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RITA REMAGNINO

Le 10 strategie di Noam Chomsky

Quello che segue non è un decalogo elaborato dal celebre autore del “principio della rana bollita” ma una sintesi ricavata da alcuni suoi scritti sul tema della manipolazione di massa.

 

 

1-La strategia della distrazione
Riversare quotidianamente sul pubblico una cascata di informazioni irrilevanti per deviare l’attenzione di massa dai problemi reali. Il bombardamento mediatico deve essere il più possibile contraddittorio, conflittuale, in modo da sviluppare dispute e dibattiti capaci di polarizzare l’attenzione del pubblico che deve essere catturato da temi privi di una vera importanza. Più la massa è occupata, meno pensa.

 

 

2- Problema creato, soluzione trovata
Il dibattito pubblico deve enfatizzare un problema, preferibilmente irrilevante. Ne seguono reazioni di una certa consistenza capaci di convincere il pubblico che la “soluzione” proposta dall’alto, di solito radicale, sia quella giusta. Non occorrono esempi, stiamo vivendo proprio adesso questa situazione.

 

 

3- La strategia della gradualità
Una misura inaccettabile viene accettata solo se non la si impone drasticamente ma la si applica gradualmente. Il processo deve essere lento e costante, quasi uno stillicidio. Ne è un esempio il modello neoliberista partito durante gli anni 80/90 del secolo scorso che attraverso una lunga catena di privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione, ribasso sistematico dei salari e via dicendo, ha di fatto operato un colpo di Stato mondiale.

 

 

4- La strategia del fare di necessità virtù
Presentare una decisione come “dolorosa e inevitabile” è il modo migliore per ottenere la sua accettazione pubblica, che in seguito si tradurrà in un’applicazione vera e propria. Se è difficile accettare un sacrificio oggi, sul domani si può anche discutere. Non turba i sonni di nessuno, ad esempio, che in questi giorni si parli di “polizia sanitaria”, intanto è tutto da vedere.

 

 

5- Parlare al pubblico come si parla a un bambino
Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno.” (tratto dall’opera di Chomsky “Armi silenziose per guerre tranquille”).

 

 

6- La paura fa 90
Sfruttare l’emozione del pubblico è facile quando la posta in gioco è la salute, se non addirittura la vita stessa. Si tratta di una tecnica classica e largamente nota per aggirare il senso critico dell’individuo. Qualora ci fosse.

 

 

7- Mantenere il pubblico in uno stato di dotta ignoranza
Oggi tutti credono di essere informati su tutto, dato che sul web circola di tutto. Persino il pubblico meno scolarizzato si lancia in valutazioni e giudizi sul “sentito dire”, facendosi forte di questa o quella teoria altrui. Tale possibilità accorcia le distanze un tempo esistenti tra le classi inferiori e le classi superiori, con il risultato che nessun argomento viene più approfondito.

 

 

8- Democraticità fa rima con mediocrità
Il vero mondo democratico rifugge da “paroloni” e/o “cervelloni”. Siamo tutti uguali! Se lo ricordi chi tenta di smarcarsi dal gruppo, cercando di volare basso nel cielo della mediocrità.

 

 

9- Stimolare i sensi di colpa
Far credere all’individuo che lui e soltanto lui è il colpevole della sua disgrazia è fondamentale. Lui è colpevole dei debiti del suo Stato perché è andato in pensione troppo presto e ancora lui è il colpevole della diffusione del Coronavirus perché non ha riciclato la plastica. Più ci si sente colpevoli, meno si desidera ribellarsi contro il volere di chi schiaccia e opprime.

 

 

10- Ti conosco mascherina
Negli ultimi 50 anni il dominio incontrastato delle scienze ha generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. L’aguzzino ha analizzato al millimetro la sua vittima, la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa. Esercitare il controllo sulle masse in tali condizioni, quindi, è un gioco da ragazzi.

 

 

Morale della favola: il modello economico neoliberista non avrebbe mai potuto essere applicato alla maggior parte delle società occidentali senza l’uso “chirurgico” dei mezzi di comunicazione di massa che hanno agito esattamente come Chomsky aveva previsto. Il contributo della scienza in questo processo è stato indispensabile, inutile negarlo. Le banche e i governi stampano le banconote ma, in definitiva, chi fa girare il danaro sono gli scienziati. Oggi l’andamento dell’economia dipende in larga misura da quel che avviene nei laboratori farmaceutici dove si brevettano nuove medicine e nuovi vaccini i cui profitti stanno ripagando i miliardi di miliardi di soldi finti che le banche e i governi hanno creato a partire dal 2007-8. Vale ovviamente lo stesso discorso per la tecnologia che promette all’uomo un futuro migliore e favoleggia di avveniristiche intelligenze artificiali. Ma ormai è tutto talmente interconnesso che se i laboratori non esaudissero le aspettative dei loro finanziatori milioni e milioni di lavoratori rimarrebbero in mezzo a una strada, per cui non so dire come sarà possibile uscire da questo labirinto d’interessi.

RITA REMAGNINO

02 Mag 2020 in Attualità

86 commenti

Commenti

  • Rita, ma tu parli di Chomsky il linguista e filosofo o di quell’altro Chomsky, il famigerato complottista?

    • Linguista, filosofo, scienziato cognitivista, teorico della comunicazione ed attivista politico.
      Il primo scemo che passava per la strada, in parole povere.

    • Rita, conosco e leggo Chomsky da quando ero un ragazzo. Mi ricordo che negli anni ’70/80, quando ero giovane, Chomsky veniva considerato uno degli intellettuali cardine del XX secolo. Poi è diventato un pericoloso complottista, come Montagnier e altri. Per fortuna il signor Macalli lo ha smascherato.

