menu

RITA REMAGNINO

Se tutto va bene, siamo rovinati

L’altro ieri l’ex ministro degli Esteri Enzo Moavero ha svelato l’arcano, ora vediamo se anche gli europeisti più trinariciuti la capiscono, o si ostinano a non vedere. Illustrando la situazione alla commissione Politiche Ue della Camera, l’ex inquilino della Farnesina ha spiegato che, per quanto concerne il Recovery Fund, “la spesa dei fondi sarà gestita direttamente dalla Commissione europea con regole e controlli inusuali e meticolosi.” E questo perché Bruxelles pretende “riforme strutturali in linea con le raccomandazioni che ogni anno l’Unione indirizza agli Stati.”

 

E’ chiaro? Austerità, lacrime e sangue.
E se l’Italia non fa queste riforme?

 

 

Nell’intervista a Repubblica Moavero ha dichiarato anche che “La Commissione congelerà i soldi e li cancellerà definitivamente se per 18 mesi non vedrà progressi tangibili.” Questo perché Bruxelles “risponde legalmente per l’uso dei fondi e dunque sarà molto attenta e darà ferme indicazioni ai governi beneficiari.” Insomma, il Recovery Fund non solo non è la «potenza di fuoco» reclamizzata da Conte, che a furia di apparire in televisione è diventato la brutta copia di Mike Bongiorno, ma un vero e proprio trappolone.

 

 

Perché, allora, il PD si ostina a volerlo a tutti i costi, quando ci potrebbero essere altri strumenti senza metterci da soli il cappio al collo? Le ragioni non sono di carattere economico-finanziario, come sottolinea il deputato 5 Stelle “dissidente” Pino Cabras: “Per investire nella sanità non serve uno stock di prestiti. Se intendiamo assumere medici, infermieri, ricreare i presidi territoriali e così via, la spesa corrente aumenterà nel lungo periodo. Se spendo i 36 miliardi del «MES sanitario» per assumere medici, quando finisco i soldi li devo licenziare, no? Non è dunque lo strumento giusto.

 

In realtà, c’eravamo arrivati anche noi cittadini. Tuttavia i pidi-grillini vanno avanti imperterriti per la loro strada, ignorando persino le opposizioni che suggeriscono da mesi un’altra via: reperire la somma necessaria sui mercati, tra l’altro ad un tasso di interesse solo marginalmente più alto (in seguito al potenziamento del piano di acquisto titoli da parte della BCE). Ma l’ossessione pro-MES dei “sinistri” nostrani non c’entra nulla né con le esigenze di finanziamento dell’Italia né tantomeno con un riscoperto amore per la sanità pubblica, avendo una natura puramente politica.

 

Si vuole mantenere l’Italia ancorata al «vincolo esterno» europeo e proseguire nel percorso di integrazione economica sovranazionale, continuando ad imporre al Paese politiche neoliberali (tagli ai servizi pubblici, riduzione dei salari, ulteriore flessibilità nei rapporti di lavoro, riforme del sistema pensionistico e cessioni del patrimonio pubblico come da «piano Colao»). Il disegno è talmente chiaro che ne ha parlato su Repubblica persino un moderato come Stefano Folli, che scrive: “aderire al MES significa entrare in un percorso ben definito, ancorando l’Italia a criteri precisi per la gestione futura del debito.” Tradotto: indebitare ulteriormente il Paese serve ad assicurare che le politiche economiche italiane vengano sottoposte all’austerità secondo i diktat dell’Europa a trazione tedesca. Ancora una volta (Alberto Sordi docet) il vero problema dell’Italia non è il «nemico» bensì le quinte colonne dei traditori interni.

 

Che il consesso europeo sia più importante per i pidi-grillini del Paese reale lo stanno dimostrando in questi giorni i cosiddetti «Stati Generali dell’Economia», definiti ieri dalle piazze che ormai ogni sabato si riempiono di gente infuriata «l’ennesima truffa senza nessun mandato popolare». Mentre l’Europa riparte, l’Italia modello Grande Fratello (manca Maria De Filippi) litiga su tutto, dalle gabbie in plexiglass alle mascherine, fino a scontrarsi con le norme inapplicabili ad esercizi pubblici, commerciali, scolastici. Ecco perché dissentire oggi è un dovere civile, chi tace acconsente.

RITA REMAGNINO

14 Giu 2020 in Politica

95 commenti

Commenti

  • Come si fa (incoerente ) a non commentare visto che in copertina hai messo la Boldrini in ginocchio, sappiamo per chi? Allora io segnalo la Presidente del Senato in volo con elicottero su Padova, ieri, portandosi appresso reliquia e statua di sant’Antonio. E ci aggiungerei anche qualche rosario e vangelo o L’eterno riposo in diretta televisiva. E non mi risulta che la signora con due nomi e due cognomi sia affiliata nè ai Grillini nè a qualche partito della moderata o estrema sinistra. E’ da sempre iscritta a Forza Italia e sue declinazioni. Aggiungo anche che il problema non è come si spenderanno i soldi che forse verranno dall’Europa e le condizioni che verranno imposte, ma la spensieratezza con cui abbiamo speso quelli che avevamo e non avevamo.
    Se tutto va bene siamo rovinati e se tutto va male siamo rovinati anche peggio.

    • In effetti sull’immagine in evidenza non avevo riflettuto. Diciamo che ha il senso di un importante richiamo storico a doppia sibologia.

    • Se invece di commentare gli accadimenti (tragici) di questi nostri giorni preferisci scadere nel trash, m’inviti a nozze. Di questi tempi, sotto questo aspetto, direi che non ci stiamo facendo mancare proprio niente: 1) nessun cittadino italiano a chiesto ai parlamentari qui sopra fotografati di esporsi al ridicolo, scelte loro; 2) il presidente del Senato (FI) è stato scelto da Mattarella e Conte, perciò delle sue statue risponderà a loro; 3) sarà anche una questione di gusti, ma tra l’alter ego di Conte pubblicato ignudo mentre svela agli ammiratori i segreti per una depilazione perfetta e il senatore che snocciola il rosario o si fa un moijto sulla spiaggia, se proprio dovessi essere costretta a scegliere, vado per il moijto. Mi fa meno impressione della ceretta sul petto di un uomo, dico la verità.

      Tornando al post, il problema non è “come” spenderanno i soldi ma “se” spenderanno i soldi. Mi sembra che l’Europa sia stata chiara a questo proposito: ci vogliono programmi precisi e dettagliati, e questi navigano a vista. Un punto sul quale ultimamente sembra convergere anche Mattarella (che forse avrebbe dovuto pensarci prima), al quale la sciarada mediatica degli “Stati Generali” non è piaciuta proprio per niente.

  • Ma che bello! Sono d’accordo! Non servono capitali ma spesa corrente. Domani alle dieci gli infermieri del nostro Ospedale saranno nel cortile, dove erano le tende dei Cubani cui affermano di aver insegnato il mestiere, per un flash mob, perché gli applausi e i “mi piace” valgono tanto quanto le borboniche medaglie di cartone dell’assedio di Gaeta. Serve una ricostruszione della rete, affiìdata a mani esperte, e vedi caso i maggiori esperti al mondo sono gli italiani, che per primi hanno introdotto l’Ufficio igiene e profilassi nelle strutture sanitarie per legge negli anni novanta. Per le figure infermierisitche e mediche, certo, si richiedono anche riconscimenti economici, ma soprattutto di immagine, prima che passata la paura e relativa gratitudine, i P.S,.si ritrasformino in ring dove scazzottare il personale a piacimento.

    • Ormai le categorie si stanno mobilitando tutte, nessuna esclusa, e vorrei vedere. Non c’è dubbio che per
      “riprendersi” l’Italia abbia bisogno di ingenti investimenti pubblici (che nel “Piano Colao” non ci sono). Molti settori soffrono da anni di un sottofinanziamento cronico, manca l’alta velocità per il Mezzogiorno, c’è lo stato pietoso di molte importanti arterie viarie (per non dire della vexata quaestio delle concessioni autostradali) arrivando al dissesto idrogeologico che tocca quasi l’intero territorio nazionale.
      Ma qualcuno dei bellimbusti che adesso stanno festeggiando a Villa Pamphili, invece di andare a chiedere l’elemosina, perché non pensa ai record di domanda dei nostri Btp? Nell’ultima asta le richieste hanno superato i 100 miliardi a fronte dei 15 miliardi che il governo si apprestava a collocare. Non sfruttare l’opportunità significa condannarci ad un’austerità implicita, invece di agire a deficit come sarebbe normale, per tornare a sostenere quella domanda interna da anni ferma al palo a causa dell’insensata rincorsa (modello tedesco) della domanda estera, i cui effetti negativi li stavamo già sentendo (in termini di probabilissima recessione in arrivo) già da prima dell’esplodere della pandemia.
      Ma l’importante, si sa, è il monopattino.

