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FRANCESCO TORRISI

Info Campagna Vaccinale Covid – Lombardia

Ritengo utile per tutti noi, conoscere la situazione in atto rispetto alla Campagna Vaccinale Covid nel ns territorio.

Di seguito quindi il post di ieri mattina su fb, direttamente dal Sindaco di Crema Stefania Bonaldi:

 

“Stamane nel corso della consueta riunione del lunedì mattina della Task Force coordinata dalla ATS VALPADANA sono emerse alcune informazioni sulla Campagna Vaccinale in Lombardia.

 

Sta finendo la “fase 1” di vaccinazione del personale degli Ospedali e delle RSA e si aprirà in settimana la “fase 1bis”, che coinvolge gli operatori delle altre strutture sanitarie e socio sanitarie, i medici professionisti, i dentisti, gli iscritti agli ordini e in generale i vari operatori delle professioni sanitarie (che non operano nelle strutture ricomprese nella campagna della fase 1). Per tale azione sono già stati dati tutti gli input alle Asst e la vaccinazione parte dal 10 febbraio.

 

Seguirà la “fase 1ter” che riguarda gli over 80 e che prevede la raccolta adesioni da metà febbraio. Questa operazione avverrà per il tramite dei Medici di Famiglia, che dovranno fornire ad Ats ed Asst i nominativi di tutti gli assistiti che intendano vaccinarsi e poi i cittadini saranno chiamati o riceveranno lettera per  procedere con la vaccinazione. Tendenzialmente presso il medico di famiglia o al domicilio.

 

Abbiamo chiesto ad ATS che siano i medici di famiglia ad avere il contatto con gli over 80 facendo presente la preoccupazione per quanto si legge o si sente ai TG  di avvisi mediante  SMS, whatsapp, mail, che creano ansie e preoccupazioni nei cittadini anziani e nei loro familiari. Abbiamo avuto ampie garanzie che così accada.

 

Successivamente, e in funzione anche dell’incremento della fornitura di vaccini (agli Pfizer si aggiungono Moderna ed Astra Zeneca) partirà la “fase 2”, rispetto alla quale saranno date successive informazioni.

 

Circa i punti di somministrazione sembra che si possa propendere verso un “modello misto”, vale a dire un sistema che accanto agli “hub vaccinali”, delle vere e proprie catene di montaggio per la vaccinazione,  possa vedere affiancate anche sedi più distribuite sul territorio.

 

In tal senso nel Cremasco i Comuni per ciascun subambito territoriale hanno  messo a disposizione alcune strutture, e nei prossimi giorni si farà il punto con ATS Valpadana per valutare la adeguatezza di questi spazi.

 

Molto dipenderà in ogni caso dagli input che arriveranno alle ATS  dalla Regione Lombardia, rispetto alla scelta delle modalità operative da mettere in atto e al grado di capillarità o meno dell’intervento vaccinale.

 

ATS VALPADANA ha ribadito che l’obiettivo di Regione Lombardia e del commissario Bertolaso è vaccinare tutti i Lombardi entro il 30 giugno (!).

 

Noi Sindaci siamo a disposizione e faremo tutto ciò che è in nostro potere fare, non appena ci verrà chiarito il “cosa”, il “come”, il “dove”, il “quando” e il “per quanto tempo”!  

 

Ad oggi mancano decisamente troppe coordinate, ma noi siamo qui e continueremo a chiedere lumi per dare informazioni puntuali ai nostri concittadini e a farci interpreti delle loro attese e preoccupazioni.”

