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CREMASCOLTA

Francesco Brioschi Librerie e Libreria Cremasca-COMUNICATO STAMPA

Riceviamo e molto volontieri pubblichiamo il comunicato stampa che segue.

Francesco Brioschi Librerie e Libreria Cremasca sono lieti d’informare che

sabato 5 dicembre 2020 alle ore 9,00, aprirĂ  la nuova libreria

in via Giacomo Matteotti, 10/12 a Crema.

Il 2 dicembre 2017 iniziava la scommessa della Libreria Cremasca, che si proponeva di raccogliere l’eredità della Libreria Editrice La Buona Stampa, fondata nel 1921 e chiusa il 31 dicembre 2016.

Oltre al compito statutario di diffusione della stampa cattolica e di materiali e arredi necessari per le celebrazioni liturgiche, La Buona Stampa aveva assunto nel tempo il ruolo di punto di riferimento per trovare le pubblicazioni dedicate a Crema e al suo territorio. Mantenendo queste caratteristiche e ampliando l’offerta di libri a pubblicazioni di ogni genere, la Libreria Cremasca ha continuato la sua attività nella sede di via Cavour, 41 fino a sabato 28 novembre 2020, quando ha chiuso per traslocare nel nuovo punto vendita in via Matteotti.

La nuova impresa nasce dalla volontà di Francesco Brioschi, titolare dell’omonima casa editrice, di dare vita a un innovativo progetto editoriale. «L’apertura della nuova Libreria Cremasca è il primo di una serie di investimenti del Gruppo editoriale Brioschi nel settore librario», dice l’Editore. «Abbiamo deciso di partire da Crema perché è una città piena di energia, con una vita culturale in fermento e una vivace attività imprenditoriale. Il progetto di Francesco Brioschi Librerie è proporre ai librai un contratto di associazione in partecipazione, una forma contrattuale innovativa per il mercato, che prevede un inedito rapporto tra Editore e librerie. I librai godono di massima autonomia e di condizioni particolarmente favorevoli, affinché possano far crescere al meglio la loro impresa. Stiamo valutando nuove aperture in Italia e la prossima apertura di una libreria a Milano, legata alla Casa Editrice.»

Il nuovo punto vendita si sviluppa su tre piani. Il piano terra è diviso in due parti: una ospita la Libreria Cremasca con un ampio spazio dedicato alla letteratura per l’infanzia. In questa sala, quando le disposizioni sanitarie lo consentiranno, saranno organizzati laboratori e letture dedicati ai bambini. L’altra metà del piano terra ospita il bar Fuoriporta che sarà gestito da Luca Bandirali. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, l’apertura del bar avverrà nel 2021.

La libreria prosegue al primo piano, dove trovano spazio pubblicazioni di ogni genere, nuove e usate, senza dimenticare il nostro cuore, cioè le pubblicazioni riguardanti Crema e il Cremasco.

Infine al secondo piano si trova una sala conferenze da 45 posti che sarà utilizzata per eventi organizzati dalla Libreria Cremasca, ma anche a disposizione per essere affittata da chiunque ne abbia necessità. La Sala Francesco Brioschi è attrezzata con impianti audiovideo, computer e connessioni alla rete in modo da poter ospitare conferenze, presentazioni e proiezioni (le disposizioni sanitarie vigenti rendono al momento, non utilizzabile la sala). La Libreria Cremasca sarà aperta da martedì a sabato con orario 9,00-12,00 e 15,00-19,00 e la domenica con orario 10,00-12,30 e 15,00-19,00.

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nota di redazione:

Gli intenti dichiarati da Francesco Brioschi Librerie non potrebbero essere migliori e di piĂą qualificante livello, anche nell’ambito sociale.

Seguiremo quindi quanto si consoliderĂ  per la cittĂ  con grande attenzione e collaborazione.

CREMASCOLTA

05 Dic 2020 in Cultura

10 commenti

Commenti

  • Molto bene.
    Crema cittĂ  che legge, ma anche che scrive, e la nuova organizzazione potrĂ , se incluso nelle proprie politiche, drenare materiale dei tanti narratori e saggisti della cittĂ  ora disperso in mille rivoli di editori indipendenti, magari seri e onesti, ma incapaci di un’azione di promozione delle opere. Un punto di incontro per semplici appassionati, specie dopo le attuali limitazioni, sarĂ  patrimonio distintivo per l’intera cittĂ , anche con afflussi dai centri urbani circostanti. Noi sottovalurtiamo questa possibilitĂ , o la riteniamo legata solo a fiammate successive a eventi cinematografici, ma vale sempre l’episodio della coppia di amici milanesi che, non trovandomi a Crema, mi hanno mandato una loro foto in centro, e alla mia domanda “ma che ci facevate” mi hanno risposto che erano venuti a ritirare dei volumi storici in tedesco che avevano rintracciato solo a Crema. La Crema della Cultura!

    • Molto bene si, Adriano!
      Un bel salto in avanti rispetto a quando da ragazzino andavo a vedere, in via Mazzini, la vetrina de “LA BUONA STAMPA”, per leggere se il film all’Astra (era una delle tre sale, assieme al “Cremonesi” e il “Vittoria”, che Crema offriva all’epoca) era classificato “per tutti”, “per tutti con riserva”, “per adulti” o addirittura “escluso”! La chance che restava eventualmente per noi ragazzi era la sala “Oratorio del Duomo”, e la dentro, parlare di assembramento era solo un neufemismo!
      Una bella ….”evoluzione”, le premesse fanno davvero assai ben sperare! Vediam gli sviluppi.