  • Strane assonanze. La riunione segreta a Villa “Pamphili” mi ha ricordato quell’altra riunione sul “panfilo” Britannia, nel giugno ’92, che servì a definire un piano di grandi privatizzazioni per l’Italia.
    Immagino si svenderà quello che ancora si può svendere e si butteranno le basi di riforme cruente “per il bene del Paese”.
    Immagino anche si faranno brindisi segreti per festeggiare il coronavirus e la “pandemia”.
    Poi il nostro mellifluo premier trasmetterà le buone nuove al popolo con “legittimo orgoglio” e abbondante uso di vaselina. Ma temo che per il Paese saranno lo stesso dolori.
    Ci si può consolare pensando che dopo altri, lontani Stati Generali, qualcuno si trovò drasticamente accorciato.

    • Ma poverino. Però a Luigi capitò circa tre anni dopo. In questo modo al nostro Giuseppe basterebbero per arrivare a fine legislatura.

    • Da vendere,ormai, c’è poco. La parte più sostanziosa della nostra eredità è stata dissipata negli Anni ’90 (Prodi, Ciampi, D’Alema, Amato), quando il Belpaese era la quarta potenza industriale del mondo e le sue aziende godevano di ottima salute. Ma le riforme lacrime e sangue sono garantite. A Villa Panphili un giornalista fallito (Sassoli), un politico fallito (Gentiloni) e un premier fallito (Conte) hanno già detto che “i fondi che arriveranno richiederanno riforme tali da mettere i conti pubblici in regola.” Sappiamo cosa vuol dire, la Grecia è vicina. Già gli italiani (se conoscete qualcuno che lavora in banca lo sapete meglio di me) stanno prosciugando il loro conti correnti, segno evidente che sanno cosa li aspetta.

  • Tu dici Rita: “ …..l’Europa sia stata chiara a questo proposito: ci vogliono programmi precisi e dettagliati…” , ed io dico ci hanno pure ragione!
    Oltre ad essere il Paese di MCN (mafia/camorra/ ndrangheta, più altre organizzazioni limitrofe ….fuori cartello!) anche i nostri “capitani” più o meno coraggiosi, capitanati dal nostro ieratico concittadino, non scherzano quanto a ….furberia:
    “CRISI COVID Cassa integrazione L’assalto delle imprese fittizie
    I furbetti della cassa: 2600 irregolari in soli due mesi e mezzo l’Inps ha trovato 2.549 aziende che hanno fatto richiesta della Cassa integrazione illegalmente. Il dato è quasi equivalente a quello dell ’intero 2019 (2400). Su quasi 2600 società irregolari, il record spetta all’area metropolitana di Napoli (348), seguita dalla Sicilia (333) e dal Lazio (264), ma i numeri sono alti anche in Emilia Romagna (196) e Lombardia (163)” !!!!
    Tanto per gradire poi “chisso ppaise ddo sole” è pure dotato di debito pubblico da record ed evasione fiscale senza eguali in EU e, fino all’….altro ieri, in EU ci mandavamo a rappresentarci i “cavalli morti” e le ivezanicche!
    Quello che amabilmente tu y amigos appellate “ometto, ducetto” et similia sta da tempo tentando di ricucire lo sbrego e, addirittura si sta confrontando, assieme alla sua squadra, qui nella Capitale, in un luogo di grande rappresentatività tra le bellezze del Paese, i programmi precisi e dettagliati li sta elaborando con le più alte figure istituzionali di quell’Europa che non può non essere, culturalmente, storicamente, civilmente la nostra casa!
    Proviamo a vedere di rientrarci a pieno titolo, magari innescando quel cambiamento che la faccia uscire da quel cul de sac/ ghetto economico/normativo nel quale si è incistata!
    A mio parere, finalmente, col Governo Conte, ci stiamo, seppur tra mille ostacoli/resistenze/inerzie derivanti da anni e anni di “furbetterie”, mettendo su questa strada, fatta di dialogo/confronto costruttivo “pensando europeo”, che non può che fare bene al “buffo stivale”!

    • Gli industriali italiani (Fiat in testa) hanno sempre vissuto di assistenzialismo statale, lo sappiamo, e tutto questo non ha certo giovato alla causa. Addirittura lo Stato li ha finanziati per dislocare le produzioni altrove, che è tutto dire. Qui, però, ha la sua buona percentuale di colpa la triplice alleanza Cgil/Cisl/Uil, la cui potenza politica non ha eguali in nessuna altra parte del mondo, e questa è una palese distorsione.
      Non so se dovrò ricredermi andando avanti, ma il “nostro ieratico concittadino” per il momento non mi dispiace. Non c’è paragone con la mummia che lo ha preceduto. Un’invertebrato fatto e finito. E comunque alla stragrande maggioranza degli italiani onesti i discorsi sui furbetti del quartierino (presenti ovunque) poco interessano. Gli esempi, purtroppo, stanno proprio nelle “alte sfere”, a cominciare dalla magistratura. Cosa si fa, si prende il mitra? Perché una nullità totale come Pasquale Tridico, vertice Inps, non si dimette dopo il flop della mancata erogazione della cassa integrazione a centinaia di migliaia di lavoratori? In qualsiasi altro paese del mondo, come minimo, gli avevano già dato un calcio nel c***, ma in Italia no, non se po’ fa.
      Il debito pubblico mica l’abbiamo fatto noi (i poveri contribuenti!!!), gli enti inutili non siamo noi a volerli, né le Regioni a statuto speciale, né le task force di esperti, né i funzionari pubblici (migliaia) pagati più di Trump. Al governo da tre anni non ci sono quelli che dovevano aprire lo Stato come una scatoletta di tonno? Hanno perso l’apriscatole o sono finiti nell’olio a fare i tonni?
      Davvero una bella squadra quella dell'”ometto/ducetto”, chissà in quanti nel mondo ce la invidiano. Mentre altrettanti, compresa la sottoscritta, quando sentono parlare questi soggetti totalmente fuori posto e fuori luogo arrossiscono di vergogna. Ma voi “lovers” non potete capire il nostro dolore, l’amore è cieco e sordo.

  • Per chi volesse approfondire consiglio Il Primato Nazionale | Quotidiano Sovranista Italiano. Nel senso che Rita può usare e abusare delle fonti che vuole, e magari è ammirevole il suo impegno nel cercare, ricercare, leggere, studiare, del resto non ha pudore a dichiarare le sue simpatie politiche, magari volatili come l’amore per i 5stelle di un tempo. E in genere chi alza la voce riesce ad essere più convincente di altri. Ma farsi un’opinione è questione di metodo. Insomma, due interlocutori a confronto, col vantaggio di chi scrive naturalmente, così da mettere in condizione di poter dire “chi tace acconsente” se nessuno risponde. Magra consolazione anche di altri su questo blog. Di metodo dicevo, perchè dietro un’idea anche economica, estrapolata e apparentemente fine a se stessa, c’è un background politico ben preciso. Perchè dico questo?
    Perchè, anche se apparentemente un’idea sensata, se non calata nel contesto politico-culturale che la genera, rimane un’isola in un grande mare, e se questo mare è sconosciuto potrebbe creare dei fraintendimenti. Paradosso, come dire che Mussolini fece anche cose buone, ma se non si conosce il momento storico in cui queste cose buone nacquero, e quindi anche le cose cattive, si finisce per considerarle fuori conteso e quindi buone per davvero. Ma forse non è così. Dietro il pensiero sovranista o nazionalista ci sono tutta una cultura, una Storia, una politica, di esempi anche in Europa ce ne sono, Dio ce ne scampi, così che nessun buon proposito può essere analizzato fuori contesto. Quindi pensare che i 100 miliardi di richieste in Btp, senza un’ottica sovranista, sarebbero soldi utili per chissà quali investimenti è illusorio. Non basterebbero a risollevare l’Italia. Meglio i soldi europei. O meglio, anche quelli.
    Rispetto alle ultime dichiarazioni della nostra impegnatissima Rita invece io ritengo che in questo momento i soldi andrebbero dati alla Aziende, non certamente dispersi a fondo perduto nei mille rivoli dei redditi o sussidi vari. Non so, non ricordo se Bonomi, non ho tenuto l’intervista rilasciata a Repubblica, abbia sparato contro il Reddito di cittadinanza, di fatto ha sparato a zero contro questo Governo, e credo che se dovesse decidere dove mettere i soldi credo che sarebbe dalla parte della Fiat. Io credo che il nostro debito pubblico accumulato in tanti anni non sia dovuto alle elargizioni agli industriali o alle concessioni autostradali, ma a tutti quei regali con cui hanno campato molti italiani. Certo, i deboli vanno sostenuti, sono il primo a dirlo, ma lo ripeto per l’ennesima volta, le Aziende producono ricchezza, la politica spende. Adesso speriamo che i fondi europei trovino una destinazione finalmente strutturale e non un uso estemporaneo come spesso è stato fatto. E tutte le riforme promesse, per ora su carta, spero che trovino un equilibrio tra pubblico e privato e che questo Governo le concretizzi.

