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ADRIANO TANGO

L’agente Corona

Salve!
Il pericolo sta passando, ma la valanga di insensatezza continua, e non è colpa di nessuno, salvo che dell’impreparazione. Di fronte a cose che non si capiscono si ascolta il primo che passa motivati da sfiducia (giusta in un mondo corrotto), paura, ma soprattutto per sedare l’ansia cercando una spiegazione semplice.
Di fronte all’impreparazione dilagante, anche di chi fa esposizioni “alternative”, ci provo ancora: stralcio da un mio contributo al Caffè filosofico di Crema dello scorso marzo alcuni passaggi divulgativi. Se avremo una base di preparazione adeguata potremo parlare del tema.
A proposito, ma James Bond che c’entra? E mbè, dovete leggere!

 

“… Signori, ora vi presento il virus:
Questo mattone basale della vita è paragonabile alla più scarna istruzione del vostro software, ma lasciatemelo descrivere come un vero personaggio letterario.
Un agente segreto, immaginatelo pure con le sembianze di James Bond, che come il personaggio di Fleming è alle dirette dipendenze della Corona del Regno.
Riceve mandato per la missione più difficile: garantire la trasmissione di un codice.
Questo messaggio cifrato di poche lettere ha un significato semplicissimo: REPLICAMI.
L’agente della corona regia, per semplicità, fu chiamato in codice Corona.
Un messaggio, dicevamo, di poche lettere, in un alfabeto di soli quattro caratteri, che chiamano NUCLEOTIDI.
E inoltre, mentre di questo alfabeto si servono anche le forme di vita più complesse, ma lo producono in doppia copia, e lo chiamano quindi messaggio DNA, il nostro povero cavaliere della corona dispone di una singola copia del dispaccio, metodo detto in codice RNA!
Ma attenzione, non finisce qui, c’è un’ulteriore difficoltà per la sua missione, perché il suo, come ogni messaggio segreto, dopo il breve tempo d qualche giorno, o all’istante in presenza di sostanze detergenti, raggi solari, calore, si autodistruggerà se non riuscirà a essere trasmesso e replicato in tempo.
Come farà il nostro agente?
Sa bene che per far duplicare, anzi, riprodurre più volte, la sua parola d’ordine, dovrà introdurla in una cellula. Una qualsiasi, di qualsiasi essere vivente, ma le cellule non son mica sceme, accettano solo ospiti con le chiavi di casa, la loro parola d’ordine.
Il nostro agente Corona ce l’ha una chiave, e fin’ora ha funzionato con il pipistrello, con il pangolino, ma quei benedetti sorci d’aria non stanno mai fermi, e di pangolini non ce n’è mai quando servono, sono sistemi così scomodi! E lui ha fretta. Gli serve una cellula di un essere molto più sedentario, abitudinario, ammassato al calduccio in grandi comunità.
Lui non lo vuole mica uccidere! Solo che a volte capita, un incerto del mestiere.
Ha un’idea geniale per modificare la sua chiave ed entrare nella cellula umana: se la gioca al casinò.
E così sfrutta due caratteristiche che sembravano sue debolezze, e invece sono armi potenti: si moltiplica milioni di volte in poco tempo, come i numeri giocati alla roulette, ma nella trascrizione, come per gli amanuensi, a volte casualmente commette degli errori nel copiare il messaggio: le MUTAZIONI.
Basta poco, una di quelle lettere, i nucleotidi, e cambia il senso.
E siccome ne ha una sola copia della parola d’ordine, in quanto dicevamo è un messaggio in codice singolo RNA, l’errore resta definitivo.
Così va a riprodursi al tavolo verde, fin quando il croupier inizia ad annunciare le vincite: “chiave per pollo, vince il sig. Corona… per maiale… sig. Corona… e infine: il banco salta, Corona vince: uomo, chiave per cellula-uomo al Sig. Corona!”
Quindi la sua chiave mutata apre prima cellule di esseri addomesticati dall’uomo, e finalmente, la casa più comoda, difesa dalle aggressioni: l’uomo stesso, apparentemente il più protetto dall’ambiente grazie alla sua civilizzazione!
Intanto il nostro agente, ormai molto infettante e poco segreto, si ritrova un sacco di chiavi duplicate a vuoto, mutate per niente, perché l’errore di duplicazione non si adatta a nessuna serratura. Poco male, le butta via, tanto, alla sua velocità di moltiplicazione, può rifare la prova tantissime volte, il casinò resta aperto! Ora è affidato alla sorte, si adagia su una gocciolina di saliva del suo ultimo albergo, un porcellino di allevamento, e un bel venticello fresco lo porta fino alle vie del respiro di un uomo.
Ecco una cellula della parete bronchiale, aderisce, la chiave, dov’è la chiave accidenti! Eccola, entra… girà! La sua pellicola si fonde con quella cellulare, ecco, è dentro.
Sgancia il suo contenuto, il plico con l’unica parola di istruzioni per la missione, l’ordine secco: “replicami!”
E così il delicato meccanismo automatizzato della cellula si mette in moto, prende pezzi, atomi, molecole, li assembla, la prima sequenza: rep…, ecco, una nuova sequenza completa!
Tutto stava andando liscio, l’agente Corona sperava di incappare in un portatore sano, odia uccidere, ma quest’umano è un tipo tosto! I suoi agenti della sicurezza, gli ANTICORPI, arrivano, si apre uno scontro a fuoco micidiale, vescicole di sostanze incendiarie esplodono ovunque, un inferno.
Se questo tipo si fosse limitato a qualche starnuto, un colpo di tosse, no! Doveva proprio avere una difesa esagerata? L’agente Corona aveva fatto studi classici, gli venne in mente un’espressione: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”, e così sarebbe andata, ma anche dopo la sua fine la missione sarebbe stata comunque compiuta: il codice replicato viaggiava ormai su una miriade di DROPLETS, goccioline impalpabili in quantità, tuttavia sperava per l’agente che gli stava subentrando nella staffetta che incontrasse qualcuno meno suscettibile. Non è negli scopi degli agenti virali uccidere, anzi, è quasi un insuccesso professionale, una caduta di stile!

E ora che abbiamo conosciuto il nostro amichetto, involontariamente omicida, tracciamone un identikit: un virus è una robina piccolissima, la cui parola chiave in codice è protetta solo da un cappottino impermeabile, un vestitino che prende in prestito dalla cellula in cui si è riprodotto l’ultima volta, fatto appena di uno strato di grassi e proteine, e le proteine dell’esterno sono irraggiate, le sue chiavi vere, le “spicule”.
È così piccolo che le barriere meccaniche difficilmente lo trattengono: 100-150 nm di diametro (circa 600 volte più piccolo del diametro di un capello umano!)

E ora vediamo come l’uomo sia stato così merlo da farsi beccare, nonostante gli avvertimenti, perché tutto tronfio della propria storica civiltà! Entriamo nello scenario:
Cioè facciamo un po’ di storia infettivologica.
Siamo all’inizio dell’800, MAX JOSEPH VON PETTENKOFER chimico alla zecca di Monaco di Baviera, colpito dalle condizioni malsane della città, inventa la medicina sociale, che si chiamerà poi igiene. La sua laurea gli consentiva di lavorare in tutti e due i settori, chimico e medico.
Non crede nei microrganismi, questi presunti animaletti dei quali in quegli stessi anni si inizia a parlare; tanto che, quando KOCH isola il vibrione del colera, per scommessa beve il contenuto della provetta dove è stato coltivato ed è contenuto, e il tutto in corso di conferenza stampa!
E già, lui da chimico ha fatto carriera nell’amministrazione cittadina, il povero Koch è un mediconzolo condotto di campagna che di notte fa esperimenti con conigli impestati e brodi di coltura che si fabbrica da solo con scarti di macelleria, il tutto nel retro di casa, per la delizia della signora Kock.
Potenza delle convinzioni più ferree, Pettenkofer dopo lo scenografico brindisi non si ammala, ma la scienza prosegue il suo cammino ugualmente, Koch arde di sacro fuoco.
Empiricamente comunque l’ex chimico della zecca capisce le falle della società umana, in una città ricca ma lasciata allo spontaneismo, e con opere di bonifica la risana.
Raggiunge il successo, ma resta vedovo con quattro figli.
L’amministrazione cittadina, vista la sua attività frenetica e benemerita di ricercatore e urbanista, gli offre di ospitarli gratuitamente nel suo più prestigioso collegio.
Max vi si reca in visita, e scuote il capo, affermando con sicurezza: “Qui dentro c’è troppa gente, succederà qualcosa di brutto.”
Non ho notizie sull’esattezza di questa sua premonizione, nello specifico, ma resta il fatto che aveva colto nel segno, cioè individuato il cardine del problema della sicurezza coabitativa: l’affollamento.
Ma non sta tutto qui, ecco perché dico che ce la siamo proprio cercata! Bisogna mettere insieme più fattori per spianare la via all’agente virale…
[Segue stralcio sulla mia teoria DIMA.]
…E vedi caso questi fattori dove si associano con la massima espressione in Europa?
In Italia, e precisamente in Lombardia!
Ma non finisce qui, perché se andiamo a guardare le curve di confronto interregionale sull’andamento del pieno dell’epidemia scopriamo che fin dal momento dell’allarme si assiste a curve quasi piatte al sud e ancora impennate al nord. Troppa discrepanza!
Il comportamento civico, l’osservanza delle regole di isolamento, è pari nelle due metà del paese, e comunque non certo peggiore al nord. C’è quindi dell’altro, ma non possiamo farci niente, perché noi possiamo modificare i fattori comportamentali umani, non quelli ambientali, quindi mi astengo da ogni ipotesi.
E allora tiriamo su le maniche e vediamo di evitare nuove tragedie future, per quanto in nostro potere.
E a chi mi dovesse replicare “Ma prima o poi questo maledetto vaccino arriverà pure!”, risponderei che non ha capito il problema.
Il sig. agente segreto Corona non è il solo, quel casinò è ben frequentato, la roulette delle maledizioni sforna password a frotte, e di tipacci così, e anche peggio, ne escono continuamente! E ricordiamoci che EBOLA è sceso tranquillamente dall’aereo a Washington, per pura combinazione solo dopo una nuova mutazione che lo aveva reso inoffensivo per l’uomo, ma abbastanza aggressivo da far secche tutte le scimmie trasportate su quel volo, lasciando nei quattro guardiani gli anticorpi, le proprie impronte in rapporto alla difesa attuata dall’ospite.
E allora la risposta al problema sicurezza arriverà solo da un cambiamento radicale di stile di vita, individuale e collettivo. Un comportamento virtuoso strategicamente messo in atto secondo i criteri della dima, che alla resa dei conti riducendosi automaticamente a tre ci facilita il compito.
Vediamo:
Punto D) Ridurre la densità abitativa, planetaria possibilmente, e gli accentramenti urbani se possibile, ma in alternativa e in combinazione creare unità abitative e funzionali lavorative a blocchi, ampiamente distanziati e totalmente isolabili in caso di allarme. Ridurre la massa di popolazione circolante con modalità lavorative e di apprendimento in remoto (domiciliari esattamente come ora). Gradualmente, ovvio, come inversione di tendenza, ovvio!
Punto I) l’iNQUINAMENTO, particolato in specie: attualmente, in tempi di confinamento a domicilio il problema non c’è, un effetto detergente dell’aria clamoroso, e quindi continuare con uno stile di vita più simile possibile all’attuale, e insistere sulle politiche già iniziate di difesa ambientale, che rischiano per l’impoverimento delle nazioni di perdere di mordente, ma vanno ugualmente considerate prioritarie. Qualcosa si muove ma staremo a vedere con la ripresa delle attività industriali.
M) La voce M, MOBILITÀ, si coniuga automaticamente, ed ecco la riduzione a tre fattori.
A) Quello degli ALLEVAMENTI è un fattore cruciale, e, inutile sottolineare, inerente anche ad altri aspetti salutistici, quali le antibiotico-resistenze. Nella favoletta dell’agente corona si è sottolineato che gli animali da allevamento possono essere ospiti intermedi e per periodi indefiniti, ma sottolineo anche che fungono da amplificatori di mutazioni. Evidente infatti che se dal selvatico un virus mutante passa al domestico nel nuovo complesso di individui si moltiplica incredibilmente. Non solo, ma se la mutazione si verificasse nella colonia animale stesa? Le possibilità non vi mancano!
Inutile dire che la scelta alimentare sta a noi, l’azienda dei prodotti vuol vendere soltanto. Cambiare cultura sta a noi! Una politica centralizzata potrebbe riguardare il sistema di tassazioni. Ma senza incidere troppo sul diritto al profitto delle aziende come si fa?
Quindi sta a noi.

In definitiva un quadro a tinte fosche ma con delle prospettive chiare.
Tutto parte dalla comprensione che quanto ci è accaduto non è stato per caso.
Spero si possa contare su fattori omeostatici naturali, oltre che su un sano istinto di conservazione.
Il rischio attuale è quello di un effetto boomerang, che dopo la fase di impoverimento metta al primo posto la produttività a ogni costo.
Ci sono meccanismi automatici in natura che vanno viceversa compresi e incoraggiati.
Ad esempio, come è per le altre specie animali, che agiscono sapientemente per istinto, impoverimento dovrebbe voler dire riduzione automatica della natalità, e quindi automatico raggiungimento progressivo, senza costrizioni, dell’obiettivo D.
Non parlo di sacrifici, ma di spontaneo incanalamento verso comportamenti virtuosi, già proposti come opinabili, ma ora necessari.
E non mi si obietti “e le tasse chi le paga in futuro?” I morti comunque non le pagano, e gli ammalati costano più dei sani, e tutta la storia della medicina sociale ha insegnato, contro certe tendenze d’oltre Atlantico o oltre Manica, che una società sana è un buon affare, rende economicamente.
Le nostre scelte devono basarsi sulla consapevolezza che non ci sono scorciatoie, ma solo rigidi muri contro cui scontrarci. E non c’è scienza o tecnologia che ci possa venire in soccorso.
Quindi in definitiva credo che il discorso si possa ricondurre a una riduzione dello spontaneismo, verso una società in cui sani principi di igiene collettiva siano possibilmente condivisi, o, dopo l’ennesima spiegazione, come si fa con i bambini, eventualmente corretti.
Della catastrofe, per quanto pesante, abbiamo avuto solo l’assaggio.
Si tratterà ora di promuovere una nuova cultura, se qui, su questa terra, in tutti i sensi, ci vogliamo ancora restare, e possibilmente star bene.

ADRIANO TANGO

09 Mag 2020 in Scienze

99+ commenti

Commenti

  • Grazie prof. sei davvero uno stakanovista. hai lavorato di brutto anche il giorno del compleanno!
    Te ne sono/siamo davvero grato/i, toto corde!
    Come diceva Ford decantando la sua spartana, essenziale Modello T?
    Tutto quello che non c’è non si rompe!
    E lui, il Corona con il suo basico RNA a quattro caratteri, viaggia che è un piacere (ops!), surfando nell’aria sulle goccioline di uno starnuto! Ed è difficile assai, basico com’è che si ….”rompa”!
    Qui, se non ci muoviamo a fare sta rivoluzione copernicana a presidiare come si deve la “sanità” diffusa sul territorio (che è quella che costa soltanto e “rende” solo in termini di far star meglio la gente), a sistemare in modo razionale e funzionale i nostri ospedali tenedo tassativamente separato come accesso, percorsi e degenza (compresa l’aria che gira negli impianti) l’infettivo da tutto il resto, lasciando tassativamente al pronto Soccorso (con “filtro” in entrata a protocollo mirato) solo quello che attiene al pronto Soccorso ( e cito solo le cose che da questa pessima emergenza, sono sembrate, a me che ….non me ne intendo, le più evidenti) questa battaglia non la vinciamo!
    Dall’altra parte c’è un James Bond!

  • Grazie maestro. In effetti è uno stralcio da un più lungo documento messo agli atti del Caffè Filosofico, ma visto che Piero lo ha definito chiarissimo, e altre piacevoli lodi, ho pensato che si poteva destinare in parte ai nostri followers. La tua osservazione “compresa l’aria che gira negli impianti” è fondamentale. L’esperienza delle navi da crociera ha illustrato come queste con l’impianto genrale siano trappole virologiche. Gli ospedali stessi non sono fatti per malattie infettive. D’altronde quando studiai economia aziendele si diceva che la vita tecnica sdi un ospedale dovrebbe essere di 20 anni, per la carica infettivologica che accumula. Quando si legge negli ospedali un cartello in certi periodi “Acqua molto calda, attenzione” è perché alzando la temperatura cercano di sterilizzare i tubi. Inoltre proprio i progettisti Statunitensi, dico proprio perché la loro Confederazione ha fatto questa figueraccia, dicevo avevano già negli anni 80 lanciato il modello di Ospedale con il padiglione infettivi a parte, un ospedaletto nel cortile.
    Comunque pare che solo Galli non si accorga già dalla forma del grafico, l’incrocio delle due linee casi attivi/guariti, che il virus si sta addomesticando. O fa finta per tener vivi progettti e finanziamenti? Un po’ di dietrologia non guasta! Un po’.
    Penso che ogni riflessione vada alimentata e conservata, cheserva per il futuro.

  • Rubo da una spiegazione di Agostino Dossena, già mio collega Primario anstesia e rianiazione, questo stralcio da un aggiornamento suulla sua pagina facebook: “Nel frattempo il virus sta mutando rapidamente. Uno studio dell’University College London Genetics Institute – pubblicato su ‘Infection, Genetics and Evolution’ – ha identificato quasi 200 mutazioni genetiche ricorrenti in Sars-CoV-2.”

  • Un addetto ai lavori mi fa notare che duecento mutazioni non vuol dire niente: come in un plotone di esecyìuzione valutare tutte le varianti di colore occhi, capelli, statura… di chi ci sta per fredddare.
    In effetti se a ogni lettera del codice corrispnde un aminoacido prodotto non è detto che la proteina derivante agisca in modo radicalmente diverso. Vero, si dice che per esee efficace una mutazione debba coinvolgere almeno tre geni. E tuttavia ridimensionato il valore della citazione confermo il mio ottimismo.

  • Buon pomeriggio. Trasferisco qui le news dal mondo medico dopo che è stato sostituito, concordatamente, il post sula fase 2.
    DottNet cita Crema: Mortalità più che dimezzata, scesa da una media del 15% al 6%… utilizzando il plasma ricco di anticorpi delle persone guarite dalla Covid-19. Tanto che adesso si prevede di estendere la sperimentazione e di incoraggiare le donazioni da chi ha superato la malattia… ha suscitato anche l’interesse degli Stati Uniti, che lo hanno adattato alla realtà americana.
    De Donno ha sostenuto che “non vi sono ragioni oggettive per individuare Pisa come capifila di uno studio sul plasma… Pisa non sa neanche cos’è il coronavirus… anche Crema e Cremona l’hanno superata.”

  • Stralcio e incolloqui, sull’ultimo post tecnico dalla stampa medica dioggi: “in alcune situazioni molto gravi si è dovuto decidere chi aveva più chance di cura, dando priorità diverse ai vari casi”. Tutti questi aspetti che hanno caratterizzato l’emergenza coronavirus cambiando il modo di lavorare negli ospedali potrebbero portare a un numero rilevante di cause intentate contro i medici e le strutture sanitarie.

    Quindi non basta la solitudine di una decisione che non può vedere Paziente e famiglia partecipare, come nel modello in vigore del “patto terapeutico”, ma anche una sterile causa a termine! La cattiveria umana si ripropone dopo una breve pausa di partecipazione al lavoro medico, un lavoro in cui i protagonistii non vedevano proprio niente di eroico, mentre se ne accorgevano i “laici” di questo presunto aspetto epico, perché per la prima volta aprivano una finestra su un mondo gnoto senza animosità precostituita.
    Perché causa sterile’ perché quand’anche ne uscissero responsabilità ne emergerebbe un rimborso, pecunia: vergogna!

  • Salve a tutti. Pongo qui l’aggiornamento su fatti sanitar, a dire il vero meno legati alla vicenda covit, buon segno.
    da DottNet: 1,25 miliardi che si tradurranno in 20mila assunzioni tra infermieri, medici e tecnici. Saranno stabilizzati anche 3500 posti letto in terapia intensiva e 4225 in sub intensiva destinati al Covid a cui si aggiungeranno 300 letti. Ma vediamo in dettaglio quanti sono i medici e soprattutto quanto guadagnano.

    Nel comparto sanità sono impegnati 650 mila dipendenti a tempo indeterminato (dati del 31 dicembre 2018), un numero in costante calo dal 2009 a oggi. In dieci anni diverse regioni (Lazio, Campania, Molise, Abruzzo, Sicilia, Puglia, Piemonte e Calabria ) hanno dovuto attuare dei Piani di rientro della spesa sanitaria, che sono andati a incidere sulla spesa per il personale nel settore pubblico. In pratica si è perso il 6,4% dei dipendenti in sanità.

    Ci sono, dunque, 44mila sanitari in meno assunti a tempo indeterminato (-6,4% rispetto al 2009), una riduzione – precisa Istat – solo parzialmente compensata dall’innalzamento dei requisiti per l’accesso alla pensione. ”
    Direi io che il compenso sui letti viene anche dalla dibamixzzazzionedell’attività. Quello che un tempo richiedeva assitenza ospedaliera per cinque giornoii e più è passato in gran parte al day Hospital.
    I letti quindi servono alle rianimazioni, mentre sul resto del settore il paradigma tanti letti/ tanto personale non vale più, perché se ruota velocemente il paziente, quasi senza il tempo di spogliare gli abiti civili, così deve ruotare il personale, e deve anche svecchiare. In Cina fu segnalato anni fa un chirurgo centenario, e non dubito dell’abilità residua, ma la tenuta allo stress? Si tratta di un lavoro usurante.

    • Stamattina propongo anch’io un aggiornamento, l’intervento di ieri della deputata Sara Cunial alla Camera. La signora fa parte attualmente del gruppo Misto (ex M5s, una così non poteva stare al gioco) ed è forse inutile aggiungere che oggi tutti i media codini, a cominciare dal “Fatto”, la criticano aspramente dandole della complottista. Quando non sanno cosa dire … e del resto Travaglio ha appena piazzato nel consiglio di amministrazione dell’Eni la sua pedina Lucia Calvosa, ormai è in pista e deve ballare.
      Un brevissimo commento personale: le donne in questa drammatica fase si stanno dimostrando le meno impaurite, le meno bigotte, le meno conformiste, le più lungimiranti, forse perché istintivamente sono seriamente in ansia per il destino dei propri figli.
      https://www.youtube.com/watch?v=fzdMKzO64Gg

  • Coraggiosissima la Cunial (contro cui si scaglieranno tutti gli Addormentati). Mi sembra che lei e Sgarbi siano gli unici parlamentari ad aver manifestato una reale opposizione alla neo-dittatura.