  • Crema “piena di energia”, “una vita culturale in fermento”, amici milanesi che vengono a Crema per trovare libri in tedesco introvabili a Milano. Sembrano tanti buoni propositi da ufficio stampa comunale. Forse ho vissuto a lungo in un’altra cittĂ  che non è Crema. Evitiamo i paragoni perchĂ© Crema farebbe brutta figura, credo; le librerie di Milano non sono paragonabili a quelle di Crema. Esistono, nonostante i brutti tempi, librerie a Milano specializzate in saggistica, la Libreria del mare, librerie religiose, esoteriche, una decina di librerie dell’usato oltre la catena del Libraccio con vari punti vendita, le librerie Cortina (tre), specializzate in scolastica e materie scientifiche e mediche, librerie antiquarie, e la Hoepli che è la piĂą fornita, di quelle che conosco di pubblicazioni in inglese, francese, spagnolo, russo, portoghese, tedesco, anche cinese, oltre i manuali, i vocabolari. Poi, i libri di viaggi, le mappe, trovi tutto ciò che vuoi in Corso Italia, alla libreria Touring. E ha chiuso la libreria francese di San Pietro all’Orto. Caro Adriano, il tuo entusiasmo mi fa sorridere; chissĂ : anche senza una universitĂ  succursale del Politecnico di Milano, senza tribunale e tanti supermercati, grazie alla Chiesa cattolica e le sue propagazioni qualcosa si muove. Come ai vecchi tempi: succhiabalaustre, e ovunque case di proprietĂ , il potere e i soldi della Curia. Crema nella sua storia.

    • Ma sai, Marino, Adriano the President è un entusiasta per sua natura!
      Noi …..rgazzi, siamo fatti così!
      Sia che sia mezzo pieno o mezzo vuoto, quello che c’è dentro, sempre vino è!!!

  • E diamoci dentro dai! Che l’etĂ  giĂ  basta… e per questo i giovani devono imparare l’inossidabilitĂ , sfere marziali! (palle di ferro)

  • Ottimo, benissimo, finalmente un centro di cultura e di incontro che sappia offrire servizi editoriali ma anche polifunzionali.
    Certo, il bar e la sala riunioni sono importanti. Se poi per i servizi bar ci sta dietro Luca Bandirali a garantire la qualitĂ , magnifico.
    Quarantacinque posti erano anche quelli al primo piano nella bellissima sala di Palazzo Vimercati, ex Provincia. Come sala riunioni, una soluzione ottimale per le varie associazioni in cerca di sale, in aggiunta alla preziosa disponibilità del Museo. Né troppo, né troppo poco, una cosa giusta per certi eventi culturali cremaschi. Certo, il Libro sarà comunque sovrano. Perché è il Libro il protagonista.
    In effetti, lì si parrà la nobilitate di tutto. Quality, choice, timing.
    Posizione centralissima, cosa che a Crema conta molto.
    Insomma, le premesse e le promesse ci sono tutte.
    Anche un’antica benedizione, visto che il perduto affresco di casa Tiraboschi, dopo le demolizioni delle chiese di San Marino, era stato collocato quasi lì sopra. Sota ‘l SignĂąr.
    Tra tante banche (nulla contro le banche, anzi, viva le banche, gli ultimi mecenati della cultura locale, anche sotto forma di sovvenzioni a tante associazioni, che non godono di facilitazioni economiche politiche), ecco qua una Libreria.
    Tanti auguri a Matteo, a Gabriele e agli altri amici della Libreria Cremasca.

  • Che ci sia una nuova libreria in una cittadina, pure con bar e sala incontri-con-gli-scrittori femmine e maschi è comunque manna dal cielo. L’importante è che non diventi tabernacolo delle pochezze locali e sfogo degli artisti, poeti da strapazzo che ora la contano e la raccontano in Rete, disperando che le loro supposte qualitĂ  vadano in Guanda (cosi, con la nuova libreria busseranno tutti i di’ al Brioschi editor-libraio), e faranno l’abbonamento al caffè tenendo banco delle loro ampie conoscenze e frustrazioni provinciali.
    Tanti auguri, sperando che la libreria sia fornita, almeno di narrativa italiana e degli editori piccoli, medi e indipendenti (certo non potrĂ  averli tutti, come in Corso Garibaldi a Milano, dove una libreria resiste, e vende solo editori piccoli e indipendenti). Non si chiede la luna a una cittadina di 34mila abitanti, meno di Voghera, e meno della metĂ  di Busto Arsizio. Basta poco, qualche scaffale di storie a riempir il deserto.

  • Ci aveva provato, Marino, (su un altro versante!) tanti anni fa, “l’Albero del riccio”.ma prurtroppo (anche per un ….eccesso di pillotaggio credo), l’esperienza naufragò, peraltro assieme a parecchie altre illusioni!
    Questa proposta appare complessivamente assai ben strutturata, non a caso, credo, ubicata (come rilevato con la usuale colta, arguta attenzione da Pietro M) sopra …. “Sòta al SignĂąr”!

  • Peccato che le vetrine non siano illuminate, verso sera si leggono giusto i titoli. Prontamente fatto notare durante la mia visita di ieri. La vetrina è importante. Errore dell’architetto? Sono il solito ficcanaso? Dicono che provvederanno.

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