FRANCESCO TORRISI

09 Feb 2021 in Salute

13 commenti

Commenti

  • Un piano dignitoso in attesa di certezze, che la nostra stimatissima Sindaco non può dare.
    Infatti è costretta ad affermare: “Molto dipenderà in ogni caso dagli input che arriveranno alle ATS dalla Regione Lombardia”
    Ma leggo su un quotidiano laziale, uno a caso di un Comune come Crema: “Il piano vaccini Lazio si ispira al modello israeliano ovvero seguendo le classi di età. Dopo gli over 80 sara’ la volta degli over 70 anni e il vaccino Astrazeneca andrà a tutti i medici di medicina generale “con l’obiettivo di vaccinare ogni due settimane una classe di eta’ a partire dalla classe 1966 (55 anni), tenendo conto delle categorie individuate dal ministero”. È quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
    Noi abbiamo la miglior Sindaco che si possa pensare, eppure è costretta a cucir l’abito con le pezze.
    Ma perché l’abbiamo permesso?
    Perché dobbiamo vedere Valerio Staffelli portare un tapiro d’oro gigante per Fontana per le sue inettitudini?
    E ci ridiamo sopra! Ma… inettitudini?
    Mi direte: “Ma allora vuoi far politica!” Sì, perché certe cose eclatanti ancora non offendono l’opinione pubblica; devo ancora starci a battagliare con amici di destra che proprio non vogliono vedere che da Formigoni in poi questi si son mangiato tutto!
    E ribadisco il solito mantra: “figlio di un militare agguerrito destreggiante, fratello di un ex anarchico ora destreggiante, amico di tanti destreggianti, anche di questa nostra piazza, non capisco come si possano avere i paraocchi! Ripeto,si son mangiato tutto, e si preparavano a far di peggio!
    Ve l’ho portato il nuovo piano regionale con i dodici elicotteri per far la guerra al Covir, o no?
    So quel che dico, ma più che resistere alle pressioni all’epoca non ho potuto fare.
    Com’è che si dice? Tengo famiglia?
    Ma ora mi viene la voglia di parlar chiaro

    • Come “destreggiante”, caro Adriano, confermo la mia amicizia.
      Su Israele, confermo il mio sionismo. Am yisra’el ḥay.
      Sulla scadenza del 30 giugno, confermo la mia opinione, esprimibile solo in privato in assenza di signore e minorenni.

  • Confermo il mio mezzo ebraismo storico, culturale, la mia vicinanza a tanti scrittori e intellettuali della diaspora, e dell’Israele democratico, progressista e laburista, non certo del governo israeliano in carica guidato da un un’uomo sotto processo per vari episodi di corruzione. Perché c’e Israele e Israele.
    E della eccellenza della Sanità lombarda?
    Non ho competenze, anche se l’abuso del termine “eccellenza” sulla bocca dei destrorsi sciurotti e sciurette di una certa Milano, di una certa Brianza, del Varesotto, il partito del cemento di Prandini che ha fatto del bresciano una piccola Los Angeles con incroci, sottopassi, sovrappassi, stradoni, e cementato ovunque, i falso cattolici del bergamasco che ce l’hanno con gli zingari, gli artigiani che disprezzano i forestieri poveri ma poi li sfruttano pagandoli meno degli italiani, questa truppa dagli ideali che si squagliano ogni due per tre davanti alle palanche, che ha messo le mani sulla Sanità lombarda con i loro cari rappresentanti. Questa la loro eccellenza, di una Lombardia che non mi appartiene.

  • Allora (pessimo italiano iniziare così), analizziamo i fatti: la mazzata storica è arrivata, e un governo raffazzonato, sinistreggiante, ha retto il colpo, con l’ammirazione del mondo intero per il risultato… e dall’interno solo le critiche. Per carità, la politica funziona così.
    Io nella fattispecie ho accusato movimenti di destra di affossamento di un Sistema; ma c’è di peggio: ma il negazionismo contro cui combattiamo, acido solforico della ragione, da dove viene?
    Oggi mi manda propaganda noVax un mio amico/collega anziano, già anch’egli primario, al minimo destreggiante, e forse gli 84 gli hanno un po’ annebbiato il senso critico, ma gli voglio bene e gli son devoto, ovvio.
    Ma forse non ricorda che il Caposcuola di tutti noi, Eugenio Jannelli, il sabato lavorava gratis, per l’intera giornata, per la povera gente, quando non esisteva il Sistema Sanitario Nazionale. Per coerenza con la sua veste parlamentare nel PD? Non credo.
    Chi sa, magari mi ha plagiato, ma il senso critico penso di averlo conservato.
    Tuttavia intorno ai due tavoli operatori si esprimeva tutto l’arco parlamentare. Ma di galantuomini!
    Lo so, “ai miei tempi” è stato sempre detto, e allora vuol dire che sono già un pezzo da museo.
    Pietro, amico mio, non ho mai agitato falci, sono un moderato, e ti rinnovo stima massima e amicizia, ma penso di vederci bene.
    Volevo sottolineare solo che le falle di sistema sono evidenti, e non rientrano in un credo politico, ma in un credo dal quale si estrapola solo il profitto come priorità assoluta, e non intendo solo personale, ma come metro di valutazione di risultato. E sottolineo, questo sistema non può sbandierare la priorità di sostegno dei valori della tradizione, perché non sono questi! Non li ho imparati così!
    Credo che ognuno debba trovare il modo di rientrare nelle proprie scarpe, come dicono gli Inglesi, e allora magari cambierò opinione; perché non sono mica una banana Chiquita o un pomodoro pelato Cirio, posso cambiare!

