menu

GIORGIO CINCIRIPINI

COVID – VACCINO – Morti e … democrazia.

Seguendo una serie di email ricevute da diversi interlocutori  internazionali  sulla relazione tra vaccinazione e mortalità  … ho voluto verificare DA SOLO come è la situazione.
Quindi sono andato alla piattaforma VAERS del Governo USA https://vaers.hhs.gov/   ( Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) is a national early warning system to detect possible safety problems in U.S.-licensed vaccines.   … cioè  dove vengono registrati gli ‘effetti non desiderati’ per le vaccinazioni.
Ho  scaricati i dati del 2021, solamente.
Con una banale query si arriva al file allegato.
https://drive.google.com/file/d/1N6wk6So9fH_NILcdaUSuCNv4OIRlGbyt/view?usp=sharing.
Ci sono OLTRE 1000 morti!  dal 1.1.2021 al 12.2.21 .
Mi è venuto in mente la veemenza di Fabio Fazio sulla vaccinazione e sua ineluttabilità mai parlando di possibili controindicazioni.
Ho voluto scrivere in Facebook/Che tempo che fa,  un messaggio molto ‘light’  che pone solo i dati nudi e crudi, senza polemiche. Chiedendo solo onestà intellettuale …
cosa è successo ?
FB mi ha bloccato l’account !    Si !!! 

GIORGIO CINCIRIPINI

22 Feb 2021 in democrazia

17 commenti

Commenti

  • Credo che Giorgio ci dia con questo post, materiale, completamente “fuori dal coro”, per entrare meglio e più in profondità sul significato che questa terribilmente nuova pandemia, può/deve assumere per tutti noi rispetto a come approcciare il nostro futuro sul pianeta.
    I dati del foglio excell, vanno contestualizzati con la dimensione della nazione anzitutto, ma ci riportano comunque con …..” i piedi per terra”, rispetto alle aspettative pressoché miracolistiche che riponiamo in questo modo estremo di affrontare la pandemia: la ricerca, l’approvvigionamento, la somministrazione di vaccino a tutta la popolazione mondiale.
    I raggiungimento del bene comune, l’”immunità di gregge” non potrà che passare anche attraverso il sacrificio di una (speriamo) piccola parte del gregge stesso!
    E’ la “cura” che prioritariamente ognuno di noi dovrà avere, prima di tutto nei confronti di se stesso, ma subito dopo verso il suo “intorno” (magari allargato all’intero pianeta) che, io credo, ci consentirà di guardare al futuro senza disperazione, anzi con fiducia poggiata sull’azione di ri-equilibrio di tutte le componenti del vivere su questa Terra!

  • Caro Giorgio, vale sempre il discorso del micio e del leone: il micio graffia, il leone mangia! E se qualcuno soccombe già per il graffio del micio (vaccino) cosa gli succederebbe se incontrasse il leone? Ma attenzione, atttivando l’azione del leone lo renderebbe insaziabile, causando altre migliaia di morti. Non trovo più i dati originali della tua posta, ma si parlava di morti per milione, ricordo uno 00,4, solo un numero, ma comunque piccolo. Mille morti in ogni caso non sono niente rispetto a quanto può accadere perdendo il controllo!
    Forse non è chiaro che un’epidemia virale è eradicata solo da una seconda epidemia virale.
    Ora, se il colera, che non risponde ad antibiotici e vaccini, non è ancora sconfitto, figuriamoci un virus!
    Perché il colera risponde all’interruzione del ciclo oro-fecale, un virus volatile è estremamente più pervasivo, incompatibile con la nostra densità sul pianeta.
    Il virus è una risposta omeostatica del sitema che risponde a questo mutante, l’uomo, riducendone il numero a proprorzioni accettabili, pochi.
    Non vogliamo? E allora dobbiamo agire contro natura fino in fondo. Oppure vivere come astronauti, tutti. Perché tu, Franco, io, abbiamo il privilegio di abitazini individuali in cui possiamo sopravvivere recandoci in missione nel mondo sporadicamente, altri no, o non reggono all’isolamento.
    Quindi per evitare un’ecatombe mostruosa l’unica via è quella di osservatori e fabbriche vaccinali in allarme permanente, senza cedere ad apparenti tregue, perché il peggio non l’abbiamo ancora visto! La speranza è che l”uomo capisca che qusto stile assorbe tanto del suo adorato PIL che non ne vale la pena, meglio ridurre il numero degli occupanti.
    Ma attenzione, ogni ondata porta un regresso culturale!
    In termini personali poi sapevo dei tuoi dati vaccinandomi.e anche di essere un soggetto a rischio, e ho fattto quanto mi si diceva di fare’ forse per un innato spirito militare inculcatomi nell’infanzia.

    • E aggiungo: credetemi, la bestia ha assaporato odor di ciccia, leggasi DNA umano 12.000 anni fa, quando iniziamo a intrupparci nelle prime città. La nostra maniera di vivere è contro natura, e allora, se vogliamo provare a continuare così, sperando in qualche correzione, (ma chi ci crede?) ci vogliono provvedimenti contro natura! E lasciar andare tutto “secdo natura” sarebbe atroce, puzza di cadaveri ovunque.