    • Veramente non c’è alcun equilibrio da ristabilire, l’ho scritto io stessa che il “Fatto” si è scagliato contro la dissidente, e credo di avere anche suggerito il perché. Dopo di che, ognuno elabori gli accadimenti utilizzando la sua capacità critica.

    • Nella società aperta e nel mondo liberato (dai vincoli imposti dalla Natura, da dio, dai padri, dalla famiglia, dalla patria, dall’etica, dall’educazione ricevuta) è caccia all’uomo-dissidente che, come apre la bocca, viene accusato di complottismo, ignoranza, populismo, diffusione di bugie. Notizie false in quanto non approvate dai Padroni Universali. Ma se sono tutte sciocchezze, perché non lasciarli dire. Alla fine questi poveracci che non hanno capito nulla delle magnifiche sorti progressiste si squalificheranno da soli, sarà l’evidenza dei fatti a renderli ridicoli. O no?

  • Io non sono nè dalla parte del Foglio nè un ex Grillino. “Dopo di che, ognuno elabori gli accadimenti utilizzando la sua capacità critica.” Esattamente!

  • O vi renderete ridicoli voi.

    • Comincia da subito a contraddire, motivandole, le folli affermazioni della Cunial. Sono curiosa. Tu o qualcun altro, intendo dire, quando c’è qualcosa di nuovo da imparare tutto va bene.

    • Ce ne fossero altri in Parlamento come la Cunial. Se solo il coraggio fosse contagioso come il Covid. Invece pare che solo la paura e l’idiozia siano contagiose.

  • Ovviamente il signor Macalli si guarda bene dallo specificare quali ‘informazioni paranoiche’ avrei fornito. Mi sconcerta che in un blog ‘civile’ si possa venire offesi per anni senza che la redazione prenda mai alcun provvedimento. Non voglio discutere col signore in questione, che mi accuserà come sempre di vittimismo ecc., ma vorrei che la redazione chiarisse la sua posizione sull’uso di un linguaggio offensivo. Chi tace acconsente.

  • Signor Cadè, siamo alle solite, la pagliuzza e la trave.Proprio non ricorda niente delle Sue offese nei miei confronti? Gli argomenti poi li ha postati Lei linkando quella cosa di youtube. Non c’è bisogno di un contraddittorio, basta l’evidenza.

    • Ho già detto che non intendo discutere con Lei. Chiedo solo che si esprima la redazione.

  • Ok, aspettiamo che il papà (?) dica la sua.

  • Mah, francamente (ops!) quello che secondo me potremmo evitare è questo ping pong di commenti a colpi di link, che ritengo, non facciano bene alla leggibilità, fruizione easy, valorizzazione del portato socio/culturale dei commentatori stessi e dei semplici lettori.
    Circa gli ipotizzati, sollecitati, inteventi “censori” da parte della redazione, cheddire? Io, mi son sentito “amichevolmente” dare del neofascista e altrettanto “amichevolmente”, nelle capacità intellettual/elaborative, paragonato ad un rappresentante della “folletto” , ho incartato, pesato, portato a casa, e messo in ….archivio.
    Cordialmente mi sentirei di consigliare todos los amigos di abbassare il livello di aggressività e di “acidità” gli uni vs gli altri, non fa bene nè agli uni e nemmeno agli altri!

    • Franco, io da tempo dico che l’Italia è caduta in un baratro, non per colpa del virus ma del colpa dei dpcm di Conte. Per me questa è una ‘dittatura’ e chi, come te, appoggia questo governo e dice di amarlo, per me è un illiberale. Ho usato il termine neo-fascista (senza allusioni al passato regime, ovviamente), come sinonimo di ‘simpatizzante di questa neo-dittatura’. Sappiamo entrambi che questo non è ‘fascismo’ ma ‘fascismo’ evoca ‘dittatura’ molto meglio che ‘illiberale’, perciò ho detto neo-fascista. Tu non devi far altro che obiettare che questa non è una dittatura e che quindi l’epiteto è improprio. E se ne può discutere.
      Diverso è il caso se uno ti dà del paranoico (per limitarmi a questo epiteto) e mette in dubbio la tua salute mentale . E lo fa gratuitamente senza specificare nessuno dei presupposti di un tale insulto.
      Comunque, grazie del chiarimento.

    • Io, invece, sono “marcio dentro” perchè non credo nelle sorti progressive della santissima unione europea/tedesca e della sua salvifica moneta (l’euromarco).

  • Ok, Livio, ma credo che sia poco utile continuare a pestare ….acqua nel mortaio, le nostre narrazioni relativamente a quanto al CoronaVirus , non sono affatto in sintonia, a partire dalla tua convinzione, dall’inizio, che fosse tutta una montatura e si trattasse di poco più che una semplice “influenza” e che i comportamenti del Presidente del Consiglio fossero quelli di un ducetto da quattro soldi che, a fargliela buona, si dilettava a vessare il popolo; convinzione diametralmente opposta alla mia!
    Io non “amo” nè Conte nè questo Governo, come tu affermi, ma affermo invece che, man mano che la pandemia si sviluppava e che il virus si evidenziava in tutta la sua pericolosità e perniciosità, questo Governo (pur raffazzonato l’estate scorsa per evitare il “vuoto” provocato dalla scriteriata crisi del “papete”) , primo al mondo (dopo l’ouverture cinese) ad affrontare ….. l’inaffrontabile, ha agito con con serietà e responsabilità, appoggiandosi nelle sue decisioni alla Comunità scientifica, prendendo decisioni “in tempo reale” , non sfuggendo appunto alla responsabilità di pilotare “la nave in gran (anzi perfetta!) tempesta”, senza lasciarla “senza nocchier”!
    Io quindi mollo il ….pestello, alieno come sono dal cercare di convincere a tutti costi un adulto, di gran cultura, specie dotato di intelligenza fine e capacità di elaborare pensiero non comuni, qual tu sei, peraltro intimamente convinto delle mie, di buone ragioni!
    Cordialmente neh Livio!

    • Allora, diciamo che Conte si è fatto mal consigliare. E il guaio è che continua a farsi mal consigliare. In ogni caso, ducetto o marionetta, a me sembra che il tuo ‘pilota in gran tempesta’ abbia portato la nave al naufragio (non mi si dica che così ha salvato vite umane). I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’Italia sta andando in malora e il peggio deve arrivare. Qui nessuno sembra preoccupato. Tanto meglio. Per te Conte ha salvato il Paese. Va bene, lasciamo perdere, semmai ne riparleremo tra qualche mese.

  • Il programma di Radio Tre Scienza tra le 1130 e le 12 del mattino, che seguo da profano, da ignorante, oggi ha intervistato David Quammen, l’autore di “Spillover”. Riporto, a memoria e in sintesi alcune cose che ha detto, con qualche aggiunta personale. E’ evidente che siamo un pianeta straaffollato, come mai è capitato, con zone congestionate che si pestano i piedi, megalopoli supertrafficate troppoabitate, e come dicono i cretini per darsi un tono: ” megalopoli e quant’altro”. Non abbiamo più il senso del limite; tutto deve essere sempre più grandioso, sbalorditivo, più dell’anno prima (anche nei dettagli: se a Milano Book-City quest’anno c’erano migliaia di incontri, per l’anno successivo si poteva prevedere, senza questo intoppo del coronavirus un programma ancora più denso, più ricco, una dispensa d’incontri da far finire dallo psichiatra per l’ansia di non poter seguire tutto. I canali televisivi quando accendo la tv sono trecento, quattrocento. Di più? Sono un mucchio, senza contare quelli a pagamento. Quando entro nelle grandi librerie il via-vai di nuove edizioni, di scaffalaggio spaventa. La spazzatura di ogni genere, le colline di rifiuti, di materiali diversi sono montagne, più che colline. Ci sono voli aerei che s’incrociano nel cielo così tanti da far spavento. Un mio collega di lavoro andava a Londra in giornata, in aereo con la morosa, a prezzi bassissimi, per farsi un giretto e tornava la sera tardi, con lo shopping. A Crema sono spuntate agenzie di viaggi in questi anni ad ogni angolo: quante? Venti? Trenta? Di più? L’Italiano lo parliamo da schifo, ma tutti vogliono viaggiare e storpiare qualche parola straniera imparata. Ci sono coppie, non proprio dei viaggiatori, che vanno nell’agenzia e dicono: ci dobbiamo sposare, che bei viaggi in offerta ci sono? Insomma, tutti viaggiono o fan finta di viaggiare, fanno un giretto anche lontanissimo. Il mondo è fatto di scambi, di gente che va ovunque per tanti motivi, anche per niente va ad Amburgo a prendersi un freddo della Madonna e torna a casa raffreddato la sera stessa, e anche le malattie, serie, possono interferire. Soprattutto i virus. Distruggiamo l’ambiente naturale; lo sfruttamento delle risorse naturali è costante; l’ambiente naturale selvatico è continuamente intaccato. In questi recenti decenni già ci sono state diverse epidemie (quattro-cinque) che, per fortuna, o per miracolo si son fermate prima di propagarsi. Non sempre è sagra. Quindi, dice Quammen, non io che aggiunto stupidate, l’umanità per com’è strutturata oggi deve prepararsi a nuove possibili e probabili epidemie future, e creare delle strutture sanitarie nazionali e internazionali pronte ad intervenire, il più presto possibile: la rapidità è quasi tutto, per arginare i contagi. Le aree molto povere, arretrate, o paesi dove esistono tradizionale e pericolose abitudini alimentari, sono territori che vanno monitorati più di altri con queste strutture sanitarie. Non sarà possibile crearle? Peggio sarà per tutti noi.

    • Eso es, Marino!!!!
      Come già detto e ridetto:
      1) Riprendere daccapo la fondamentale rifondazione dei presidi sanitari territoriali (medici di base) potenziandoli e coordinandoli in modo serio efficiente/efficace. Così come sono solo un pericolo per gli operatori del settore ed un “ricettificio/certificatificio”, obsoleti e pateticamente inconcludenti, nn servono a nulla!
      2) Rivedere radicalmente l’organizzazione del settore infettivi (accettazione/protocolli, percorsi differenziati, strutture isolate) negli ospedali
      I virus, nell’attuale sfacelo ambientale prolifereranno e la prevenzione/individuazione precoce/cura , in parallelo al potenziamento della ricerca (personalemnte non credo ai vaccini, i virus mutano e cmq c’è troppa speculazione sul tema!) ritengo siano l’unica via.

  • Non mi ero nascosto, solo che questa volta siete stati tutti rapidissimi.
    Premessa: nei discorsi fatti si mischiano varie componenti a vario carattere emotivo. Partiamo dalle basi razionali del dissenso. Nonostante io ci creda che siamo manovrati da giochi di palazzo mondiali, questi non sono diversi da tutto quanto il popolo non percepiva ma accadeva nelle ere storiche e forse anche preistoriche, quando certamente il potere sciamanico si saldava con quello regale, fino alla fusione nella teocrazia. E allora la soluzione era facile: una tirannide che ripuliva tutto, traendo i potere dalla saldatura del primo con gli ultimi, e un discreto spargimento di sangue, soppressione di ogni libertà. Possibile quindi, ribadisco, che si cerchi di nascondere sui nostri destini, e che chi lo avverte cerchi degli spiragli di ribellione.
    Ora, se chi si ribella si arma di spade di cartone le cose non andranno certo a buon fine. Evidente che la rabbia che si sta diffondendo è altrettanto orchestrata del potere che dovrebbe combattere, ma da chi?
    Chi è che mi fa rispuntare gli stessi discorsi da centinaia di chilometri a est o a ovest nel paese?
    E allora se devo essere manovrato sceglierei almeno un padrone meno insabbiato.

    Le argomentazioni tecniche: mi vien la pelle d’oca a pensare di buttare al macero le conquiste della scienza medica, nata come tale e attuale da non più di trecento anni, ma gloriosa nel ritmo di progresso.
    Pensare alle ecatombe che questa neonata repulsione potrebbe causare… lo trovo semplicemente inconcepibile.
    Mi è bastato trascorrere il mio periodo da medico in Madagascar per vedere cosa succede dove si sa delle cure e delle vaccinazioni ma sono inaccessibili. Vi ho visto la natura così com’è, feroce verso l’essere umano. E ho visto queste madri lasciar portar via questi bimbi sulle Jeep da sconosciuti Vazà, gente troppo bianca e col naso troppo lungo per esser lì (i più crudeli nelle favole erano quelli con la barba, come me), per una promessa di cure a una giornata di viaggio. Soffocando la superstizione, (pienamente motivata dalle crudeltà dei bianchi, che forse ancora accadono in trapianti clandestini d’organo) volevano la medicina magica dell’occidente, più magica della loro magia.
    E noi… buttiamo tutto a mare?
    Il dissenso parte infatti da colpi di piccone alle basi stesse del sapere, per arrivare al regime, locale, suddito del complotto mondiale, e arriva quindi alla sobillazione verso la disobbedienza civile.
    Ma come si fa a negare ciò che abbiamo scampato! Il parallelo con la negazione degli eccidi nazisti è lampante: ciò che non si vede non si crede. Ma l’Ospedale è qui, gli operatori quando possono tornano a casa e raccontano senza alcuna reticenza contro cosa stanno combattendo!
    La mia saturazione di ossigeno a riposo e spesso sotto il minimo, e da ieri so che non sono immune (fatto il test) quindi se mi fossi infettato sarei forse morto. Cosa che non mi spaventa certo, ma come volontario sarei stato un peso, uno in più, un incosciente, da assistere, e fra l’altro anche inutile come ortopedico settantenne. E allora mi perdono di essere stato lontano dal fronte (anche se ho ricominciato il lavoro organizzando una riabilitazione respiratoria pubblica per i convalescenti).
    Capirete quindi quanto sia difficile per me accettare serenamente che si contesti il bilancio della gravità della situazione. L’ho detto io che non era un virus particolarmente cattivo, che quelli devono ancora arrivare, ma chi avrebbe assistito indifferente a un’ecatombe, anche piccola?
    E allora, signori che contestate, scoprite il fondamento della vera rabbia e scagliatevi contro il vero nemico, che magari potrebbe essere lo stesso mio. Qui c’è effettivamente un mondo da smantellare e ricostruire. Se avete tante energie combattive, usatele, perché il nemico è implacabile: è il sistema stesso di vita che abbiamo creato!
    E nella contingenza attuale, sì, certe cose sono eccessive, la fetida influenza della corruzione, dell’accaparramento di appalti, delle cupole del potere medico, non mi sfuggono.
    Certo, adesso un po’ di morti in più potremmo anche accettarli per ripartire, ma se il gioco ci sfugge di mano? Se gli indici salgono e diamo facile adito al discredito che è già partito in altri paesi?
    Se delegittimiamo in piena emergenza quelli che ci sono alla guida cosa organizziamo in piena e perdurante emergenza di alternativo?
    Aspettiamo che l’autobus si fermi, poi detteremo le condizioni per una nuova rotta.
    E vi prego, liberatevi dei direttori d’orchestra e trovate il nemico vero, poi lo batteremo insieme, nel far di meglio, nel far di più, non nel lancio di accuse che fanno perdere energie nella ricerca d argomenti di confutazione e confondono le idee a chi a confutare non ci può arrivare per impreparazione nello specifico.
    Con amicizia

  • Adriano, accolgo il tuo appello accorato. Non è possibile rispondere adeguatamente a tutti i tuoi argomenti senza diventare prolissi. Quindi cerco di sintetizzare.
    Sui giochi di palazzo. Tu parti dicendo che i mali dell’oggi sono i mali di sempre. Questo è tanto vero quanto falso. È vero perché la natura umana è sempre quella. È falso se non si considerano le forme specifiche dei mali attuali, e il loro rapporto con strutture sociali, mediatiche ed economiche completamente diverse da quelle degli assiro-babilonesi.
    Sul virus. Ho detto fin dall’inizio che questa non era una vera ‘pandemia’ ma poco più di un’influenza. Riconosco di essermi sbagliato, in realtà è meno di un’influenza. Basta prendere i dati, i numeri di morti di influenza nel mondo negli anni precedenti e confrontarli. Qualcuno dirà che sono dati paranoici. Qualcuno ricorderà le persone morte in questa o quella città nel mese di marzo, i drammi personali. Mi dispiace. Ma alla fine del 2020 vedremo la mortalità complessiva in Italia e negli altri Paesi del mondo e faremo i conti in tasca a questa ‘terribile pandemia’. Basta però parlare di negazionismo, olocausto e assurdità simili.
    Sul potere salvifico della medicina, ti ricordo che quando i conquistadores giunsero nel nuovo mondo rimasero stupiti dalla bellezza, dalla forza, dalla salute e dalla longevità dei nativi. Eppure quei selvaggi non sapevano nulla della nostra medicina. Forse esistono metodi diversi e migliori dei nostri per viver bene. La nostra società, con tutta la sua scienza medica, è di fatto una società gravemente patologica, piena di malati cronici, società di cui i farmaci cercano inutilmente di nascondere i sintomi. Anche in questo caso, enucleare alcuni esempi isolati per dire che la medicina ci salva, serve solo a nascondere il quadro complessivo.
    Infine, sul nemico comune. Ammesso che questo virus non è nemico di nessuno, chi è il vero nemico contro cui ribellarsi? Secondo qualcuno non esiste alcun nemico. il ‘Nemico’ è una creazione fittizia dei ‘complottisti’, la realtà è più complessa ecc.. Ma in questo caso, per me, i ‘negazionisti’ sono quelli che non vedono la realtà che oggi ci minaccia. O meglio, vedono fenomenologie complesse e non ne vedono le semplici basi, le concrete finalità.

    • Caro Livio, io credo che a chi ha perso una persona cara, o si è ritrovato un marito, magari medico, a parole “guarito” e dimesso, ma invalidizzato per non si sa quanto tempo, con le conseguenze plurime e aggravate, per gli strascichi da CoronaVirus, credo proprio che non solo non gliene ……. potrebbe fregare de meno di : “alla fine del 2020 vedremo la mortalità complessiva in Italia e negli altri Paesi del mondo e faremo i conti in tasca a questa ‘terribile pandemia’”, non solo ma credo che, se gli arrivassi a tiro, qualcosa di ….offensivo te lo rivolgerebbe senz’altro!
      Quanto alla “realtà che oggi ci minaccia”, non guardo certo con simpatia ai gravi limiti alla libertà personale che le emergenziali, indispensabili, misure di contenimento/prevenzione della pandemia hanno imposto, e solo un Paese dove le Istituzioni Democratiche sono saldamente ancorate ad una Costituzione che garantisce pesi e contrappesi, offre le sufficienti protezioni da rischi di tipo autoritario. Rischi che poco lontano dal nostro, di Paese, si sono tramutati in naufragio della democrazià in favore del governo dell’uomo solo al comando.
      Proprio in questo contesto, ritengo evento grandemente fortunato per il nostro Paese, la favorevole conclusione della inopinata crisi estiva “del Papete” (provocata dalla irresponsabile scelta dell’allora vicepremier Salvini, rampante nei sondaggi, con la dichiarata volontà di offrirsi come possibile governante unico), soluzione che potuto provvidenzialmente attuarsi grazie alla disponibilità del Presidente uscente Conte, ad una edizione, rinnovata nelle rappresentanze parlamentari coinvolte, di un Governo che lo vedesse ancora Premier, godendo appunto del necessario/sufficiente consenso Parlamentare.
      Dopo questi mesi di “punizione”, nei quali di fatto, sull’altare del bene comune:” la preminente tutela della salute dei cittadini”, abbiamo sacrificato importantissimi diritti di cui siamo portatori, stiamo ritornando (come solo un saldo sistema democratico come il nostro ci garantisce) ad una vita sociale libera, non più umiliata da (pur indispensabili) stringenti vincoli regolamentari.
      Ed il percorso di ritorno alla “normalità” è tutto nelle notre mani, per quanto sapremo responsabilmente gestirci nel tornare ad “incontrare”, con le dovute, sensibil, attenzioni, i nostri simili!
      Personalmente non mi sentirei proprio di prospettarmi (ed uso un eufemsmo!) analoga positiva fase di uscita dalla Pandemia, essendo ancora “portatore sano” della mia persona fisica, in primis, e dei miei diritti Costituzionali, ove l’estate scorsa fossimo andati a elezioni anticipate!
      E che venga il tempo del ritorno della “democrazia sorgente” delle sardine!

  • Nessuno naturalmente ha replicato al mio commento su quella “cagata pazzesca” che sono le norme balneari anti-contagio, compreso il divieto di fare la respirazione bocca a bocca a chi rischia di morire. Il mondo ci deride e io vorrei sapere chi è il coglione che ha scritto quelle norme e chi sono i coglioni che le hanno ratificate (linguaggio poco rispettoso? mi dispiace).
    E nessuno ha replicato al mio commento per l’articolo infame di Repubblica sulla Cunial. Perché si può replicare solo dicendo che quel giornalismo è prodotto di imbecillità o di disonestà o di entrambe.
    Rita ha ragione, le donne sono più coraggiose.
    https://www.youtube.com/watch?v=sutXA7h48g8&feature=share&fbclid=IwAR3-3ARBmZsw5symkMesRNMM-geZVoLNS_aeB7OxVQ9u0PTqHa9eAOPfK00

  • Questo è l’articolo di Repubblica. Tanto per sapere di cosa si parla.
    SECONDO ME LA CUNIEL E’ PERICOLOSISSIMA: pericolosissima perchè paranoica, o pericolosissima perchè deficiente.
    Di certo non è nuova alle polemiche contro i vaccini. Ma oggi le accuse hanno riguardato persino il Colle. Un’escalation di offese che passa dalle parole contro Bill Gates e arriva fino al presidente della Repubblica.

    Protagonista della vicenda e ora al centro della bufera, la deputata No-vax ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, Sara Cunial.
    Durante la dichiarazione di voto sul decreto Covid, la deputata del gruppo misto ha chiosato: “I nostri bambini andranno a scuola coi braccialetti per abituarli a lager virtuali”, per poi arrivare a sostenere che il miliardario e co-fondatore di Microsoft, Bill Gates, sarebbe responsabile “di una politica pro-vaccini che è riuscita a sterilizzare milioni di donne in Africa”.

    Accuse che, secondo Cunial, nascono dal fatto che Bill Gates, oggi pronto a finanziare il vaccino anti-Covid, con la sua fondazione ha finanziato la distribuzione di milioni di vaccini nel continente africano.

