da decidere, al massimo ti fai un’idea di quando ti farai un week-end nella casa al lago) è un’altra cosa. Grazie.

  • Grazie comunque Adriano. Ormai mi sono rassegnato a non ricevere alcuna risposta.

  • Mah … un mondo è crollato perché i suoi programmini aziendali hanno fatto ormai il loro tempo, non funzionano più, e ancora si pensa di uscire dal pasticciaccio brutto ragionando con lo stesso metro? Il Covid-19 doveva cambiare tutto, cioè impostazione mentale, e invece ci areniamo sui modellini americani?
    Com’è possibile, elaborando i dati della Protezione Civile indicati dai virologi come inesatti e approssimativi (come tutti i dati), prevedere quando il virus (che nessuno conosce) se ne andrà? Ci saranno decine e decine di varianti che il “manager di gestione del territorio e finanziario” non ha previsto, non conoscendole affatto.
    Qui non siamo in Borsa, o in ditta, ma in rianimazione.
    Poi, per carità, se in tempi di clausura involontaria uno vuole giocare sulla pagina di exel anziché calcolare le effemeridi per scoprire il suo ascendente zodiacale, va benissimo. Tutto serve a riempire la giornata. Ma da qui a fare previsioni attendibili … è come accarezzare la sfera di cristallo. Avevano anche diramato da tutti i pulpiti, Oms in testa, la narrazione secondo cui la situazione era sotto controllo. Bingo. Il 2 agosto non è la Festa degli Uomini? Noi quest’anno all’8 marzo ci siamo giocate le mimose, chissà se voi butterete via le mascherine.

  • Lo so già: vergine ascendente scorpione. La cosa peggiore, pare, e me l’ha già calcolato cinquant’anni fa una che prima mi ha chiesto non so quali orari e ci mancava solo il numero di scarpe. Da ragazzi si faceva di tutto pur di concludere.
    Rita, la prendo alla leggera perché stasera sono in buona.
    Ma non esageriamo.

    • Cancro ascendente Pesci, Luna in Gemelli.
      Anch’io la prendo alla leggera, e anche Mr. Kelting suppongo.
      Due mesi (per ora) chiusi in casa non sono una passeggiata.

    • Pure la luna, non lo sapevo ci fosse, solo che adesso non me la calcola più nessuna.
      Non so chi sia questo Kelting ma va bene così.
      Pace.

  • Ottima la scelta fotografica per gli algoritmi di Giorgio Cinciripini che, senza offese, ha un cognome come un algoritmo. Mi perdoni la battura scema. Siamo coerenti fra cognome dell’autore, il tema dalla fonte, il calcolometro, la tecnologia, i nanonumeri, tutte quelle parole inglesi di cui se ne conosce il significato non più di metà, e dell’altra metà si tace il non saperne una mazza. Ma la cosa più interessante, scusate il fuoritesto, è la scelta fotografia, molto simile alle fotografie di un grande, Josef Koudelka. Il colpo d’occhio è stato quello, appena l’ho vista. La bandiera potrebbe essere cecoslovacca, e la piazza anzichè Roma, piazza Venceslao, a Praga. Anche allora era primavera. E il socialismo umano, democratico fu schiacciato dalla stupidità dei dirigenti comunisti sovietici.

    • Bravo Marino! Bell’accostamento.E circa il gigante Cinciripini, dovrebbe essere un algoritmo bello lungo per assomigliargli nei suoi circa due metri! E son due metri di buon carattere, oltre che di competenze tecniche e impegno, in una causa che può essere o meno condivisa, ma portatata avanti credendoci.