    • Lo so che lo conosci. Credo comunque che sarebbe ora e tempo di smetterla di blaterare di “complottismo”. La nuova tirannia mondiale, l’Impero del Bene, non sta affatto tramando nell’ombra. Non c’è nessun complotto in atto, tutto si sta svolgendo alla luce del sole. Si capisce benissimo che il fine ultimo è quello di uccidere le anime e non i corpi, che comunque servono e possono sempre tornare utili. Contro il virus che provoca una pandemia mondiale prima o poi arriverà un vaccino, ma per l’annichilimento delle anime e l’azzeramento della capacità di analisi critica da parte delle masse non ci saranno medicine, perché così deve andare.
      In questa fase la paura è fondamentale, perché la paura innesca la regressione, come spiega bene la piramide di Abraham Maslow, che individuò una gerarchia di bisogni e necessità divisa in cinque, poi in sette differenti livelli. Alla base della piramide stavano i bisogni più elementari, legati alla sopravvivenza biologica, poi c’erano quelli relativi alla sicurezza, sino ai bisogni di appartenenza, identificazione, stima, successo, autorealizzazione, con al vertice le necessità etico-spirituali che fanno di un raggruppamento di individui una civiltà.
      La diffusione della paura, ieri come oggi, può comprimere la piramide verso il basso, impedendole di oltrepassare il secondo gradino. Si tratta evidentemente di una situazione auspicata e favorita dal potere, che farà di tutto per impedire la ricostruzione dei piani sopraelevati della piramide, mantenendo così il popolo in balìa della triade produci, consuma, crepa.

    • Rita, a proposito della piramide di Maslow, la prendo come metafora utile ma non la condivido intellettualmente. Infatti, tu lo sai meglio di me, nella società tradizionale, che è l’unica non patologica, a fondamento della struttura sociale stanno i bisogni etico-spirituali, cui vengono subordinati tutti gli altri. I valori legati alla sopravvivenza biologica sono considerati i meno importanti. Fondamentale è invece la sopravvivenza della cultura, della tradizione, della religione, dei miti fondativi ecc.
      Nessuna società sana si sognerebbe di rinunciare a valori come la libertà o l’onore per colpa di un problema sanitario.

    • Postilla. Ovviamente, Rita, hai ragione sull’Impero del Bene. Quello che fa è ormai alla luce del sole. Però i più non lo vedono. A proposito di ‘complottismo’, io da tempo considero un cretino chiunque usi ancora questo concetto.

    • Scusa Livio, non l’ho precisato ma neppure io condivido l’impostazione della piramide di Maslow che è lo specchio della società attuale. Era una metafora. E’ chiaro che non è possibile parlare di “civiltà” senza un solido fondamento di valori etico-spirituali. Non si vive di solo pane, ha detto qualcuno.

  • Secondo me tutti e due, come nel Fusaro nostrano. Se poi qualcuno vuole continuare a chiamarlo filosofo..

    • Fusaro non c’entra nulla con il post in questione.
      Perché non parlare allora di Checco Zalone e del suo “Immunità di gregge”?

  • Grandissimo Noam Chomsky. Ha ragione su tutto. Per ciascuno dei dieci punti elencati si potrebbero fare centinaia di esempi. Basta guardare i programmi de “La Sette” per vedere applicate quotidianamente tutte le strategie di manipolazione del consenso possibili e immaginabili.

    • Si, concordo pienamente. Ogni tanto, infatti, guardo il Tg di Mentana per farmi due risate. Sarà un mio limite, ma la Gruber e i suoi soliti amici proprio non li reggo. Non ce la faccio. Ultimamente, comunque, si difendono bene anche i Tg di Rete4, i professionisti dell’informazione, la stampa responsabile. Sebbene Mentana sia infinitamente più “leggibile”. Insuperabile. Fin troppo scontati i Tg Rai, ma questa è una vecchia storia.

  • Concordo con la conclusione diciamo ….operativa del post: “…. Ma ormai è tutto talmente interconnesso che se i laboratori non esaudissero le aspettative dei loro finanziatori milioni e milioni di lavoratori rimarrebbero in mezzo a una strada, per cui non so dire come sarà possibile uscire da questo labirinto d’interessi.”
    Le uniche chances di tipo operativo (quanto alla libertà di pensare come meglio ci aggrada non c’è a/social media che tenga; della nostra capozza, solo che lo vogliamo, siamo padroni e signori!) che ci restano (almeno ancora , per ora) sono quelle che ci derivano da azioni personali, si quelle per le quali possiediamo tutte le “unità di misura”.
    Con cosa e come nutriamo il nostro corpo ed in che modo ci approvigioniamo, con cosa e come “nutriamo” la nostra mente, leggiamo/ci informiamo rispetto a cosa accade fuori dalla nostra casa, quanto riusciamo ad adeguare il nostro viver civile alle nostre impostazioni etico/morali (laddove siamo “portatori sani” delle stesse, ovviamente) , quanto riusciamo ad essere membri attivi di quella che reputiamo essere la comunità nella quale conduciamo la nostra vita e, alla base di tutto, quanto riusciamo a coltivare la ricerca dell’ equilibrio tra la nostra razionalità (mente/maschile) e la nostra intuizione (cuore/femminile)!
    Sena dubbio alcuno il “decalogo” elaborato da Rita Remagnino sulla base del “Chomsky pensiero” può essere utilizzato come utile “cassetta d’attrezzi” per evitare di “dormire all’umido” (l’espressione in lingua italiana, in verità, perde parecchio della potenza del “durmì mia al emet” di quella originale in dialetto cremasco!) solo che, a monte, la scelta consapevole condotta dall’individuo voglia essere quella di uscire dalla …..”confortevole appartenenza alla massa”!

    • Franco il lavoro di Chomsky denota una grande lungimiranza perché concetti come quelli relativi alla fabbrica del consenso e alla manipolazione di massa attraverso i media sono stati elaborati dal pensatore statunitense negli anni ’80, e cioè in tempi assolutamente non sospetti.
      Inevitabilmente il discorso sconfina nella teoria del libero arbitrio, un concetto filosofico e teologico ormai superato dall’evidenza dei fatti. Il libero arbitrio esiste? Qualcuno può dirsi veramente libero? La risposta è ovvia. Negli ultimi decenni, tuttavia, il condizionamento collettivo ha fatto passi da gigante.
      Non entro nel merito del personale, è chiaro che ognuno fa quello che può per non affogare, ma in nessun momento e in nessuna occasione si può abbassare la guardia.

    • ” della nostra capozza, solo che lo vogliamo, siamo padroni e signori!”
      Franco, mi sembra ingenuo. I Manipolatori stanno perfezionando le loro tecniche ormai da decenni e sono arrivati a risultati eccezionali. È logico che, affinché la manipolazione raggiunga il suo scopo, uno deve sentirsi libero di pensare con la sua ‘capozza’. Ma se uno si trova facilmente d’accordo con quello che legge sui grandi giornali, con quello che passano gli organi di informazione ufficiali, con i dogmi scientifici, con i nuovi paradigmi sociali ecc., se gli piace l’intrattenimento di massa, o se sente un istintivo rifiuto per tutto ciò che esce dagli schemi del mainstream, se vede ‘complottisti’ e ‘terrapiattisti’ dappertutto ecc.,può esser certo di essere stato manipolato. Ma a quel punto uno non si pone più il problema. È intrappolato.