    “Una politica di aiuti e sostegno alle popolazioni più povere che per la deputata Cunial sarebbero invece un modo per esercitare una sorta di egemonia. Non paga dei suoi sproloqui, nell’aula di Montecitorio l’esponente del gruppo Misto ha inveito contro i vaccini, bollandoli come “strumenti di riprogrammazione del nostro sistema immunitario. Il vero obiettivo di tutto questo – ha proseguito – è il controllo totale, il dominio assoluto sugli esseri umani”.
    La deputata si è quindi scagliata contro la figura più alta dello Stato. “Lo scientismo dogmatico è protetto dal nostro pluripresidente della Repubblica, che è la vera epidemia culturale di questo Paese”. 
    Infine, l’ultima stoccata, questa volta al premier Giuseppe Conte. “Noi fuori coi cittadini moltiplicheremo i fuochi di resistenza – ha detto Cunial – Caro presidente Conte, la prossima volta che riceve una telefonata dal filantropo Bill Gates la inoltri alla corte penale internazionale per i crimini contro l’umanità. Diversamente ci dica come dovremo giudicare l’amico avvocato che prende ordini da un criminale”
    La difesa
    Poi, dopo qualche ora dal suo discorso, Sara Cunial ha cercato di placare la bufera: “Quando nella mia dichiarazione di voto parlo del ‘pluripresidente’ ovviamente non mi riferisco al Presidente Mattarella, al suo primo mandato, ma – chiarisce la deputata del Misto – a Giorgio Napolitano, ‘pluripresidente’ per l’appunto”.

    • Signor Macalli, so che Lei è impermeabile e che Repubblica per Lei è Come il Corano per un islamico, però vorrei avvisare gli altri che la Cunial non ha detto ““Lo scientismo dogmatico è protetto dal nostro pluripresidente della Repubblica, che è la vera epidemia culturale di questo Paese”.
      Ha detto che lo scientismo dogmatico (protetto dal nostro pluripresidente) è la vera epidemia culturale di questo Paese. Anche perché non avrebbe alcun senso dire che un uomo è un’epidemia culturale.
      Lei così non fa che avallare la manipolazione (imbecille e/o corrotta) del Suo giornale.
      Sugli altri temi ricordati nell’intervento della Cunial, io non ho espresso opinioni né voglio entrare nel merito qui.
      Penso solo che quelli che bollano un’opinione altrui come delirante, farneticante, paranoica ecc., dovrebbero motivare le loro ragioni.

    • Come ho già scritto altrove, è una fortuna che ognuno possa vedere con i suoi occhi e sentire con le sue orecchie ciò che accade, sgombrando così dal proprio orizzonte le minchiate del regime. La rete, dopotutto, qualcosa di buono lo ha prodotto, e questo senza dubbio le va riconosciuto. Finché durerà, perché io mi aspetto a breve una stretta anche (soprattutto, direi) su questo fronte.

    • “La nostra società, con tutta la sua scienza medica, è di fatto una società gravemente patologica,” Cadè Livio 16.5.2020 ore 11,46: parole che restino quale pietra miliare e che condivido in pieno, non scherzo, e vi spiego.

      Infatti questa società ha visto negli ultimi tre-quattro secoli addirittura la complicità della scienza medica che ha aggravato il problema della sovrappopolazione, con la pessima finalità di non fa morire la gente che la caratterizza, e la capacità, generalmente, di raggiungere l’obiettivo..
      Cito ancora stralciando a seguire: “Eppure quei selvaggi non sapevano nulla della nostra medicina.”
      E per di più non sapevano nulla dei nostri allevamenti! Infatti le zoonosi della nostra società si erano già trasformate in malattie umane endemiche, tubercolosi e vaiolo in testa. Inoltre vivendo di caccia e raccolta praticavano il distanziamento sociale, tranne per il sesso, per ovvie ragioni, e cosa hanno avuto da offrirci in cambio? La lue, malattia gentile, segno fra l’altro che lo scambio culturale era stato approfondito, che approdata in terra d’Europa fu immediatamente rapidamente mortale, per poi trasformarsi in una intelligente malattia cronica, che prima di far secco l’ospite gli dava decenni per riprodursi.
      Morale della favola: i polli in batteria ingrassano grazie alla somministrazione a pioggia di farmaci, noi ingrassiamo grazie alla produzione intensiva e quindi predatoria di vegetali, graminacee in primis, e al suddetto allevamento intensivo di povere bestie torturate e poi uccise, una vera fabbrica della carne. Poi, vedi caso, dal cibo stesso di cui ci nutriamo si stacca un nuovo ceppo di agente infettante e ci sconvolge tutti i nostri bei piani.

      I tuoi bei selvaggi in delegazione mi fanno pensare al viaggio di Papa Wojtyla in Madagascar (io c’ero due anni dopo, credo):
      Il mio amico Stephan, Priore dei Camilliani, era stato incaricato insieme ad altri capi religiosi (lì non si bada a distinzioni fra Cattolici, Protestanti, Musulmani, Quaccheri o quel che sia) di selezionare una rappresentanza di campioni umani locali che fossero presentabili da piazzare in prima fila, di spidocchiare e vestire alla meglio gli altri che indietro dovevano far massa.
      Quando Cortés, Pizarro e soci furono ricevuti non gli avranno mica mandato gli storpi in delegazione!
      Ti assicuro, e ho già riferito su quanto ho trovato, “lasciando fare alla natura” che ho visto cose raccapriccianti inimmaginabili, e medici imputabili, se è per questo.
      Certo, ho osservato anche bambini che operavamo in sale operatorie dove le componenti dei letti operatori, riparate abilmente in legno, erano periodicamente sostituite perché divorate dalle termiti, eppure questi bambini, con anticorpi lunghi come lombrichi, come si suol dire, guarivano con profilassi fatta con un po’ di ampicilina che arrivava in polvere nei sacchi e le suore facevano le compresse!

      1 Quindi stringiamo: la nostra società è malsana e richiede tante più cure per questo di una società tribale.
      2 Noi disponiamo di cure efficaci che siamo costretti a erogare massicciamente per la cattiva salute media e a una sopravvivenza anagrafica anomala, a partire da me. Tutto ciò necessita di correttivi.

      Ecco che hai trovato il nemico comune, nella radice dei problemi, e contro questo nemico son disposto a battermi affiancando, o se vuoi essendo affiancato, da persone d’ingegno che non si fanno fregare dalla mantiglia del torero.

      E scusate se recentemente sono prolisso.

    • Io non leggo nessun giornale, ma lo spettacolo di quella forsennata era raccapricciante. Cerchiamo un 10% di cose giuste, va inesorabimente perso nella pessima presentazione e nelle evidenti panzane che fanno corona.

  • Ora va di nuovo tutto in coda e non si capisce a chi si risponde: ognuno si cerchi il suo!

    • Adriano la sciamannata di cui parli ha detto due cose sacrosante:
      – non esiste più un Parlamento che discute e prende decisioni;
      – lo scientismo dogmatico sposato dal governo è la “vera epidemia” 2020.
      Toglici pure tutto il resto, che non serve, ma il senso della riflessione è questo. E annichiliti dalle inconcludenti conferenze stampa del ducetto, che promette miliardi che non ci sono a destra e manca, una tiratina d’orecchi ai colleghi parlamentari non ci stava male.

  • Signor Cadè, se Lei leggesse Repubblica forse il Suo giudizio sarebbe meno tranchant. Non è vero che è sempre così accomodante con questo Governo. Il Mio giornale, non perchè un pochino ostile ai Grillini, ospita opinionisti non sempre asserviti al regime. Se poi leggesse quanto scritto in questi ultimi tre mesi forse si renderebbe conto che anche solo leggendo la cronaca, non le opinioni, le incongruenze dei vari decreti salterebbero all’occhio a chiunque. Anche nelle interviste alle varie individualità e categorie economiche coinvolte, e sconvolte, è sempre lasciato molto spazio al dissenso. Poi che abbia una linea editoriale è scontato, come per tutta l’informazione. Ma non è sempre identificabile politicamente. E poi chiudo questa difesa parafrasando una Sua frase: io non capisco come persone intelligenti possano non leggere Repubblica preferendo Feltri, Del Debbio, Giordano, Sallusti e via dicendo. Visto che ci sono signor Cadè, Le segnalerei anche gli inserti culturali che periodicamente l’accompagnano. Pensi un po’ che oltre allo spessore culturale ci sono firme che scrivono meglio di Lei. Si tolga dalle balle qualche pregiudizio e vedrà che le Sue opinioni, se non meno paranoiche, risulteranno almeno meno rancorose. Quanto all’articolo in questione io ho solo incollato l’articolo senza manipolazione alcuna. Evidentemente Lei ha altre fonti. E lasciamo stare il povero Napolitano. Le confutazione scientifiche poi le può leggere nel commento di Adriano delle 14:50 che con le sue competenze è molto più documentato e bravo di me. Io spesso vado a naso. Con simpatia.

    • Io non leggo alcun giornale e continuerò a non leggerli. Preferisco le mie paranoie. Lei ha riportato un articolo in cui è presente una evidente e intenzionale manipolazione e io dovevo farlo notare. Sugli argomenti della Cunial, siamo alle solite, si dice che è una “forsennata” e che dice “panzane”: Questo le sembra una confutazione scientifica?

  • Adriano, devo correggere una tua inesattezza. I selvaggi “belli, sani, forti, longevi” di cui ho parlato non erano “una rappresentanza di campioni umani locali che fossero presentabili da piazzare in prima fila, di spidocchiare e vestire alla meglio gli altri che indietro dovevano far massa”. Abbiamo le testimonianze di missionari, medici e coloni che vivevano con loro e riconoscevano alle popolazioni indigene queste qualità. Naturalmente, ci pensò l’uomo bianco, col suo cibo, il suo alcool, le sue malattie, la sua crudeltà, la sua avidità, a distruggere quella condizione di armonia.

    • Sì, in effettti anche Pizarrò quando aprì le ostilità si trovava ospite in un villaggio, c’era già stato affiatamento. Toccato, colpito, affondato!

  • Cadè 16:18. Neanche gli argomenti di quella lì sono scientifici. Non sono provate nè le intenzioni di Bill Gates, nè i pericoli denunciati dai no vax, nè le accuse ai due equivocati Presidenti della Repubblica. Le accuse a Napolitano poi…Lei non leggerà i giornali, ma vedo che li cita spesso. Forse sarebbe meglio che li leggesse di prima mano, non ramazzati in rete a proprio conforto, magari decontestualizzati.

    • Ma nessuno ha detto che sono scientifici. È Lei che parla di “confutazioni scientifiche”. Sul fatto che io abbia riportato articoli “magari decontestualizzati”, in che contesto dovevo mettere quella porcata di Repubblica sulla Cunial?

    • Mi concentrerei piuttosto sul fatto che per il terzo sabato consecutivo nelle maggiori piazze italiane le mascherine tricolori stanno manifestando contro il governo. A Roma la manifestazione più grande, poche centinaia di persone nel rispetto delle norme anti contagio. Si tratta di commercianti, partite Iva, lavoratori autonomi, baristi, ristoratori, eccetera. Tutti radunati per protestare contro le inefficaci misure del decreto “Rilancio”, che rilancia solo le promesse di tre mesi fa e del mese scorso.
      “Siamo qui oggi per compiere un atto di libertà, per dimostrare che, nonostante il clima di terrore instaurato, esistono degli italiani che non si arrendono”, dice chi guida il corteo al megafono. Di fronte a un’Italia ridotta allo stremo, non sarebbe il caso di focalizzare l’attenzione sulle cose “vere”. Quale sarà il futuro di questo Paese? Perché si vuole prolungare lo stato di emergenza per altri sei mesi? Forse a qualcuno la dittatura sanitaria fa comodo? Come mai solo l’Italia (Spagna e Francia hanno già detto NO!) entrerà nella trappola-Mes? Chi lo ha deciso, e perché?
      Mi sembra che di fronte a problemi enormi di questa portata, il resto sia pura fuffa. Il mainstream può essere tranquillamente ignorato, si vive molto meglio senza, mentre la Cunial può rimanere inascoltata se non piace. Ma lo sfascio rimane, e uno Stato che va avanti a colpi di Dpcm e repressione del dissenso è incompatibile con l’ordinaria amministrazione di un paese civile. Solo 6 imprese su 10 riapriranno lunedì, non sarà il caso di cominciare a preoccuparsi?

  • Non è necessario che lo dica tu cara Rita che il paese allo stremo. Del resto dopo tre mesi di economia ferma cosa ci si aspetta? Lunedi comunque alcune imprese apriranno, come commercio e ristorazione, e magari un po’ di turismo regionale. Comunque le posizioni sono solo due: o si crede a questa epidemia o non ci si crede. Quello che vien dopo è una logica conseguenza. O si scende in piazza o si guarda con cautele alla famosa Fase due. E il risultato lo vedremo le prossime settimane. Io comunque osservo, solo un esempio, un piccolo esercizio commerciale che frequento dove per non perdere un cliente si consente l’ingresso anche a chi se ne frega dei presidi. E le aperture prossime a me preoccupano moltissimo per l’incoscienza di quattro pirla che forse neppure sanno cosa sta succedendo. Rispetto alle manifestazioni di piazza, o propaganda, tieni conto che si va verso elezioni regionali e tutto si usa. Ti ricordo anche, visto che anche tu, mi pare, credi alla pericolosità di questo virus, che dovresti decidere da che parte stare. E ti ricordo anche che questa fase storica è appunto di emergenza. Non siamo nell’ordinario che anche quello andava male. Se poi tutti i tuoi discorsi sono finalizzati a far credere che l’attuale opposizione avrebbe lavorato meglio, ed è chiarissimo, questa rientra in becera propaganda che non tiene minimamente conto della complessità del momento e delle difficoltà che sono state affrontante, magari con errori, anche molti, lo riconosco, e che ancora ci saranno. Qui, prima di fare politica si dovrebbe usare il buon senso. A meno che qualcuno non creda ai miracoli.

    • “o si crede a questa epidemia o non ci si crede”, è diventata infine una questione di fede, come quello che scrive Repubblica. Ma cosa vuol dire credere a un’epidemia? C’è gente che è morta, chi lo discute? Non si tratta di crederci. Bisogna analizzare i fatti per capire quale sia stato il vero ruolo del virus e quale il ruolo di altri fattori. Da oltre tre mesi – basandomi sui fatti e sulla logica, non sulle emozioni – io penso che questa ‘pandemia’ sia stata un’enorme truffa ai danni dell’umanità. E che le misure del governo siano state disastrose e infami.E ancora non ho trovato argomenti validi per cambiare idea.
      Sulla questione della “pura fuffa”, ancora non ci schiodiamo dalla pura tautologia: “è pura fuffa perché contiene ipotesi fuffose”. E la tautologia è una forma inoppugnabile di ragionamento, non richiede prove o dimostrazioni.

    • Confesso di avere preso molto sul serio questa pandemia fino a ieri, mentre oggi comincio ad avere moltissimi dubbi. Non nel senso che il Coronavirus non esiste, è chiaro che il virus resterà con noi per almeno un paio d’anni e l’incidente è realmente avvenuto. Ma c’è modo e modo di affrontarlo.
      In Europa l’Italia è terza per numero di contagi dopo la Spagna e il Regno Unito, ma nessuna delle altre due nazioni ha varato misure economiche demenziali come le nostre senza mettere soldi “veri” nelle tasche dei cittadini. Qui tutto finisce in farsa. Evidente appare anche la volontà di prolungare lo stato di emergenza nel Paese poiché in questo stato – l’emergenza infinita – il governo può salvaguardare la sua sopravvivenza in quanto, tanto la maggioranza quanto le opposizioni, si sentono inibite dal creare una crisi di governo. C’è il virus, e grazie al virus è abbastanza facile alimentare il panico sociale.
      Questo è il governo della paura. E’ nato sulla paura nei confronti di un governo di centro-destra, è campato sulla paura del virus e adesso si sta giocando la carta della “proroga dell’emergenza” per continuare a campare facendo leva sulla paura del virus. E di gente impaurita in giro ce n’è sempre …..
      Ignobile l’accusa di “propaganda” alle manifestazioni di piazza dei cittadini che non incassano un euro da tre mesi. Le conferenze-show del governo, invece, cosa sono? Una cosa seria? Quei sant’uomini che stanno a Roma pensano al bene del Paese anziché alle prossime elezioni? Dubito che esista in Italia qualcuno più attaccato alla poltrona di quelli che ci sono attualmente seduti.

    • Poco fa il TG3 delle 19 ha dedicato più spazio a un servizio su Papa Wojtyla che alle notizie riguardanti al coronavirus in tutto il mondo. La corrispondenza del TG3 dagli USA ha “dimenticato” un dettaglio, e cioè che nelle ultime 24 ore, negli USA i deceduti ufficiali per coronavirus sono 1680. Ho l’impressione che si voglia evitare, quando possibile, con direttiva direzionale RAI alcune informazioni come questa. Oppure è stata una dimenticanza, un dettaglio lasciato perdere? Può essere. Tutti sbagliano. Per avere più dettagliate informazioni dall’estero, comunque, si può vedere France 24, che i dettagli li dà. Non è una novità che siamo un paese provinciale, e visto che a qualcuno non piace il termine “provinciale”, diciamo parrocchiale, anche per la presenza del Vaticano. Non mi stupisce che in Rete, mi pare anche su questo blog, c’è chi ha scritto, se non ricordo male, che il coronavirus farebbe meno morti dell’influenza stagionale. Mamma mia, che stupidata. Si può sempre andare a Caravaggio a piedi, e chiedere scusa per la panzana detta e scritta e pensata. Una volta si faceva così nel cremasco, quando si scrivevano panzane perchè la morosa ci aveva lasciato, perchè un esame era andato bene e si era stati promossi per il rotto della cuffia. Forse, andare a piedi al Santuario “de Carèas”, anche agli atei devoti o no, non sarebbe una passeggiata sprecata. Per fortuna che questi signori e signore che hanno pensato e scritto tali panzane, che questo virus è pari pari all’influenza stagionale o forse meno mortuario, meno antipatico, non ci governano. Mi domando, a volte, se la democrazia non stia in piedi anche grazie ai santi miracolosi che stanno da qualche parte, visto con chi ci tocca convivere.
      Cara Monica Gentile, se mi leggi, credimi: lascia perdere la politica scritta in Rete, il commentario fluviale perchè è tempo perso, è fiato sprecato, in Italia come altrove. Ma sono certo che sai filtrare, capire chi ragiona e chi sragiona. Un saluto.

  • Signor Cadè delle 16:51: se non sono scientifici sono ideologici. Pura fuffa che non mi aspetto dalle persone intelligenti.

  • Non ci siamo capiti. Approvo senza se e senza ma le manifestazioni di piazza delle varie categorie economiche che hanno preoccupazioni da vendere. Io mi riferivo alla piazza minacciata da Salvini. Quanto al Governo messo in piedi solo per impedire alla destra di governare capisco il tuo disappunto, ma è tutto legale cara mia.

    • Allora rispondi a qualcuno che parla di Salvini, non a me che ho fatto tutt’altro discorso. Quanto al governo della paura, ricordati le parole del saggio: ride bene chi ride ultimo, o chi la fa l’aspetti, in fondo la sostanza non cambia. Ed è anche tutto legale.

  • Signor Pasini, si informi meglio, si studi i dati e non dica “stupidate” o “panzane”.

    • Comunque, negli ultimi mesi ho scritto molto sulla questione ‘pandemia’, pandemonio e pandemenza, qui sul blog, e non ripeterò quello che ho già detto. Se qualcuno ha delle obiezioni fondate, motivate, logiche, da muovermi su quanto ho scritto, va bene. Se uno invece mi dà dello stupido o del paranoico, così, tanto per sfogarsi, non vedo l’utilità di discutere.

  • Qualcosa, Ivano, non ha funzionato, a livello di applicazione di una norma, quando abbiamo visto la manifestazione di Milano i cui protagonisti – con tanto di mascherine e di distanziamento fisico – sono stati multati (e che multa!). E’ stato un eccesso di zelo, tanto più che le manifestazioni successive, in altre città, si sono potuto svolgere con legittimità.
    Da lunedì prossimo il problema non cade, perché la norma che fa divieto di assembramenti rimane. Dobbiamo allora dipendere, di volta in volta, dal buon senso delle forze dell’ordine?

    • Comunque Piero, che ci siano stati errori e che ce ne saranno io l’ho sempre scritto. Non fare come Rita che legge solo ciò che l’aggrada.

  • Caro Piero, l’ho già scritto in quel momento. Non si può dipendere dall’arbitrarietà dell’interpretazione. Da subito ho scritto di misure troppo restrittive, fossero i giri in bicicletta o i bambini meno considerati dei cani, o i parenti stretti impossibilitati ad avvicinarsi e sanzioni conseguenti. Invece, in generale, non voglio difendere proprio nessuno, ma non sopporto neppure i faciloni, o detrattori politici a priori, capaci solo di criticare la gestione di una complessità mai vista prima. Che poi adesso si sia stufi tutti questo giustifica un nervosismo che finchè è espressione civile è legittimo. Il problema è che di questo passo, e senza una ripresa adeguata, il malcontento potrebbe sfociare in manifestazioni violente. Quindi nervi saldi e testa a posto. Se poi le cose andassero anche peggio potremo sempre delegare la soluzione pandemica, economica e sociale a Rita e al Signor Cadè.

    • Scusate, dimenticavo il signor Mainetti.

    • Si, dai, non facciamo i finti tonti. Quando c’è “arbitrarietà dell’interpretazione”? Risponde il bambino di quinta elementare: quando la norma è fatta male, incasinata, pasticciata, controversa, incomprensibile. Piero e Ivano avete fatto gli insegnanti nella scuola primaria e secondaria per tutta la vita, quante volte avete dovuto applicare regolamenti assurdi e indecifrabili? Le conseguenze negative erano colpa vostra? Quando un’impresa privata va a rotoli licenziano il dirigente o l’operaio?
      E voi che amate tanto l’Europa guardatevi in giro. La pandemia ce l’hanno avuta tutti ma gli show dei Peppino & Cosolino che hanno divertito il mondo (credo bene che ci considerano meno di niente) si sono visti solo qui. Solo in Italia non c’è un progetto per uscire dalla catastrofe economica ma si procede a spanne con una politica assistenziale d’altri tempi che, ovviamente, non funzionerà mai. Vabbé, dai, questo mese invece di prometterti 600 euro te ne prometto 1000; contento? Adesso la gente comincia ad essere giustificatamente infuriata.

    • Non si dimentichi di farmi un fischio quando arrivano gli eurobond. Mi raccomando. Ci conto.

