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FRANCESCO TORRISI

Fuga da Kabul

Una frase di Stefano Citati (da FQ 17 Agosto 2021 “Il fardello dell’uomo bianco ha schiantato l’occidente”) mi ha colpito come una freccia scagliata in pieno petto:

“….È il “fardello dell’uomo bianco”, poetava Kipling (primi articoli ventenne dall’India) 122 anni fa a proposito del colonialismo: è il fardello che ogni tanto l’occidente tenta di scrollarsi di dosso come un aereo che decolla da un pista di un Paese che non hai mai veramente voluto cambiare…..”.

Come una di quelle istantanee che non smetti di guardare perchè di continuo affiorano particolari che ti prendono.

E questo aereo stracarico di fuggiaschi che decolla da Kabul “scrollandosi di dosso” dei disperati che si sfracelleranno al suolo è un’immagine che è difficile da ……scrollarsi di dosso!

Quanto è estranea per noi occidentali, Eu, Italiani, la tragedia di questo popolo Afgano, di queste donne Afgane che dovranno dopo ventanni di prove di emancipazione, ritornare al loro tradizionale, riconsolidato ruolo subumano di “accessorio” del “maschio guerriero”?

Questo fallimento di una mission ventennale alla quale avevamo aderito come membri della NATO, riuscirà a segnare uno spartiacque definitivo tra l’uomo bianco “delle colonie”e l’uomo della democrazia?

FRANCESCO TORRISI

17 Ago 2021 in democrazia

51 commenti

Commenti

  • Mi aspetto che mastro Torrisi approfondisca sul ruolo delle religioni. E già, perché mla storia è piena di esempi, individuali, di coniugazione fra pensiero religioso e progresso scientifico e culturale. La parola chiave è nella parola “individuali?”

    • Sollecitato dal “capataz”, pur conscio della mia quasiinadeguatezza, indegnamente …..obbedisco.
      Un caso fortunato però mi viene in aiuto: il link di Cordani all’ AFFINGTON, mi ha indotto anche a leggere il bel pezzo di Mattia Feltri (il cognome è abbastanza ….inflazionato e quindi, occhio al nome!) firma che apprezzo assai: “Sì, la democrazia si esporta, ma non sempre, non ovunque”.
      Da quel pezzo estraggo una frase che si adatta perfettamente alla bisogna, che Mattia ha scritto daddio e che faccio mia perchè non saprei fare di meglio:
      “Il punto, voglio dire, è che la democrazia non è altro che il passaggio della ricerca della felicità dall’aldilà all’al di qua. A un certo punto (con tutte le minchiate e gli eccessi dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese) l’uomo ha deciso di non accontentarsi di ubbidire ai mille Hirohito da cui è stato dominato in cambio di un premio ultraterreno, ma ha deciso di costruirsi la sua felicità qui e ora. Il resto è conseguenza. Si sono tagliate le teste dei re, si sono inventate le costituzioni, i diritti umani, i suffragi prima parziali poi universali, e si è ridotta la religione a questione privata. Dunque la domanda è: come si esporta la democrazia dove questo interminabile dibattito non è forse nemmeno stato abbozzato, dove la religione è questione niente affatto privata ma totalmente pubblica e, attraverso la Sharia, alla de Maistre, fa discendere da Dio le regole e le punizioni? La risposta arriva da Kabul, dove le meraviglie della democrazia si sono dissolte in dieci giorni davanti alla sciabola ordinatrice degli emissari celesti.”
      Potente no? Il Mattia!

    • Ma, cheddire? Meglio quando tace Buno Codani, ma….. linka!
      Si perchè il …..laconico link all’AFFPOST:
      “A caccia di terre rare. Perché alla Cina interessa tanto l’Afghanistan” – I Talebani stanno seduti un trilione di dollari di patrimonio minerario, vitale per la contesa economica e tecnologica globale –
      (nel sottotiolo si sono evidentemente dimenticati un “su”: “su un trilione di dollari”) accende fari quasi abbaglianti che illuminano lo scenario Afgano in modo affatto particolare!
      Cosa per nulla fatta dai “giornaloni” e, devo dire, nemmeno dal pezzo odierno, peraltro significativo assai, di Massimo Fini su FQ (la sua apertura è, al solito, di gran classe!).
      Personalmente, ma anche come mrg, stavolta, un bel grazione per il contributo alla conoscenza!

