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FRANCESCO TORRISI

Sotto il segno del ….Draghi

 

Si, faccio il verso al bel libro della nostra Anna Zanibelli ( che sto leggendo appassionandomici!) per aprire un riflessione su quanto ci sta coinvolgendo tutti quanti in merito alla scadenza del settennato di Presidenza della Repubblica di Mattarella, associato al possibile cambio anticipato (al quale purtroppo ci siamo, nostra malgrado assuefatti) di Presidente del Consiglio alla guida del Governo “taglia XL” che , appunto Mattarella aveva assegnato a Mario Draghi.

Correva il 6 Gennaio 2021 con le dimissioni di Giuseppe Conte , il su Governo, “Conte 2” era caduto, causa sgambetto di “Italia viva” (ops!), i Partiti rappresentati in Parlamento non riuscivano a trovare una quadra che garantisse nelle due Camere i voti necessari alla sopravvivenza, e il Presidente Mattarella si inventò la formula “Salvatore della Patria” assegnando l’incarico di formazione di un Governo di larghissime intese ad un personaggio di enorme peso a livello Nazionale ed Internazionale quale Mario Draghi.

Mario, subito ribattezzato nella vulgata “Super Mario”, accettò ponendosi due maxi obiettivi da puntare: la gestione della Pandemia in atto ed il “Piano Nazionale Resistenza Resilienza” che era stato riconosciuto dall’EU all’Italia grazie all’ottimo lavoro del Presidente Conte. Tutti i Partiti rappresentati in Parlamento, all’infuori di “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni, aderirono con entusiasmo (vero/formale?!?) alla proposta e si formò il Governo Draghi.

A nemmeno un anno di distanza, in una conferenza stampa di fine anno, il Presidente Draghi ha lasciato chiaramente intendere di essere pronto e disponibile a ….”cambiare livrea” da Capo del Governo a Capo di Stato.

La nostra Costituzione prevede una netta separazione tra le due figure Presidente della Repubblica, definita al Titolo II Art.83 e segg. e Presidente del Consiglio dei Ministri Titolo III Art. 92 e segg., in particolare il primo è eletto con procedura specifica dal Parlamento (Camera+ Senato) allargato ai rappresentanti delle Regioni, il secondo, riceve l’incarico dal Presidente della Repubblica stesso.

Già da questa premessa normativa si capisce il bisticcio di ruoli e procedure che l’eventuale ventilato ….”passaggio diretto” di competenze istituzionali da Capo del Governo a Capo di Stato, comporterebbe per il pur bravissimo, capacissimo, potentissimo “super Mario”!

Tutto ciò inquadrato nell’ ambito di Pandemia tuttora, purtroppo in pieno atto (variante omicron e segg.?!) e di procedura attuativa del PNRR solo ai suoi primi passi.

Tanto ….per gradire, 2 ulteriori ingredienti, non esplicitamente dichiarati , ma nella pratica cogenti assai (anche se umiliantemente deprimenti!) sono li a condizionare i comportamenti di vasta parte dei parlamentari, specie nella prospettiva di possibili elezioni anticipate: il raggiungimento della pensione in relazione al tempo di presenza in Parlamento e il futuro taglio drastico del numero dei parlamentari che entrerà in essere dopo elezioni.

Ci sarebbe poi una terza complicanza, che però, ancorché tecnicamente possibile, mi rifiuto persino di proporre come eventualità: la candidatura di un personaggio malignamente negativo e dal punto di vista etico e da quello della morale pubblica, quale il pregiudicato Berlusconi alla carica più alta e rappresentativa dello Stato.

In questo quadro, personalmente esprimo voti affinché Draghi rimanga al suo posto fino a scadenza elettorale naturale e i Partiti ritrovino un briciolo di senno con un sussulto di orgoglio democratico, eleggendo a Presidente della Repubblica una persona degna (e nonostante tutto ce ne sono) che possa essere votata a grande maggioranza.

FRANCESCO TORRISI

25 Dic 2021 in Senza categoria

11 commenti

Commenti

  • Ricevibilissimo, come non condividere?