  • Signor Cadè, dire che i vaccini servono non è tautologico. I dati scientifici lo dimostrano. E’ invece tautologico dire che fanno male senza evidenza scientifica, se non l’autismo ( niente di scientifico) che colpisce pochissimi bambini e magari qualche reazione allergica. Quindi compariamo pure i poliomielitici in circolazione oggi rispetto al passato e i bambini con autismo oggi rispetto a tempo fa, che magari non era diagnosticato come tale, ma che di fatto era riscontrabile. Anche se di questo argomento ne ho le palle piene. Bandisco l’argomento dalle mie aree di intervento, giuro. Buona giornata.

    • Nei prossimi mesi sarai sicuramente il primo che tenderà il braccio per farsi iniettare l’anti-Covid19, o presunto tale. Poi facci sapere, così ci regoliamo di conseguenza.

    • Signor Macalli, “i vaccini servono” perché “i dati scientifici lo dimostrano”. Naturalmente i dati che dimostrano il contrario per Lei non sono scientifici. È ovvio, visto che i dati scientifici dimostrano che i vaccini servono. Di fronte all’evidenza delle Sue affermazioni, mi arrendo.

  • Pensa Rita, h.8:41, che le cose che dici tu le dice anche Repubblica in tantissimi interventi. Mi riferisco ad una politica di sviluppo che manca, anche se in questo momento è stato necessario mettere le pezze. Poi speriamo.

    • Beh, è tutto talmente evidente che nessuno può sostenere il contrario.
      Magrissima consolazione per chi brancola nel buio.

  • Ci sono comunque delle costanti in questo periodo di emergenza. Poco fa suona il telefono di casa, al quale non rispondiamo mai. Però è domenica e i rompicoglioni dei call center in genere non lavorano. Quindi rispondo. Una bella voce che si qualifica come volontaria di non so cosa mi informa che in questo periodo di epidemia tutti pensano che Dio non esista più. Caro Marino, dalla prossima domenica i testimoni di Geova ricominceranno a citofonare. Egregio Presidente del Consiglio, non potrebbe decretare la fine di questa invadenza? E’ come si io suonassi il campanello del signor Cadè per proporgli un abbonamento a Repubblica!

    • “Svegliatevi!” La seconda rivista più venduta al mondo. Con scarsi risultati.

    • La Repubblica non è un rivista, è un quotidiano, magari anche con dei settimanali (2), e Robinson, inserto culturale. Non è Grand Hotel. Alcune volte, a pagamento, allega anche libri e collane (di libri). La Domenica L’ESPRESSO.

    • La ringrazio ma non sono interessato.

    • Prima del “ma” ci vuole la virgola.

  • Amici miei, e chi dice che non ci sono stati errori e manovre?
    Aspettate a leggere la mia NL del periodo e vedrete che tratto chi inserisce dubbi o palesi accuse con l’onore delle armi.
    Ma potete fare di più: se è possibile entrare nella mia pagina FB (io ci sono solo per ordine del mio editore storico, ma non ci capisco nientre), e troverete le invasioni di campo del mio amico Michele che la usa a suo piacimento; quello di Parma che ha lasciato la medicina ufficiale per tutto quanto di alternativo. Per lui è un lavoro a tempo pieno con oltre 4000 followers che gli forniscono materiale, quindi seleziona elementi probatori davvero stringenti, e io non gli cancello le intrusioni. Leggo, pondero, assegno un punteggio di aderenza ai fatti.

  • Atto Camera

    Mozione 1-00349
    presentato da
    GELMINI Mariastella
    testo di
    Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340
      La Camera,

    premesso che:

    l’influenza è una malattia respiratoria causata da virus influenzali del genere Orthomixovirus ecc…

    impegna il Governo:

    1) ad adottare iniziative per introdurre l’obbligo vaccinale gratuito per tutte le categorie a cui oggi è raccomandata la vaccinazione;

    2) ad adottare iniziative per introdurre l’obbligo vaccinale gratuito, attualmente previsto solo «per medici e personale sanitario di assistenza in strutture che attraverso le loro attività sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali» a tutti gli operatori sanitari indipendentemente dall’età;

    3) ad estendere la raccomandazione alla profilassi vaccinale, che oggi è prevista per gli ultra sessantacinquenni, ai soggetti con più di sessant’anni;

    4) ad attuare, con urgenza, quanto previsto dal Piano nazionale delle vaccinazioni, prevedendo la collaborazione di tutti gli operatori sanitari, delle istituzioni scolastiche, delle università e dei mass media, anche per favorire e promuovere la cultura vaccinale, mediante l’organizzazione con cadenza ciclica di incontri con i genitori, convegni tematici, interventi mirati da svolgersi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, finalizzati a una più estesa informazione sulle vaccinazioni, da conseguirsi anche tramite la consegna professionalmente assistita ai cittadini di materiale informativo tramite le farmacie;

    5) ad investire risorse per migliorare i servizi di prevenzione sanitaria e di promozione dei programmi vaccinali;

    6) a promuovere l’adozione, nel rispetto dei principi costituzionali della autonomia delle regioni e della libertà di scelta individuale, di provvedimenti legislativi per ripristinare un livello accettabile di sicurezza sanitaria, mediante il mantenimento di elevate coperture vaccinali, per garantire una copertura vaccinale uniforme in tutto il territorio nazionale;
    ecc.ecc.
    Cantiamo tutti insieme:
    “Prendete il vaccino,
    il vaccino fa bene,
    il vaccino conviene,
    per tutte le età!
    Prendete il vaccino,
    vaccino italiano,
    rimedio sovrano,
    per tutte le età!”
    https://www.youtube.com/watch?v=WNNf6MiLz2E

  • Così per meglio inquadrare l’annuncio qui sopra di Livio, Mariastella Gelmini (Leno, 1º luglio 1973) è una politica italiana, membro della Camera dei deputati dal 2006 e Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del governo Berlusconi IV dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Dal 2016 è consigliere comunale della città metropolitana di Milano. Dal 27 marzo 2018 è capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati .
    Gelmini Mariastella è quella “passata alla storia” per la gaffe sui “neutrini”: era il fine settembre del 2011 e Mariastella, al tempo Ministro della Pubblica Istruzione del Governo Berlusconi, presa dall’entusiasmo per l’epocale scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare dei neutrini (che hanno superato la velocità della luce), detta una breve dichiarazione in cui parla di «avvenimento scientifico di straordinaria importanza», ma poi scivola su una frase: «Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro».
    Ok è lei che ha presentato alla Camera la Mozione 1-00349 !
    Nel merito, per quel che conta, sono totalmente contrario al contenuto di questa mozione presntata dalla Capogruppo di Forza Italia.

    • Franco, per una volta siamo d’accordo!

    • Signori, scusate, quanti vaccini obbligatori abbiamo fatto da bambini? Tre anni fa, per la scuola, poco prima della pensione, non ricordo esattamente l’iter e il perchè, c’era stata tutta quella polemica sull’ammettere a scuola i bambini non vaccinati, abbiamo dovuto obbligatoriamente rendicontare. Visto che c’ero, per aver fatto l’antitetanica anni or sono, mi mancava giusto il richiamo, l’ho prontamente fatto, non si sa mai. Mi pare che non mi sia successo niente. A meno che quello che siamo lo dobbiamo proprio a quelle misure antiche che i nostri legislatori presero per la nostra salute. Poi ognuno valuti per sè se si ritiene vittima di chissà quali macchinazioni o pensa di averne tratto dei vantaggi. In verità uno potrebbe giustificare le proprie “deficienze” e imputarle a questa pratica incivile. Ecco, se sono così è tutta colpa dei vaccini. Bell’alibi, no? E di fronte a certi elementi si potrebbero davvero classificare come una concausa. Chissà, se non li avesse fatti…..Scherzo naturalmente, non vorrei che qualcuno si offendesse.
      Quanto alla Gelmini, ex Ministro dell’Istruzione, con la sua riforma che ho dovuto approfondire per forza di cose, e mettere in pratica, vorrei spezzare una lancia a suo favore. Messa a confronto con la Melandri si presentò in studio con tabelle e numeri inoppugnabili così che vinse la sfida di fronte al pressapochismo e impreparazione dell’esponente del Pd che fece in quel modo una figuraccia. I social prontamente la riempirono di improperi, Pd compreso.
      Ora, siccome “è nata a New York e parla molto bene l’inglese” la signora Melandri è dal 2012 Presidente della Fondazione Maxxi di Roma. Grazie al Pd. Visto che non ho le fette di salame sugli occhi?

    • Verrebbe da dire che, come non ci sono più le mezze stagioni, né tante altre cose perdute, non ci sono più neppure “i vaccini di una volta”. Qui il problema non è il vaccino in sé, evidentemente, che in linea di principio ha una sua utilità, ma le nuove porcate che contengono diosolosa cosa.
      Non so se qualcuno che attinge dai “professionisti dell’informazione responsabile” sa spiegare i recenti e ripetuti contatti di Giuseppi con Bill Gates proprio sul tema vaccini. Quale “sola” ci vogliono rifilare? Perché in Italia, rispetto al resto d’Europa, l’obbligo vaccinale negli ultimi anni è diventato un diktat? Vittime sacrificali di un’Europa fallita e cavie di laboratorio?
      E’ chiaro che a monte di simili dubbi c’è la totale sfiducia dei cittadini italiani verso una classe politica cialtrona che già ne ha combinate di tutti i colori, e continua a farne. D’altra parte, una volta persa la fiducia, non la si riacquista mai più.

  • Siamo caduti nel baratro di una dittatura e di una follia tragicomiche. Ma tra un po’ temo saranno solo tragiche. Perché di fronte a questa idiozia criminale non c’è più niente da ridere:
    https://www.youtube.com/watch?v=6XyyC3Dqw44

  • Scusate il ritorno ai fatti. HUn estratto tecnico dalle notizie di oggi: In Veneto e Lombardia il tampone con la ricetta
    Sono state appena approvate due delibere simili, sia in Veneto che in Lombardia, che prevedono anche il ricorso alla prescrizione del medico di famiglia per accedere al tampone. In particolare la delibera veneta prevede la possibilità di far prescrivere dal medico di famiglia – per tutti i casi sintomatici e i contatti stretti – l’esame con il tampone con l’esenzione da ticket inserendo uno specifico codice (5G1) nel momen to della compilazione della ricetta dematerializzata.

  • Ma tu Adriano sei d’accordo con Bonaccini? Pensi anche tu che le persone ‘contagiate’ (poi sappiamo quanto vale il test) debbano essere tracciate, “scovate casa per casa”, portate via e isolate, messe in quarantena in strutture apposite? Ma neanche Hitler, Stalin e Pol Pot messi insieme avrebbero avuto una pensata così geniale.

    • Di Hitler e compagnia frega niente a me. L’isolamento è adottato dalle società tribali africane, un atto cosciente di autoisolamento. Lo dobbiamo osservare anche noi che viviamo come polli in batteria, per poi gloriarci di essere la locomotiva d’Italia, ma così fragili da far sprecare risorse tali da annullare tutti questi brillanti profitti per un’intera generazione. Io sono per una ristrutturazione globale della nostra vita, e non la vedremo, quindi ora e qui sono per le cure straordinarie per individui che hanno scelto una vita straorinariamente incivile.
      Nello specifico momento a naso allenterei i cordoni, perché la mutazione, a naso, è già avvenuta. Non è più il divo con la corona dell’esordio in società, in cui tu non credi.

  • Indubbiamente il tono perentorio di Bonaccini fa paura. Per dire una banalità, c’è modo e modo di dire le cose. A distanza di DUE MESI E e 14 GIORNI dalla morte del padre questa mattina figlio e moglie saranno sottoposti a tampone, dopo aver fatto al tempo i 14 giorni agli arresti domiciliari, senza aver sviluppato sintomi. Ora, se i tamponi risultassero positivi cosa farebbero? Si metterebbero di nuovo in quarantena? Perchè non è stato provveduto prima? Se questo disservizio portasse a quelle misure sarei il primo a scendere in piazza, anche perchè a questo punto si dovrebbe testare tutta la popolazione. Io potrei essere positivo senza saperlo per non aver fatto nessuna prova tracciabile. In regione Lombardia Fontana sconsiglia il test sierologico per i privati. Se lo facessero, e se ordinanza simile si estendesse alla nostra regione, chi farebbe mai il test con la paura di arresto? Bonaccini è fuori di sè, non si rende conto di quali sarebbero le conseguenze. Oltretutto la sua regione a giugno aprirà al turismo? Cosa fa? Chiede il patentino di buona salute? Ci vorrebbero mesi per averlo. Signor Cadè, sono assolutamente d’accordo con Lei. Indipendentemente dal tema vaccini in questa gestione molte cose non funzionano.

  • Giusto Adriano, il virus si conosce meglio, è più curabile, fa meno paura. Le dichiarazioni di Bonaccini farebbero credere il contrario, scatenando nuove psicosi. Non si faccia adesso quello che magari si doveva fare all’inizio. Non vogliamo finire col dire tutti dell’inefficienza della scienza e della politica. I nostri governanti pagherebbero carissima la loro improvvisazione. Senza andare troppo per il sottile, non è da me, auguro a Bonaccini di essere la prima vittima della sua ordinanza.

  • Dunque, mi par di capire, Adriano è d’accordo con Bonaccini, ritiene necessarie le segregazioni e le deportazioni per ‘motivi sanitari’. Vorrei che altri si esprimessero. Il signor Macalli l’ha fatto e lo ringrazio. Qui dobbiamo capire da che parte stiamo, visto che tali misure potrebbero prima o poi colpire anche noi.

  • Tra i deliri di questa epidemia il sindaco Sala, dopo il porporato Delpini, sulle guglie del Duomo di Milano per una supplica alla Madonnina: “Non farci mai mancare il tuo sguardo”. Con fotografi al seguito, con tanto di video postato immediatamente in rete, non una preghiera privata che ci potrebbe anche stare. Sala, ma vaffanculo.

    • Essere d’accordo due volte nel giro di pochi minuti mi preoccupa.

  • Anche a me. Dev’essere colpa dei vaccini che ho fatto da piccolo e da grande. 😜

  • Qui non dice niente nessuno. Pur riconoscendo che le misure di contenimento abbiano prodotto risultati, di fatto il 10/15 % della popolazione, non essendo stata testata, potrebbe essere positiva al virus. In Italia sparsi, ma soprattutto al nord, se venissimo testati tutti, potrebbero circolare dai sei agli otto o dieci milioni di positivi con potenzialità di contagio. E siccome non tutti nelle loro case hanno possibilità di isolarsi, doppio bagno, più camere, di quanti alberghi o strutture dedicate si avrebbe bisogno? Per questa ragione ritengo che la dichiarazione di Bonaccini non abbia nessun senso. A questo punto varrebbe la pena di conseguire l’immunità di gregge, come di fatto mi pare che sia in realtà. Chi ce la fa bene, per gli altri pazienza. Ritornando al filmato ribadisco invece l’importanza dei toni della comunicazione. Se Bonaccini avesse usato il verbo “invitare” piuttosto che “scovare casa per casa” la reazione di molti telespettatori, e la mia, sarebbe sta diversa. Che imparino a comunicare i nostri politici.

    • Se Bonaccini avesse voluto invitare avrebbe detto invitare. È che le parole rivelano la sostanza. Ormai prevale una forma mentis poliziesca, tipo Stasi: “vi controlliamo, vi multiamo, vi veniamo a prendere a casa, vi isoliamo” ecc. Possono andare, fare un test inattendibile, prendere un padre e una madre e separarli dai figli, rinchiuderli in qualche struttura apposita in quarantena. E intanto chi lavora, chi si occupa della casa, dei figli? Poi ti rimandano a casa, magari dopo un po’ ti rifanno il test e ti rinchiudono di nuovo? Ma in che Paese stiamo vivendo? Comunque qui tutti tacciono, quindi sembra che tutti acconsentano.
      “Gli italiani meritano la verità…vengono trattati come beoti o come bambini…la gente morirà di fame…i bambini invece di andare a scuola andranno a chiedere l’elemosina”. Lo dice il prof. Zangrillo, direttore del reparto di anestesia e rianimazione del San Raffaele. Ricevo e pubblico (ho cercato anche altre fonti col video, perché conosco i pregiudizi di questa piazza, ma non ne ho trovate):
      https://www.lanuovapadania.it/cronaca/video-burioni-imbarazzato-ospite-da-fazio-durante-le-dichiarazioni-in-diretta-di-zangrillo/?fbclid=IwAR0fBVTdrnYcQengxFyYC2TZubVp_zF55qNLQq8HWuIgnRs2NQ1ubGaPt1g

  • E a proposito di vaccini, volevo deludere le anime candide. Se Vittorio Colao dice: “col 5G si potrà iniettare o rilasciare una sostanza medica in remoto, quasi istantaneamente” non vuol dire qualcos’altro, vuol dire proprio quello. Quello è il futuro che stanno progettando (se volete dettagli ve li metto). Sui vaccini consiglio di leggere anche le denunce di un altro forsennato complottista, Robert Kennedy jr.

  • “La Corte Superiore di Giustizia d’Aragona (Spagna) è la prima a emettere una sentenza contro lo Stato di Allarme di Pedro Sánchez presidente del governo spagnolo:

    4 maggio 2020.

    La Corte superiore di giustizia dell’Aragona, prima ad emettere una sentenza, ha chiaramente affermato che Pedro Sánchez ha superato i suoi poteri.

    La cosa più importante che si evince dalla sentenza è che spiega chiaramente che le norme che stanno mettendo in atto per mantenere le persone confinate a casa sono proprie di uno stato di eccezione e non di uno stato di allarme.

    Questo è sufficiente per richiedere l’accusa di Pedro Sánchez per aver tenuto confinate illegalmente più di 40 milioni di persone.

    È, senza dubbio, l’evento più grave dalla guerra civile spagnola.”

    Da noi erano 60 milioni. Inutile dire cosa spero..

  • Prendo atto che a nessuno qui interessa la politica di dittatura sanitaria – controllo sanitario, deportazione sanitaria, arresti sanitari – sostenuta da Bonaccini (Presidente della Regione Emilia-Romagna. Presidente della Conferenza delle Regioni). Forse perché è del PD e tutto quello che viene dal PD è sacro. Forse perché pensiamo non ci riguardi. Forse perché anche Cremascolta fa parte della Setta degli Addormentati. Quelli a cui nel sonno viene ripetuto “tutto andrà bene”, come nell’ipnopedia del Mondo Nuovo. Forse perché le dittature si affermano così, nell’indifferenza e nel consenso dei più.
    Per fortuna qualcuno sveglio che si ribella c’è, anche se i giornaloni non ne parlano, anche se i poliziotti cercano di spaventare quelli che protestano, quelli che non possono più lavorare e non sanno come sopravvivere. Ma qui son tutti pensionati, chi se ne frega? Pensionati che, avendo una certa età, hanno paura del virus. Io invece me ne frego del virus, mi spaventa la strada che ha preso questa società.

    • Perchè si stupisce signor Cadè? Ognuno osserva il mondo dalla posizione in cui è seduto, dalla propria finestra. Ha fatto bene a distinguere tra pensionati e lavoratori che potremmo dividere nella classificazione di chi può attendere e di chi ha fretta, così per dividere il mondo tra virtuosi e no. E i più virtuosi alla fine sembrerebbero quelli tolleranti, pazienti, tanto a mettere insieme pranzo e cena non fanno nessuna fatica. E anch’io mi metto fra questi. I più docili alla fine, fingendo di perseguire un bene comune, pensano solo a loro stessi, predicando buone pratiche che tanti lavoratori in questi mesi non hanno potuto mettere in pratica. Molti non si sono mai fermati esponendosi ai rischi che conosciamo, per chi crede alla pericolosità di questo virus, e permettendo ad altri di proteggersi senza troppe lamentele nelle loro “tiepide case”. Ho detto all’inizio che questo virus era democratico perchè sembrava che colpisse tutti indiscriminatamente, ora penso esattamente il contrario, schierandomi poco per volta dalla parte dei dissidenti. E il giudizio morale lo lascio a chi di morale ne ha un gran poca, perchè circoscritta solo al proprio tornaconto. Secondo me. Di fatto osservo e leggo che questa Fase due, è solo il secondo giorno di libertà, per timori indotti o reali, sta partendo con gran fatica e anch’io ho timore a tornare alla vita di prima che era semplicemente un caffè al bar e magari una pizza. Ma questa cautela, se giustificata, non tiene conto che se la vita economica non riprenderà come prima, anche la mia a breve sarà a rischio. Tutte le nostre case inizieranno a “raffreddarsi”.

  • Amici miei, andate così veloci che non posso permetttermi mezza giornata libera, e… la prima fuga extracomune, il primo aperitivo a tavolino… una dose insomma.
    Quindi non sono per nessuna segregazione e deportazione, solo che se sali di latitudineosservi un fattore culturale di base: niente baci e abbracci anche fra quasi sconosciuti! Le norme le dobbiamo interirorizzare, perché non finisce qui, e non è un discorso scientifico ma logico. E quindi vi passo sull’ultimo post semitecnico rimasto, buon segno, le novità di DottNet: “A registrare per prime zero nuovi casi di Covid-19 dovrebbero essere Bolzano e Trento, seguite da Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata, che vedrebbero un azzeramento a partire dal 21 maggio. In Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria e Piemonte i ‘zero nuovi casi’ dovrebbero essere raggiunti dopo il 17 giugno. In Lombardia l’azzeramento dei nuovi casi non avverrebbe invece prima della metà di agosto. Lo indicano le nuove proiezioni di Osservasalute, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma, coordinato da Walter Ricciardi e Alessandro Silipaca. L’aggiornamento delle stime è al 15 maggio. Si tratta di stime, spiega l’Osservatorio, fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti: sarà necessario dunque rivederle alla luce dell’ultimo DPCM che approva misure per l’attenuazione sostanziale di queste limitazioni”.

  • Avevo saltato una risposta almeno a Livio, sul bocca a bocca. Lo spiega bene su FB, molto vituperato blog, ma se usato bene… dicevo, lo spiega bene il mio amico ed ex compagno di guerra Agostino Dossena, già primario anestesista. In sintesi: i gestori di stabilimenti balneari avrebber dovuto già raecepire la normativa per cui son tenuuti a manovre rianimatorie più tecniche, in particolare per la respirazione disporre di un ambu, quello col palloncino.

    • Appunto, è vietato fare la respirazione bocca a bocca, anche se uno sta morendo (perché c’è il pericolo di Kvirus!). Io non capisco come si possano difendere queste idiozie e le altre brutalità. Uno Stato del terrore e dell’assurdo. Spero che qualcuno prima o poi processi questa gente per crimini contro l’umanità e violazioni dei diritti umani (purtroppo non si può processare per stupidità).