    • Ho volutamente postato il link senza commenti personali per evitare sgradevoli commenti ma non c’è niente da fare, il maestrino dalla penna rossa non riesce proprio a contenersi e a non montare in cattedra, dispensando provocatoriamente, dall’alto dei suoi meriti culturali e scientifici, giudizi non richiesti anche su chi non gli si sente certamente subalterno. Me lo vedo poi, stanco ma felice, “dedicarsi davanti a uno specchio alla nobile arte della masturbazione”.
      PS. Rileggendo quanto scritto, mi rendo conto di aver esagerato, utilizzando “un frasario volgare”.
      PPS. Se per esercitare “una maleducata presa per il culo” nei confronti di una persona è sufficiente citare tra virgolette alcune sue frasi, un campanello di allarme dovrebbe risuonare nella testa della medesima e indurla a darsi una regolata.

  • La mia prima reazione è alla Calindri – Volpi, in uno storico Carosello: “Dura minga, non può durare!”.
    Ma varrebbe la pena di stare al mondo trent’anni ancora per vedere come va a finire.
    Un regime che fa capo al trascendente non ha possibilità di sostegno all’infinito aggrappandosi a questo solo principio astratto. Ricordiamo che il credo sciita iraniano è basato sull’evoluitività della fede, sull’interpretazione, quindi quelli già ci sono arrivati. Ma questo temporaneo intervallo assolutistico quanto può durare, visto che le legittimazioni le avranno per motivi minerari (i trattati non sono del resto mai stati sospesi, Trump compreso) e una terza zampata dentro nessuno ce la butterà? Magari potranno allungare il brodo per secoli, ammesso che la nostra specie ci sia fra secoli. Ma se l’umanità intera andrò incontro a inimmaginabili (o purtroppo immaginabili) difficoltà sopravvivenziali, saranno proprio questi agili rigurgiti culturali ad aver gioco, per l’agilità decisionale e il credito basato sul terrore. E, se invece saranno nuovamentre con le spalle al muro, cosa saranno in grado di architettare?
    E intanto si pompa CO2.

    • Cordani, ma…..quella borsa col ghiaccio?!?

    • Aaah . . . , l’asilo Mariuccia, che nostalgia, è da allora che non sento più questo tipo di umorismo.

  • A parte il fatto che il link suggerito da Cordani c’entra come il burro con la ferrovia, io credo che dando anche credito al litio, e a tutto il resto di Terre rare, che poi è quello che si usa per curare i bipolari, i sali, io credo che la discussione in questa sede debba vertere sulla prospettiva di uno sfruttamento del suolo, qualora insieme all’applicazione della folle legge del Corano, venisse praticato. Se poi mettiamo insieme eventuale alleanza con la Cina, pur essendo ancora subalterni, magari anche con la Russia, che però la diplomazia occidentale sta cercando di influenzare, io credo che lo scenario futuro immaginabile sia terrorizzante. Democrazie che non esistono, i talebani sono già stati chiarissimi, e potere economico. Miscela esplosiva, e non sarebbe problema locale. Altro che isolato terrorismo.

  • Mi riferivo al primo link. Rispetto al secondo una certa somoglianza con chi sbarca dai barchini l’abbiamo sempre notata tutti. Con la barba poi sembra proprio un orientale. Che vien da pensare che una certa discendenza razziale, oltre che fisionomica, quindi lombrosiana, ci sia. Ma non é colpa sua. Stessa faccia stessa razza?

    • Se non sapessi che l’autore del commento è un sincero democratico antifascista direi che siamo in presenza di un palese atteggiamento razzista, di quelli che portano i suoi sodali a stracciarsi le vesti e a invocare la legge Mancino. Ma per certa gente il principio di non-contraddizione proprio non esiste.

  • E già, quello di “datemi pieni poteri”.

  • In tutti i casi nessuna tolleranza con gli intolleranti. Non sono un buonista, sono buono o cattivissimo.

    • …..di quelli che portano i suoi sodali …..?!?

    • E chi sono gli intolleranti? Ovviamente quelli che non la pensano come lui, e il cerchio si chiude.