    • E’ proibito leggere “Il Primato Nazionale”, diretto dall’ottimo Adriano Scianca, autore di saggi di tutto rispetto? Colgo l’occasione per consigliarlo anche agli avventori di questa piazza, è un buon “primo approccio” insieme al caffè del mattino, prima di dirigersi altrove per gli approfondimenti. Il “Primato” è un quotidiano di notizie scritto da giovani per i giovani, non di analisi.
      Comunque, Ivano, te lo dico fuori dai denti, questa tua crociata personale contro di me e contro il signor Cadé sta diventando grottesca, oltre che ridicola. Stufa tutti e non interessa a nessuno. Nella tua testa, cosa stai cercando di dimostrare? Che quelli che leggono la “stampa responsabile e informata” super-foraggiata dallo Stato (il buon Travaglio s’è appena portato a casa 2,5 milioni di euro!) sono furbi mentre gli altri sono scemi? Non ti viene il sospetto che la “tua” visione del mondo non sia l’unica? Vorrà pur dire qualcosa se nell’età dell’adolescenza tu leggevi “Il Nuovo Torrazzo” e io “Re Nudo”, non credi?
      La pochezza di prospettive si dimostra in ultima analisi nella scarsità di argomentazioni, assai diffusa in questo blog, non certo nei quotidiani che si leggono o non si leggono. Anzi, ora che mi ci fai pensare, un amico mi ha appena consigliato di lanciare un occhio alla “Nuova Padania” on line, che ancora non ho avuto il tempo di sbirciare perché sto facendo tutt’altro. Ora vado a vedere, chissà mai che ci sia qualcosa d’interessante.

  • Rita, nessuna crociata. Semplicemente sempre in disaccordo. Mi premeva solo sottolineare che nessuna idea é buona o cattiva se estrapolata da un contesto culturale e politico. Quindi mai fermarsi alla prima notizia che può sembrare buona. Quanto agli argomenti i giornali li leggiamo tutti e mi sembra inutile elencare tutto quello che succede. Io considero questo blog come la possibilità di esprimere pareri di sintesi, senza scopiazzare facendo cronaca, che, ripeto, i giornali fanno egregiamente. Quanto alla Nuova Padania facci sapere. Ma dubito che finito il problema immigrazione, nel senso che in questo momento abbiamo ben altro di cui preoccuparci, dubito che dalla nuova testa on line possa scaturire qualcosa di nuovo. Se non pensieri circoscritti ai soli confini nazionali o sovrani. A differenza tua io ritengo che lo spazio europeo possa in questo momento offrire più sviluppi dei campanili.

    • Sempre in disaccordo ci sta, mancano però sempre le motivazioni del disaccordo. Capisci bene che se io faccio un discorso sui Recovery Fund, per esempio, e tu mi rispondi Salvini è un pirla perché beve il mojito in spiaggia, non ci siamo. Non ci siamo proprio per niente. E le tue argomentazione sono per lo più di questo tenore.
      Magari ci fosse un reale disaccordo intellettuale!
      Ci sarebbe qualcosa di cui parlare.
      Per inciso, comunque: 1) io non credo a niente e nessuno, non ho sposato nessuna causa e se anche l’avessi fatto divorzierei; 2) quando commento una notizia di cronaca non mi sembra di essere mai stata avara di riflessioni e spiegazioni, ma correggimi se sbaglio; 3) ti ringrazio per i consigli, ma credo si sapere perfettamente da dove attingere (o non attingere) le notizie di routine.
      Gli approfondimenti sono un altro paio di maniche.
      Ho appena lanciato uno sguardo frettoloso alla “Nuova Padania”, non sembra male, ci ritornerò. Di immigrazione comunque non si parla, è solo uno dei vostri preconcetti stantiti, nient’altro che un baluardo ideologico, vecchia storia. Quanto allo “spazio europeo”, è tutto tuo, goditelo fino in fondo. E mi raccomando, non cambiare idea quando ti decurteranno la pensione, perché sarà per il tuo bene e per il bene dell’Italia.

    • Rispondo a Rita 15.06 8:31, che scrive: “…(.il buon Travaglio s’è appena portato a casa 2,5 milioni di euro!)”
      Le cose stanno così (estraggo dal “fondo” odierno di Marco Travaglio sul “il Fatto Quotidiano”):
      “…..si trattava nientemeno che del finanziamento bancario di 2,5 milioni chiesto dalla nostra società Seif a Unicredit e ottenuto perché, con questi chiari di luna, c’è il rischio che chi ci deve dei soldi (distributori, edicole, concessionarie e investitori pubblicitari ecc.) ritardi i pagamenti e interrompa i flussi di cassa, fondamentali per un giornale che vive delle copie vendute. Un prestito puramente precauzionale per investimenti in immobilizzazioni, cui speriamo di non dover mai attingere, visto che le nostre vendite sono in aumento.Un prestito che la legge 662 del ’96 (24 anni fa, 13 anni prima che nascessimo) ha stabilito fosse garantito dal Medio Credito Centrale, se destinato a investimenti…..)
      Come la definiresti quindi tu, Rita Remagnino, “in arte” Rita Rame, la notizuola che hai buttato li tra parentesi? Una fake news, una notizia data appositamente in modo fuorviante, facendo credere ciò che non è per gettare discredito su uno che …..non ti sta simpatico, un copia incolla fatto alla leggera da fonte inattendibile, o che altro?
      A me pare cmq una cosa brutta, della quale, a mia etica, avrei per lo meno di che scusarmi!

    • L’autodifesa di Travaglio è patetica. Non chiedo a te, Franco, se avresti fatto “il paladino del re” anche se la beneficiaria del sostanzioso malloppo fosse stata una testata “non amica” perché conosco la risposta: NO. Ad ogni modo Travaglio ha già messo a segno altri colpi gobbi in collaborazione con i grillini, come ad esempio impoltronare all’Eni la sua ex-consigliera Lucia Calvosa. D’altra parte, mica starà lì a slinguare ogni giorno l’esecutivo in cambio di niente.

    • A Franco 19:12
      La garanzia pubblica sul prestito al “Fatto” c’è, piaccia o non piaccia a Travaglio, che ha preso un finanziamento garantito da un fondo di garanzia che è finanziato da soldi pubblici. Era il caso di garantire al 90% una società in perdita di un milione e mezzo come il “Fatto” in un momento come questo, con le aziende che chiudono, l’economia a scatafascio e le casse integrazioni che non arrivano?
      Ovviamente i primi a sparare su Travaglio sono i suoi colleghi, che non hanno beneficiato dello stesso trattamento, e delle “querele” minacciate dall’antipaticissimo piemontese per il momento, che mi risulti, non ne è partita neanche una. Se è una fake, che quereli a tutto spiano. Cosa aspetta? Sansonetti ci ha fatto addirittura la prima pagina. E con Lucia Calvosa, come la mettiamo? Tutto legale, naturalmente, morale un po’ meno. E questi qui sarebbero quelli che vorrebbero moralizzare l’Italia? Sem a post …

  • Testata, sorry.

    • Rita 17:16, ci vuole una bella forza a continuare imperterrita a chiamare “sostanzioso malloppo” ( inducendo che sia piovuto da chissà chi, grazie a quale inghippo!) un “finanziamento bancario di 2,5 milioni chiesto dalla nostra società Seif a Unicredit”!
      Si tratta di finanziamento bancario!!!!
      Oppure non sai cosa sia un finanziamento bancario? Proprio tu che disquisici di Mes ?
      Sono esterefatto! Dopodichè, al solito, ti metti a parlare d’altro!
      Va bene, mi metto anch’io a parlare d’altro che è meglio!

  • segnalo che ieri è stato chiuso dall’alto il degno e onesto canale di informazione libera youtube “radio radio”, cui tra l’altro essendo talvolta bipartisan collaborava anche quel tipo là di “report”, e questo segna una piccola ma significativa svolta, forse storica… lo stile usato è quello più infame e ributtante dei regimi, dell’aperta e sfacciata calunnia. Mi sa che presto ne vedremo delle belle… si fa per dire, ovvio

    • Sì, addirittura la motivazione sembra essere il mancato rispetto delle norme sulla sessualità dei minori, una scemenza senza senso, dato che a radio radio partecipavano economisti, scienziati, politici, che di tutto dibattevano fuorché di sessualità minorile. Ma chi legge i giornaloni non si accorge che c’è la censura di regime, dato che legge la stampa di regime o guarda la tivù di regime. Chi invece cerca l’informazione indipendente, vede benissimo come il regime stia cercando di tappare la bocca ai dissidenti. Siamo in guerra.