  • Considerazioni sparse da estia politica: Il “bisticcio di ruoli e procedure” è anche un sistema di controllo crociato, certo sbilanciato, in quanto al vertice resta poco più del veto, ma il grande rettile preistorico non è tipo da salti senza rete, il cui ordito è sicuramente iniziato molto prima. Il momento era certo inopportuno, molto critico, e tutti guardano alla covid (alleluia, sulle istruzioni del test rapido c’è scritto al femminile!), dicevo, ma nessuno parla apertamente dell’inizio della curva discendente del rapporto Meadow, al suo esordio con la più brutta crisi energetica mai verificatasi, in u paese che per sua politica energetica è estremamente più fragile dei partner europei verso i quali si stava rapidamente affermando. Perché gli equilibri si valutano in potere economico, mica in pillole di significato etico! E allora sette anni alla ribalta contro uno potrebbero fare la differenza, e il serpentone alato lanciafiamme lo sa.

    • Il problema non é Draghi al Quirinale. Il problema é chi lo sostituirà alla Presidenza del consiglio. Le elezioni politiche, antipate o a scadenza, sono comunque vicine. Abbiamo avuto un tecnico ma anche con altre qualità. Io inorridisco al pensiero di un Presidente del consiglio eminentemente poltico, magari da quella parte che si prospetta. Ve la immaginate una Meloni, donna, madre e cristiana?

  • C’è chi ironizza, come Travaglio, con un filo di dispiacere sulle qualità del “banchiere superMario Draghi”. L’ironia, anche il sarcasmo, sono il sale della cronaca giornalistica e ci stanno, ma questo insistere sul fatto che Draghi è un banchiere, ha il retrogusto di chi ha masticato risentimento contro le élite della finanza, colpevoli di tutti i guai dell’universo. Un tempo era il “Sistema”; ora sono i “banchieri”, il male. Come per i liberali classici è la “burocrazia”. Ho rispetto per Draghi
    Ha studiato; ha avuto i suoi guai da bambino; ha ascoltato le lezioni di Federico Caffè; non passa il tempo a tuittare o a fare teatrino sulle tv, perché sennò non si è moderni, come tanti altri, come “il bravo Conte”, per esempio. È serio e non dice stupidaggini, del tipo che Berlusconi ha fatto anche cose giuste.

    • Si, Marino, credo anch’io che sia tempo di darcene un taglio con ironia e sarcasmo, e puntare dritti agli obiettivi che contano.
      Col mio post credo di essermi messo in sintonia!

  • Certo che se a Berlusconi riuscisse la scalata al Colle il risultato sarebbe il compimento del suo lungo viaggio nel mondo parallelo che ha creato, dove nulla è impossibile. Se così sarà non potremo che riconoscergli la genialità di una programmazione di vita capace di sfidare il senso comune e la realtà, con tutti i mezzi che il moralismo non gli ha concesso, ma evidentemente non necessari al delirio di onnipotenza che percorre strade da pochissimi praticabili, bypassarli e vincerli, stravincerli. Naturalmente, se il colpo non riuscisse, questo sarebbe la conferma che il ciarpame di cui si è circondato, non solo in fatto di donne, che potrebbe essere questione privata, se non pagate e indotte al falso, o promosse in politica, perderebbe tutto il valore “morale” per praticanti della vita, avulsa dalla realtà, come marinai che al canto delle sirene hanno ceduto. E magari in molti desisterebbero da insani propositi e stili di vita, ravvedendosi. L’Italia potrebbe ricominciare ad essere un paese normale, coi piedi per terra e libero da falsi miti, o a provarci. Ma questa forse è utopia, è più probabile che il progetto di vita di Berlusconi, magari in quarta votazione, raggiunga la sua delirante apoteosi.

  • Non credo, nonostante tutto, che Berlusconi riesca nell’impresa di diventare presidente della Repubblica; nonostante il corteggiamento ai 5stelle, a Di Maio, la smemoratezza degli italiani, la sua voglia, l’ultima credo, di passare per statista.
    Forse c’è un limite a tutto. Forse.

  • Volando basso, anzi, non volando per niente, restando “terra terra”, oggi ho ricevuto la bolletta relativa al consumo di energia elettrica a casa mia nel mese di novembre 2021. Ebbene il costo del kwh consumato mi e’ stato fatturato con un aumento complessivo del 82% rispetto allo stesso mese del 2021.
    Quasi raddoppiato quindi!!!
    Altro che resilienza!
    Attendo con qualche preoccupazione l’arrivo della bolletta del gas!!!!

    • E noi italiani coglioni scendiamo in piazza contro i vaccini.

  • Naturalmente il plurale maiestatis non mi riguarda. Contro questi aumenti scenderei in piazza anch’io.
    Chiaro, vero?

    • Chiarissimo!

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