    • Punto 10 – (…) L’aguzzino ha analizzato al millimetro la sua vittima, la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa. Esercitare il controllo sulle masse in tali condizioni, quindi, è un gioco da ragazzi.

  • Il principio della rana bollita è sempre valido. Il tracciamento della popolazione sarà su base ‘volontaria’? Sì, però dovrà diventare volontarietà obbligatoria. Ovviamente è solo ‘per il nostro bene’. Ma le rane qui non cominciano a sentire che l’acqua è un po’ troppo calda?

    https://www.youtube.com/watch?v=rAaolQIAEx8

  • Io credo che i primi due punti del Decalogo bene si adattino a Salvini, forse anche il n. 4, senza dubbio anche il numero 5, dato lo sdoganamento dei social come mezzo di comunicazione direi anche il 7, rispetto all’8 non ho dubbio alcuno, la paura fa 90 del punto 6 non lascia nessuna discrezionalità, il punto 7 lo riassume fuori misura. Invece il punto 3 e 10 invece mi fanno pensare di essere in errore, troppo difficili per il Capitano. Ma devo rifletterci perchè forse il filosofo queste cose le ha dette quando il fenomeno migrazione ne era ancora così divisivo. Sempre se posso traslare a quello. Ma forse no, Salvini non è più al potere. E quando lo era c’erano altri poteri pronti a fermarlo.

    • Banale e inconcludente, come al solito.
      Quando non avete argomenti vi scagliate contro il nemico.
      Non è obbligatorio commentare un post, comunque, se non si sa cosa dire.

    • È certo un grande esempio di realismo e di concretezza, in questo momento, preoccuparsi di Salvini.
      Mi scusi, ma è Salvini che ha preso i ‘pieni poteri’? È Salvini che ha sfasciato l’Italia?
      “Neppure la più terribile delle dittature ha limitato la libertà di andare e venire, di uscire di casa, per di più selettivamente limitata per categorie di persone o a titolo individuale indicate in atti amministrativi” (Sabino Cassese).
      Ma l’importante è impedire la dittatura salviniana. Ma smettiamola di scherzare, che questa è una tragedia.

  • 🤣😜👏😭 A meno che davvero Chomsky non si riferisse solo Conte e non al potere in genere.

  • solo a

  • Signor Cade’, forse glielo devo spiegare. Il filosofo si riferisce al potere in genere. Quindi si dovrebbero estendere a tutti i 10 comandamenti. Mi indichi un potere che non ha mai cercato di soggiogare le masse. Però io ritengo che alcuni poteri manipolino più di altri. E questo non é il caso di Conte di fronte all’epidemia.

    • Signor Macalli, forse non serve che glielo spieghi, ma a me interessa la realtà, i fatti, non la fantasia.
      Se invece a Lei piace fantasticare, provi a immaginare cosa sarebbe successo e cosa avreste detto voi di ‘sinistra’ se dei dpcm identici a quelli di Conte fossero stati decisi da Salvini. Ma si immagina che bordate di ‘fascista’, ‘nazista’, ‘dittatore’? E i cori di prefiche, le invettive della stampa contro di lui e sugli oltraggi alla Costituzione, alla libertà, ai diritti umani ecc.? Tutti gli ‘intellettuali di sinistra’, questa mandria di buoi buoni solo a produrre gas serra, sarebbero insorti.
      Invece i dpcm vengono dalla ‘sinistra’ quindi sono tutti ‘per il nostro bene’.

  • E poi Rita, perché dici “avete”? Escludi forse che dalla mia parte ci possa essere gente più arguta di me? Non generalizzaziamo. Questa sarebbe una banalizzazione inconcludente. 😝

  • Rita ben scritto, paragrafi chiari e aderenti, ma non capisco perché poi finisci a parlare di vaccini, di farmaci, e non di carburatori, di candele, di CD…

    • Adriano, ma tu vivi a Freedonia?

    • Credo che nei prossimi anni il grande capitale punterà principalmente sulla chimica (farmaceutica per gli animali, umani e non, e per l’agricoltura) e sulla tecnologia. Ciclicamente ci sono settori economici “più redditizi” di altri, questo è noto, ma qui non si tratta più di una questione di soldi.
      Catturare “l’anima” del mondo, avere il controllo assoluto sul genere umano, in futuro sarà di gran lunga più importante di qualsiasi ricchezza ed è evidente che chi avrà il monopolio della tecnologia e dei farmaci/vaccini (sai meglio di me che stiamo andando incontro a una fase altamente pandemica) sarà il dominatore.
      I segnali ci sono già tutti. Cosa credi che stiamo facendo in questo momento le 12 famiglie più potenti della Terra? Trafficano nei laboratori che producono farmaci e vaccini e finanziano la produzione di nuove app per il controllo mondiale.
      Se un tempo la borghesia mercantile voleva “guadagnare”, adesso questo obiettivo non soddisfa più. Stiamo parlando di gente talmente ricca che più ricca non si può, probabilmente non sanno neppure cosa farsene di tutti i loro soldi. Vogliono il “dominio totale”, anime, corpi, ogni cosa.
      Non so se il vaccino anti-Covid sarà buono o cattivo, ma non era questo il punto.

  • Cade’ h.16:48: mi indichi per favore anche un solo obiettivo di Conte che non sia quello di tutelare la salute pubblica. Ma non di quelli occulti.

    • Quindi se questi decreti li avesse fatti Salvini Lei li avrebbe applauditi? Io no, io avrei detto che Salvini era un dittatore, come lo è Conte. E della salute pubblica ho già detto altre mille volte. Occorre proporzionare i principi. Un’epidemia di influenza (sic) non può giustificare un tale massacro della libertà. Non siamo pura materia biologica, anche se Lei lo crede.

      Signor Macalli, mi scusi, ma è come se Lei credesse che la Terra è piatta e io che è rotonda (o viceversa, non voglio essere capzioso). Non possiamo intenderci.
      Comunque, Conte secondo me è solo una marionetta. Gli hanno fatto fare il lavoro sporco e adesso lo scaricheranno.