    • Ho saputo di “Radio radio”. Ignobile. Non vogliono che economisti, scienziati, politici e liberi pensatori (alla Montanelli, oggi insultato persino in versione marmorea) dicano ciò che pensano. E’ troppo pericoloso. Chi si è appropriato del potere mondiale è perverso, ma non imbecille, mentre per chi si alimenta di mainstream vale il principio della rana bollita.

  • Ecco, io vorrei tornare ai campanili. Alla politica dei comuni. Ho sempre odiato gli imperi e gli imperialismi, che reputo colpevoli di sciagure immense e di immense corruzioni. Negli imperi il male è sempre enorme, mentre il bene è sempre modesto. Perciò odio anche questo nuovo imperialismo lobbistico-finanziario – di cui l’unione europea è una filiale e l’Italia un misero portaborse – che sta devastando il mondo intero.
    Certo, il mio ‘campanilismo’ è un sogno. Ma che qualcuno, all’estremo opposto, voglia ancora restare nella UE io me lo spiego solo come effetto di un ‘lavaggio del cervello’, di servilismo congenito, di personali interessi, di paura, di un animalesco istinto di branco o di qualche patologia psichica (per es. masochismo).

    • E’ sufficiente possedere un minimo di cognizioni storiche per sapere cosa fanno e come finiscono “gli imperi”. L’imperialismo poggia sulla paura: tu sei un debole, hai paura persino della tua ombra, ma se ti affidi alla mia protezione non avrai più nulla da temere. Non capisco, dopo millenni di Storia, come qualcuno possa ancora credere che il giochetto funzioni.

  • Non escluderei che anche sotto i campanili possano emergere mire imperialiste. Già qualcuno chiedeva pieni poteri, come riuscì al mascellone. La piccola Italia durante il fascismo si comportò da imperialista. Io credo che in un mondo globalizzato dove nessuno può farcela da solo, purchè non assoggettati ai grandi imperi che magari avendo più potere economico di noi potrebbero sopraffarci, ed escluderei tale definizione all’Europa, il pericolo di derive anche in quella direzione non mi stupirebbero. Questo a lungo termine naturalmente. Rita che dice che basta guardare alla Storia dimentica come i nazionalismi sono sempre finiti. Io non ho nè il mito della Cina nè della Russia nè della Turchia che già avanza nel Mediterraneo, ne dell’Ungheria del magiaro, per questa ragione ritengo che in Europa esistano ancora margini di democrazia che in altri sistemi non ci sono. Teniamocela buona, anche accedendo al Mes o al Recovery fund. In questo momento non abbiamo altra scelta, prima di cadere in altre mani.

    • L’impero di Vergonzana e Izano è alle porte. Achtung Baby!
      Non è vero comunque che nell’impero globalizzato nessuno può farcela da solo, non è vero che solo indebitandoci per le prossime venti generazioni potremo risollevare le sorti della nostra economia; non è vero che il nazionalismo aumenterebbe le guerre (che ci sono sempre state e ci saranno sempre), visto che è proprio l’imperialismo che ha bisogno di guerre per alimentarsi. Ma è così difficile da capire che queste leggende metropolitane servono solo a tenere in piedi l’impalcatura? Come si fa a crederci?
      Per te, Ivano, democrazia significa essere liberi di andare al bar a bere il bianco, comprare il giornale che si vuole o vedere il film che piace, oppure sposare una persona dello stesso sesso. Banalità. Democrazia è lasciare libertà di espressione a una radio, una pagina Fb, un sito web. Democrazia è non lapidare moralmente chi la pensa diversamente, escludendolo dal circuito pubblico e/o mediatico. Democrazia è scegliersi i propri governanti senza interferenze esterne. Democrazia è un Parlamento che funzioni e faccia delle leggi applicabili, non un governo che organizza “l’isola dei famosi” in villa.
      Quanto all’Europa, è lampante che non si tratta di organismo democratico ma di una sovrastruttura finanziaria e burocratica passata direttamente dal Terzo al Quarto Reich: prima comandava la Germania nazista, adesso comanda la Germania totalitarista; prima si facevano morire le persone nei campi di concentramento, adesso non ce n’è più bisogno, visto che muoiono tranquillamente di fame o di malattia (non avendo più soldi per curarsi) a casa loro o direttamente per strada. E’ tutto più semplice.
      Siamo GIA’ caduti in pessime mani, ma cosa ci vuole per capirlo?
      Un miracolo? Dio in persona che viene a rivelare la verità?

  • Radio Radio è accusata di diffondere materiale pedo-porngrafico. Per quanto riguarda il materiale preso da Report indubbiamente non si capisce cosa c’entrino le mascherine con le armi, altro pretesto per censurare il sito. Ma comunque la Radio ha già presentato ricorso, e non sta a noi arrivare a conclusioni affrettate. Sai, il più delle volte si finisce col fare tanto rumore per nulla. Ci penserà la Magistratura. Quanto al mio concetto di libertà che tu declini e riduci a piccole operazioni quotidiane, che mi sembra molto riduttivo, se non offensivo, – vai a vedere cosa succede nei regimi dittatoriali -, io contrappongo la tua paranoia per i complotti. Indubbiamente le posizioni sono due: la prima è legata al vecchio concetto di dittatura, e subito vengono in mente nomi di tanti Paesi, la seconda è che in tutto il mondo nessuno parla di dittatura europea. Ma cosa ci vuoi fare, noi portatori del pensiero unico non ce ne rendiamo conto.

    • Anche Montanelli è stato accusato di pedofilia.
      Quando non si hanno argomenti …..
      Comunque si ci pensa la magistratura siamo a posto. Ha Haaa !!!

    • “Radio Radio è accusata di diffondere materiale pedo-pornografico”. Se si dice una cosa del genere bisogna poi chiarire che è un’affermazione farneticante, un’infamia pretestuosa per censurare qualcuno. Non c’è bisogno della magistratura per saperlo. Ma Lei ha mai seguito le interviste di radio radio? Credo di no. E ha visto come la stampa, all’unisono, come ubbidendo a un unico comando, si è gettata addosso ai vari Montagnier, Tarro e ad altri medici non allineati, per diffamare, denigrare, screditare? Lei non sa quanti video sono stati oscurati perché Google si arroga il diritto di decidere cosa è falso e cosa è vero, cosa è scientifico e cosa non lo è. Basta esprimere un dubbio sull’utilità del ‘Vaccino’ per essere scomunicati e censurati. Di certo nessuno Le proibirà di leggere Repubblica e bere un bianchino. Ma questo non basta per dire che siamo in un Paese libero. Questa è una dittatura, anche se diversa dalle dittature ‘canoniche’, e mi dispiace che Lei non se ne renda conto. Non è per altro una dittatura esercitata dal governo italiano, puro fantoccio, ma da chi comanda realmente. Comunque, nell’ultima frase, anche Lei dice finalmente qualcosa di sensato.

  • E comunque dopo tanto spreco di soldi per arrivare al nostro debito, non solo quello di figli e nipoti, dimmi tu come potremmo cavarcela da soli. Nel concreto invece, faccio solo un piccolo esempio: le pensioni. Dopo aver mandato in pensione i ragazzini una Ministra decise che era ora di riformare. Dittatura? Il passo indietro già dal prossimo anno con l’abolizione di quota cento? Dittatura? I complottisti, mancando di sano realismo, si appelleranno alle solite imposizioni europee, ma mi spieghi come sarebbe possibile mantenere lo status quo senza quel rilancio economico anche comunitario? Chi pagherà i contributi alle cassi dell’Inps per staccare l’assegno per te e per me senza soldi magari per far partire le opere pubbliche, la digitalizzazione, la svolta verde? Sto parlando di nuovi posti di lavoro. Quale miracolo sovranista potrebbe scongiurare tutto questo?

  • Come cambiano i tempi.
    Indubbiamente scoparsi una quattordicenne a quei tempi era concesso, nell’Italia imperialista.
    Cosa ci vuoi fare, la morale non esiste, esistono solo le leggi che la decretano. Quanto al commento del signor Cadè cosa dire? Di bersi un bianco anche Lui, si rilasserebbe. Avrei anche altri consigli, ma non vorrei che Google mi oscurasse. E poi che palle con quest’Italia disastrata di suo, ma é sempre colpa dagli altri.