  • Se l’avesssi scritto io l’avrei scritto meglio, tu non l’avresti scritto per niente, ma l’intenzione intimidatoria mi sembra una visione eccessiva! pensi che ci sarebbe stata una pena per un salvataggio senza l’attrezzo?
    Certo, in momenti di tensione non si dovrebbero scrivere idiozie, che poi costrinfono altri ad arrampicarsi sugli specchi per giustificarle (perché la risposta del mio caro Ago mi suona così).
    Nello specifico devo dire che nella mia sperduta baia ho visto tre soccorsi in deceduti durante il bagno. Impressionante: son comparsi i soccorritori da terra e da mare in un attimo, da terra su una moto da cross da cui uno dei ragazzi è letteralmente volato giù per la scogliera con gli attrezzi nello zaino, mentre da mare arrivava come un aliscafo un gommone da sbarco (con la passerella a prua) che ha spiaggiato in velocità e stessa attrezzatura. Ho poi saputo da Inama, già Primario cardiologo e pioniere di defibrillatori, che Crema e Sorrento hanno condiviso il primato, per consistenza di centri e utilizzo, a lungo.
    E così son riuscito a chiacchierare a ruota libera… Vado a lavorare , con la visiera nuova comperata ieri da Chizzoli, ma se ho dei momenti buchi vi riespondo. Che vado a fare? Visito pazienti ortopedici, ma soprattutto sto mettendo su la riabilitazione respiratoria, perché questi pazienti guariti da meno di un’influenza si ritrovano le cicatrici nei polmoni Livio!

    • Adriano, per favore, non distorcere le mie parole. Io non ho detto che c’è un’intenzione intimidatoria nelle norme balneari. Ho detto che sono idiote. Ma certo, come le altre misure prese da questo indefinibile governo, serviranno anch’esse a creare paura nella gente. E ho detto che questo coronavirus è “meno di un’influenza normale” in riferimento al numero di morti, riportando i dati. Che in alcuni soggetti possa indurre complicanze gravi non l’ho mai negato. Se uno non vuol capire non capisca.

  • È fuor di dubbio che la vita economica, signor Macalli, non riprenderà. E anche la vita sociale porterà ancora per molto tempo le ferite di questa politica folle. Gli imprenditori non potranno ripartire, molte attività commerciali moriranno, il turismo verrà decimato, molti lavoratori verranno licenziati, la gente avrà paura a frequentare luoghi pubblici, a ritrovarsi, a riprendere una vita ‘normale’, tutti intrappolati nella babele di decreti, norme, ordinanze regionali e comunali, sempre mutevoli e confuse, terrorizzati dal ‘contagio’, intimiditi con multe e repressioni poliziesche, disorientati dalle opinioni di virologi allucinati che litigano tra loro. Forse partiranno schiere di procedimenti penali, richieste di risarcimenti, creando, dopo quello sanitario, un collasso giudiziario. Forse, alla fine, ci verranno imposti altri ‘sacrifici necessari’ – tagli alle pensioni, agli stipendi, nuove tasse ecc.. Siamo precipitati nella follia totale. E mentre qualcuno già prevede ‘campi di concentramento’ per i ‘positivi’ e auspica totalitarismi basati su pretesti sanitari, qualcuno sembra dormire sonni beati.

    • In effetti, mettere le sorti del Paese nelle mani dei virologi (che brancolano nel buio) è stata una follia. Ma da un governo-barzelletta come l’attuale non mi aspettavo niente di diverso. Stamattina Coldiretti ha dichiarato che il settore alimentare è quello più colpito, ricordando che nell’attività di ristorazione sono coinvolte circa 330mila attività tra bar, mense e ristoranti. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza Covid era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani, ma dopo tre mesi di lockdown i cittadini sono senza soldi. Le difficoltà della ripartenza nella ristorazione si riverberano ovviamente sul sistema produttivo industriale ed agricolo del Made in Italy, che dopo tanti bei discorsi (Farinetti docet) è andato a ramengo in quattro e quattr’otto. Se la gente non consuma fuori casa, fine della storia. Non sarà certamente la casalinga di Voghera a tenere in piedi l’agroalimentare italiano, e io non credo che usciremo pacificamente da un disastro di questa portata.

    • Rita, le norme previste dal governo per la ‘ripresa’ dell’economia sono talmente illogiche, assurde, farraginose, repressive, costose, folli, che o chi le ha scritte è un idiota o chi le ha scritte non vuole la ripresa.

    • Si, però vorrei capire: questa, anzi, codesta civiltà dei consumi, è quella che vi/ci ( l’assonanza è venuta ….così, di per se, me ne sono accorto rileggendo) va bene o no? E’ a quella che si vuole ritornare a tutti i costi e ….in fretta?
      Agogniamo di ritornare alla “….spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza Covid pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani….”?
      Chi vuole tornare alla svelta a ricorrere il PIL che deve crescere indefinitamente?
      Qualcuno veniva preso per il cuolo dai più perchè osava parlare di “decrescita felice”, e quall’affarino “yoctometrico”, perfidamente, ci ha sbattuto in faccia la “decrescita infelice”, ed è li che sghignazza della nostra supponente, iattante onnipotenza punita!
      Qui mi pare che pur di dimostrare che il Governo in atto è fatto da idioti o, peggio, che è interprete (cmq idiota, su quello non si sgarra!) di un “comploddo” , ovviamente a regia mondiale (perchè, all’interno del “comploddo”, il “ducetto da quattro soldi” de noiartri non può essere certo “personaggio”, ma “interprete”, idiota, di un preciso copione già scritto!) si voglia tutto e il contrario di tutto!
      Tanta. troppa “gente” ha provato cosa vuol dire provare “dal vivo” avere un morto (ops!), in casa, tra gli amici, un ricoverato, un intubato e, giustamente ha/avuto paura e si è chiesta/si chiede: ma ne vale la pena? Restiamo nei primi danni! Cosa è davvero necessario? Il “resto” può aspettare, anzi, sto spendendo la metà di quello che spendevo prima dell’arrivo del bastardello!
      E chissàmai che si tolgano di torno anche i guru/masterchef che avevano impestato le tv del berlusca e no!
      E ritorno a bomba: l’Agente Corona, il bastardello “yoctometrico”, a me, alla mia vita, sta insegnando un sacco e lui, nemmeno lo sapeva!!!!

    • Quindi, Franco, dovremmo ringraziare Conte perché ci ha obbligato alla ‘decrescita infelice’?

  • Signor Cadè, Rita, la gente non consuma più neanche in casa. Torno ora dalla Coop e osservo, come capita da settimane, che il supermercato è vuoto quando un tempo era mediamente pieno. Avranno cambiato supermercato o la gente non acquista più? In tutti i casi, qualsiasi sia l’interpretazione, in questo modo l’economia non riprende. Chi almeno può, consumi.

    • Appunto per questo ho scritto “dopo tre mesi di lockdown i cittadini sono senza soldi”. E chi qualche soldo ancora ce l’ha, in questo manicomio fuori controllo si guarda bene dallo spenderlo, perché non si sa mai.
      La crisi dovuta al Covid-19 ha fatto emergere la totale mancanza di solidarietà fra Stati: ognuno pensa a se stesso e questo non permette di trovare accordi in grado di risollevare le economie più deboli. Ne è un esempio il tentativo dell’amministrazione USA di accaparrarsi il primo vaccino anti Covid-19 senza condivisione con gli altri Stati, tramite trattativa privata con il gruppo farmaceutico francese Sanofi.
      In questo “far west globale” è dunque fondamentale che uno Stato sappia mettere a fuoco la situazione nella quale opera, dotandosi di tutti gli strumenti necessari al fine di proteggere la sua popolazione. La difesa della sovranità e dell’indipendenza devono essere al primo posto, imprescindibili in un mondo caratterizzato da un attacco totale ai diritti dei popoli e alla tutela ambientale, questi ultimi perpetrati principalmente attraverso entità sovranazionali ed “extranazionali” completamente asservite alla logica del profitto e al grande capitale “transnazionale e apolide”. Ma in Italia questa è una chimera finché nella sala di regia ci saranno elementi come Peppino & Cosolino, Se ne riparla in autunno.

    • Mi viene da ridere perché io sto dicendo queste cose da almeno un quarto di secolo. Se Nietzsche fosse ancora vivo potrebbe constatare la veridicità delle sue teorie, cioè la trasvalutazione di tutti i valori. Il bene è diventato male, il male è bene; il giusto è ingiusto, l’ingiusto è giusto; il vero è falso, il falso è vero; il bello è brutto, il brutto è bello. E così via.
      Naturalmente la destra è diventata sinistra (dalla parte del popolo) mentre la sinistra è diventata destra (servi dei Padroni Universali). Tecnicamente, dunque, chi negli ultimi decenni è “scivolato” dalla parte opposta lo ha fatto per mantenere una certa coerenza di vedute, chi invece è rimasto immobile non ha colto gli umori del mondo. Ma non è mai troppo tardi per aprire gli occhi, prima di chiuderli per sempre.

  • Wikipedia ha modificato la pagina relativa al virologo Giulio Tarro, considerato fino a pochi mesi fa uno dei nostri più stimati virologi. Dopo aver osato contestare Burioni (questa soubrette narcisista e rincoglionita, per usare un eufemismo), la sua scheda comincia ora così:
    “Giulio Filippo Tarro (Messina, 9 luglio 1938) è un medico e virologo italiano.
    Allievo di Sabin, diviene noto al grande pubblico italiano nel 2020, in occasione della diffusione in Italia della pandemia di COVID-19, per le sue esternazioni contrarie agli indirizzi consolidati della comunità scientifica e per le incongruenze emerse nel suo curriculum vitae”.
    E prosegue con una raffica di insinuazioni e tentativi di discredito.
    Posso dire che sono disgustato? È uno schifo infame. La censura avanza, il Miniver avanza, la dittatura degli idioti e dei corrotti avanza. Ma lo vedete dove stiamo andando? Mi appello alla Setta degli Addormentati: svegliatevi!

    • Questa è grossa. Sicuro che sia una modifica e non la prima stesura? Giulio? Un uomo che con l’arto superiore ingessato continuava a maneggiar provette con una mano sola, quello che hanno intervistato sulla scaltta dell’aereo (RAI; forse ancora unica) perché se ne torvnava in America per protesta… forse non bisognerebbe invecchiare. Fra parentesi è l’unico che a naso sta prevedendo l’evoluzione del quadro, su cui concordo.
      A proposito Livio, ero al telefono con Gabriele Patrini prima di leggere, Il responsabile della pneumologia endoscopica di Crema, quello che non è diventato Primario preferendo fare il sindaco, e lui stesso ammette che abbiamo sbagliato per ignoranza e ancor più abbiamo confuso le idee alla gente. E perché ci siamo sentiti? Perché un Paziente oggi che oggi gli ho mandato per parere, mi chiedeva se la sua manifestazione dolorosa con linfonodi ingrossati potesse avere a che fare con il Corona, e ho dovuto ammettere “Possibilissimo, non finirà mai di stupirci col suo trasformismo”

    • Adriano, hanno modificato la scheda wikipedia di Tarro, ripeto e confermo. E non è possibile apporre modifiche, è stata bloccata. Vi sono ormai esempi indiscutibili e numerosi di questa nuova subdola censura che mira a diffamare i dissidenti. Spero che qualcuno tra gli Addormentati si svegli e capisca che siamo caduti in una pericolosa dittatura, anche se verniciata di democrazia e di intenzioni ‘protettive’, per il nostro bene.

  • Ho provato a mandare una smentita, ma tutto lascia supporre che la via che ho seguito sia inefficace. Il testo è tutto denigratorio, a partire dal suo curriculum, Ripeto, io c’ero, lo conoscevo bene, lo ammiravamo. Sei riuscito a toccare il nervo scoperto.

    • Grazie

  • Purtroppo gli amici dell’epoca mi hanno risposto: e che ti aspettavi?

  • Adriano e Livio, io Tarro, anche per miei interessi specifici, non lo conosco proprio, ho provato a documentarmi un pò in rete e sono arrivato, tra l’altro ad una recente inchiesta dell’Espresso, datata 24 Aprile 2020, a firma Massimiliano Coccia, giornalista/scrittore che non mi pare davvero uno sprovveduto ( ha lavorato con varie testate tra cui Il Messaggero e L’Unità fino ad approdare nel 2015 a Radio Radicale, il titolo dell’inchiesta: “Chi è davvero Giulio Tarro, il virologo anti-Burioni e De Luca. Tra titoli inventati e bufale” https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/04/24/news/chi-e-davvero-giulio-tarro-il-virologo-anti-burioni-e-de-luca-tra-titoli-inventati-e-bufale-1.347616 ), che si esprime, documentando, in modo parecchio dubitativo sull’uomo!
    Mah

    • Personalmente resto nel limbo. Tuttavia il fatto che dica cose di pieno buon senso, anche se rischiose, e intendo coincidenti alle mie visioni, resta. Approfondirò i ricordi con chi rimasto dei “maestri” cioè quelli più anziani di me di una quindicia d’anni, perché io ero un pivello, e queste e altre autorità che circolavano per il reparto le guardavamo, be’ veramente all’epoca ossequiso non ero con nessuno, una bella testa!, ma comunque sapevamo di viaggiare su piani diversi.

    • Franco, sei proprio uomo da Miniver.

  • In questo momento non c’è altra scelta del ritorno ai consumi. Francesco, intanto che stipendi fissi e pensionati hanno risparmiato altri si sono impoveriti, e la stupefacente decrescita felice lasciamola agli snob, ai ricchi, agli intellettuali, ai sognatori che vogliono salvare il pianeta. In genere sono quelli che hanno sempre consumato di più, metratura di casa, viaggi, automobili, accantonamento per figli e nipoti, anche questo è consumismo. La decrescita felice, che per molti ha sempre voluto dire risparmi sacrifici, rinunce, è sempre stata praticata, pensa ai paesi del terzo mondo per estremizzare, ma anche qui da noi, tra lavori sottopagati o in nero. Pensa ai tanti disoccupati che sta creando questo virus, vallo a dire a loro. Certo, quelli col culo al caldo, non i camionisti sfruttati con turni di 18 ore al giorno perchè i piccoli imprenditori devono guadagnare il tempo e i soldi perduti, arresti a Lodi proprio oggi, riprendo il filo, possono vagheggiare quello che vogliono, ma io rifiuto l’idea che a smenarci siano sempre quelli, con i prestiti statali alla Fiat perchè gli azionisti devono spartirsi gli utili o quel Cipriani che piange miseria lasciando i suoi dipendenti in cassa integrazione, probabilmente coi soldi che ha, e che magari potrebbe mandare avanti il suo bar anche rimettendoci del suo. Piccoli esempi per dire che comunque anche con questo virus c’è sempre qualcuno che vuole cadere in piedi. Ma si sa, le sfighe non sono mai democratiche. Ho usato la terza persona, per non personalizzare, ma mi dico che c’è una bella differenza tra chi va a comprare i formaggi di nicchia e chi va al supermercato magari cercando tra le offerte. E se le offerte sono fuori dalla loro portata rinunciano anche a quelle. E scusate per questo pistolotto, ma ormai le differenze di ceto e di portafoglio stanno drammaticamente venendo al pettine. Decrescita felice? No, una bella incazzatura felice. E’ questa che ci vorrebbe.

    • Difatti non ci sarà nessun “ritorno ai consumi”. Come si può pensare a una cosa del genere in un Paese dove più della metà della popolazione non vede un euro da tre mesi? E poi, chi ci va al bar e al ristorante con la mascherina nel rispetto delle regole demenziali che conosciamo? Chi entra in un camerino a provarsi un abito o un paio di scarpe che già ha provato qualcun altro? Chi va in vacanza in libertà vigilata? Prevedo anch’io un’incazzatura di massa, e sarà anche peggio del virus.

    • Ivano, niente di cui scusrsi, i pistolotti sono importanti, soprattutto per chi li fa.
      Andando in prima persona, come mi piace fare ( e solo per informazione di chi legge), io mi approvvigiono principalmente con il GasTelleone, il Gruppo di Acquisto Solidale (si capisce cosa vuol dire no?) al quale sono associato (ne sono stato anche cofondatore e presidente per alcuni anni, niente a che fare con club magari esclusivi e titolati neh!). Quello che hai chiamato con una certa …..enfasi “formaggio di nicchia” è formaggio di capra fatto artigianalmente da due giovani produttori (accidentalmente anche figli di amici) fuori dalla grande distribuzione.
      E non mi sento certo colpevole di alcunche se dopo 77 anni di vita, parecchi dei quali a lavorare onestamente per la comunità, percepisco pensione dal Ministero della Pubblica Istruzione e, figurati te, sto col “culo al caldo”!
      Tutta la mia solidarietà, anche concreta, ove possibile, per quelli che si ritrovano in condizione di cercare di risparmiare all’osso sulla spesa e magari neppure così ce la fanno!
      Devo anche dirti che , causa CoronaVirus e regole comportamentali connesse, ho anche riscoperto l’unico negozio di generi alimentari ed altro di Ripalta Arpina, dove abito, e continuerò piacevolmente a frequentarlo anche dopo!
      Quanto all’incazzatura, ce lho addosso anch’io (e non è certo “felice”, credimi) verso la boriosa, ostentata ignoranza di troppi miei simili (genere unamo, intendo!) tanto poco consapevoli, quanto spudoratamente raglianti!!!

  • A Livio, qui sopra, mi prendo e archivio anche questa tessera da “miniver” che generosamente, mi hai dispensato.
    Sei uno che …..non bada a spese tu è?

  • No Francesco, niente di personale. Conosco più o meno la tua biografia e riconosco, apprezzando, il “lavoro sporco” profuso per questo blog, dove animatamente o animosamente si cerca tutti di contribuire ad una quadra che in questo momento sembra impossibile da trovare. Il culo al caldo, generico, non era riferito a nessuno in particolare. Riconosco l’impegno di tutti a fronte di quei privilegiati che neanche in questo momento pandemico o epidemico riconoscono che le differenze si stanno acutizzando e continuano a vagheggiare un mondo che nella realtà non trova riscontro possibile. Quindi, gambe in spalla e piedi per terra. Se lo fa anche un Papa, o invita a farlo, possiamo farlo tutti. Nella fisica, non nella metafisica.

  • Franco, denigrare o appoggiare chi denigra uno scienziato (reo solo di essersi messo contro il regime), è tipico di un funzionario del miniver. A te sembra interessare prima di tutto la difesa di questo regime (idiota o anti-italiano, fai tu), di questa neo-dittatura, per motivi che non voglio approfondire. A me interessa invece cercare di chiarire i fatti.
    E io, fiero di essere un asino, continuerò a ragliare e a ricordare i fatti. E prima di tutto a ricordare che non c’è nessuna vera pandemia. Pandemia fu la peste, che uccise un terzo della popolazione europea, pandemia fu la spagnola, che fece 50 o forse 70 o 100 milioni di morti (difficile stabilirlo) quando sul pianeta vivevano circa due miliardi di persone. Oggi, che siamo quasi 8 miliardi, questa “pandemia” ha fatto circa 300.00 morti, meno della metà di quelli che fa annualmente la ‘banale influenza’. E mentre quelle pandemie uccidevano tutti, bambini, giovani, vecchi, questa influenza ha ucciso, con pochissime eccezioni, solo persone vecchie e gravemente malate. E quei 300.000 sono un numero fittizio, perché in tutto il mondo si è ormai consolidata la prassi di attribuire ogni morte per causa incerta al Covid, perché bisogna ingigantire la bolla, metter paura alla gente, diffondere bollettini di massacri quotidiani. Discutete sulla realtà, non sulle bolle mediatiche. E non farne un discorso locale, una “pandemia” va considerata nel suo impatto complessivo. La paura è diventata uno strumento di potere e i media sono diventati un mezzo potentissimo per diffondere terrore e falsità, per manipolare più che mai le coscienze. Per quali scopi, ognuno lo arguisca da sé, se lo crede utile. Se invece vuol continuare a credere alla “pandemia”, al miracoloso vaccino, ai salvifici tracciamenti, si accomodi. E se per te chi pensa questo fa del “comploddismo”, mi dispiace per te.
    E poi c’è il fatto di un regime che, col pretesto della “pandemia” ha sospeso la costituzione, la democrazia e la libertà, ha fatto pagare a cittadini già immiseriti 150 milioni di multe assurde, ha predisposto uno stato di polizia, ha intrappolato il Paese in una ragnatela di norme e decreti idioti, repressivi, devastanti, ha promesso aiuti senza mantenere nulla, ha portato al fallimento l’economia nazionale, ha creato milioni di nuovi poveri, ha generato malessere sociale profondissimo, e minaccia di togliere sempre più spazi di libera scelta ai cittadini.
    Franco, a me della tua pensione non me ne importa nulla, te la sei guadagnata, goditela. Credo non abbia alcun importanza parlare di se stessi in questo momento.

  • Ho visto le immagini girate a Padova con assembramenti di ragazzi incuranti delle norme. Che poi è quello che successe l’altra settimana sui Navigli a Milano. Subito dopo le dichiarazione di Zaia che minaccia di richiudere tutto, come Bonaccini che andrà casa per casa a scovare i positivi. Contemporaneamente Sala, dopo essersi “incazzato”, sale sul tetto del Duomo ad invocare lo sguardo salvifico della Madonna. Premesso che le forze dell’ordine sanno tutto di noi e la Digos è sempre sguinzagliata per le città, io mi chiedo, conoscendo tutti le zone della movida, non sarebbe meglio un po’ di prevenzione in loco piuttosto che far gridare qualcuno alla dittatura? Del resto sappiamo tutti che le leggi servono per ovviare alla mancanza di senso di responsabilità dei cittadini. Ci vuole qualcuno che le faccia rispettare, educando in questo caso comminando sanzioni se proprio non tutti vogliono capire.