  • Non credo di violare nulla dando a tutti il link che ci passa l’ordine dei medici, presumoo concernente parte del tema:
    Si ricorda l’incontro serale mini webinar fissato per questa sera, 24 febbraio 2021, dalle ore 18.00 avente ad oggetto “Complicanze cardiache a medio termine”.

    I relatori: Dr. Carlo Lombardi e Dr. Gianbattista Danzi.

    Link per accedere alla piattaforma Zoom https://us02web.zoom.us/j/82780762773?pwd=c2FCT3BCbmMyWEkzNGcvZVhSbVVrdz09

  • Testimonianze dirette sull’evoluzione della virosi detta “spagnola” in Brasile, in assenza di vaccini
    : “il foglio satirico «Careta» («Smorfia») espresse il timore che le autorità stessero esagerando le paure legate a una semplice limpa-velhos – ammazzavecchi – per giustificare l’imposizione di una «dittatura della scienza»
    «si vedeva un oceano di cadaveri dalla finestra. La gente appoggiava i morti sul davanzale con i piedi fuori in modo che gli enti di assistenza pubblica venissero a prenderli. Ma il servizio era lento, e a un certo punto l’aria si fece irrespirabile; i corpi cominciarono a gonfiarsi e ad andare in putrefazione. Molti lanciavano i cadaveri in strada»
    «A volte la buca era così bassa che dalla terra saltava fuori un piede», ricorda lo scrittore Nelson Rodrigues” da “1918. L’influenza spagnola: La pandemia che cambiò il mondo” di Laura Spinne.
    Quando io descrissi un quadro così nel mio “La baia”, pensavo di aver esagerato lavorando di fantasia. No, la storia naturale di una virosi pandemica, cioè se non si interviene, è quella di una capacità aggressiva del germe crescente per mutazioni (allora nell’estate dopo la I ondata, ora in corso), fino a quest’orrore.
    Anche la mia scena dei tram carichi di cadaveri, che nella fiction ambientai a Bologna, fu reale, successe realmente a Rio de Janeiro!
    Credetemi, è così, e anche scampando all’ondata non si è certi di non incapparci se non si è immuni,
    Il webinar di ieri solo sui meccansm del male sul cuore. Il vaccino allo stesso modo tranne il debito generalizzato di ossigeno: tutto vero ma statisticamente infinitesimale.
    Tutto va reso noto, spegnendo l’emotività però.

  • quelli che hai trovato forse non sono nulla rispetto a quello che succederà in futuro

    • Sono concorde Pietro, ma anche di fronte alle ultime maglie della rete che si stringe il pesce lotta per divincolarsi, e io non posso sottrarmi allo sforzo, e, siccome siamo esseri sociali, è anche mio dovere incitare altri a farlo. Vedi, non è che mi faccia paura per l’Umanità solo il dolore delle perdite, l’orrore, ma soprattutto la peridita di cultura che accompagna ogni pandemia. Poi, è questione di orientamenti sullo scopo della vita, del genere umano, mica individuale! Ma se coincidono è meglio. Comunque non essere solo in queste visioni aiuta a continuare a dire la verità che nessuno vuole ascoltare. Ti ringrazio.

  • Frequentando imprudentemente il centro salta agli occhi, con conseguente e isterica telefonata alla Polizia locale tramite Proloco, il comportamento scriteriato dei giovani in movida davanti ai bar, con compiacenza dei gestori che non intervengono, non tocca a loro, che finalmente lavorano. Niente mascherina, abbracci, baci, Negroni alle 5 del pomeriggio, molti alticci e più rumorosi del solito per il poco spazio di libertà concesso e quindi approfittiamone, e esageriamo. Capisco anche loro, poca vita sociale, a casa alle 22,niente camporella notturna. E vacciniamo i centenari? Da loro, untori, si sarebbe dovuto partire, sacrificando qualche centenario immortalato pure dalla televisione. Immortalità di poca durata tra l’altro. Draghi inverta la tendenza. Degli over 65, mi riguarda, nessuna traccia. Si deve sacrificare qualcuno?