  • Spero che le parole di questo avvocato possano aiutare qualcuno a evitare le angherie e i trabocchetti insiti nel nuovo dpcm. Di particolare interesse la questione dei ‘congiunti’. Da nessuna parte, nel decreto, sta scritto che tra i congiunti siano compresi gli amici, gli affetti stabili ecc. Che Conte o qualcuno del governo lo abbia detto ai giornali è l’ulteriore conferma che siamo guidati da mentecatti e, giuridicamente, è solo una buffonata. Ripeto, il decreto ammette solo visite ai ‘congiunti’. Sembra quasi ci vogliano fregare. Quindi, in realtà le forze dell’ordine possono elevare sanzioni a chiunque dica di andare da amici o da ‘affetti stabili’.
    https://www.youtube.com/watch?v=kBduqw_l3Eo

    • Livio, solo una nota rispetto al fatto che (come del resto ora stanno facendo tutti i “giornaloni” dopo il cambio di proprietà di Repubblica e Stampa, quello si un colpo di mano dei poteri forti, al fine di promuovere un incosciente “cambio di cavallo quando si è in mezzo al guado” o, peggio ancora, improponibli elezioni in piena pandemia!) anhe tu individui nella persona Conte il “tiranno” da abbattere, quasi fosse un plenipotenziario che si è impadronito del potere con la forza, e non, come viceversa è, un Presidente del Consiglio di un Governo regolarmente in carica, che guida/coordina quindi il lavoro dei suoi Ministri,ognuno nel settore di sua competenza, non solo, ma che si è circondato di più staff di scienziati, esperti dei vari settori e virologi mediante i quali gestire la crisi e, sulla base dei loro decisivi pareri, emettere i famosi DPCM, unico strumento che ( N.B.: nel pieno rispetto procedurale e Costituzionale) consente in tempi brevi di adeguare l’azione del Governo all’evolvere del contagio.

    • Franco, perché un’altra difesa d’ufficio di Conte, scantonando il problema ‘congiunti’ (che è quello che io ho posto)? Che senso ha allora discutere? Su Conte e i suoi dpcm, mi sembra perfettamente inutile ripetere cose che ho già detto qui decine di volte. Tu ormai ti esprimi in ‘contese’, lingua che non è la mia. Non è questione di grammatica (quella che usi è corretta) ma di sintassi, di logica, e soprattutto di sentimenti. A mio parere una persona lucida dovrebbe provare in questo momento moti di ribellione. Per te invece siamo guidati da persone buone, sagge e fidate. Prendo atto del tuo profondo amore per Conte, per il suo governo, per i suoi decreti. Capisco che i paradigmi delle versioni ufficiali per te sono verità indiscutibili, e che per te questa è una lotta tra le forze del bene (Conte & Co.) e le forze del male (il Koronavirus). Questo è il tuo ‘mito fondativo’ ed è inutile cercare di contestarlo. Sarebbe come dire a un teologo del ‘600 che i dogmi della Chiesa sono falsi, che il diavolo non esiste, o che non esiste lo Spirito Santo. C’è il rogo. Quindi, parliamo del tempo, se vuoi.
      È quello che, sostanzialmente, ho già detto al signor Macalli, che tuttavia si ostina a voler avere un contraddittorio con me, tanto per sfogarsi.
      Sulla eventuale destituzione-sostituzione di Conte, posso sbagliarmi, è solo una mia ipotesi. Vedremo.

  • “Comunque, Conte secondo me è solo una marionetta. Gli hanno fatto fare il lavoro sporco e adesso lo scaricheranno.” Curiosa questa affermazione senza capo nè coda. Chi lo scaricherà? Forse i poteri occulti?Forse quella dittatura variegata tra il giallo, il verde, il rosso, rosso? Perchè in questa lotta contro il virus mi pare siano scesi in campo tutti, da Fontana a Zingaretti, Da De luca a Zaia, tutte le Regioni e i Comuni di tutti gli orientamenti si sono attrezzati contro un virus ritenuto pericoloso da tutti. Da chi è rappresentata questa dittatura? Dalla sinistra, dalla Lega, dai Grillini? E perchè il fine ultimo dovrebbe essere quello di far fuori Conte? Chi sarebbe il successore prescelto nei giochi delle segrete stanze contro questo dittatore? I giochi sarebbero tutti per ripristinare le libertà e finalmente cacciarlo? Oltretutto Conte nei sondaggi sta crescendo, direi risultando abbastanza credibile. Altre macchiette stanno perdendo consenso, a parte la principessa di Coattonia. E le pare che in questo momento con divisioni anche forti sia possibile un accordo a tavolino per ulteriori sviluppi? Non credo proprio. In tutti i casi per manovrare una marionetta ci vuole il burattinaio che Lei potrà anche individuare tra i poteri forti del mondo, ma credo che questo Suo pensiero troverebbe consenso solo presso i terrapiattisti. E presso Rita.

  • E se anche lo scaricassero questo farebbe parte delle dinamiche politiche che vede sempre il protagonismo in primo piano. e non parlo solo delle opposizioni, basta vedere cosa non ha fatto e non fa Renzi lo stenterello. e comunque la deve smettere di considerare il pensiero sinistro sempre acritico nei confronti anche della sua maggioranza. Chi non ha il potere non è mai così supino. Non è vero che a sinistra c’è solo solo “questa mandria di buoi buoni solo a produrre gas serra”. Guardi piuttosto cosa succede a destra tra i fanatici di Salvini e Meloni. Lì sì che c’è un fanatismo pericolosissimo. E se mai si dovesse aver paura di una dittatura è da quelle parti che dovrebbe guardare.

  • Scusatemi tutti, ma con questo post io intendevo parlare di un gigante come Chomsky e non di un nano come Conte. Che senso ha tutto questo? Perché nessuno sta sul “pezzo”, che sono le strategie di manipolazione di massa? Non avete niente da dire in proposito?
    Conte ormai è un vuoto a perdere, sono noti i giochini di palazzo (ne parlano diversi analisti politici) tra Zingaretti, Giorgetti e Renzi per mettere al suo posto Draghi. La cosa non mi riempie di gioia, se devo essere sincera, ma forse in questo momento per l’Italia è meglio un economista di uno che ha studiato diritto. Ammesso e non concesso che Draghi sia del parere. E poi il Paese si libererebbe della corte dei miracoli (Casalino, Di Maio, Bonafede, etc.), un particolare da non sottovalutare. Tutt’altro.