  • In effetti è vero, il mio giornalone non ha mai parlato delle Terre rare afghane. Si parla molto però dei beni che all’estero ora verranno congelati. E magari queste Terre rare potrebbero rendere un sacco di soldi, ma ci vorrebbe del tempo per capitalizzare l’estrazione. Mai il tema mi interessa fino ad un certo punto. Che mi interessa molto invece è il tema concettuale del ritorno al passato che vediamo che anche da noi come niente è evocato e invocato. Non solo Kabul quindi, ma l’aria che tira non vorrei fosse triste presagio anche per noi, razionali, moderni, pragmatici e progressisti che però da due o tre decenni ci troviamo a scontrarci con fantasmi del passato che come tombe esalano dalle tombe, tra nostalgie toponomastiche e strategiche alleanze senza neppure preoccuparsi, come fanno i Talebani, comunque immediatamente sconfessati dalla realtà, di mostrare di queste nostalgie il lato migliore, se mai esiste. Senza pudore, magari niente di manifesto, ma neppure nascosto. Noi, che razionali e moderni, vedi i vaccini, ci troviamo di fronte a contrapposizioni esplicitamente ideologiche contro quelle scientifiche. Magari il confronto sembrerebbe azzardato. Non abbiamo la sharia, certamente, ma abbiamo le ideologie che mai come questi tempi tornano a farla da padrone. Un esempio tra i tanti: poche mattine fa in televisione uno scontro tra La Russa e Crisanti. Toni sprezzanti, da squadrista da una parte contro una mitezza umile dall’altra che subito vien da fare una considerazione. Uno scienziato ha alle spalle anni di studio, di ricerca, un politico, oltre al consenso elettorale solo la propria esperienza empirica, oltre ai toni aggressivi e violenti legittimati appunto dal consenso. A Kabul è lo stesso, la religione, però senza consenso, contro un percorso verso la democrazia e la libertà che sono stati ispiratori di quella che noi chiamiamo civiltà, anche a costo di quello che tutti conosciamo, ma che molti disconoscono Insomma, il passato contro il futuro, anche se ieri è stato commovente vedere sbandierata coraggiosamente la bandiera afghana rischiando chissà quali, le conosciamo, repressioni. Concludo: speriamo ancora che la resistenza interna e le diplomazie occidentali scongiurino questo medioevo di ritorno che ha visto giovani aggrapparsi al carrello di un aereo per poi farsi cadere nel vuoto sfracellandosi al suolo. Il paragone non è mio, ma subito vengono in mente quei puntini nel vuoto nel cielo delle torri gemelle dove in molti scelsero una morte rapida piuttosto che una lunga e terrificante agonia. Scelta emblematica come nella scena vista ieri dove madri e padri sceglierebbero la libertà per i propri bambini, separandosene, e consegnandoli nelle mani salvifiche, ma impotenti, di soldati americani. Biden si accorgerà presto di aver fatto una cazzata, e non solo perchè ispirato dalle critiche mossegli da tutte le parti. Potrebbe essere questa mossa preludio di scenari difficilissimi da affrontare.

    • Correggo: che come zombi escono dalle tombe.

  • Sharia/ideologie, ideologie/scienza, spunti di riflessione quelli che ci proponi, Ivano, sui quali impegnare la nostra attenzione troppo spesso …..deviata, distratta da una nuvola di narrazioni che ci portano lontano dal cuore dei problemi.
    Le persone che si aggrappano al mastodontico aereoplano che decolla avendo come sola prospettiva quella di sfracellarsi al suolo dopo un breve sogno di fuga, di libertà, i bambini passati sulle teste di mano in mano fino a superare il filo spinato ed essere presi dalle mani dei soldati USA, non sono “effetti speciali” studiati e realizzati in virtuale, sono pugnalate al cuore del nostro mondo occidentale, neocolonialista, drogato dai consumi e dal “benessere” che le nostre democrazie con poca etica si sono portate dietro, e si sono diffuse, senza antidoto alcuno, a condizionare le nostre menti e i nostri cuori.
    Bisogna cambiare, ma “….loro non cambiano….” gridava la voce straziata dal dolore nella cattedrale di Palermo, la vedova di un agente di scorta del Giudice Borsellino, LORO NON CAMBIANO!
    Ma noi, ognuno di noi, pouò farlo, deve farlo, nel suo agire quotidiano, nel suo percorso di consapevolezza.
    Questo l’impegno che l’appartenere a una democrazia impone!

  • Quel che sta cedendo è il sistema economico occidentale di stampo rapace del neoliberismo. Basta uno straccio di ideologia teocratica e puff! E quelli che rischiano siamo noi, quelli che si son fatti infinocchiare dal “fai girar l’economia” di quattro economisti invasati, drogati da un pifferaio magico.
    Che non potesse reggere una società così lo pensavo da giovane, poi mi son lasciato convincere che mi sbagliavo, forse, ma torno a pensarlo da semivecchio: una piramide di Ponzi galattica, e ogni straccio di talebano o quel che sia, chiunque con un’ideologia, anche insensata, ci può calcare la suola senza tema di reazioni. Rispolverare i classici urge!