    • Capire cosa? Non rispettare norme stupide e ingiuste è moralmente giustificato, anche se legalmente perseguibile. L’applicazione di sanzioni (per altro enormi, sproporzionate) è in questo caso l’espressione di un autoritarismo dispotico. E non continuiamo a dar la colpa a questo virus. Noi ci troviamo di fronte a un fenomeno lineare di causa ed effetto tra scelte politiche (causa) e rovina dell’Italia (effetto). Perché si sia prodotto questo perverso fenomeno lascio ad altri giudicare.
      Allargando la prospettiva, leggo che l’ONU prevede una catastrofe pandemica in Africa (ma è dall’inizio dell’anno che la prevedono). Prevedono oltre 3 milioni di morti per Covid nella sola Africa! Finora in Africa i morti per Covid (presunti tali, almeno) sono stati 2.600, su una popolazione di oltre un miliardo e duecento milioni. È un dato ridicolo.
      Ma, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, la “pandemia” minaccia l’Africa. E io credo davvero che l’Africa sia minacciata, ma non dal virus.
      Quindi, conclude Guterres: “I paesi africani dovrebbero anche avere un accesso rapido, equo ed economico a qualsiasi vaccino e trattamento, che devono essere considerati beni pubblici globali”.
      “…vaccino e trattamento, che devono essere considerati beni pubblici globali”: Ricordatevelo.
      D’ora in poi vivremo sotto il ricatto di queste nuove “pseudo-pandemie” che potranno in qualsiasi momento dissestare l’intero sistema economico del mondo, devastare la vita di Paesi interi, e da cui potremo difenderci solo comprando “vaccini e trattamenti che devono essere considerati beni pubblici globali”. Basterà che l’OMS lanci l’allarme, che i media lo amplifichino, e tutto il resto seguirà inevitabilmente. È un giocattolo costruito alla perfezione. Chapeau!
      Scusate, è solo la mia mania di cospirazione.

  • Oggi non riporto dati, perché sono buoni. La Provincia di Cremona, ieri priva di positivi, oggi ne presenta 12, le curve fra casi attivi e guariti si ncrociano ampiamente, con i primi in picchiata e i secondi in cabrata. E allora, sentiti tutti i variegati pareri e decisioni, dobbiamo chiederci dove siamo in mira? Cosa vogliamo ottenere?
    L’eradicazione del germe mi sembra una follia, così come il tripudio di quelle regioni a casi zero. Male, malisssimo, mi verrebbe da dire, non avete svolto il vostro ruolo immunologico!
    E allora se lo scopo era la diluizione il successo è stato pieno.
    Dopo la doccia fredda della nuova immagine di Tarro (effettivamente i lati oscuri sono tanti e additrittura indagati) l’esperienza dell’uomo, che ormai fuori dai giochi non è più alletttato da ritorni economici, direi che la dice lunga: bisogna sapere che esiste, con i test sotto mano, e lasciarlo circolare. Tuttavia c’è sempre l’aspetto turistico, la stagione ormai già avanzata secondo le abitudini estere, e l’Immagine di un’Italia sicura è indispensabile. (A proposito andando al Garda ho visto un’auto con roulotte con targa olandese!)
    Quindi, pur essendo io non immune (fatto il test) per me sono tranquillo, ma non saprei proprio ora che condotta suggerire. Direi una nuova cultura nuova del distanziamento che resti, anche per i prossimi ospiti, quando arrriveranno, un cessato allarme col fucile carico. Se mia moglie e io facciamo testo, girando fra contagiati non siamo stati affetti, quindi il dstanziamento basta. Livio guai se intervieni con un “E io che ho dettto?” La situazione era grave, il lupo era fra le pecore, ora è un lupetto fra i montoni co corna ritorte.

  • E vorrei anche far notare al signor Cadè che se la medicina attuale fosse quella dei tempi della Spagnola i milioni di morti li avremmo anche adesso.

    • Signor Macalli, non dica cose senza fondamento, a naso, e non mi costringa a ricordare la realtà più tragica di questa finta pandemia, cioè che la maggior parte delle vittime è morta per colpa di errori medici.

  • Questo lo riconosco, come credo che nel corso del tempo la medicina abbia imparato un minimo di controllo del virus, questo sconosciuto, che ha pochi mesi di vita. Cosa che cento anni fa, con le conoscenze di allora, non fu possibile. Comunque se Lei continua a sottovalutare la questione io invece Le dico il Corona che mi fa più paura adesso che non alla sua comparsa, quando credevo che fosse solo una “questione di culo”.

  • L’ho letto adesso ma è di un paio di settimane fa:
    “Mortalità del Coronavirus inferiore a quella dell’influenza. Lo rileva uno studio giapponese.
    È quanto emerge da uno studio del Kobe City General Medical Hospital su mille campioni di sangue: solo lo 0,01% sarebbe deceduto a causa del Covid. … Se le analisi venissero confermate da ulteriori esami in altre Prefetture del Giappone la mortalità del Covid19 sprofonderebbe allo 0.01%, ovvero addirittura inferiore alla stagionale influenza”.
    È comunque un dato che attende conferma.

    • A quelli che hanno affermato “Tanti morti non li voglio mai più vedere in vita mia” e cito a braccio Carlo Perno, virologo di Roma, faremo sapere che hanno perso il sonno per uno 0.01%. Anzi, lo tradurremo i spagnolo e lo diremo anche ai medici cubani a Crema di godersi la vacanza, che di stare in Ospedale con questo sole non ne vale la pena:è così bella Crema, così carine le ragazze italiane con la mascherina!
      Se vai troppo oltre poi non fai marcia indietro, e cerchi solo dati a sostegno, mentre sono io stesso che sostengo che adesso sì, potremmo allargare le maglie, se non ci fosse un problema di credibilità internazionale = soldi.

    • Adriano, o confuti dei dati o ne porti altri, lasciamo stare la retorica del dolore e dell’eroismo. Non ho la certezza che questi dati giapponesi siano applicabili ad altre realtà e l’ho detto. Io mi baso su numeri generali, visto che ‘pandemia’ implica una diffusione globale, non in questa o quella città, E nessuno qui ha mai contraddetto i dati che ho riferito. Devo ripetermi?
      E la gente con la mascherina a me sembra recitare in un film demenziale.

  • Troppo bella la chiusa: ” E’ comunque un dato che attende conferma” !
    Troppo forte!
    Ed io che continuavo col ….. pestello!
    Sul ponte sventola bandiera biancaaaaaa

    • Attende conferma nel senso che deve essere esteso a campioni più vasti. Ma il dato in sé è già molto significativo. Franco, il problema è che tu difendi una posizione ‘a prescindere’, per ragioni di schieramento politico o di emotività. Io non ho aderenze né simpatie politiche di nessun tipo e cerco solo di applicare la logica ai dati noti.

  • Ma se vi sto dicendo che tutte e due le verità sono vere! Non dimentichiamo il senso storico della verità!
    Visto che succede quando l’uomo ha la oancia piena? Il virus non ci insidia più e noi ci stuzzichiamo fra di noi.
    AAA Nemico cercasi!

    • Dimenticavo, nel sollievo ormai condivisibile dimenticavo che questo dovrebbe essere un post tecnico!
      DottNet non è uscito. Boh? Ma i dati sono da furor di popolo: una manciata di contagi sia in Lombardia che Cremona provincia, le curve sempre più incrociate, insomma pare proprio la niuova faccia diun virus attenuato, che come dicevo in premessse circola funzionancìdo come vaccino di se stesso. Ma se le mie anticipazioni n tempi non sospetti, quelle dell’infamatissimo Tarro non bastano nemmeno ad appagarre l’opinione pubblica, se io stesso ho ripreso a visitare, ma con mascherina, visiera, guanti e finestre aperte, chi la ferma più la corsa al vaccino? Già, perché poi se sbaglio? Ma se ho ragione saltano cifre impensabili, abbastanza da far montare motori e turbine a idrogeno in tutto il mondo! Umh, forse erano meglio le funeste certezze…

    • Il professor Galli, primario del “Sacco” di Milano, ha dichiarato che non esiste alcun “virus attenuato” ma, semplicemente, i medici adesso lo trattano nel modo corretto. Mentre prima, a quanto pare, in assoluta buona fede (ignorando cioè la malattia), le terapie sbagliate uccidevano la gente.
      Indubbiamente per il vaccino è una bella sfiga, e anche per il governo italiano la cui sopravvivenza è legata allo stato di emergenza, che non durerà a lungo. Nonostante Nostradamus-Ricciardi (il rappresentante nostrano dell’Oms con cui la stessa Oms ha dichiarato di non essere né parente né conoscente) si dichiara certo di una “seconda ondata” in autunno. Starà facendo gli scongiuri. Senza il Covid un personaggio squallido come questo, un attore della sceneggiata napoletana alla Mario Merola prestato alla virologia, cos’altro potrebbe andare a fare? Chi lo assume? Un discorso che vale per gran parte degli “esperti” di cui si è circondato l’attuale governicchio da operetta, e poi ci si domanda per quale motivo questo Paese sta morendo.

  • Giro in campagna e vedo tutti con la museruola, persone che camminano, corrono, portano a spasso i bambini, tutti lontani tra loro e con la museruola. Vado in città, tutti con la museruola. Gente in bici, gente chiusa in macchina, tutti con la museruola. E la gente al mare? Tutti distanziati e con la museruola. Il sole splende alto, fa caldo, la gente ansima dietro la museruola. Invece di respirare ossigeno respirano anidride carbonica, si intossicano pur di non togliere la museruola. Forse hanno ancora paura del Covid, o forse delle multe disumane, ben più pericolose del virus. In ogni caso, sembra di aggirarsi in un film distopico, tipo “Idiocracy”. E mi chiedo ancora chi può essere quel ritardato mentale che ha imposto regole simili.

    • La gente fortunatamente fa ancora quel che gli si dice di fare non aggrafvando ilteriormente i problemi con iniziative in ordine sparso. Pe Rita. Galli credo che parli a titolo personale, quindi giusto per le strategie terapeutiche migliorate, ma in senso generale se lui parla in senso personale parlo anche io, ma cosciente del significato “nasometrico” delle mie affermazioni, e chioso più in alto: “Già, perché poi se sbaglio?”
      Lui invece pontifica, e non lo sopporto, vorrei un spilo e puff, come quei palloncini a fine festa che girano sotto il soffitto…
      La gente: per un senso civico io non ho abbandonato, come anticipato, il posto dove avevo rifatto il contratto con una nuova Società milano-varesina , ma nella mi funzione pubblica come ho detto, me ne frego di quel che penso, sono ancora più rigoroso, e la gente si complimenta, mentre si lamenta dell’indisciplina vigente nel supermercato sottostate, stessi 700 mq, stesso giro di persone.
      E io ne sono contento, sono contento di stare e far stare le persone al loro posto, poi esterno i miei pensieri parascientifici fra di noi.
      Dimenticavo,l’ondata autunnale certo chr ci sarà, ma di tamponi e sieropositività o di veri ammalati? Io dico che i Rianimatori se ne sono accorti che ora tornano a casa ogni fine turno, altro che storie, la musica è cambiata!
      E riferirò queste esperienze nel mio report al GAC, tutti potranno leggere.

  • Poche novità sul Virus, ormai un animaletto da passeggio in Italia, ma attenzione, se la somma di tutte le mutazioni intervenute davvero avessse portato a una minor morbilità, con ilblocco delle frontiere non vuol dire che il ceppo originale non sia dominante altrove. Prendiamo la Svezia ad esempio, che aveva fatto sapallucce inizialmente: balza nella hit parade in avanti con 32.172 contagi, ma soprattutto con una mortalità del 12.03.
    Nessuno si permeterebge tuttavia di insidiare il primoposto agli SU, per una questione di immagine sempre i primi in tutto! Tuttavia almeno inSvezia non si muore certamente per strada. E ora godetevi la giornata, e scusate l’intrusione!

  • E’èh, questa della Svezia è significativa!
    E loro non sono geneticamente ….indisciplinati come noi “italianuzzi spaghetti e bisboccia in osteria”.
    Implementare conseguentemente le nostre conoscenze e competenze sul ….. “bastardello” da questo accadimento e, chissà che anche loro, i biondi del nord, si diano una regolata, anche rispetto al tipo di considerazione che hanno per i ….”Paesi del sud EU”!

  • Se ora introduco un nuovo post, come sto per fare, questo esce di ascena, mase vi serve sapete dove andarlo a cercare!

  • DottNet uscito in ritardo:”Dopo la prelazione di un totale di 100 milioni di dosi da parte del Governo inglese e di 300 milioni di dosi da parte di quello statunitense, la multinazionale precisa che sta lavorando ad accordi in parallelo, anche con altri governi europei, per assicurare una ampia ed equa fornitura del vaccino nel mondo, con un modello no-profit, durante la pandemia”. Se butteremo via anche questo a metà campagna vaccinale, o lo doneremo ai paesi in via di sviluppo, qusi già immuni per quannto concerne l’Africa, vedremo.

  • Guardate l’incrocio dei casi attivi e dei guariti in Lombardia: fra il 5 e il 7 fanno una brusca virata di segno inverso. Quasi potessimo datare in quei giorni l’ingresso della variante attenuata. Io ci credo, ma se non le pemettio di circolare non raggiungeremo mai l’uniformità. Per me è il momento di rischiare. No Livio, non ho cambiato idea, son cambiate le carte in tavola!

    • Il pioniere della plasmaterapia De Donno (che adesso viene guardato storto per essersi scagliato contro gli “scienziati prezzolati”, e meno male) ha dichiarato che “In Lombardia ci sono quattro ceppi di questo virus, e nessuno è identico a quello cinese“. Secondo lui, i primi pazienti risalgono a fine settembre dell’anno scorso. Una forma più aggressiva ha avuto un picco tra ottobre e novembre. Tra dicembre e gennaio ci sarebbe stata invece la diffusioni di “strane polmoniti virali” tra adolescenti e giovani adulti. Tutte queste manifestazioni sarebbero riconducibili al Coronavirus, e probabilmente se ne vedranno altre. Dobbiamo conviverci senza paranoie, se non vogliamo morire di fame nel frattempo, ma il governo stenta a focalizzare il problema.
      Personalmente sono d’accordo con la linea tracciata da Luca Zaia, che propone di andare a votare a fine luglio. Per la prima volta nella storia non ci sarebbero problemi visto che quest’anno quasi nessuno andrà in vacanza. Spero anche che impugni il “decreto Rilancio”, come dice di voler fare, che è una presa per il c*** degli italiani.

  • Rita, rispetto all’ultimo paragrafo del tuo commento (che da CoronaVirus salta alle elezioni!) il riferimento è allei elezioni Regionali/Comunali/Referendum, ovviamente!
    Quanto al fatto che nessuno andrà “in vacanza” si tratta di …. intendersi sul significato di “nessuno” e di “vacanza”!

    • Il riferimento è a un opportuno “election day”. Chi deve decidere si metta una mano sulla coscienza, se ce l’ha. Direi che dopo tutto quello che c’è stato, che abbiamo passato e che stiamo passando, una verifica è quanto mai opportuna. Oppure, dobbiamo subire imposizioni assurde per l’eternità perché (al contrario di tutti gli altri) noi italiani siamo sporchi, brutti e cattivi?
      Trovo positivo che il prossimo 2 giugno si cominci a scendere in piazza per protestare SENZA BANDIERE DI PARTITO. Ci saranno popoli differenti, da Marco Rizzo a Salvini e Meloni, ma soprattutto ci sarà tanta gente che non si riconosce in alcuna delle correnti attualmente rappresentate in parlamento (ma c’è ancora il parlamento?). Per quel poco che potrò fare conto di parteciparvi, è un sacco d’anni che non vado a una manifestazione di piazza, e forse ho sbagliato.

  • “noi italiani siamo sporchi, brutti e cattivi” ? Ma scherziamo? Noi Italiani (nome di popolo che scrivo maiuscolo) siamo stati l’orgoglio dell’Umanità anche questa volta, al primo posto di fronte a un pericolo ignoto che si esprimeva qui, in Lombardia, con la massima violenza al mondo, mentre nel nord Europa, Inghilterra in particolare con il suo improvviso attuale voltagabbana tardivamente fobico, ma anche Scandinavi e soprattutto Governi d’oltreoceano (maiuscolo del tutto regalato) farebbero ridere se non avessero gravi colpe da farsi perdonare dalla storia.
    Io parlo da uomo di scienza, e se ora sarei per un allentamento delle restrizioni per lasciar circolare la nuova variante (ma mi affido all’intuito), se do credito a Tarro e non ad altezzosi esponenti milanesi, non ho cambiato opinione, è cambiata la scena, e potrei anche sbagliare.
    Quel che so con esattezza è che ora è il momento di fare esperienza, e non di mettersi a far casino mischiando la politica con l’epidemia. Sarebbe una colpa gravissima intralciare la ripresa con atti inconsulti.
    Ma forse le giovanili intemperanze mi hanno abbandonato…
    E meno male! La mia quota di casino al mondo l’ho già devoluta.
    Comunque non succederà niente di insensato, tranquilli.

    • Adriano la politica ormai è un tutt’uno con l’epidemia.
      Negli ultimi tre mesi siamo stati governati dai virologi, mica dai politicanti.
      E cosa succederà domani non lo sa nessuno, meglio astenersi dalle previsioni.

  • Ho dato un’occhiata agli ultimi dati dell’ISS relativi al tragico periodo di Marzo 2020. Non entro nel merito della vexata quaestio: “quanti decessi sono stati attribuiti al Covid impropriamente?” e nemmeno dell’altro dilemma: “quanti sono morti per errori dei medici?”. Ai posteri ecc.
    In ogni caso, quello che stupisce è la distribuzione dell’epidemia. Alcune regioni neppur sfiorate, altre quasi indenni, altre con lievi danni (ma tutte psicologicamente ed economicamente distrutte).
    La Lombardia invece ha registrato un aumento del 186% di decessi rispetto alla media dello stesso periodo negli anni precedenti. Colpite in particolare alcune città, e la mia (Bergamo, 569% in più) prima di tutte. Bisognerà pur spiegare questo strano fenomeno di eccezionale deformità della diffusione in modo convincente.
    Poi altri dati già noti: l’età media dei morti è di 80 anni. Il 96% dei morti avevano uno o più patologie gravi.
    Altro dato interessante la mortalità in relazione all’età: fino a 10 anni i morti sono 4. Da 10 a 20 sono 0 (zero). Da 20 a 30 sono 13. Da 30 a 40 sono 61. Da 40 a 50 sono 269. Numeri irrisori. L’impennata si ha tra i 70 e gli 80 (8.466) e ancor più tra gli 80 e i 90 (12.729).
    Anche questo è strano perché (riporto dal sito epidemiologico dell’ISS): “Globalmente, ogni anno, il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta (vale a dire da 350 milioni a 1 miliardo di persone), un’incidenza che sale al 20-30% nei bambini…Tra i 3 e i 5 milioni di casi di influenza riportati annualmente evolvono in complicanze che causano il decesso in circa il 10% dei casi…soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio (bambini sotto i 5 anni, anziani e persone affette da malattie croniche).”
    Quindi, essendoci in Italia circa 8 milioni di bambini, dovremmo avere più di due milioni di bambini contagiati e, calcolando che un 1% di loro si ammali, dovremmo avere migliaia di bambini morti. Se poi consideriamo che, rispetto a questi numeri medi, in Lombardia i casi di morti quest’anno sono stati molti di più, a maggior ragione mi chiedo perché invece nessun bambino è morto. Che razza di virus è?

    • Livio la Lombardia esprime al masssimo i tre fattori DIMA, in altre parole al prossimo con tagio sarà lo stesso, visto che si preferisce ilPIL alla saute e l’orografia non si può cambiare, ma una speranza nel particolato. Suibambini, che sicuramente si contagiano senza sintomii, e quindi sernza tamponi, la medicina fa delle ipotesi che man mano si avvicineranno per tappe alla realltà. Ora la scommessa è che il ceppo sia mutato e do credito a Tarro oltre alla forma delle curve, e che lo ammettano senza voler per forza attendere il vaccino, e la natura ci ha ravvicinati nelle nostre posizioni, con il suo fluttuante andamento.

    • Adriano, i dati relativi alle epidemie influenzali degli anni passati non confermano quello che tu dici, in merito alle differenze tra Regioni.
      Lo stesso dicasi della fascia pediatrica (0-14) che risulta essere stata sempre la più colpita, insieme agli over 65.
      Io aspetto inoltre di vedere i dati conclusivi della mortalità alla fine dell’anno in corso. Dal momento che il maggior numero di morti si registra nella fascia tra 80 e 90 anni, io presumo che alla fine dell’anno non vi sarà una sostanziale differenza rispetto agli anni passati. È una mia ipotesi.
      La differenza sarà che saremo tutti più poveri e meno liberi. Effetti collaterali del virus, si potrebbe dire.
      Intanto, la campagna terroristica continua. Bisogna conservare la tensione fino all’autunno, quando arriverà il ‘Miracoloso Salvatore’ (cioè il vaccino).

  • 35.11,
    Cos’è? la mia probabiilità di cavarmela in caso di contagio con il Corona. Mi piace poi quello 0,11!
    Ora, che mentre come tutti i giorni guardo l’andamento dei grafici e leggo le notizie in merto all’pidemia, un qualche computer vedendomi così interessato mi proponga il calcolo del mio poersonale rischio, senza che nulla io abbia richiesto, mi sembra davvero troppo, roba da scongiuri.
    Ho sbagliato solo a dare le informazioni rchieste per il calcolo, forse, perché probabilmente non era proprio un calcolo gratuito, ma proprio a questi dati voleva arrivare!
    Mi è successo un’altra volta mentre facevo ricerca su un Paziente e la sua malattia, e per fortuna c’erano la caposala e un caro collaboratore presenti. Non so che parole ho usato, per cui improvvisamente mi si accende un avviso: sei stato scoperto, ma niente paura, sei solo uno dei tanti che frugano fra i siti piccanti, e con, non so più quanti euro, ti forniamo noi il sitema per cancellare le tracce e salvare il tuo matrimonio. Ma ripeto, ero sotto ossservazione, nulla di più lontano dalla realtà, e inytanto il grande fratello vigila, e prende dei bei granchi! Per caso mi segui Giorgio?