    • E siamo arrivati al dunque: ma sai Rita che, credo casualmente, sei in totale sintonia con MeloSalvi e i giornaloni ?

    • Caro Franco, tu sai che di chi è in sintonia con me non me ne può fregare di meno. Al contrario di te, io non ho dichiarato amore eterno proprio a nessuno. L’elenco dei simboli elettorali su cui ho messo la croce dalla maggiore età in avanti è lunghissimo, e di sicuro non è finita. Se ci manderanno a votare, naturalmente. M’interessa mantenere una linea di coerenza con me stessa, non con dei perfetti sconosciuti.

  • Rita, se leggi tra le righe vedrai che stiamo parlando proprio di quello: manipolazione di massa. E lo facciamo in modo concreto, mostrando come la manipolazione stia funzionando benissimo.

    • Si, è vero, devo darti ragione.
      Questo è un laboratorio a cielo aperto.

  • Vedo che, alla vigilia della fase 2, si sprecano le interpretazioni sulla definizione di ‘congiunti’. Secondo la giurisprudenza si tratta di parenti fino a un certo grado, coniugi, unioni civili. Secondo un’interpretazione più estensiva, alcuni vi inseriscono anche i ‘fidanzati stabili’ (da quanto tempo? boh). Conte, che è un romantico, parla di ‘affetti stabili’, quindi anche amici, vecchie conoscenze ecc. Ma quel che conta è quello che sta scritto sul decreto. E noi al carabiniere che ci ferma cosa dobbiamo dire? “Vado a trovare un amico”…”Bene, sono 533 euro di multa”. Funziona così?
    Allora, di fronte a queste pagliacciate, se uno pensa che questo sia un governo di saggi e non (almeno) di casinisti, è senza alcun dubbio stato manipolato.

    • A questo proposito mi è appena arrivato un WA esilarante. Va detto che di eccezionale, in questi due mesi, c’è stata anche la produzione ironico-comico-grottesca degli italiani. Il tempo non mancava, l’humor popolare neppure. Questo ci distingue dai ragionieri teutonici, e meno male.

  • Pensi che anch’io la penso come Lei. E quel giornale di regime come Repubblica pubblica un intervento di Michela Marzano. Indignatissima, e con argomenti ovvi, come la differenza tra affetti stabili e parenti di sesto grado. Insieme a lei siamo tutti concordi nel dire che dei parenti di sesto grado non frega niente a nessuno, mentre gli amici sono importanti. Questi si scelgono, i parenti no. Sarà la nuova linea editoriale del mio giornale dopo il cambio ai vertici? Ma comunque l’ostacolo è giustamente aggirabile. Se sto facendo un giro in bicicletta nessuna pattuglia starà a verificare quale campanello suono. Il problema si pone solo se l’amico, l’ amica o la relazione clandestina risiedono a molti chilometri. Cosa scrivo sull’autocertificazione? Che vado a fare “attività motoria”. Che in parte è anche vero.

  • Il voto di Rita? Un culo per tutte le braghe. Bello, destre sinistra, estrema destra, estrema sinistra, centro, centro deste, centro sinistra. Che grande chance essere liberi e coerenti pensatori!

    • Beati i fedeli, perché di essi è il Regno dei Cieli!

    • Meno male che non può vedere il mostro uscito dalla sua visione incompresa. Pace all’anima sua.

  • Postulato: “chi ha scritto i dpcm di Conte (compresa la fase 2) può essere intelligente o in buona fede”.
    Fate voi. Le due cose insieme è impossibile.
    Se uno pensa il contrario il suo cervello è stato sicuramente manipolato (vedi punto 4 del decalogo).

  • Adesso Mike Pompeo (segretario di Stato USA) dice che l’intelligence USA ha raccolto prove sufficienti per dimostrare che il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan.
    Sì… no… ma certo che sì … forse … sicuramente no …. ti dico di sì… ho le prove… non è vero… è scientificamente impossibile… è scientificamente dimostrato…ma siamo seri… resto scettico…è nero su bianco…scemo… complottista….incompetente…Nobel da strapazzo…virologo della mutua…tutta geopolitica…non abbocco… fake…fake sarai tu…ho letto qui…e io ho letto là…un esperto dice…e un altro dice il contrario…guarda sti documenti…sono falsi…sono veri…è stato il pipistrello…ma era un pipistrello della CIA…complottista…incompetente…fesso…ecc…ecc…

  • In un autobus di 40 mq possono entrare 16 persone. In una chiesa di 300 mq possono entrare un morto e 15 vivi, ma non 15 vivi senza un morto. Ci son voluti 450 esperti per arrivare a questa folgorante scoperta matematica.
    Rimando al postulato delle 17:12 odierne

  • Credo che l’economia non possa più aspettare. Le funzioni religiose sì. Certamente l’economia delle diocesi, senza matrimoni, comunioni, battesimi, cresime, elemosine potrebbe risentirne, ma senza pane non si campa, senza particole sì. Tanto Dio lo sa e perdona. L’assembramento controllato in metropolitana col dovuto distanziamento è un atto dovuto, l’assembramento in Chiesa no, senza comunque minare la libertà di culto, basta aspettare un po’. E morire potendosi pagare il funerale forse è più dignitoso che morire nel conforto della fede che può bastare quella.

    • Ha perfettamente ragione. C’è qualche bambino mai cresciuto che ancora crede alla favole, a Dio, all’anima e altre assurdità del genere. E magari crede che Dio conti più dell’uomo e l’anima più del corpo. Per fortuna nel Comitato tecnico scientifico nessuno crede a queste sciocchezze.

  • Per fortuna davvero. Ho visto un video girato nel cimitero di Montodine col parroco che ieri benediva le tombe. Niente di più lugubre. Con la nostra cultura cristiana- cattolica di questa idea terribile della morte non ci libereremo mai. Meno male che la scienza cerca in qualche modo di allontanarla. Prenda pure in fretta chi crede nella salvezza di Dio. Gli altri li lasci qui.

    • Di nuovo ha perfettamente ragione. Benché la scienza, per ora, non sappia come liberarci dalla morte, può però liberarci dall’idea della morte.