    • Mi associo all’apprezzamento di Adriano nei confronti di Giorgio.
      Per Marino, su “tutte quelle parole inglesi di cui se ne conosce il significato non più di metà, e dell’altra metà si tace il non saperne una mazza”. ICT: Information & Communication Technology. MIS: Management Information System. DSS: Decision Support System. What if: “che cosa succede se”, logica previsionale dei DSS.
      Fino a una decina di anni fa (in quelle più avanzate anche una quindicina), nelle aziende in cui i sistemi informativi erano abbastanza differenziati, si distingueva il settore EDP (Electronic Data Processing), con sistemi più tradizionali e centralizzati; il settore EUC (End User Computing), con tutti i sistemi distribuiti, divenuti poi l’informatica aziendale non ERP (Enterprise Resource Planning, tipo i package SAP e altri); il settore EIS (Executive Information System), con appunto i sistemi MIS e DSS, di cui sopra. Ecco il loro posizionamento.
      Ovviamente, le mappature dei sistemi informativi sono state anche molte altre, con una variabilità notevole.
      Tra gli anni Novanta e Duemila (in termini informatici, vent’anni fanno comunque un secolo), la terminologia era però grosso modo questa, almeno ai corsi di specializzazione in sistemi informativi aziendali presso la SDA Bocconi (per intenderci, ai tempi del prof. Camussone) e presso i centri di formazione MIcrosoft e IBM (alla Tassinara di Rivoltella si imparava allora ad apprezzare il Lugana, al centro di Novedrate altre specialità).
      Naturalmente, ieri il mio accostamento dei DSS al foglio di calcolo è stato un po’ troppo enfatico: là uno sviluppo applicativo specifico e a volte complesso, qui la semplice logica a celle per riga/colonna con formule sottostanti.
      Ovviamente, l’utilizzo di un foglio di calcolo non implica da parte mia mancanza di pietas verso i defunti.
      E non ha pretesa di risolvere la pandemia o interpretarla in modo autentico, vincolante e messianico, cosa che non rientra nella mia auto-percezione cognitiva.

  • Interessante l’idea di ridurre la trasmissione del virus attraverso l’uso di onde elettromagnetiche.

  • Vi aggiorno: secondo l’algoritmo del Dr Herman Kelting, da me modificato, la data “prevista” di fine dell’ ‘incubo’ è il 18.7.2020! …. lascio rispondere direttamente da Herman alle giuste ‘contestazioni’ da parte di alcuni amici del Blog …

    Good idea to use last seven days in average. The true cap rate (i.e., denominator) is the expected value of %Increase in %TR/TC but its sorta like an Internal Rate of Return in finance—the rate that equates present value with future returns. Thus, it takes a genius in Covid-19 to predict an expected true cap rate. Nonetheless, as the cap rate begins to increase, it wise to shorten the period over which the historical average is calculated, as you have done.

    Independent variables that predict the end date of Covid-19 are

    (a) influence of summer sun on defeating Covid-19, which could come very fast,

    (b) the discovery of a vaccine soon (that’s why I recommend colloidal silver because it has defeated flues I have had, but it does not work with all viruses,

    (c) damage caused by multiple-source 4G RFFR on the immune system (presently, I do not know of a statistic that measures immune system damage but I do know stats that relate CP hours of usage to damaged sperm (see 7i attached) and I am hypothesizing a correlation between immune system damage and sperm damage),

    (d) the degree to which Covid-19 is contagious (presently, it appears to be very contagious),

    (e) Stopping 5G/4G SCAs to prevent further immune system damage,

    (f) the methods used to restart the economy, etc.. If a vaccine is not found in the next about six weeks and if summer sun does not vanquish Covid-19, the economic and health situation will be very serious somewhat supported by Italian new case data (declining yes, but very slowly) in an environment of near total isolation, and if 5G/4G SCAs are installed …. (I let you complete this sentence).

    (g) the degree to which Covid-19 mutates and the attributes of those mutations—presently there are two mutations.

    • Grazie, Giorgio. Non avevo fatto caso al fatto che l’autore si chiamasse Herman Kelting. Adesso ho capito chi è.
      “Very slowly”, dice il nostro Herman: meglio il 18 luglio a san Federico di Utrecht che più tardi. A questo punto, quel che conta è non giocarsi settembre, il mese migliore dell’anno.

  • Si,…pensavo a una frequenza armonica.

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