    • Non so dove tu viva, ma i tabù legati alla sessualità dipendono dalla cultura che li ha creati. In tutti i Paesi africani, un po’ meno in quelli asiatici, maschi e femmine si sposano a un’età che per noi è quella della scuola dell’obbligo. Ad ogni modo, detto fra noi che nessuno ci sente, le quattordicenni occidentali di oggi non hanno niente da imparare dalle coetanee d’oltremare. E così dicendo non giudico nessuno, non mi permetto.

  • E poi che palle con questa storia dei vaccini. Dopo Sabin di storpi in giro non se ne vedono più.

  • L’Italia in questi decenni ha dato il peggio di sé. Colpa dell’Europa?

  • Youtube ha fatto marcia indietro e radio radio è stata riaperta. Probabilmente l’alzata di scudi generale e il rischio di subire azioni penali hanno fatto cambiare idea ai cani da guardia della “community”.
    Spero debbano pagare comunque per questa porcata. Spero anche che ora più gente vada a vedere il canale di radio radio.

    • Ovviamente, il problema non è youtube in sé (che dai canali guadagna soldi), ma chi ha la possibilità di attivare i suoi meccanismi di blocco contro le voci scomode.

    • benvenuti nel mondo del nuovo umanesimo… uno si sveglia la mattina e trova che è stato bloccato e ufficialmente dichiarato in faccia al mondo “pedofilo con attitudine predatoria”, il giorno dopo “ciao, il canale è stato riattivato”… così… tipo – guarda che hai una scarpa slacciata, ah no…

  • Ma è ovvio che si tratta di una dittatura, e per capirlo basta semplicemente paragonare due Stati cugini e
    fondamentalmente simili: la Francia e l’Italia. Gli Stati che stanno gradualmente ripiegando verso una maggiore autoregolazione (leggasi “recupero di sovranità”) hanno sposato il “modello Francia” e rifiutano di ricorre al Mes, o a qualsiasi indebitamento, comunque lo si voglia chiamare. Mentre chi ha deciso di fare dell’eurostrozzinaggio uno strumento di dominio esterno (per il momento solo l’Italia!) accetta una sudditanza per via regolatoria della propria vita economica e sociale.
    Non ho scelto a caso la fotografia della genuflessione, simbolo di una nuova religione fanatica che Veneziani, e personalmente sono d’accordo, ha definito “il catechismo politically correct”. Il Pensiero Unico si è trasformato in Potere Unico, includendo anche l’aspetto religioso.
    Per quanto riguarda l’aspetto economico è arcinoto che nell’azione politica il fattore-tempo è fondamentale e il governo Conte è un pachiderma. L’Italia infatti non si risolleverà della depressione da lockdown, né si sta comportando come invece fanno tutti gli altri governi, che hanno preso di petto l’emergenza economica adottando provvedimenti efficaci. Ma i politici d’oltralpe (non importa il colore) sono preparati, mentre i nostri fanno ridere i polli. O meglio, non sono politici.
    Ora la Bce di Lagarde ha annunciato 1,300 miliardi addizionali circa di acquisti di debito pubblico tra il 2020 e il 2021, tutti soldi creati dal niente, cioè migliaia di miliardi di euro stampati per l’occasione. Stampare moneta può essere un problema se lo fai solo tu, perché il tasso di cambio si deprezza, ma se lo fanno anche gli altri non è più un problema. Perché Gualtieri e Conte non ne hanno approfittato per emettere 100 o 200 miliardi di BTP in più e usare i soldi per ridarli alle imprese e lavoro autonomo?

    • In risposta a Ivano Macalli 15 Giu 12:20

    • Non lo so, chiedilo a loro.

    • Soldi creati dal niente? Soldi che non ci sono? Un’Europa così sprovveduta da stampare moneta fasulla? Non ci credo. Rita, me le spieghi?

    • Creare soldi dal niente significa stampare moneta, che poi sarebbe l’attività primaria di una banca centrale, in questo caso quella europea. In occasione della pandemia, com’è noto, la Bce è tornata a stampare moneta.

  • Rita 15:16. Montanelli non era di quella cultura. In tutti i casi noi abbiamo una morale che magari non é quella che legittima il cannibalismo, per questo possiamo dire che forse mangiarci tra di noi è sbagliato?

    • Il cannibalismo è una pratica rituale, e quindi direi che non c’entra niente. Montanelli non sarà stato di quella cultura ma chiunque abbia viaggiato nei paesi africani sa benissimo che le quattordicenni di molte etnie a quell’età sono donne fatte, e siccome il mondo cambia alla svelta oggi è così anche da noi.
      Detto ciò, vengono poi la cultura e la morale, e qui si può discutere fino a domani. Non è il caso. Resta il fatto che il tribunale del popolo improvvisato da quattro studentelli sfaccendati non è autorizzato a emettere sentenze, perché allora tutti possono giudicare tutti per qualsiasi cosa e si passa al fai da te.

  • Moavero, che mi risulta, ha detto quanto tutti sapevano: si tratta di prestiti raccolti dalla Commissione europea e, in quanto, tali saranno gestiti dalla Commissione stessa secondo, naturalmente, le destinazioni del Recovery Fund (digital economy, green economy, coesione sociale…). Non potranno quindi essere utilizzati secondo scopi diversi. Ecco perché ogni partner europeo dovrà presentare dei progetti dettagliati.

    • Questa è la “fase 1”, Piero, ovvero la “concessione”.
      Ma il problema è la “restituzione”, e sappiamo tutti benissimo che sarà un massacro.

  • È stato lanciato il gioco dell’estate e non ho dubbi che diventerà il nuovo divertente tormentone delle nostre vacanze: “trova il positivo!”. Non si tratta di trovare il lato positivo della vita ma qualcuno ‘positivo’ al tampone per il coronavirus. Vedi il grattacielo di Porto Recanati – Hotel House – dove ne hanno trovati ben 5 in pochi giorni. Bravi! https://www.anconatoday.it/cronaca/coronavirus-focolaio-hotel-house-positivi.html
    Dopo aver trovato il ‘positivo’ bisogna farlo sapere a tutti, così tutti si spaventano (questo è il bello del gioco), si ‘mette in sicurezza’ il luogo, si isolano le persone, si adottano severe misure profilattiche. Poi si cercano altri ‘positivi’ e a chi ne trova di più vien dato un premio. Se ne trovi più di uno, hai il premio ‘focolaio’, se ne trovi più di tre hai il premio ‘cluster’. Se trovi un numero alto di ‘positivi’ (ancora da definire) sei promosso alla Fase 1, dove i premi raddoppiano. Se no ritorni alla Fase 2 e, se per un mese non trovi altri ‘positivi’, retrocedi alla Fase 3 e poi vieni espulso e non puoi più giocare.
    Su, diamoci da fare, cerchiamo tra i nostri amici, conoscenti, parenti. E ricordate che il ‘positivo’ di solito è perfettamente sano. Quindi diffidate di tutti, cercate bene. Giochiamo tutti a “trova il positivo!”

    • Dimenticavo una cosa importante: anche il ‘positivo’ viene premiato. Infatti vince una quarantena in struttura apposita, dove può riposare in pace, isolato da tutti (si chiama ‘desaparecido’) e un TSO gratuito.
      Come al solito, ci saranno i guastafeste, quelli che non vogliono giocare, quelli che dicono che è “roba da dittatura sudamericana”. Ma noi li costringeremo a giocare e alla fine si divertiranno anche loro, ne sono sicuro.

    • Direi che fatti come questo la dicono lunga sulla presente umanità, infantile e matrizzata. Niente che non si sappia, intendiamoci, siamo solo nel campo delle conferme.

    • Infantile? Certo, Rita, siamo nell’incantato mondo delle fiabe. C’è mastro Geppetto (Conte, che però è anche un po’ Pinocchio), c’è la fata Turchina (l’Europa) che fa piovere i soldi dal cielo, c’è il mago buono (Bill Gates) con i suoi vaccini così portentosi che nessuno morirà più, c’è il prodigioso 5g, col quale potremo scaricare 100 film al giorno (36.500 film all’anno!!), ci sono i meravigliosi microchip coi quali si potrà sapere tutto di tutti. È il favoloso paese dei balocchi nel quale vivremo per sempre felici e contenti.

  • Per sempre, mi pare proprio una espressione da evitare: ieri è morto , a 75 anni, Giulio Giorello, docente presso l’Università Statale di Milano. È morto dopo aver affrontato un ricovero di due mesi per l’infezione da Covid-19, che sembrava fosse riuscito a superare, seppure con qualche fatica. È stato uno dei filosofi più acuti che la scuola italiana contemporanea abbia conosciuto ed era un difensore delle libertà umane in qualunque forma. E’ stato ospite affezionato del festival di Crema e lo consideravo un pò nostro concittadino, anche perciò ancor più mi dispiaccio della sua morte!
    Ho due anni più di lui e cerco di sopravvivere cmq ( nei limti ) felice e contento come tu auspichi Livio!