  • Connsiderate le mine vaganti intellettuali che girano parlo solo su temi tecnici: solita fonte “Il Coronavirus sembra circolare ovunque ma non ama il mare: “è una buona notizia” affermano – pur con tutte le possibili cautele soprattutto in vista delle sospirate vacanze – i ricercatori dell’Ifremer, Istituto francese di ricerca sull’utilizzo del mare” E anche questo si capiva semplicemnte dalle carte della distribuzione del contagio.
    Ma lo studio non dice del contributo fondamentale delle due brezze giornaliere che circolano al mare, di mare e di terra, e che si uniscono a tutti gli altri venti maggiori circolanti, molto poco purtroppo in Lombardia…

  • La geografia è molto interessante caro Adriano, peccato che l’abbiano tolto da molti piani di studio di scuole di diverso ordine e grado. Un tempo alla scuola primaria, anche adesso, parlando di Storia e Geografia, si sintetizzava di spazio e tempo, area antropologica si chiamava, senza grosse conoscenze della Fisica, a significare la forte correlazione tra le due categorie. Poi poco per volta si è giunti alla separazione,se non eliminazione appunto della Geografia. Tra un pò toglieremo anche la Storia. Forse che non servono alla formazione? E’ vero che la tecnologia ha azzerato le distanze e velocizzato il tempo. Peccato però, perchè adesso ci troviamo a non saper indicare sul mappamondo dove sono le Maldive e a far una gran confusione di fusi orari quando dobbiamo calcolare ora di partenza della destinazione e ora di arrivo, in modo da sottrarre e sommare correttamente. Ma questo c’entra fino ad un certo punto se non per ricordare che anni fa, quando il problema padano erano nebbia e inquinamento, qualcuno propose di abbattere non so quale monte delle Alpi per favorire il ricambio d’aria coi venti provenienti da nord. Quindi non è che senza quel monte il Coronavirus non si sarebbe propagato? E quella ipotesi strampalata forse, se realizzabile, avrebbe la sua ragion d’essere? Naturalmente sarebbe irrealizzabile. Comunque credo anch’io che in questo catino che è la nostra pianura questi fenomeni siano destinati a ripetersi.

  • Finalmente l’evidenza dei fatti prende forma (solita fonte DottNet): “dichiarazioni di Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano: “Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più. Circa un mese fa – ha sostenuto – sentivamo epidemiologi temere per fine mese o inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Qualcuno terrorizza il Paese”

    • Scusa Adriano, ma voi non crederete mica al prof. Zangrillo, spero. Lo stesso Zangrillo secondo cui sono stati falsificati (gonfiati) i dati sui decessi per Covid, al punto che in Italia, in questi mesi, nessuno è morto per infarto, aneurisma, tuomre ecc. Non crederete mica a uno che dice cose simili, spero.

    • tuomre è tumore.

    • La data del’ingresso della variante homo-compatibile da me suggerita dalla forma delle curve nel periodo 5/7.5 coincide con la sua dichiarazione. Attenzione, questo vale per la Lombardia, in regioni dove una ragionata circolazione del virus non è stata consentita si può trovare ancora qualche portatore del ceppo originale.
      Suffragata dalla sua autorevolezza l’espressione “Qulcuno terrorizza il Paese” mi è particolarmente piaciuta.

    • Non scherziamo. Io raccomando a tutti di non togliersi mai la mascherina, neanche quando si va a dormire. Un’imprudenza simile potrebbe causare la morte di migliaia di persone.

    • E state almeno a due metri di distanza dagli altri, mi raccomando.

    • Che stupido, dimenticavo: mettetevi i guanti nei negozi e sanificate gli ambienti almeno due volte al giorno, ne va della vita vostra e degli altri.
      P.S.: forse non dovrei dirlo, ma … il ‘salmone’ di Pietro Carra è magnifico. Ho pensato addirittura che questo blog non lo merita.

  • Zangrillo: “Il Covid dal punto di vista clinico non esiste più. Sono tre mesi che (Borrelli, Brusaferro & Co.) ci sciorinano numeri che hanno evidenza zero”. Ma voi ci credete davvero? Secondo me Zangrillo andrebbe censurato, obbligato a ritrattare, smentito, radiato. Insomma, non possiamo permettere che su questo blog si dicano certe cose.

    • Se non c’è smentita le dichiarazioni di Zangrillo sono legittime. Altro conto è raccontare delle balle, che non vorrei leggere. Parola di semplice lettore.

    • Legittime? Solo perché le dice il primario del San Raffaele di Milano, direttore della terapia intensiva, docente di qua, docente di là? Io invece spero che questo signore venga smentito. E che venga trattato per quello che è, cioè un negazionista irresponsabile (come quel tale qui sul blog, che da tre mesi continua a ripetere che i numeri sciorinati dai media hanno evidenza zero [sic!!]). Così si rischia che la gente non sappia più a chi credere.

  • No, signor Cadè, speriamo di no. Non vediamo l’ora di riconoscere che aveva ragione Lei.

  • Ma ancora non capite? Non c’è opposizione: può parlare Zangrillo non per i titoli, ma perché l’orrore l’ha visto e vede la differenza fra allora ed ora, l’evvidenza dei fatti. Non può parlare Livio perché nega che l’orrore ci sia mai stato, ed è sempre evidenza dei fatti. Potrebbe sbagliare Zangrillo, come me e Tarro, nel dare una spiegazione al diverso quadro. Se Livio dicesse:”la situazone è cambiata” lo ascolteremmo.

    • Giusto, giusto, giustissimo. Quel tale che scrive qui non ha visto l’orrore e si permette di dare i numeri. Come possiamo ascoltarlo?
      Però Zangrillo dice: “sono tre mesi che ci sciorinano numeri che hanno evidenza zero”. Aspetta che conto: marzo, aprile, maggio. Quindi già a marzo i numeri avevano evidenza zero secondo lui. E l’orrore di marzo, si è già dimenticato l’orrore?
      No, no, dovete smentirlo, assolutamente.

    • A malincuore, Adriano, devo chiedere anche a te di non fare affermazioni false e insensate. Tu dici: “non può parlare Livio perché nega che l’orrore ci sia mai stato”. Indicami dove l’ho mai negato oppure ritratta. Io ho visto l’orrore degli ospedali, ho visto la gente morire isolata dai propri familiari, portata via su camionette militari, bruciata senza autorizzazione, ho visto lo strazio dei parenti, ho detto che tutto ciò era un crimine contro l’umanità, una violazione dei diritti umani più fondamentali. La gente è morta, solo un idiota potrebbe negarlo. Tu mi dai dell’idiota? Io ho sempre negato le versioni ufficiali su quelle morti, ho negato l’attendibilità dei dati relativi ai decessi per Covid, ho negato la terribile pericolosità che si attribuiva al virus in sé, ho negato che questa “pandemia” stesse facendo nel complesso e realmente più vittime di altre passate influenze, ho negato la bontà dei protocolli medici, ho negato ci fosse un motivo per vietare le autopsie e bruciare i corpi, ho negato che un lockdown così feroce e insensato rispondesse a un criterio di proporzione tra rischi e benefici, ho negato che le misure poliziesche e liberticide fossero giustificare dal presunto “bene pubblico”, ho negato che mascherine e guanti avessero una reale utilità, ho negato che fosse legittimo vessare i cittadini, anche quelli più disagiati, con multe abnormi e criminali. In questo sono stato sicuramente “negazionista”, ma non ho mai negato l’orrore. Chi sono i veri responsabili di questo orrore? E di quello sociale ed economico che ci attende?Sono stanco di gente che parla a vanvera. Poi dici che mi ascoltereste se dicessi che ”la situazione è cambiata”. Ma allora davvero mi prendi per un idiota. Perché solo un idiota potrebbe pensare che la situazione di oggi non sia cambiata rispetto a quella di tre mesi fa. Tuttavia, alcune cose non sono cambiate. Per esempio, ancora “qualcuno terrorizza il Paese”, come dice Zangrillo. E quando sento che si intendono spendere 2 miliardi l’anno per l’acquisto di mascherine e non so quanti miliardi in vaccini o in aggeggi elettronici di controllo, prevedo che verremo terrorizzati ancora per molto tempo. C’est l’argent qui fait la pandémie.

  • Mai ho pensato a te come a un idiota, ma soprattutto nemmeno come un insensibile. Io, fra gli scettici all’esordio della cosa, ho avuto contatti diretti in ospedale e mi sono convinto presto della gravità. facciamo così, non ne parliamo fin quando non avrò raccolto le testimonianze di medici dell’Ospedale e del Kennedy, cosa che mi sono impegnato a fare per il GAC per documentazione storica. Te li passo e li discutiamo.
    Anche quanto ho pubblicato oggi parla di autopsie su una malattia nuova, inedita, con lesioni nuove e molto variabili. Ora sono dalla tua parte, sono io che dico basta con questa gente che ci fa sprecare mascherine dicendo che vanno cambiate ogni quattro ore (sapessero che uso la stessa monouso da due settimane!), e che vedo Governatori di Regioni che cercano un effetto sponda dal virus, ma qualcosa di brutto è successo.

  • Anzitutto, questo prof. ZANGRILLO, ieri pomeriggio dalla Annunziata su Rai3, era già stato ospite addirittura da Fabio Fazio a “Che tempoche fa” nella puntata del 15 marzo, nel cuore della pandemia, in collegamento assieme al prof. Burioni ed al prof. Galli, a testimoniare il massimo impegno del suo ospedale Milanese, il San Raffaele, totalmente modificato nei suoi reparti tradizionali, con un numero cospicuo di letti di terapia intensiva dedicati al Corona Virus.
    Il prof. quindi è stato in quei mesi testimone attivo in prima linea del ricovero e cura per salvare vite di pazienti giovani e vecchi.
    A due mesi e mezzo di distanza, le sue dichiarazioni esplicite di ieri (mi auguro dal profondo, in toto dimostrabili e dimostrate) assumono particolare rilievo proprio perchè si tratta di personaggio assai “bene informato sui fatti”e la comunità scientifica, soprattutto lo staff di appoggio a chi governa e prende le decisioni, non potrà non tenerne conto!
    Personalmente mi auguro che conseguentemente davvero si possa arrivare presto ad aggiornare le regole di prevenzione che tanto pesantemente ci hanno coinvolto e ci coinvolgono, al fine di limitare il contagio, finalizzate come erano a bloccare, in modo radicale, il passaggio del virus da persona a persona e che tanto hanno condizionato la vita nel nostro Paese e non solo.

  • Il regima si difende. A Zangrillo replica Locatelli (presidente del Consiglio superiore di sanità): “Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo. Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus”. Da qui la necessità di “continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
    Da notare che Locatelli parla di “nuovo casi confermati”, cioè si riferisce a soggetti risultati ‘positivi’ (non si con quale attendibilità), neppure di malati. I nuovi ‘positivi’ in tutta Italia, rispetto a ieri, sono 355, di cui 210 in Lombardia, 54 in Piemonte, 31 in Emilia Romagna. E per questo dovremmo “continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
    Ma veramente è così facile prendere in giro gli italiani?

    • Chiedo scusa, “regime”.

  • Zangrillo risponde a Locatelli: “È sconcertato? Mi dispiace, ma io riporto la realtà dei fatti”.
    E così il prof. GUIDO SILVESTRI:
    “Sull’aspetto specifico per cui Zangrillo mi chiama in causa, cioè l’osservazione che la carica virale nei tamponi naso-faringei positivi per SARS-CoV-2 è più bassa adesso che a inizio epidemia, si tratta di dati di laboratorio molto solidi ed in corso di pubblicazione.

    Sulla famosa previsione dei 150.000 (sic!!!) ricoveri in terapia intensiva entro l’8 giugno, penso che sarebbe utile usare questa vicenda come una opportunità per spiegare al pubblico – con onestà ed umiltà – i limiti concettuali dei modelli epidemiologici, ed i problemi che nascono nel caso ci siano punti deboli nei presupposti “biologici” di tali modelli.SPERO CHE ORA SIA CHIARO A TUTTI CHE IL VIRUS ORA HA UNA BASSA CARICA VIRALE”.

    Non so se è chiaro. Aggiungo io: piantiamola con guanti e mascherine, piantiamola con la caccia agli untori. Riapriamo le scuole, i teatri,lasciamo che le attività commerciali – bar, negozi, ristoranti ecc. – tornino a funzionare in modo normale, smettiamola di perseguitare la gente onesta, chi può andare in vacanza ci vada senza mascherine e distanziometri, si ricominci a stare insieme, riprendiamo a vivere senza paura, non lasciamoci più spaventare dal fantasma del virus.

    • Come sempre Zaia è avanti di un passo (anche cinque o sei) rispetto a tutti gli altri. Da oggi in Veneto niente più mascherine all’aperto, solo al chiuso o a meno di un metro, oppure in negozi e supermercati. Notavo comunque che anche qui da noi, senza bisogno di ordinanze, sono sempre di meno gli “uomini mascherati” all’aria aperta, a piedi o in bici. Visto che le giravolte sulle mascherine, come su tutto il resto, sono state innumerevoli (servono, non servono, ma si che servono, io dico di no), penso che la strada del buon senso sia sempre la migliore.

  • In effetti sarebbe ora anche di sentire i clinici che lavorano sul campo per capirne l’evolversi. Verrebbe da pensare che i virologi invece lavorano nei laboratori. Senza nulla togliere alla ricerca, sia chiaro. Nel senso che Zaia chi ascolta? Non so. Di fatto, a Venezia, non il pienone, ma quasi. Leggo anche che oggi in Liguria sono cresciuti i contagi. Si ammaleranno tutti? Con quale gravità?

    • In Liguria sono cresciuti i contagi (32 in tutto) per il semplice motivo che sono cresciuti in modo esponenziale i tamponi. Tra l’altro, per inciso, i liguri sono anarchici per natura e andavano serenamente in giro senza guanti e mascherina anche nei periodi peggiori, soprattutto gli anziani, che in Liguria sono la stragrande maggioranza della popolazione. Ad ogni modo le rianimazioni si sono svuotate dappertutto, l’hanno ri-detto al Tg della sera. Da una parte sarà scemata la virulenza del Covid, ma dall’altra è indubbio che abbiamo “imparato” a curarlo. Credo che ormai sia chiaro a tutti che intubare le persone, soprattutto se ultraottuagenarie, non è stata una grande idea. E comunque il vero virus, adesso, è il tracollo economico del Paese, per salvarsi dal quale le mascherine non bastano. Sarà un massacro.

  • Allego un’intervista del prof. Tarro in data 22 aprile. Sono scontate le manovre del regime e dei suoi giornali per mantenere alta la tensione, ma il numero dei ‘contagiati’ è pura retorica. Il contagio in sé non significa malattia. I dati ufficiali parlano di 233.000 contagiati in Italia. Questo dato è sicuramente irreale e anzi ridicolo. Una influenza stagionale provoca ogni anno circa 6 milioni di contagi (in Italia). E diversi studi stimano che il numero dei contagiati di Covid-19 in Italia sia di decine di milioni (uno studio inglese citato da Tarro a marzo calcolava che il 60% degli italiani fosse contagiato e immunizzato). E oggi sembra finalmente dimostrato che gli asintomatici non sono contagiosi. Bisogna solo chiudere le orecchie alle sirene della paura (visto che non possiamo chiuder loro la bocca).
    https://fondazionenenni.blog/2020/04/22/coronavirus-una-nuova-ondata-a-ottobre-prossimo-chi-lo-afferma-dice-una-colossale-stupidaggine-parla-il-prof-giulio-tarro/?fbclid=IwAR14yRYCtOjQyHXWh1x1QRExQzggpCGbTK9qhbBCbeoKdGInT0HdkTcvhz0

  • Una nota personale: a gennaio e febbraio sono stato ripetutamente a contatto con miei studenti provenienti da Wuhan e dalla provincia di Hubei (dove erano andati per le vacanze di Natale). Mi riportavano le notizie che arrivavano da amici e parenti cinesi. Già allora si aveva la certezza, in Cina, che i soggetti asintomatici non fossero contagiosi. Altra certezza era che il numero dei contagiati fosse enorme (decine, forse centinaia di milioni, perché le imminenti feste avevano provocato grande mobilità nel Paese) ma che il virus causasse solo in minima percentuale dei sintomi (in Cina ci son stati 4.00 morti su un miliardo e mezzo di persone, cioè niente). Da allora ho cominciato ad avere dubbi su questa pseudo-pandemia.
    A Rita vorrei dire di guardarsi da Zaia. È uno di quelli che vorrebbero rendere obbligatorio il sistema di tracciamento, con tutti i suoi mostruosi annessi e connessi. Dio ci salvi.

    • Siamo già tutti tracciati anche senza Zaia, caro Livio. Proprio ieri ho scoperto l’ennesima gabola: lui possiede un android mentre la moglie ha un cellulare vintage. Lei “è salva”? Eh, no! Poiché l’abbonamento dei due telefoni rientra nel più conveniente “pacchetto famiglia”, che quasi tutti gli italiani hanno per motivi di minore spesa, automaticamente la “rilevazione anti-Covid” è stata impostata (all’insaputa di entrambi) su tutt’e due gli apparecchi. Mi chiedo quanto tutto questo sia legale. Domanda retorica, non può esserci legalità in un regime totalitario.

  • Non me ne vogliate, non mi date dello snob, ma credo che nello sforzo di attuare il rapporto paritario di paracelsiana memoria si stia sbagliando canale comunicativo, e quanto peggio, quest’effetto di visibilità medica stia inducendo persone serie ed assumere a tutti gli effetti il ruolo di prime donne, stando al gioco delle parti. Essere medici è difficile perché prima o poi si arriva a un conflitto fra dati e intuito, e allora emerge la differenza fra le personalità. Difficile fare i medici fra medici perché dei colleghi potrebbero essere “distratti” da fattori poco scientifici e molto personali.
    Fatta la premessa penso si stia facendo confusione, anche nelle dichiarazioni, fra SARS-CoV-2 , il virus, e Covid, la malattia, D da disease, e in effetti li sento usare male.
    La grande capacità di contenimento e di contromisure rapidamente aggiornate con la crescita di conoscenze ha limitato il danno della malattia, e adesso?
    Adesso la situazione è cambiata, ma il virus ha un’altra faccia, o la malattia ha un’altra faccia?
    Non ammetterlo può anche essere un fattore prudenziale, sul quale non sono concorde, perché se non circola ora che è meglio controllabile quando ne approfittiamo per trovare un equilibrio? Resta un quesito: è realmente mutato, cioè il suo patrimonio genetico è significativamente diverso, o sono le condizioni ambientali mutate?
    Perché le duecento varianti riscontrate non vogliono dire niente: possono essere duecento varianti che inducono nella cellula la produzione di un solo diverso aminoacido con lo stesso risultato lesivo globale.
    Uno studio serio per arrivare alla verità prevederebbe poi la suddivisione dell’umanità in sottogruppi: due macrogruppi, curati e non curati, e vari minori in condizioni e climi diversi. Non c’è bisogno di comitati etici per capirne l’inattuabilità, quindi dobbiamo procedere senza un vero dato scientifico, a naso. A naso Giulio Tarro, ora Zangrillo, e piccino piccino io, che poi faccio anche un altro mestiere, ma comunque con mentalità scientifica, diciamo semplicemente che il virus, mutato o meno, impatta con l’umano con diverso risultato. Attenzione, l’importanza della carica virale è però fondamentale e dimostrata: e se fosse lo stesso ma ce ne dividessimo di meno in quantità a testa? Nella sostanza non fa differenza, per ora, ma in caso di riduzione dell’allarme sì. Possiamo comunque fidarci delle cure per chi si ammala male e gli altri avanti con una nuova normalità, che l’umanità è meglio che impari, da bravi ometti adulti, ad osservare come semplice buona educazione per sempre.
    Altra ipotesi: da Tarro in poi ci sbagliamo perché è uno stagionale, e quando avrà perso il fattore climatico che lo ostacola saremo al punto di partenza, ma con la differenza che la gente non sarà più spaventata, e quindi più difficilmente controllabile.
    Brutto il termine controllabile vero? Purtroppo una massa non è una somma di adulti, ma di pochi adulti e tanti reinfantizzati. Quindi trovo eccessivo il mantenimento di provvedimenti in essere, ma necessaria la guardia alta, con un’opera di continua verifica della collaborazione e maturità della popolazione.
    Ultima ipotesi: è una guerra, costi quel che costi si va avanti tutta, muoia chi deve morire e basta, siamo al servizio del PIL e del godimento, non sentiamo ragioni. Se esplicitiamo questa scelta, in modo organizzato, potremo, se tutti concordi, opporci a chiunque ci voglia imporre delle restrizioni. Ma ci credete? Al primo starnuto scapperebbero tutti accusando chi li ha lasciati liberi di esporsi al pericolo.
    E ogni volta mi impongo di non parlarne più, ma finisce per vincere la tastiera.

    • Lo sai, Adriano, la lingua batte dove il dente duole e oggi è impossibile non parlare delle mille problematiche legate al virus, che ovviamente non sono solo sanitarie. La modificazione antropologica, comunque, è fattuale. Dopo la diffusione dell’Hiv è finita la promiscuità sessuale decantata come liberazione negli Anni ’60-’70; dopo la diffusione del Covid-19 è finita la socialità con il distanziamento obbligatorio; con la prossima epidemia finirà anche l’individualità attraverso il tracciamento ossessivo e invadente. Dopo di che speriamo che gli alieni si mettano un mano sulla coscienza e decidano di farla finita una volta per tutte con la nostra inutile specie. Cosa ci stiamo a fare qui, se non siamo più neanche umani?

  • Un’osservazione che credo, a mio parere, possa aiutare a meglio collocare “politicamente” l’uscita tranchant del prof. Zangrillo (con tutti i suoi baravi “nastrini” sacrosantamente appuntati sul petto, da reduce glorioso delle battaglie vinte sul campo, in prima linea, contro covid-19), che ha messo a soqquadro virologi e Comitato scientifico, nel pomeriggio “rosso” della Domenica, gestito da Lucia Annunziata: sappiamo vero chi è il datore di lavoro del prof?

    • Franco, la tua potrebbe sembrare una insinuazione bassa e meschina, fatta solo per ottusa fedeltà al regime. Ma naturalmente tu adesso ci spiegherai perché, per quali gravi conflitti di interesse il prof. Zangrillo (come il prof. Tarro e altri) non è credibile, o è corrotto.

  • Casa di riposo di Genova: 30 casi di contagio dopo tre mesi di chiusura. Indagini presso gli operatori, in questa fase ritenuti responsabili di aver introdotto il virus. Questa è l’anarchia dei Liguri. Alla luce di tutto questo che le dichiarazioni di Zangrillo, al soldo del Berlusca, e funzionale o strumentale alla manifestazione delle destre unite a Roma oggi, facciano nascere dei sospetti è umanissimo. Ho anche sentito le dichiarazioni di Salvini, progettuale, programmatico come al solito, che invita ad investimenti autarchici per strade, autostrade, scuole, tanto pagherebbe lo Stato. Con quali soldi? A parte Taiani, che non esclude il ricorso al Mes, tutti gli altri vivono in un altro mondo, tra nazionalismi e statalismi senza costrutto se non con investimenti non so fino a che punto produttivi. Invece ho sentito la ministra Bellanova che invita, favorevole, ad impiegare in agricoltura tutti i beneficiari di reddito di cittadinanza, Naspi e altri sussidi. Perchè ormai è chiaro che il famoso reddito, che avrebbe dovuto indirizzare al lavoro, di posti non ne ha creato uno, se non per i navigator che chiamarli lavoratori è una bella sfida. Naturalmente le destre populiste , 5stelle compresi, perderebbero molti consensi.
    Grazie ai grillini non se ne farà niente.