    • Ieri sera una pattuglia di vigili ronzava nelle due solite piazzette invase il sabato (Erbe & Pesce), per cui la ressa davanti al bar che sappiamo era molto meno invasiva degli altri sabati.
      Il disastro ieri sera era piazza Roma. Vergognoso il bivacco collettivo addosso al Re, dentro le catene, con rovesciamento sul marmo di bottiglie e bicchieri. Masnade foltissime sui lati della piazza, con parecchi ancora dentro quell’altro bar che sappiamo, anche oltre orario. Grida, schiamazzi, blocco della circolazione, mascherine abbassate o assenti del tutto. Poi, è arrivata un’auto della polizia. Bloccati i cialtroni addosso alla statua, un diradarsi degli altri ammassamenti, a defluire per le vie laterali, quatti e schisci. Molti senza mascherina a tirar fuori i documenti con aria implorante. E i poliziotti erano solo due.
      Morale: basta una macchina dei vigili in zona San Domenico e una volante della polizia in piazza Roma per contenere entro limiti accettabili i balordi della movida locale, quasi tutti non cremaschi ma sciamati in centro dai paesi e dal contado.
      Per cui, Ivano, direi di risparmiare i vaccini per gli ultra sessantacinquenni e di far vedere in giro, soprattutto nel fine settimana, soprattutto nelle solite tre piazze e davanti ai soliti bar, un’auto dei vigili e un’auto della polizia o dei carabinieri. In mezz’ora, la folla si disperde e al massimo il danno è, allontanandosi, la solita orinata sul portone, i soliti cocci birrosi sul selciato e la solita rigurgitata di pizza dietro l’angolo. Noi cremaschi ormai ci siamo abituati. Basta chiudere i portoni, stare attenti alle gomme dell’auto il giorno dopo ed evitare di camminare sovrappensiero sui vomiti.
      Povera gioventù, così bisognosa di libertà. Siamo stati tutti giovani e dobbiamo essere tolleranti.
      E poi, questa generazione un po’ l’abbiamo fatta fallire anche noi anziani, per cui la nostra tolleranza dovrebbe nascere anche da un certo senso di colpa.
      Se proprio si divertono così, lasciamoli divertire.
      Una volta, noialtri mica ce la saremo cavata così a buon mercato.
      Vuoi mettere, Ivano, i danni della movida coi danni della rivoluzione?
      Viva la movida.

  • Certamente Pietro, sono stato troppo indulgente. Ai nostri tempi magari si trasmettevano malattie veneree, magari ti beccavi la gonorrea, o magari peggio l’aids, che forse nel primo caso si andava a cercare, nel secondo esplose all’insaputa. Ma erano rischi individuali. Adesso in gioco c’è ben altro. E sappiamo che un contenimento è possibile. E noi, over sessantacinque, corriamo ancora il rischio di venire infettati, come genitori, nonni, zii da alcuni scriteriati. Per questo disapprovo la campagna vaccinale in corso che ci esclude e allo stesso tempo neppure igienizza i giovani. E i ragazzi, disassembrati da una parte la sera dopo si assembrano da un’altra. Almeno mi pare. Anche se da domani correremo qualche rischio in meno. Ma che rottura di palle.

  • Copio un titolo del mio giornale tanto per farla breve, e senza troppi commenti, per gridare tutta la mia indignazione per il malaffare, come in tutti gli affari italiani, che ha innescato il Covid e con l’augurio che se fisse vero sarebbe buona ragione per scendere in piazza tutti. O da bravi garantisti aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso? : “Covid, abusi per due miliardi. Tangenti, appalti truccati e sprechi: ecco la cifra al centro delle ichieste della Guardia di Finanza in tutta Italia. É l’altra faccia dell’emergenza: 20 procure indagano da Milano a Napoli, tra mascherine fallate e ospedali fantasma.” Se tutto fosse vero… in verità ci sarebbe più da stupirsi del contrario.

    • Schifo basta? E la politica, nel senso partitico, c’entra? Io dico sì.

  • Giorgio, amico mio, non sei il solo ad essere stato oscurato da FB; anche un mio amico di gioventù di Parma, “terapeuta non allineato negazionista” oggi mi scrive la stessa cosa! Ci vanno giù pesante… Ovviamente lo fa una macchina, ma che parole chiave avranno inserito?

    • Francamente non so se il problema è solo con Facebook. Ho scritto un email – che tu hai visto – molto ‘light’ dubitativo senza attacchi contro i vaccino (NON sono no-wax!) ma solo riportando i dati che possono essere semplicemente scaricabili da due siti UFFICIALI USAe UE … a chetempochefa, Internazionale (la rivista), il Fatto Quotidiano … nessuna risposta! Boh!

  • giorgio stai entrando nel mondo reale… condoglianze.

    «E considera anche questo», aggiunsi: «se quell’uomo scendesse di nuovo a sedersi al suo posto, i suoi occhi non sarebbero pieni di oscurità, arrivando all’improvviso dal sole?» «Certamente», rispose.
    «E se dovesse di nuovo valutare quelle ombre e gareggiare con i compagni rimasti sempre prigionieri prima che i suoi occhi, ancora deboli, si ristabiliscano, e gli occorresse non poco tempo per riacquistare l’abitudine, non farebbe ridere e non si direbbe di lui che torna dalla sua ascesa con gli occhi rovinati e che non vale neanche la pena di provare a salire? E non ucciderebbero chi tentasse di liberarli e di condurli su, se mai potessero averlo tra le mani e ucciderlo?» «E come!» (Platone Repubblica VII)

  • Come dire?
    ….è la “Repubblica”, bellezza ….

  • PRESTO METTERò IN COMUNE DUE ESTRATTI DA MATERIALE DI STUDI CHE CHIARISCNO TANTI ASPETTI, MA FORSE IL PRIMO SUL DOPO COVID, CHE DOVA’ IMPEGNARCI CON OPINIONI PER MESI

Scrivi qui la risposta a Ivano Macalli

Annulla risposta

Iscriviti alla newsletter e rimani aggiornato sui nostri contenuti