    • Infatti le fiabe, che a differenza di noi hanno il senso della realtà, dicono “vissero a lungo felici e contenti”.

    • Mi dispiace sinceramente per Giorello, che ho conosciuto anni fa al monastero di Fudenji, ma purtroppo le persone muoiono. Di Covid, influenza, epatite, cancro, infarto, incidenti, eccetera. E’ così che funziona. Tuttavia le riflessione sulla morte, sempre opportune, sono di altra natura rispetto a quelle sulla vita, che nella fattispecie riguardano la gestione demenziale organizzata dal governo italiano per affrontare (si fa per dire) un’emergenza di questa portata. Come ignorarne, oggi, le conseguenze.

    • Francesco, portati alla grande.

  • A proposito di dittatura (come? dittatura? non diciamo assurdità), stralcio da un articolo on-line:
    “La notizia che farà tremare il movimento internazionale Stop 5G arriva da Bruxelles: la Segreteria Generale del Consiglio dell’Unione Europea ha inviato a tutti i delegati le conclusioni intitolate “Dare forma al futuro digitale d’Europa“, approvate con procedura scritta il 9 giugno 2020.
    Tra le 24 pagine del documento, al punto 36 «si sottolinea che nell’ambito della diffusione di nuove tecnologie come 5G/6G, è importante preservare la capacità delle forze dell’ordine (“autorités répressives”, nell’originale), dei servizi di sicurezza e della magistratura di esercitare efficacemente le loro legittime funzioni; tenendo conto delle linee guida internazionali per gli effetti sul campo elettromagnetico sulla salute; rilevando che è importante combattere la diffusione di disinformazione sulle reti 5G, in particolare per quanto riguarda le affermazioni secondo le quali questa rete costituirebbe una minaccia per la salute o il fatto che sarebbe collegata al COVID-19».
    Questo documento prefigura una repressione contro chiunque dissenta, persino contro politici precauzionisti per la moratoria, medici, scienziati e ricercatori indipendenti impegnati nella denuncia dei lati oscuri dell’Internet delle cose.
    Dopo il documento della UE, dopo aver scoperto il clamoroso conflitto di interessi di Colao, membro del Consiglio d’Amministrazione di Verizon, colosso mondiale del 5G, e dopo aver letto le dichiarazioni dello stesso Colao che intende proibire ai sindaci di opporsi alle istallazioni, viene il sospetto di trovarsi all’inizio di una ‘tecno-dittatura’, cui sarà molto difficile resistere.
    In compenso, lo ricordo, potremo scaricare 100 film al giorno.

    • In tema 5G sono anche io totalemte contrario alla sua diffusione, prevista dalla Task Force di Vittorio Colao “Un Paese digitale”: il capitolo primario prevede «una rete nazionale unica in fibra ottica’ e la ‘rete 5G’.
      Si alla fibra ottica e no deciso alla rete 5G!
      Confido nel Parlamento!

    • In risposta a Ivano 6:44 (leat sè bunura è !) grazie Ivano, ma, ti assicuro, cmq …..portati!

    • La vedo dura. Leggo che youtube ha rimosso il video in cui la Cunial denunciava davanti al Parlamento le collusioni tra politica e interessi privati, perché “viola le norme della community”. Naturalmente ognuno può condividere o criticare le opinioni della Cunial, ma è scandaloso che una multinazionale straniera, che fa soldi in Italia, censuri il discorso di un parlamentare italiano perché “viola le sue norme”. Chi ha dato l’ordine di oscurare? E come si permette? Se un’azienda italiana facesse lo stesso con un deputato USA, ci prenderebbero a cannonate. Da noi, invece un’azienda straniera può censurare i messaggi del nostro Parlamento, decidere quali devono passare e quali no. Del resto, la cosa non è strana. Tutti sanno che le multinazionali contano molto di più del nostro Parlamento. Quindi, Franco, non confidare troppo nel Parlamento. Cosa vuoi che ‘conti’?

  • Se dovessi dubitare che il Parlamento “conti” (e vabbè, ci stà pure il gioco di parole, anche se tra virgolette con la minuscola!) la smetterei subito!
    Ma dal considerarmi ancora cittadino di questa Repubblica, è, intendo!

    • Beh, allora Franco puoi già chiedere la cittadinanza in Angola o dove vuoi tu. Qui di sicuro il parlamento non conta più niente. Gli accordi si fanno in privato, in segreto. Per esempio, leggo ora che, sentiti gli Stati generali, Conte vuole abolire il contante, ma che lo farà in modo “dolce e gentile”. Il suo tipico modo mellifluo, vaseliniforme, di fregarci. Non è che Conte sia cattivo, è solo un narcisetto senza midollo (scusa, so che lo ami). È vero che in pochi mesi ha fatto più danni lui dei 4 cavalieri dell’Apocalisse. Ma sarebbe sbagliato dargli tutta la colpa. Non è così importante. Lui non ha fatto che obbedire a persone che obbedivano ad altre persone che obbedivano ad altre persone. Così funziona il mondo, c’è una scala gerarchica, e il nostro obbediente premier è solo un cameriere, come si dice.

  • Caro Livio Cadè, restando cittadino Italiano, ed avendo buona memoria, faccio un raffronto tra come l'”ometto/ducetto da operetta et similia” sta utilizzando Villa Pamphili, con quali ospiti , quali interlocutori, quali finalità e quano questa stessa meraviglia di bellezza sia stata utilizzata nel 2009 (Governo Forza Italia, Lega e con Meloni ministro)!
    Ah quanto era bello quando a villa Pamphili veniva ospitata solo gente per bene, si respirava nell’aria tanta democrazia e soprattutto era tutto molto economico, semplice e sobrio Questo suggerisce .LA MEMORIA CORTA E LA GRANDE IPOCRISIA DEI FASCIOLEGHISTI CHE CRITICANO IL GOVERNO PER AVER SCELTO VILLA PAMPHILI PER DISCUTERE DEL FUTURO DELL’ITALIA !!
    Si, perchè 11 ANNI FA, con tende e masserizie impianta a Villa Pamphili, Gheddafi era in visita a Roma e chiese e ottenne di poter fare due lezioni sul Corano.
    Chiese e ottenne che gli venissero portate 700 ragazze, giovani, belle, in abiti audaci (con apposito casting organizzato dal Governo Italico, e li, si andava sul facile considerate le competenze in merito del Cav.+ Lavitola+Tarantini!) e Il Governo Italiano (steso lo stuoino) accontentò il Colonnello.
    Al termine, ogni ragazza ricevette una somma di denaro e una copia del Corano. Alcune di loro, alla fine, dichiarano di essersi convertite all’Islam!
    Così a rinfrescare la meoria : Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi, Ministro degli Interni, Roberto Maroni, Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, altri Ministri dal mazzo: Calderoli, Zaia, Bossi (padre).
    E tu mi dici che Conte, “narcisetto senza midollo “…non ha fatto che obbedire a persone che obbedivano ad altre persone che obbedivano ad altre persone….” mettendo attorno a un tavolo il “meglio” (si posso dirlo, perchè “MeloSalvi” non ci sono andati!) delle figure istituzionali Eu e Italiane, per delineare responsabilmente in modo partecipato, l’uscita del Paese dalla crisi Covid-19, quando quegli stessi che si propongono come alternativa di Governo ( invocando di continuo il ricorso al “popolo sovrano”), in quello stesso luogo istituzionale si erano prestati a interpretare quella squallida, ridicola, umiliante comparsata in favore di un despota tiranno seduto sul petrolio?
    In cremasco, ti direi, Livio: ghest i è ghest !!!!

    • Franco, che arringa patetica. Siccome Berlusconi & Co. secondo te si umiliarono davanti a Gheddafi, questo dimostra che Conte, con l’aiuto della UE, sta facendo uscire l’Italia dalla crisi (che lui ha causato). È tutto perfettamente logico e incontrovertibile. Spero che gli italiani ragionino in modo più obiettivo.

    • Alla prossima conferenza stampa a reti unificate il ducetto rivelerà che dio c’è, così il suo popolo costruirà nuovi altari e nuove chiese (pagati da Travaglio con i 2,5mln.?). Nel frattempo sono curiosa di sentire cos’ha detto Bonomi oggi in villa, perché se neanche gli industriali hanno qualcosa da proporre, l’Italia a settembre chiude bottega. Per sempre.