  • Un’economia morale, tutto qui, ma campa cavallo di fronte al dio denaro, tutti lì, parremmo consenzienti, a far diventar ricche non solo le multinazionali, ma anche qualsiasi pirla capace di calciare un pallone fino alla bellona delle nostre parti nella veste di influencer. Siamo ben stupidi.

  • Già, i classici, ma anche i recenti. Cocteau, a domanda diretta su cosa avrebbe salvato se la sua casa fosse andata a fuoco rispose: il fuoco.
    E chi ha studiato un po’ la mitologia intende bene di cosa sto parlando.

    • Bellissima citazione , Ivano :”….. Cocteau, a domanda diretta su cosa avrebbe salvato se la sua casa fosse andata a fuoco rispose: il fuoco…..”!
      Sembra una bestemmia, con i roghi stoltamente appiccati per vergognosi interessi paramafiosi, ma salvare, riaccendere il fuoco che puo’/deve ardere dentro ognuno di noi, contro l’ingiustizia, l’arroganza supponente, l’egoismo becero, la provaricazione vigliacca, deve vederci nei panni di nuove, consapevoli vestali investite del compito supremo di preservare il pianeta dalla autodistruzione.

  • Siamo ancora in tempo per dissociarci e rispolverare i nostri valori greco-latini, con buona pace di quei ragazzoni con occhi azzurri, o pelle scura che sia, cui effettivamente qualcosa dobbiamo, ma dai quali, e dai loro economisti bacati, proprio niente abbiamo da imparare, sul oro sitema turffaldino!
    Se ne sono andati perché non ce la facevano! Ed è l’inizio della disfatta che si tirerà dietro mezzo mondo.
    Vi prego, convincetemi che mi sbaglio!

  • Forse una catastrofe economica, ecologica, sociale, sanitaria, ma quella giusta, non il Covid, una guerra che uccida quasi tutti, e sarebbe retorico dire che vengano risparmiate le bibioteche. Ma anche nei libri molte volte quanti disastri. Non c’è altra soluzione.

    • Barbara Spinelli oggi su FQ: esordisce nel suo “La guerra oscena dei soldi mischiati a valori e sangue”, con queste parole:
      “Al pari di altri leader europei, Draghi ha speso poche parole sul ritiro di Washington e della Nato dall’Afghanistan. Si è limitato a dire che il rientro degli italiani e dei cooperanti afghani avverrà nel rispetto dei diritti umani, e che una cooperazione mondiale dovrà avere come sede il G20. Ha poi invitato a “riflettere sull’esperienza” passata, ma non ha azzardato alcun tipo di riflessione visto che “non è questa la cosa più importante”.
      È la più importante, invece. Sapere perché la guerra d’invasione sia stata inutile oltre che nefasta, e come abbia potuto durare 20 anni, mietere tanti morti, non produrre alla fine altro che caos: rispondere a tali domande è cruciale, altrimenti non proveremo che smarrimento di fronte a un conflitto che finisce in modo così catastrofico: ben più catastrofico di quanto avvenne dopo la guerra di 9 anni condotta dall’Urss. Il governo pro-sovietico sopravvisse qualche anno dopo il ritiro del 1989; il governo di Ashraf Ghani protetto da Washington si è dato alla fuga immediatamente.”
      E la riflessione deve vedere l’Europa prendere un ruolo centrale per, come dice benissimo Adriano, “….rispolverare i nostri valori greco-latini…”.

    • Dimostratamente non è la via giusta. Se ne può parlare, ma in sintesi espone a un effetto di rimbalzo costante. La via è quella che gira alla larga dalle scorciatoie (truffe galattiche quali il win to win), ed è molto progressiva.

  • Cordani e Carra sono in vacanza?

  • Amici miei, questo disastro è il primo segno di sfaldamento, dopo le bolle speculative, del “sogno americano”!
    Cave canem!

  • Ma bisogna proprio rendere conto a un ivanomacalli qualsiasi di come si passa il tempo? Un poco di educazione non sarebbe auspicabile? O il simpatico duo, padrone del blog, può permettersi di dire ciò che vuole?
    PS. E adesso sotto con la gag da avanspettacolo della borsa del ghiaccio (e tutti giù a ridere dandosi di gomito).

  • Cordani, Lei é un permaloso. Non volevo certamente invadere la sua privacy, ci mancherebbe. Semplicemente, dopo alcune riflessioni, mi sarebbe piaciuto conoscere la sua opinione. Mi scuso e giuro che non succederà più e aggiungo che proprio non me ne frega un cazzo 😜 di dove e come Lei passa il suo tempo. Vale anche per Carra.