  • Con questa differenza: la scienza non può liberarci dalla morte e dalla sua idea, ma Dio l’ha resa molto più drammatica. Addirittura si sono inventati inferno, purgatorio e paradiso. Dimentico il limbo, ma forse non c’è più neanche per i cattolici. Cosa poteva fare la scienza se non rimediare a queste barzellette? Compito esercitato egregiamente dopo tutto. O anche questo è un disegno di Dio che ha illuso gli scienziati di aver fatto miracoli? Ricorda signor Cadè quando si moriva per un’appendicite senza saper cosa fosse? E scusi il banalissimo esempio. E comunque nessuno le impedisce se iperteso, cardiopatico o diabetico di fare un bel giretto a Caravaggio, ma credo che troverebbe chiuso. Però giuro che questo è il mio ultimo intervento, magari facciamo per oggi, tanto?

    • Ha perfettamente ragione.

    • Le religioni hanno reso l’idea della morte drammatica, non c’è alcun dubbio, e fino a prova contraria lo scientismo è una religione. La filosofia del “chiodo scaccia chiodo” non funge praticamente mai. E’ una cretinata colossale. Non commettiamo l’errore, dunque, di mollare una religione per cadere nella braccia di un’altra religione, altrimenti non ce la caviamo più.
      Statistiche, calcoli impersonali, cifre «antiumane» e innaturali partorite da menti che concepiscono l’individuo come un ammasso di materia da manipolare servono solo a confondere le acque. Questi numeri non tengono conto in alcun modo della persona nel suo insieme, la loro utilità è puramente economica. Siamo sicuri, quindi, che quella che noi intendiamo come scienza non sia in realtà scientismo? Non sarà il caso di cogliere l’occasione per rivedere l’intero impianto concettuale, a cominciare proprio dal modo di conoscere e di intendere la vita? Che non può essere quello proposto dai sedicenti “esperti”?

    • Mal del fianco. Primo intervento nel 1735, Claudius Aymand. E prima? L’uomo non poteva demolire, l’appendicectomia, in quanto ‘ectomia, era un’amputazione. Tutto ciò quando già Ippocrate eseguiva le toracocentesi (bucare le pleure), ma ciò non contrastava con nessun principio filosofico. Bello morire per un principio, ma a ognuno il proprio! Scusate la precisazione, ma è una prova di grande imbecillità della scienza asservita a criteri di giudizio estranei, tale da giustificare generazione dopo generazione un’ecatombe.

  • Scusate se torno terra terra ma ho un dubbio pratico: nell’autocertificazione della Fase 2, è possibile scrivere “rottura di coglioni” come ‘motivi di salute’?

    • Non credo. Ma ho come l’impressione che in tanti (tutti ovviamente a reddito fisso) stiano “gufando” sulla Fase 2. Si spera che le cose non funzionino come dovrebbero per poi poter dire “visto, te l’avevo detto …”. Dovevi stare in casa fino a settembre, per tornare in casa ad ottobre-novembre, quando ci sarà la ricaduta.

    • Conte ci regala veramente tante occasioni di buonumore. Stamane parlavo al telefono con un tenore. Gli ho proposto di scrivere un trattato su una nuova tecnica di canto: “Il canto in mascherina” (c’è una tecnica del canto che si chiama ‘in maschera’, NdR). Mi immagino già nei teatri lirici Aida, Otello o Don Giovanni che cantano con la mascherina. Ma anche gli attori dovranno imparare a recitare con la mascherina. Dovranno imparare una tecnica di respirazione totalmente nuova.
      Conte, sei uno spasso!

  • Comunque Rita, tornando seri, io sono veramente perplesso. Ho sempre pensato che tutto ciò che esiste deve rispondere a un ordine logico. E nell’ambito umano, la logica dei comportamenti si stabilisce in base alle finalità che uno si pone. Faccio x per ottenere y.
    Ora, se uno osserva tutta questa storia del Covid-19 così come viene raccontata ‘ufficialmente’, non c’è nessuna logica. È un mostruoso non-sense. Se uno cerca di mettere in relazione i dati, le ipotesi, le misure politiche e le finalità, quelle ufficialmente ammesse, si trova davanti un rompicapo incomprensibile. Sembra il racconto di un idiota, o una barzelletta, o uno di quei discorsi assurdi alla Lewis Carroll.
    Se però si inserisce, in via ipotetica, una finalità non ammessa ufficialmente, tutto acquista un senso perfettamente logico. E son sicuro che le persone qui sul blog, che son tutte dotate di logica, non possono non averlo già capito da sole.

    • “La ninna-nanna diceva: Se capita che il bimbo starnutisca | lo si rampogni e poi lo si punisca | non ha alcuna ragion di starnutire | e lo fa solo per infastidire”.

  • Adriano, a proposito di “prova di grande imbecillità della scienza asservita a criteri di giudizio estranei, tale da giustificare generazione dopo generazione un’ecatombe”, che dire del presente? Non credo che nella storia della medicina si trovi un’imbecillità più grossa e più disastrosa degli attuali lockdown.

  • Mi è stata segnalata una lettera scritta dai sigg.Paolo e Alberto Bonetti a “Crema News” che copio-incollo poiché ritengo che vi si ravvisano più punti del decalogo di Chomsky, e quindi si presti a una serie di interessanti considerazioni. Sembra di essere entrati nel castello di Kafka.
    “A proposito di “Immuni”, questa App ci dovrebbe inviare questo avviso: guarda che è possibile che tu sia infetto perché sei stato vicino a una persona che è risultata positiva.
    A sentimento, anche uno che va solo a fare la spesa, riceverà il messaggio perché la probabilità che nel raggio d’azione del Bluetooth (magari non 100 metri come qualcuno dice, ma qualche decina di metri sicuramente) ci sia qualcuno che è positivo è molto alta. Con questi fattori, risulta facilmente stimabile che un infettato sia “vicino” a 30 persone che così risultano a rischio. In più, per effetto domino, ognuno dei 30 il giorno dopo è vicino ad altre 30 cad. E siamo a 900, il giorno dopo idem e siamo a 27.000 in 3 gg. Cioè, in una settimana tutta Crema è potenzialmente infetta. Lo dice Immuni.
    Oltre a ciò, quando vieni avvisato del rischio, cosa fai?