    • P.S.: il mio amico Prof. Cesare De Cesaris, in risposta al mio rimbrotto sui dati noVax oggi a me inviati mi risponde con tre faccine sorridenti. L’intelligenza non è acqua.

  • Ed io, parallelamente, Adriano brother, non ho mai agitato …..martelli ( seguendo la tua di metafora, perchè fuor di metafora ne ho agitati pure troppo!), il guaio dei giorni nostri è che , da un lato, con i “social” i ragli che salgono al cielo sono assordanti e , dall’altro la pletora di giornalacci (peraltro supervitaminizzati con i …..noster danè, ma forse è finita, la pacchia!) manipola l’informazione ad uso e consumo dei rispettivi “editori”, per non parlare degli omologhi TV, e ha diseducato/continua a diseducare il cittadino!
    Trovare il modo di “rientrare nelle proprie scarpe”, tu dici….. mah, escluse le “pantofole” che al bene comune non servono gran che, trscurando quelle “bullonate” che anzi sono fuorvianti ( non nconsidero nemmeno gli “stivali” che, a suo tempo, hanno dato pessimi risultati), verificato che siano ….”della nostra misura” (e non ci costringano a levarcele dopo pochi passi perchè ci fanno male), metterci in cammino, magari in “buona compagnia” essendoci prima muniti di una “mappa aggiornata” e di un …..buona bussola!

  • Intanto direi che questa nostra pluralità di visioni è una grande ricchezza!

  • RAGAZZI, DOMANI ALLE 14,40 MI VACCINOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
    WUAUUUUUUUU!!!!!!!!!!
    Preferenzialismi?
    Anni 71, medico e ancora operante, direi che val la pena di investirci una fiala…
    Ritiro ogni critica: non sono mica una banana Chiquita o un pomodoro pelato Cirio io!

    • Sono contento per te, Presidente. Immagino che questo trattamento sia dovuto alla tua qualifica di medico ancora in servizio.
      Altrimenti, se sono già arrivati ai settantunenni, tra poco toccherebbe anche ai sessantasettenni e mezzo, e allora dovrei ricredermi e fare ammenda della mia incredulità davanti alle promesse di vaccinare tutti i lombardi entro i prossimi quattro mesi. Vedremo.
      A proposito, domani è l’ottantesima ricorrenza (ma non sono uno storico della medicina e magari c’è qualche giorno di incertezza sulla data) dell’inizio ufficiale delle sperimentazioni della penicillina sull’uomo. Anche allora c’erano i contrari, gli scettici e i no vax. Ovviamente, essere in quegli anni su certe posizioni, nel mondo di allora, era ben diverso rispetto al fatto di esserlo oggi. Naturalmente, questo è un discorso che presuppone una epistemologia non basata solo su cicli cosmici metafisici, attuale Kali Yuga, sapienzialità agarthiche, progresso=regresso, soluzioni sanitarie ayurvediche, macerie & cinabri, dagli a Big Pharma, e al Bilderberg, e a Draghi (tutte le strade, certe strade esoteriche e misteriche intendo, portano a Draghi, ah dimenticavo, anche a Monti e a Ciampi, i grandi Satana).
      Per cui, dicevo, anche se non si tratta di vaccini in senso proprio ma solo di muffe e di scienza (sì, lo so, abbasso lo scientismo, viva il prana, il Ki e il Kundalini), personalmente credo che si sia trattato di una svolta cruciale per la storia medica dell’umanità. Padre principale del farmaco fu Alexander Fleming (Darvel, 6 agosto 1881 – Londra, 11 marzo 1955), che il 12 febbraio 1941 iniziò in forma ufficiale a sperimentare la penicillina su soggetti della specie Homo Sapiens. Nel 1945 gli fu attribuito il Premio Nobel (sì, lo so, anche allora questo premio era uno strumento di Big Pharma e dello strapotere delle multinazionali, che già sapevano della nascita del demoniaco Draghi due anni dopo: le perfide multinazionali sanno sempre tutto in anticipo, pure certi dettagli di talamo), premio che fu assegnato anche al farmacologo e biochimico Ernst Boris Chain e al patologo Howard Walter Florey.
      Buona vaccinazione, Adriano.