  • Che patetico ragionamento concatenato mi attribuisci Livio! Lo rigetto totalmente, rileggi il commento!
    E cmq, forse ti è sfuggito, il nocciolo della questio: chi erano gli &Co!
    Quegli stessi che, assieme a Berlusconi, magari col sostegno della nipote di …. qualcuno vorrebbe “salvatori della patria” a “tiranno abbattutto”!
    Oppure ritieni sarebbe decisivo alla bisogna l’innesto del virgulto, caro al popolo, con il rosario in mano, che non faceva parte dell’allegra brigata, al tempo?!?

    • Franco, l’ho riletto e mi ripeto, il tuo ragionamento è chiaro: i ‘fascioleghisti’ hanno usato villa Pamphili per farne il bordello di Gheddafi, ergo non si può criticare Conte perché ci ha convocato gli Stati generali. Anzi, proprio perché non ci sono i fascioleghisti è certo che il ‘meglio’ dell’Europa è lì per salvare l’Italia. Sillogismo carpiato con doppio avvitamento.
      Comunque, io dei partiti me ne frego. Cerco di guardare i fatti. Il nostro Paese è stato colpito a morte. Chi è il responsabile? Una finta pandemia? Figuriamoci. È come credere che la luna sia fatta di formaggio.

  • Questa la dichiarazione del Presidente Conte (fonte Ansa):
    ANSA) – ROMA, 17 GIU – “Ci siamo trovati a fare interventi – penso alla Cassa integrazione – che normalmente facevamo nell’arco di cinque o sei anni. Stesso discorso anche per le necessità delle imprese, dove c’erano aspettative di pochi giorni e poche settimane. E’ chiaro che delle criticità si sono rivelate e anche sulla prospettiva della liquidità non è sufficiente disegnare un modello normativo pensando che possa conformarsi all’unisono in maniera perfetta. Facciamo ammenda per eventuali carenze che si stanno dimostrando e abbiamo l’umiltà di ammettere ritardi ed errori. Fermo restando che certo non possiamo essere chiamati a rispondere di carenze strutturali che il sistema Italia si porta dietro da circa 20 anni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nell’incontro con le associazioni datoriali a Villa Pamphilj. (ANSA).
    Ci vuole un bel fegato a definirlo “ducetto”!

    • Un vero quaquaraquà. Sì, ‘ducetto’ è un complimento esagerato.

    • Chi si loda s’imbroda. Non glielo ha spiegato la mamma?
      Uomo di tutt’altra pasta si sta rivelando invece il cremasco Bonomi, neo-presidente di Confindustria, che ieri è andato a battere cassa in villa, reclamando i 3,4 miliardi di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione. Ha senso continuare a promettere miliardi (che non ci sono), quando il primo mal-pagatore è lo Stato? Visto che questo esecutivo è innamorato dell’Europa, faccia come si fa in Europa: restituiscano i crediti alle imprese entro 30 mesi anziché in 60. Ma la parola “impresa” ai grillini suona stonata, per questo motivo non riemergeremo dal pantano.

  • Francesco, io riscrivo che il discrimine sta tra credere o non credere alla pericolosità della pandemia. Tutto il resto, paranoie, argomenti, critica politica, complotti internazionali o di uno solo, ragionamenti, sospetti, analisi più o meno fantasiose, fantapolitica, fantascienza è conseguente. In più l’emotività. Impossibile uscire da queste contrapposizioni solo ideologiche. Si possono portare tutti gli argomenti che si vogliono, ma nessuno è obiettivo, oltre che dimostrabile nella logica del complottista, che non ha i piedi per terra, e che vede trame occulte da tutte le parti. Pur osservando l’umana follia degli uomini che nel tempo/spazio si sono succeduti al potere, e pur credendo alla dimensione sempre più amplificata della volontà di potenza, cresciuta in modo esponenziale con l’avanzare della Storia,- non ci sono limiti – , mi piacerebbe proprio saper cosa ne stanno pensando il signor Gates e simili di fronte ad una fantasia che ormai non ha più pudori. Chi più le spara grosse più si arroga il diritto di avere ragione.In tutti i casi, essendo difficile prevedere gli sviluppi di questa crisi economica, a me pare di vedere che in tutte queste analisi fantascientifiche che i social amplificano, ci siano solo e sempre i soliti interessi di bottega. Chi crede ai complotti voterà sempre a desta e chi non ci crede continuerà a votare a sinistra. Siamo sempre in campagna elettorale. Staremo a vedere, semmai, cosa saranno in grado di fare gli altri. Tempo al tempo, sperando di averlo per contarcela su. Del resto anche qui non c’era qualcuno che sosteneva che le mascherine sono di sinistra? Tante pseudo-analisi o pseudo-competenze per arrivare a sintesi del genere? E’ tutto detto.

    • Questa è bellissima, me la segno: i complotti sono di destra, la trasparenza è di sinistra.
      Che c*** vivere sotto l’Impero del Bene, dove ogni cosa canta le sue lodi a dio. Din, don, dan.

    • Ivano, in buona sostanza concordo con le tue considerazioni che, tra l’altro, sono dettate, credo, dal “buon senso” di una persona che in questo contesto ci vive per davvero, ci si ….sporca le mani!
      E mi fermo qui, perchè, lo so, arriverei subito a parlare di “Conte, Meloni e Salvini” e questo, me lo dice il “magnifico Livio” non lo devo proprio fare!

  • Cos’ha detto Bonomi? Che Confindustria non sposerà mai la linea Salvini: “troppo isolato in Europa e le Aziende ne hanno bisogno”. Quindi per chi ha bisogno di lavorare le sue parole/invito sono state chiarissime.

  • Rita 9:20. Smentiscimi se riesci, evitando l’ironia. Anzi no, tutti i dati ti contraddirebbero. Continua pure a fare la spiritosa. Invece dalla realtà produttiva, alias Bonomi, cosa dici?

    • Attendo i dati che confermano che il complottismo è di destra e la trasparenza è di sinistra.
      Ma Bonomi non è arrivato l’altro ieri? Come fa ad essere un “alias” della realtà produttiva del Paese? Caso mai cita gli Agnelli, i De Benedetti, i Marcegaglia e compagnia bella. Le “grandi famiglie” padronali alle quali abbiamo pagato vizi e lussi. Mentre la piccola e media impresa (vero scheletro dell’economia) si faceva il mazzo.

  • Le realtà produttive producono ricchezza, la politica spende. Non diamo per scontato che questo Governo faccia peggio degli altri precedenti della Repubblica. Questi pregiudizi ideologici lasciamoli alle “mediocri intelligenze”. Come i complotti.

    • È naturale che chi pensa per “pregiudizi ideologici” è portato a pensare che anche gli altri lo facciano. Io mi tengo la mia ideologia (che non ha niente a che fare coi pregiudizi) per questioni più serie. Mi limito a osservare cosa ha fatto e cosa sta facendo questo governo per il ‘bene’ dell’Italia. Secondo me, nulla, solo danni. Non so se quando faremo i conti con PIL, disoccupazione, debiti, crisi sociali ecc. potremo parlare di “pregiudizi ideologici”.

  • Credo che Bonomi rappresenti la media e piccola impresa, oltre che Confindustria. Quanto ai dati di trasparenza e complottismo basterebbe un’indagine su Cremascolta per capire tutto. Invece i nomi che tu citi credo che rappresentino bene quello che è stato il passato industriale italiano. Tornassero i tempi di Fiat e Olivetti di allora. Il primo Agnelli diceva che bisognava mettere in condizioni gli operai di acquistarsi le macchine che producevano. Poi siete arrivati voi nazionalisti o sovranisti che predicate l’autarchia senza rendervi conto che i tempi sono cambiati.Che poi la globalizzazione abbia sbarigliato le carte è altra questione. E è lì che adesso si deve lavorare, non solo distruggere come fate voi liberi pensatori, con le vostre riduttive lezioncine economiche, che non capite il momento difficile che stiamo vivendo. Ma, eh già, voi fareste meglio. Quanto all’autarchia invece vorrei citare ancora una volta quella barzelletta hiddish, che racconta sempre Moni Ovadia, dei due amici che si vendono vicendevolmente lo stesso quadro, credendo di arricchirsi. Quando uno dei due decide di venderlo a un terzo il secondo commenta: che stupido che sei stato, stavamo guadagnando così bene noi due. Ecco, i nazionalisti o sovranisti sono così. Che Dio, o la fortuna, ce ne scampino. |

    • Ma di quale passato stai parlando? Fca, un tempo Fiat, con sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna, ha appena avuto un prestito garantito dallo Stato italiano di 6,3 mld., ufficialmente per sostenere i 16 punti produttivi che ha ancora in Italia. Detto da una multinazionale che ormai ha dislocato all’estero tutto quello che poteva, tu ci credi? Io, no. Penso, anche, che si potessero impegnare quei soldi in un modo più intelligente.