    1° ipotesi: Controlli (fai i tamponi) se riesci. Il risultato, sperando arrivi in fretta, è negativo. Ok. Riparto, ma evidentemente dopo 2/3 giorni riceverai da “Immuni” un altro messaggio per possibilità di ulteriore vicinanza. E riparte la solfa.

    2° ipotesi: ti hanno avvisato e sei a rischio. Ti chiudi in casa per 14 gg (quarantena volontaria), anche se non hai nulla. Finita la quarantena, esci e dopo 2/3 giorni sei di nuovo avvisato e ritorni in clausura. Alè!

    3° ipotesi: ricevi il messaggio, te ne freghi, e fai come se niente fosse. Immuni ti classifica come possibile “untore”. Ma senza tampone non sai se sei sano o se sei ammalato. Salta fuori che si ammala una persona, e Dio non voglia, con conseguenze letali, e che era stata a contatto con te. Conseguenza: etichettato per pandemia colposa. E non c’entri nulla.

    Morale della favola: con “Immuni”, o sei agli arresti domiciliari e sei agli arresti veri. Se questa è libertà… Quando dicono “lo facciamo per il tuo bene”, l’istinto è di appoggiarsi al muro e fare tutti gli scongiuri. Certo così risulta facile gestire, ma altro che “grande fratello”. E se fosse proprio questo lo scopo?”.

    • P.S. : di sicuro io “Immuni” non la scaricherò, spiacente per i giganti dell’hi-tech.

    • Rita, ho parlato di mostruoso non-sense con i miei buoni motivi (e la app immuni è solo un esempio). La logica si trova solo, ripeto, inserendo nel contesto in esame una finalità non dichiarata.

  • Un tempo il Re di Francia condannava allo squartamento i briganti che depredavano i viandanti, perché il brigante, col suo gesto criminale, disonorava il Re stesso e la sua legge. Oggi succede invece che il nostro ‘reuccio’ abbia creato uno stato di polizia e dato mandato ai poliziotti di depredare i passanti adducendo qualche confusa norma dei suoi regi decreti. Quindi spero possa essere utile sentire un avvocato che spiega come difendersi da questa vessazione predatoria che incombe su tutti i cittadini. Siamo arrivati al punto che non i criminali ma le persone oneste devono aver paura della legge.
    https://www.youtube.com/watch?v=usNb-WS2MTc

    • Tutto questo è vero in teoria. In pratica vige il principio di autoregolamentazione: i cittadini fanno a modo loro (aggirare le norme non è poi così difficile), i sindaci fanno a modo loro, i governatori fanno a modo loro. Mancano nelle masse moderne i sentimenti di rispetto e fiducia verso i propri vertici, l’onorabilità è morta, per cui nessuno sta più ad ascoltare chi dice tutto e il contrario di tutto. Ce ne freghiamo. Un discorso che vale tanto per i politici quanto per i sedicenti “esperti”, scientifici e non.
      Le 15 o 16 “task force” allestite dal governo per fronteggiare la crisi (480 super-stipendi in più da pagare) sono servite solo a creare dell’altro caos, come se ce ne fosse bisogno. Un signore di nome Colao che vivendo a Londra dovrebbe gestire un’unità di crisi in Italia ha mandato a Roma quattro paginette di relazione per dire “cosa secondo lui sarebbe meglio fare”. E non voglio neanche sapere quanto ci è costato, mentre il numero degli indigenti italiani è salito a 10 milioni, e dopo l’estate sarà un massacro. E’ una presa per il c*** continua.

    • Rita, è vero anche in pratica, dato che moltissimi italiani, magari anche tra quelli restati senza lavoro, si sono visti affibbiare sanzioni esose (centinaia di euro) per reati inesistenti come aver accompagnato la figlia dal medico, essere entrati in una chiesa o aver passeggiato a 250 metri da casa. L’applicazione vessatoria di decreti già sospetti di illegalità è per me un segno di inciviltà di un Paese. Ma qui c’è ancora qualcuno che ne dà la colpa agli untori.
      L’altro problema scandaloso è che decreti già confusi e contraddittori vengono poi ulteriormente obnubilati da uno sciame di ordinanze regionali e comunali. Si pretende che ogni cittadino si aggiorni a norme continuamente mutevoli e paurosamente ambigue, lasciando con ciò ampio margine alla vprevaricazione dei controlli delle multe.
      P.S.: dimenticavo che è “per il nostro bene”.

    • il Covid comunque ha fatto uscire di testa e risvegliato molte persone. In questi due mesi di clausura coatta anche nella nostra cerchie di conoscenze abbiamo visto e sentito di tutto. Mussolini ha fatto cose buone che nella Fase 2 meritano di essere replicate, firmato Romano Prodi. Meno male che l’ha detto il guru del Pd, altrimenti ci saremmo dovuti sciroppare le maratone di Mentana e le raccolte firme su Change.org

  • “Mussolini ha fatto cose buone. Che ora meritano di essere replicate. Firmato Romano Prodi. “che ovviamente nulla toglie all’ infamia delle leggi razziali, alla scelleratezza dell’ entrata in guerra e al carattere liberticida del regime”. “Tira infatti aria di interventismo e grandi nazionalizzazioni. Aria di un nuovo Istituto per la ricostruzione industriale, anche se stavolta si chiamerà Cassa depositi e prestiti o in altro modo. E se Iri ai giorni nostri vuol dire Prodi, per la Storia significa Benito Mussolini e Alberto Beneduce. Piacerebbe anche a Mainetti

    • Rivolgiti a Romano Prodi, esperto mondiale nell’arte del “taja e medega”.
      Al posto suo, io una frase del genere non l’avrei mai pronunciata.
      Totalmente fuori contesto, ma se a te piace goditela pure.

    • La Storia ci dice anche che qualche decennio fà eravamo la quarta potenza industriale del mondo, l’IRI faceva il 60% della produzione industriale del paese e i suoi manager e i suoi ingegneri, di fatto, erano i responsabili della pianificazione industriale e delle strategie economiche. Oggi chi fà la pianificazione industriale del paese? Il chitarrista Gualtieri? Il bibitaro analfabeta Di Maio? L’avvocato del popolo? I sovranari del centrodestra? Silvio Mubarak Berlusconi e la Carfagna? L’odontotecnico Zingaretti?