  • Non mi pare che il blog abbia padroni e per quei due che si dan di gomito non capisco proprio a che si riferisca. Il Suo é spirito da asilo Mariucca

  • Poi Francesco e Adriano con ambizioni al potere? Noooooooo

  • “Il Suo é spirito da asilo Mariucca”. Macalli è talmente “cattivissimo” (come si definisce lui stesso: brrrr, che paura!!!) che ruba le battute degli altri, sbagliando pure a copiarle. Certa gente si spara nei piedi da sola.

    • 😂😂😂 tanto sarcasmo per una vocale mancante. E non ho copiato la battuta, le ho solo fatto il verso. Complimenti.

    • “E non ho copiato . . .”. Certo, come no, dicono tutti così.

  • Comunque avete notato che Cordani é incazzato col mondo e con tutti? Tempo fa se l’è presa anche con i professori di filosofia solo perché si permettono di parlare di fisica quantistica, senza darsi arie da esperti oltretutto. Insomma, ha una capacità dialettica encomiabile. Il suo contributo su Cremascolta é fondamentale.

    • Mi limito a segnalare gli incompetenti che discettano a sproposito di cose che non conoscono. Non mi sentirete mai discutere di medicina o storia dell’arte ma solo, eventualmente, chiedere lumi a chi ne sa più di me. Consiglio Macalli di seguire il mio esempio.

  • Eppure Lei, noti il rispetto, mi pare che spari a zero contro vaccini e vaccinati. Potrei chiederLe gentilmente quali sono le Sue competenze in materia? P.s.: io credo che un’insegnante di filosilofia possa benissimo scrivere di fisica quantistica se il taglio e l’impostazione sono di ordine filosofico. Anzi, credo anche che qualsiasi scienziato dovrebbe chiedersi il fine ultimo e nefaste applicazioni delle sue ricerche. Ci eviteremmo e ci saremmo evitati un sacco di guai.

    • Mi scuso, per i pignoli, per gli errori di battitura.

  • Anche il mio giornalone stamattina parla di Terre rare, ma precisa anche che l’instabilità politica, anche in termini temporali, non ne permette per ora lo sfruttamento. Pare anche che gli investimenti cinesi sono stati sino ad ora irrisori e che anche i loro impianti petroliferi e l’estrazione del rame sono fermi da anni. E che l’ambizione economica si accompagna alla mancanza di garanzie da parte dei talebani impossibile da prevedere e quantificare in termini di durata. In stallo quindi. Boh

  • Il sottoscritto che “spara a zero contro vaccini e vaccinati”? Ma quando mai, ma Macalli sa leggere? Sono intervenuto sull’argomento alcune volte nel post sul Green pass, ma sempre riportando pareri di esperti, tra cui un premio Nobel, oppure esprimendo dubbi, dovuti alla mia ammessa ignoranza, e chiedendo lumi ad Adriano Tango. Se per contrastare qualcuno che “sta sulle palle” ci si riduce a fargli dire cose che non ha detto significa che il proprio repertorio argomentativo (quello che spazia dalla A alla B) si è esaurito.

  • Sono l’imbecille di un suo commento in quota ad altro post. Io in genere mi comporto in modo da non commentare con o riportare mai opinioni che non mi corrispondano. E come avrà notato sto cercando di essere educato.

    • Se Lei si riconosce nella figura de “l’imbecille che entra a piedi giunti nella discussione, mandandola in vacca” non è colpa mia. E stia più attento agli autogoal.

  • Allora devo pensare che Lei si riferisse a Francesco e Adriano perché da un po’ di tempo non intervengono altri. Secondo me l’autogol é suo.

  • Ivano, stamattina….. attingero’ al “tuo” giornalone, poiche’ in radio ho sentito la presentazione di un interessante articolo sulle “nuove sfide del terrorismo islamico”. Poi se ne parla.

    • Non te ne pentirai, anzi! Consiglio anche gli articoli di Cairo, non politica, ma la quotidianità a Kabul. La storia siamo noi…

  • Ivano, Cairo nn trovato.
    ‘Ndo sta’?

  • Rubrica giornaliera: Diario da Kabul. Come saprai, Alberto Cairo, medico fisiatra, specializzato in protesi ortopediche, lavora a Kabul con Emergency da decenni. Oggi é a pag. 19.

  • Ok, grazie Ivano della ….guida!

  • Cairo oggi: l’annichilimento. Peggio della morte, la morte stessa.

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