  • Ma signor Cadè, fuor di pregiudizi, è proprio sicuro che esista una seria e possibile alternanza in Italia? E non mi risponda come faceva Rita che al primo governo con i Grilliini chiedeva benevolmente di lasciarli lavorare, per poi constatare come vanno le cose nel Movimento e retroattivamente le misure che han preso. Gente avveduta aveva capito da subito lo spessore di quei rappresentanti che ci siamo ritrovati in Parlamento e Governo. Oltretutto con quello del Papetee. Poi giustificarsi dicendo che solo gli stupidi non cambiano mai idea è anche più stupido. Meno male quindi che adesso il Pd, che ho votato una sola volta nella mia vita, riesce a tenerli un poco a freno.

    • Sinceramente, non vedo un bel futuro per la politica italiana. Lasciamo perdere destra o sinistra, che sono gusci vuoti. Parliamo di persone. Chi c’è? Non vedo nessuno. È vero che chiunque, anche un branco di macachi farebbe meglio di questo governo. Ma questo non mi rende ottimista. Per altro, credo che la nostra politica interna sarà sempre più condizionata da forze esterne. Anche nella gestione di questa crisi, son convinto si sia trattato di obbedire, non di decidere. E non so se, al posto di Conte, gli ‘altri’ (quelli che Franco odia) avrebbero avuto più autonomia di decisione, più forza di opporsi. Anzi, credo proprio di no.

    • Citando “gente avveduta aveva capito da subito lo spessore di quei rappresentanti che ci siamo ritrovati in Parlamento e Governo”, ti riferisci al Pd e agli elettori del Pd?
      Sai qual’è la differenza tra quelli che hanno tenuto la porta aperta al Conte.1 e quelli che l’hanno spalancata al Conte.2? Che i primi hanno sbagliato e l’hanno ammesso, i secondi hanno sbagliato e rifiutano di ammetterlo. Ovviamente i danni saranno ben peggiori.

    • La politica mi dà la nausea. Pura ipocrisia. Per esempio, sono certo che se al posto di Conte ci fosse stato Salvini e se avesse fatto le medesime cose che ha fatto Conte (chiuso tutto, la gente agli arresti domiciliari, mascherine, multe e tutte le altre nefandezze), Salvini avrebbe avuto contro tutti, i grandi giornali, le tivù, avrebbero detto che era un folle, un dittatore, che portava l’Italia alla rovina, e la cassa integrazione che non arriva, e i soldi promessi che non ci sono ecc., ci sarebbero stati cortei di protesta, manifestazioni, sardine e tonni dappertutto.
      Anche qui sul blog, se le copie esatte dei dpcm di Conte le avesse firmate Salvini, sarebbe successo un putiferio, cori di indignazione, richiesta di dimissioni, attentato alla democrazia, violazione di diritti, libertà negate ecc.. Probabilmente si sarebbe detto che Salvini usava la pandemia come pretesto per violare la costituzione e avocare a sé ogni potere.
      Invece queste cose le ha fatte uno che sta a ‘sinistra’, ha la pochette e la erre moscia, allora sono sante e giuste. Si dirà che le mie sono illazioni, e che la controprova non c’è, ma io ne sono convinto, e credo che ogni persona onesta qui lo sappia. E questo per me getta un velo di ridicolo sulle discussioni che si fanno. Pura propaganda.
      Da parte mia, avrei trovato Salvini un folle o un fantoccio come Conte, ma anche qui si dirà che non lo posso dimostrare. La politica mi fa schifo.

  • Ho parlato della Fiat di tanto tempo fa.

  • Difatti non vediamo tutti l’ora, più o meno, di ritrovare il Cadè 1. La politica é stata la sua rovina mediatica.

  • E comunque la stima, la fiducia, il rispetto si devono conquistare. Se fosse come dice Lei forse qualche ragione ci sarebbe.

  • Signor Macalli, io non ho mai fatto politica. Non ho idee politiche e non voglio averne. Ho solo cercato, senza paraocchi politici, di leggere i fatti.
    La stima, la fiducia, il rispetto, chi se le sarebbe conquistati? E come?

    • Qualcuno definisce la politica “l’arte del compromesso”. E perché si dice “scendere a compromessi” e non “salire a compromessi”? Ecco, io penso che a far politica si scende, si scende, si scende, sempre più in basso.

  • Compromesso potrebbe avere anche valenza positiva se nascesse da un dialogo, un confronto. Forse é un valore della democrazia. In verità mi porrebbe chiedere: e le opposizioni? Parlo da solo: anche nelle maggioranze ce n’è. E Lei potrebbe rispondermi che é solo questione di poltrone.

    • Credo che non sia neanche più il caso di parlarne: siamo in una fase di democrazia sospesa, non c’è dialogo né confronto nella maggioranza (solo liti quotidiane) e senza attività parlamentare è sparita anche la minoranza. Una mattina ci svegliamo e ci dicono che siamo su “Scherzi a Parte”.
      Fa schifo anche all’Europa questo governo, non è che hanno il paraocchi a Bruxelles, ma se vogliono imporre le micidiali “riforme” all’Italia se lo devono tenere, e del resto lo hanno voluto loro. Fa schifo anche al Pd, non scherzavano quando dicevano “mai coi grillini”, sapevano come sarebbe finita e vedono bene che l’80% delle misure previste dalle varie promesse miliardarie è ancora in attesa di decreti attuativi.
      Se vedemo a Filippi …. Ma vale la pena di perdere la faccia per stare in poltrona 2-3 anni? E poi? Quando si è persa la faccia, politicamente parlando, non è mica facile ricostruirla. Chi crederà ancora agli artefici del disastro, andando avanti?

  • Non credo che un altro Governo all’Europa piacerebbe di più. E a un altro Governo non piacerebbe l’Europa. Come la mettiamo?

  • Ivano all’Europa non gliene frega niente di “chi” siede a Palazzo Ghigi o in Parlamento. Chiunque ci sia va bene, a patto che imponga le “riforme” e vada a recuperare i soldi per ripianare il debito pubblico dai 4.228 miliardi di euro di risparmi degli italiani. Nessuno in Europa è “ricco” come noi, perché le famiglie italiche sono delle formichine per tradizione. Lavorano e mettono da parte.
    Penserai mica che ai sofistichi europoidi con la puzzetta sotto il naso piacciano i pidigrillini? Ma li senti parlare, hai presente le loro “competenze”? Sono lì per portare a casa “il” risultato, punto e basta. E non dubito che ci riusciranno. Meno male che saremo morti quando le future generazioni ci malediranno.

  • Leggevo oggi alcuni commenti sulle casse dell’inps tra pochissimo in affanno. E credo che prima di morire parteciperemo al disastro. Manca poco. Poi oggi per me é una giornata disatrosa tra burocrazia e professionisti, mi piacerebbe fare i nomi , ma non si può, che per errori passati, ai quali devo oggi rimediare, senza poter più imputare colpe, e che mi hanno messo in difficoltà. Niente di irrisolvibile, sia chiaro. Io non so in altri paesi come funziona l’apparato burocratico, ma mi verrebbe da dire che la statalizzazione delle norme affidate comunque a dei privati produce sempre disastri. L’incapacità, la superficialità sono la cifra stilistica. Ti affidi a dei professionisti che poi scopri che ne combinano peggio di Bertoldo. Faccio finta di fidarmi di te, no controllo ilbtuo operato e archivio per poi scoprirevdopo anni di pagarne la leggerezza.Scusate questo sfogo personale, ma mi verrebbe da dire che nello Stato e apparati collegati si lavora alla cazzo. Concludo: in Italia mancano moralità, capacità e senso del lavorare con serietà. E non c’entrano i Governi. Siamo noi italiani che siamo cresciuti male. Le cause storiche poi non saprei.

    • La burocrazia in Italia è più potente di qualsiasi governo. Mi ha fatto sorridere (amaramente) la notizia di uno dei magistrati più importanti del Giappone costretto alle dimissioni per aver violato il lockdown. Era andato a farsi un pokerino con gli amici. Da noi i magistrati ne fanno da vendere e da spendere, s’intrallazzano con i media e fanno politica, ma sono sempre lì. Illicenziabili. Ed è solo un esempio, gli organi burocratici dello Stato sono tutti conciati così. Che poi la vera mafia italiana, quella che fa più paura, è questa.

Scrivi qui la risposta a Ivano Macalli

Annulla risposta

Iscriviti alla newsletter e rimani aggiornato sui nostri contenuti