    • Oggi la pianificazione economica del Paese non esiste proprio, caro Achille. Ce ne accorgeremo tra qualche settimana quando il governo, che vive nel Regno delle Fate, si accorgerà che le attività produttive italiane sono andate a ramengo anche per colpa del suo insulso allarmismo.
      Nonostante tutti gli indicatori mostrino come ormai l’epidemia sia sotto controllo e che in alcune regioni si potrebbe tornare subito alla normalità, visto il tasso dei contagi, il ducetto lascia intendere che per adesso resta tutto così, perché lo dicono gli esperti (i veri decisori, sia chiaro che lui non c’entra niente), secondo i quali il rischio di un’impennata dei contagi è ancora alto.
      A conti fatti, dei 400 miliardi “strombazzati” dal governo alle imprese finora è stato stanziato solo un miliardo. Gli imprenditori (come previsto, gli unici a non prevederlo sono stati i pidigrillini) non hanno chiesto alle banche il famoso “prestito garantito dallo Stato”, perché in un momento di crisi estrema nessuno ha voglia di indebitarsi ulteriormente, e i lavoratori non hanno visto un euro di soldi promessi.
      “La strada è ancora lunga, ma l’Italia riparte”, evidentemente l’avvocato del popolo ha le idee un po’ confuse. E qui mi tocca dare ragione a Calenda, che peraltro non è mai piaciuto, quando dice che al governo ci sono dei cretini che non hanno mai gestito neanche un bar.

    • Infatti, Signora Rita, le mie erano domande retoriche. Un paese che ha rinunciato alla sua sovranità economica e monetaria per diventare una colonia e farsi governare da entità transnazionali non può avere alcuna strategia economico/industriale che vada oltre l’amministrazione ordinaria. Un paese del genere, in una situazione di emergenza, può solo andare col cappello in mano dai suoi strozzini o aspettare gli eurobond (che non arriveranno mai).
      Distinti saluti.

    • Achille, apprezzo la tua cortesia, ma ti prego non chiamarmi “signora”. Rita, basta e avanza. Per il resto non so cosa ne pensino gli italiani innamorati della “Germagna” (rari come i panda), ma mi sembra che oggi i crucchi abbiano frantumato per sempre ogni sogno di gloria collegato all’idea di una Europa solidale e propensa agli eurobond. Senza QE resta solo il Mes, quello duro con le condizionalità che hanno distrutto la Grecia.
      Ha dell’incredibile la Corte costituzionale tedesca che delegittima la Corte di Giustizia Ue, impone alla Bce di chiarire il ruolo già chiarissimo del programma QE e ordina alla Bundesbank, in caso di mancato chiarimento da parte della Bce entro tre mesi, di vendere sul mercato tutti i titoli acquistati in questi mesi per conto della Bce. Roba da pazzi.
      Perché, invece, la Commissione UE non avvia una procedura d’infrazione per l’eccessivo surplus della bilancia commerciale tedesca, strumento di politica economica con cui da anni invade e soggioga i mercati dei Paesi più deboli? Anche questa è una domanda retorica, naturalmente. L’Europa “è” la Germania. L’abbiamo sempre saputo, tutto il resto sono chiacchiere. Aria fritta.

  • Ti assicuro che non piace neanche a me, non c’è bisogno di dirlo. II mortadella ha toppato di brutto. E’ un cretino.

  • Ed ecco che il regime mostra il suo vero volto. Stamattina a Milano una delegazione di ristoratori e albergatori ormai alla canna del gas (diligentemente disposti a due metri di distanza l’uno dall’altro) stava manifestando il proprio dissenso per i non-provvedimenti dell’esecutivo, quando sono stati denunciati e multati. Ignobile.

    • Dittatura subdolamente feroce e malefica che solo persone decerebrate o in malafede possono continuare a chiamare ‘democrazia’.

  • PUNTO 7- Mantenere il pubblico in uno stato di dotta ignoranza.
    Cosa fa un mediocre per trastullarsi durante la quarantena? Si dà al #cineplasma. Sarcastico hashtag che nelle ultime ore imperversa su twitter, con studenti universitari al settimo anno fuori corso mantenuti da mamma e papà. Stavolta i nerd in salsa radical chic ce l’hanno con la cura al plasma e con lo pneumologo Giuseppe De Donno che la sta sperimentando. Motivo? E’ criticata da buona parte degli specialisti della scienza (non c’è niente da guadagnare) e dunque, stando ai rigorosi parametri dei filoesperti (gli amici di chi ne sa) trattasi di baggianate rifilate ai cittadini illusi di battere il virus in tempi rapidi.
    Se tragedia deve essere, che lo sia fino in fondo.
    Ma allora, i risultati ottenuti su decine di pazienti poi guariti? Vanno stroncati senza pietà. E poco importa se a farlo sono degli studenti poco studiosi, poco importa se si offendono medici e infermieri in prima linea, poco importa se ci vanno di mezzo i malati alle prese con il virus. Ai lecchini del potere tutto è concesso. Riusciremo mai a liberarci di questa zavorra?

    • Rita, è essenziale che in questa ‘guerra’ contro il terribile koronavirus non si diano alla gente altre speranze all’infuori del vaccino. Bisognerà mostrare l’inutilità, la non scientificità, l’illusorietà di ogni altra soluzione, e far credere a tutti che non potremo sentirci sicuri finché non saremo tutti vaccinati e controllati.

    • Si, vaccinati e morti di fame.

  • Sul profilo Twitter delle sardine è comparsa la seguente frase:
    «In un’ epoca dove l’ assenza di memoria è uno dei nemici peggiori di questo Paese, vale sempre la pena ricordare #AldoMoro e #PeppinoImpastato ammazzati dalla Mafia»
    Direi che ogni commento è superfluo.

    • Non ti stupire, Achille, come sa qualsiasi pescatore le sardine sono pesci privi di autonomia che nuotano solo in branco, perciò rientrano “naturaliter” nel decalogo di Chomsky. Non so come possano pontificare degli studenti a vita che non hanno mai sentito parlare di Brigate Rosse, ormai Bonaccini è stato riconfermato alla guida dell’Emilia Romagna e non sembra che abbiano molto altro da dire. Non dimentichiamoci, del resto, che il loro capo (Sartori) è uno che ha dichiarato alla stampa “mi ha chiamato Bergoglio per complimentarsi” non riuscendo neppure a capire che si trattava di uno scherzo della “Zanzara” di Radio 24. Probabilmente il pesce d’aprile per le sardine dura tutto l’anno, che ci vuoi fare …..

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