    • Non è che la vaccinazione del Presidente si estende per …..simpatia anche agli affezionati blogger?
      Dicci come è andata poi, tienici info, in progress.
      Big abrazo

    • Non ti consiglio che sia Chiquita, le banane di una multinazionale di cui parla diffusamente il premio Nobel Mario Vargas Llosa nel libro “Tempi duri”, edizione Einaudi. La multinazionale, con la CIA, dice Llosa, che non è di Salvirola, ma conosce bene il travaglio dell’Americana Latina, nel libro citato racconta cose brutte, da tenere a mente.

  • La “precedenza” ci è stata, su iniziativa di tutti gli ordini dei medici d’Italia, che hanno fatto il censimento e raccolto l’opzione favorevole dei medici in servizio ospedaliero e di qualsiasi tipo e poi anche di quelli neolaureati e a riposo, tutto via email. Quindi si presume che la mia attività residuale, per quanto in Servizio certificato e convenzionato ATS, non c’entri. Solo non credevo che davvero sarebbe successo qualcosa, e la telefonata: domani in ospedale, mi ha sorpreso.
    RAI 1, e ascolto Dario Argento e la sua esperienza a Roma, lui per diritto d’età penso. Può sembrare strano il senso di leggerezza che si prova, ma c’è qualcosa del rito di passaggio: entro nel mondo dei vaccinati. Ma nulla a che vedere con la cessazione di una paura di restar contagiato, è come se tante affermazioni fatte trovassero la vera certificazione, unita alla liberazione da molte restrizioni. Potrò tenere i nipoti sulle ginoccha ad esempio.
    Pietro complimenti per la preparazione che dimostri anche nel mio campo. Conoscevo la storia della penicillina meglio anni fa, ma ancora ricordo che è entrata in produzione dopo un solo caso di uso compassionevole umano, un policeman londinese moribondo per setticemia, subito migliorato ma poi morto ugualmente perché erano finite le fiale!
    La penicillina fu un dono della guerra, in quanto pensata come un’arma e finanziata con fondi della difesa.
    Ma anche in un altro senso: un prodotto della guerra fra muffe e batteri, perché alla muffa di salvar vite umane non fregava proprio niente! Ma questo ci insegna a capire il mondo dell’infinitamente piccolo.
    Peccato che l’esperienza egiziana con la penicillina abbia dovuto attendere 3700 anni per essere adottata nella prassi, ma la medicina è così!
    Eppure le istruzioni per l’uso erano nero su bianco, su papiro (Edwin Smith Surgical Papyrus).
    Dopo il vaccino devo correre a Milano per cose mediche di famiglia, e domani vi faccio sapere quindi come funziona, come è organizzato il servizio.

    • O.K., tutto ordinato, sette minuti compresi i questionari da compilare (unica sbavatura non era vero che erano presenti all’allegato 1 del Ministero) senza incontrare nessuno dati gli appuntamenti precisi, e dopo subito schizzato a fare altro a Milano senza problemi; la solita dolorabilità locale del giorno dopo, che ho sempre precisato, non è un effetto collaterale, è proprio voluta per la presenza di coadiuvanti che innescano il processo infiammatorio.

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