    • Questo commento è un monumento alla superficialità. Bell’e che fatto il processo ai dipendenti dell’Rsa di Quarto: colpevoli! Un medico di lungo corso e di chiara fama come Zangrillo è diventato una marionetta del Berlusca perché ha osato opporsi ai diktat demenziali degli “esperti” di Stato. E’ arcinoto che ci sono 100 mld. già stanziati per opere pubbliche rimaste finora sulla carte, ma per poter dire che Salvini è un pirla quei soldi non ci sono. Tutti vivono su Marte tranne gli illuminati del Pensiero Sinistro, che se mi fanno ribrezzo dovrà pur esserci un perché, e difatti il motivo è che non capirò mai questo modo di s-ragionare.

    • Per Livio: niente di” basso e meschino” (questo lo affermi tu!) e nemmeno alcun “conflitto di interessi” (idem come prima!) l’affermazione del prof. :”In realtà il virus, praticamente, dal punto di vista clinico, non esiste più»” mi pare veramente improvvida, la stessa cosa poteva/dovevaa essere detta in altri termini, specie in una fase assai delicata di uscita dalla pandemia in Italia!
      Questa la ragione per la quale a me è sembrata più dettata dall’appartenenza “politica” (per questo ho citato il suo “datore di lavoro”) che dal buon senso di chi ha combattuto in prima linea, come lui, nei momenti topici del contagio.
      Nemmeno ho detto che Zangrillo non sia credibile (un’altra volta questo lo dici tu!), anzi in altro commento, poco sopra, ho affermato il contrario, solo che un’affermazione così tranchant, fatta in tv al cospetto di …..oves et boves, giustamente vogliosi di rompere le fila, tende più ad indebolire l’azione di “governo” (ci intendiamo sul significato del termine vero?) che a dare motivazioni positive, costruttive a chi ascolta!
      Io adesso ti ho spegato Livio!

    • Franco, ti ringrazio della spiegazione. Dire “sappiamo vero chi è il datore di lavoro del prof?” implica chiaramente un sospetto sulla obiettività e indipendenza delle sue dichiarazioni. Io non sono abituato a usare allusioni e insinuazioni, dalle quali si può sempre recedere dicendo “non intendevo…sono stato male interpretato”. Ho già detto che la politica non fa per me.
      E l’immunologo svizzero citato sotto, sarà anche lui politicizzato, pagato da qualcuno per dire quelle cose?
      Invece i medici che sostengono le scelte del governo sono tutti in buona fede?

  • Dimenticavo, Salvini dice anche di sburocratizzare. Siamo quindi, volendo, in una botte di ferro. 100 miliardi di opere pubbliche senza troppe pratiche, che magari si sfugge anche ad eventuali controlli, tra amici degli amici, parenti, parenti dei parenti, ma pur di far lavorare va bene tutto, e l’agricoltura della Ministra Bellanova che propone di lavorare nei campi. A questo punto non avremmo bisogno nè di Mes nè di Recoveru fund europei. Lo dico sempre che chi fa da sè fa per tre. Sia chiaro però, non voglio generare equivoci, la proposta della Bellanova a me va benissimo. Magari non è necessario mettere la luce nei campi e far lavorare di notte. Facciamolo prima.
    Quanto al ribrezzo procedi pure, un’altra vomitata e via.

    • A Genova “senza troppe pratiche” abbiamo viaggiato da dio. Come in tutte le società sane, “uno” si accolla ogni responsabilità (nel nostro caso, il sindaco) e se qualcosa va storto lo si impala nella pubblica piazza. Troppo comodo è colpa mia, tua, di quell’altro, dello zio prete, del vicino di casa, cioè di nessuno.
      Non mi sembra che negli ultimi decenni, nonostante le vagonate di inutili incartamenti, mafia e ndrangheta si siano scoraggiate. Anzi, hanno aumentato i loro fatturati alla stra-grande, avendo degli ottimi burocrati (più scafati di quelli statali) al proprio servizio. Quanto alla proposta della Bellanova, trattasi della tipica bestiata all’italiana che non ha eguali in nessun Paese del mondo, e che mi auguro venga fermata in Parlamento dai grillini dissidenti, sebbene non ci speri. Sono troppo attaccati alle poltrone.

  • Perchè BESTIATA? Poi è ovvio che i grillini boccerebbero la proposta. Dove li vanno a prendere i voti altrimenti? Però adesso vado a bermi un bianco. Hai tempo per trovare una spiegazione sensata. A Genova viaggiato da Dio? Cosa vuol dire? E quando piove? Stai parlando del ponte? E quando l’han costruito sui tetti delle case? Sarà stata qualche amministrazione di sinistra. Anche qui hai tempo per rispondere. In verità ho paura che tu possa fregami come niente, essendo di quelle parti. Pazienza. Se invece riterrò la tua risposta la solita propaganda te lo dirò.

    • Ma certo che sto parlando del ponte, dato che è l’unico esempio “sburocratizzato” d’Italia, e tutto ha funzionato come un cronometro, com’è logico che sia quando il referente è UNO.
      A partire dal 1947 e fino a tre anni fa Genova e la Liguria sono state un feudo del Pci-Pds-Pd, e non ho bisogno di soffermarmi oltre su devastazioni ambientali e intrallazzi amministrativi che hanno distrutto un territorio e il suo porto, prima fulcro del Mediterraneo.
      Per quanto riguarda la Bellanova, che invece di preoccuparsi di Agricoltura si diletta in minchiate ideologiche, credo le abbia risposto in modo esaustivo la contadina di Apricena nella lettera aperta pubblicata un po’ dappertutto. Faccio un copia-incolla, nel caso qualcuno non l’avesse ancora letta :
      “Lo Stato è più forte del caporalato! Da oggi gli invisibili saranno meno visibili… E le lacrime scesero sul suo volto. Una scenetta che ha emozionato milioni di italiani, ma non quelli come me (contadina da generazioni) e non perché abbia un cuore duro.
      Anche io piango, ma in completa solitudine per assaporare meglio il sapore delle lacrime, in solitudine per riuscire a leggermi dentro cercando risposte del come affrontare il mio futuro incerto.
      Noi agricoltori, siamo solo vittime di questo sistema e non la causa!
      Ecco “la causa”, quella che lei avrebbe il diritto e il dovere di debellare. È inconcepibile per noi lavorare in condizioni disumane, si ha capito bene disumane!
      Perché sa, quando i nostri meravigliosi prodotti, quelli che per renderli tali abbiamo messo anima, passione e sudore, arrivano sul mercato a 0,10 cent., abbiamo fino a nove passaggi di filiera e se si rapporta il prezzo della materia prima al prezzo di vendita al consumatore, emerge un ricarico del 4000%.
      Allora si che versiamo lacrime, ma sono lacrime vere perché consapevoli che ci restano poche alternative: estirpare le piantagioni, lasciar cadere i frutti oppure continuare ad essere sottopagati! Certo cara Ministra, sottopagati! Perché anche noi siamo sottopagati, la nostra giornata lavorativa non la consideriamo quasi mai per illuderci che abbiamo guadagnato qualcosa in più!
      Grazie Ministra, grazie a lei anche il caporale avrà un regolare permesso di soggiorno, colui che è tutto ma nel 70% dei casi non è mai un italiano!
      Noi continueremo a piangere da invisibili ma con la dignità che ci contraddistingue.
      Cordialità

  • Mi par di capire che, mancando ormai i decessi, mancando le terapie intensive, mancando i malati (visto che questo “terribile virus” sembra aver esaurito la sua carica), la strategia della tensione debba ora affidarsi al calcolo dei “positivi”.
    In questo modo la paura si può alimentare all’infinito, visto che probabilmente vi sono in Italia parecchi milioni di persone che, se sottoposte a tampone, possono risultare positive, a prescindere dal fatto che il test sia sbagliato in oltre l’80% dei casi e che l’essere positivo non significhi ormai quasi niente.
    Ma il regime prosegue imperterrito nella diffusione di sentimenti fobici (“il contagio! il contagio!”), opera cui si prestano ben volentieri i giornali di regime e, involontariamente, i soliti Dormienti.

    • In tutti casi se non c’è contagio non c’è malattia, per chi ci crede. Se poi Lei preferisce la compagnia del Generale Pappalardo… Ho visto le immagini della manifestazione di oggi a Milano, senza simboli di partito. Molto divertente.

    • “Se non c’è contagio non c’è malattia, quindi, se c’è contagio c’è malattia, quindi, il generale Pappalardo è divertente”. In fatto di logica non La batte neanche il Cappellaio Matto.

  • Settore agricoltura: ovvio che va normato, magari contestualmente alle assunzioni. Se però si preferisce andare avanti con gli schiavi fate pure.

    • Spiega con parole tue cosa c’entra con l’agricoltura la regolarizzazione di centinaia di migliaia di colf e badanti, oltre che di nullafacenti. Tra l’altro le professioni di colf e badanti sono un vuoto a perdere, nel senso che scompariranno nel giro di pochissimi anni poiché la prossima generazione non se le potrà permettere, peccato che nel frattempo i 600mila sorteggiati saranno diventati 1 o 2 milioni (da mantenere, ovvio) in virtù dei ricongiungimenti famigliari. Bisogna essere dei mentecatti per fare una cosa del genere in un momento come questo. E difatti siamo gli unici scemi d’Europa che lo hanno fatto.

  • Scusi signor Cadè, non ho capito la sua di logica. La mia è questa: dando per scontato che la malattia esiste, dal mio punto di vista, non mi sembra strano che traccino ancora i contagi. Se non si è contagiati non si sviluppa la malattia. La prevenzione è questa. Quanto al Generale, non c’è nessun “quindi”. Era per sottolineare che non essendo Pappalardo nè un virologo nè un epidemiologo nè un clinico io credo che la sua posizione sia essenzialmente ideologica, direi partitica. E qui la consecutio c’è, e dire che Lei signor Cadè è in buona compagnia non mi sembra illogico, dal momento che non c’è nessuno più ideologico di Lei, nonostante i numeri che dà in continuazione. Credo quindi, pur dichiarandosi non iscritto iscritto a nessun partito o simpatizzante per chissà quale schieramento, di poterla classificare tra i partecipanti delle manifestazioni di ieri che ipocritamente hanno sfilato senza bandiere. E qui il “divertente” ci sta. Per dire cosa? Per dire che il suo commento di ieri alle 20:02 non ha nè capo nè coda. Non è logico il suo di intervento, non il mio.

    • Cerco di ripeterlo. È evidente che più tamponi si fanno più aumenta il numero di ‘positivi’ (o falsi positivi), visto che in Italia milioni di persone sono state contagiate, pur senza ammalarsi. E dall’aumento di ‘positivi’ cosa si può dedurre? Che siamo ancora in pericolo? Deduciamo solo che in Italia milioni di persone sono portatori sani di questo virus, come del virus dell’herpes labiale o di altri virus. E questa sarebbe “prevenzione”? Dovremmo di nuovo chiuderci tutti in casa, distanziarci, portar le mascherine, affibbiare multe, perché aumentano i tamponi ‘positivi’?
      Secondo punto: è evidente anche che Pappalardo non è un virologo ecc., ma nessuno dei nostri governanti lo è, e quindi? Lasciamo la nostra vita in mano ai virologi? Purtroppo sì, l’abbiamo lasciata a certi virologi e i risultati si sono visti. Questa è un’altra grossa e ridicola stupidaggine che circola: “solo gli esperti possono parlare”. E sicuramente io non entro in dibattiti scientifici ma, ascoltando le polemiche fra ‘esperti’, analizzando dei fatti e dei dati, mi faccio una mia idea, come fa Lei e come fanno tutti, in modo più o meno approfondito o logico. Tra un po’ proibiranno anche questo? Vieteranno il ‘libero esame’ come faceva un tempo la Chiesa?
      Domanda retorica perché è proprio quello che stanno cercando di fare. Insieme al numero dei ‘positivi’ aumenta il numero dei Dormienti.

  • E Marino mi scuserà se anche in questo caso sto mangiando l’osso senza carne attaccata.

    • E il signor Pasini scuserà anche me se continuo a rifilar patacche, cercando di sabotare la nostra Repubblica insieme a fascisti, complottisti e tupamaros (il signor Pasini sembra mi dia dell’imbecille… ma lui parla in generale, allude, come l’oracolo di Delfi, non spiega né nasconde ma accenna).

  • Anch’io capisco poco dell’atteggiamento di Marino, anche perchè ormai, più che sollecitato, continua a negarsi. Mi sembra un comportamento poco corretto. E tanto per rinfrescare la memoria copio uno dei commenti scatenanti, mio, e il contro commento di Francesco. Per essere più precisi incollo anche, in sequenza l’intervento di Marino :
    “il Nicola tira fuori lui stesso una fake: quella dei finanziamenti russi alla Lega, ovviamente mai provata, non esistendo in realtà.” Rita, per correttezza, di quei soldi ne hai parlato prima tu.
    “Nessuno ha ritenuto necessario andarsi a rivedere il filmato (sic!) dell’anno scorso, neppure quelli come me che sono dei fanatici della precisione. E sai perché? Semplice: il Pensiero Sinistro è esattamente quella roba lì. Senza ombra di dubbio.”
    Siccome cerco di essere preciso anch’io, che spessore ha questa tua considerazione, se non la solita propaganda?
    E tra una dittatura globalizzata e una nostrana giuro che non saprei cosa preferire.
    Quando a Zoch giuro che non avrebbe destato il mio interesse se non per la “perfidia” che mi alcune volte mi caratterizza. Ci metterei anche il “comportamento infantile”. Sai, il mio intendo non era aprire nuove finestre.
    In attesa che il signor Mainetti mi delucidi dopo aver comparato la tabella che ho linkato. Non avendo una forma mentis tecnico-scientifica, vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire questa storia del debito pubblico olandese comparato a quello italiano. Ma adesso chiudo, la mia vena polemica oggi è esaurita. Distinti saluti”:
    “Si, anche xché , sommessamente, qualche attinenza dei commenti con il tema in commento, per un minimo di correttezza, dovrebbe pur esserci, o no?
    Quanto poi ad un intervento ….censorio sulle fake, da ovunque provengano, nn mi sarebbe materialmente possibile in primis, e nemmeno lo ritengo opportuno, in secundis; a voi che … “Vi disputate l’osso”, la responsabilità di calibrare adeguatamente la canna da fuoco anche rispetto alla portata ipotizzata!”;
    “Caro Francesco, è vero, si disputano l’osso, ma non c’è più niente attaccato, eppure tirano fuori i denti, Che sia un gioco? Son capaci di mangiarsi l’osso senza carne attaccata. Ognuno si diverte come gli pare, e quelli con senso attaccato al cervello perchè dovrebbe commentare, e che cosa?”
    Distinti saluti.

    RISPONDI

  • Rita, cazzo, vedi di capire se ci riesci. Io ho detto, ripeto, che stiamo importando mano d’opera dal Magreb quando qui di mano d’opera, con tutti i disoccupati che ci sono, se ne troverebbe. Questo in alternativa ai sussidi a fondo perduto. Se si impiegassero in agricoltura i nostri disoccupati, garantendo diritti e inquadramento, eviteremmo di sbatter via un sacco di soldi restituendo dignità, forse, a chi preferisce stare spaparanzato sul divano. Anche se questo argomento non ha presa su questo blog.
    Le badanti? Stessa questione. Vedrai che di questo passo quel lavoro farà gola ad un sacco di gente, senza importare le moldave. Se poi noi italiani quei lavori non li vorremo fare allora dovremo fare a meno anche di tanto assistenzialismo.

    • La discussione sul lavoro agricolo mi sembra importante e vorrei capire. Se non intervengo è perché non ne so quasi nulla e di solito cerco di non sparare “ad minchiam”. Non si potrebbe dedicarle un post a parte, visto che non c’entra col virus?

    • Quindi sei d’accordo anche tu, la “sanatoria Bellanova” è una porcata. Voluta dalla Cgil, aperta e chiusa parentesi. La stessa che ha tolto i voucher insieme alla possibilità di lavorare a svariate migliaia di persone che adesso sono disoccupate, o costrette a lavorare in nero. Quando non si conoscono le dinamiche del lavoro e si ragiona per dogmi … finisce sempre così. Faccio inoltre presente che una badante costa mediamente 1.200 euro al mese, vitto e alloggio. Tu pensi di potertela permettere? Finita la generazione degli attuali 80-90enni, che hanno vissuto nel Belpaese godendo di innumerevoli garanzie, chi assumerà una colf o una badante? Nessuno. E ci avanzeremo sul groppone i “bellanoviani” da mantenere.

  • E’ vero, tema importante quello dell’agricoltura, anche se ormai tutto è soppiantato dalle macchine. Ma stagionalmente si pone il problema della raccolta, e il lavoro stagionale occupa tantissimi operatori per esempio nel turismo. Poi io non so, se piuttosto che i bellanoviani, finita la raccolta, ce li troveremmo sul groppone, ma credo che la stessa cosa valga per i lavoratori che importiamo. Vuoi che nessuno cerchi di restare con tutti i problemi annessi e connessi? In tutti i casi credo che non siano lavori da sbatter via. Quanto alle badanti io credo che il problema si risolverà con l’età media che in tempi di vacche magre, senza cure, alimentazione sana, inquinamento e virus sarà destinata ad abbassarsi. Non saremo più un paese per vecchi. Poi io non ho gli strumenti per affrontare il tema agricoltura in generale. Come dice il signor Cadè, vado ad minchiam. E fuori tema lo siamo da un po’. Chiudo anch’io dopo tante opinioni da bar.

    • La maggioranza dei “raccoglitori” impegnati in Italia settentrionale sono romeni, albanesi e macedoni che terminata la “stagione” se ne tornano a casa loro. I bellanoviani sono gli africani che vivono nelle baraccopoli del sud, dei quali solo una minima parte lavora nei campi al soldo dei caporali, loro connazionali, mentre tutti gli altri fanno … “altro”. Non sto dicendo niente che già non si sappia, sono cose note, per questo poi la gente s’imbufalisce.

  • Una seconda ondata di Covid-19, con relativo nuovo confinamento? Non ci sarà di sicuro. Lo sostiene il noto immunologo bernese Beda Stadler, che critica anche il Consiglio federale: avrebbe dovuto procedere più rapidamente con alcune riaperture. «Le cifre relative all’infezione sono ormai da settimane estremamente basse. Nel frattempo è più probabile fare un cinque al lotto che essere infettato dal virus».

    «Visto in modo spassionato per i più giovani e le persone sane il coronavirus non era un pericolo mortale neanche prima, sebbene si sia sempre sostenuto il contrario. Il Covid-19 è estremamente selettivo. Persino se hai 70 anni, se non ha una specifica malattia di base il rischio di decesso è piuttosto basso. In realtà il virus rappresenta un pericolo reale solo per pochissime persone».
    «Per la grandissima parte della popolazione il coronavirus rimane una malattia innocua. Il Consiglio federale avrebbe quindi potuto anticipare di un mese gli allentamenti decisi ora».

  • Il professor Gulisano, epidemiologo, parla della “pseudo-pandemia” (che lui chiama “epidemia geriatrica”). Raccomando caldamente la visione:
    https://www.youtube.com/watch?v=nfEqgD0Ztu4
    In sintesi:
    1. non è stata una pandemia ma una “epidemia geriatrica”. L’età media dei contagiati è 61 anni, dei morti 80 anni.
    2. c’è stata una evidente inadeguatezza dei reparti di terapia intensiva e un procedere “a tentoni” nelle procedure mediche
    3. l’epidemia ha avuto una fase 1 fino a marzo e una fase 2 più aggressiva da marzo in poi
    4. il virus è un virus influenzale, quindi stagionale, ed è ormai innocuo
    5. le misure di lockdown non dovevano essere così generalizzate ma mirate a proteggere le fasce a rischio
    (mi pare però che neanche questo epidemiologo sappia spiegarsi la stranissima distribuzione geografica dell’epidemia)

  • Pare assodato che dopo aver contenuto il Coronavirus aumenteranno di numero superiore i malati di cancro e morti. In questi tre mesi i malati oncologici, per ragioni che si conoscono, abbandonati a loro stessi, non diagnosticati, non curati, esitanti ad un controllo per paura del virus, metteranno a dura prova i reparti dedicati. Pare che per guadagnare il tempo perduto, per riprendere analisi visite e terapie non basterà un anno, con risultati per molti prevedibili. Col senno di poi adesso è facilissimo dire che la scienza ha toppato di brutto, lavorando sulle probabilità piuttosto che sulle certezze. Proprio per il senno di poi forse una giustificazione alla classe medica e ai tanti esperti che hanno dettato regole se la meriterebbero. Certamente non da parte dei malati che sanno benissimo che il tempo è fondamentale. Quindi in previsione di prossimi indesiderati arrivi io mi auguro che il Mes da spendere in sanità diretta e indiretta venga accolto ed usato per ripensare i nostri ospedali, pubblici, sia chiaro.

    • Discorso complesso Ivano, perché tenere una flotta armata all’ancora significa far arrugginire il metallo e rispondere al fuoco con tecnologie superate. Va ripensata l’organizzazione. L’Ospedale è un braccio armato cui le cose più serie devono arrivare solo per intervento tecnico di alta qualificazione. Il territorio, disarmato in quanto sembrava che uffici igiene e medici di base si grattassero le appendici intercrurali pendule, ha fallito. Come a noi hanno insegnato che non si fa diagnosi da ricoverati, ma si entra solo il giorno dell’intervento con le idee e programma già chiari, così ora va ricostruita la rete, che non sono mattoni, ma sistema. Capito vero?
      Stipendi, non fondi: di Ospedali mai finiti ne abbiamo già abbastanza, e la corsa a spendere perché ce li danno ora e altrimenti evaporano sarebbe quanto di peggio. Confido che persone, tecnici, che hanno fatto esperienza, considerato che il mondo ancora guarda per vedere cosa facciamo in Sanità in Italia, sappiano riorganizzare il tutto per la prossima volta, che sia fra uno o mille anni.

  • Certo Adriano, ripensare gli ospedali e la sanità sono questione complesse, per questo credo che il tanto sospettato Mes, pensiero grillino a parte, ci potrebbe dare una mano. Volevo solo dire questo.

    • Sì, ma starei atttento agli investimenti una tantum, perché ogni chilometro di strada asfaltata prodtto è un debito di manutenzione per il futuro, e un invito per il malaffare. Invece credo che serva più spesa corrente, uomini, non cose.

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