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FRANCESCO TORRISI

Oggi 2 Giugno 2022 è la festa della Repubblica Italiana

A Roma ed in tutti i Comuni d’Italia, il 2 Giugno 1946, da poco finita la seconda guerra mondiale, con la definitiva sconfitta del nazifascismo dell’Asse ROMA-BERLINO-TOKIO ad opera delle altre potenze mondiali alleate, si svolgeva il REFERENDUM Monarchia/Repubblica.

Il Popolo Italiano, e per la prima volta nella storia anche le donne Italiane (!), era chiamato a scegliere il suo assetto istituzionale, esprimendo persona per persona la scelta tra la Monarchia (così come era stato prima della Guerra) e la Repubblica.

Il 18 giugno la Cassazione,dopo aver respinto i ricorsi presentati dal “fronte monarchico” proclamò il risultato ufficiale che vide la vittoria della Repubblica sulla Monarchia con uno scarto di poco più di due milioni di voti.

L’Italia era diventata una REPUBBLICA!

https://www.altalex.com/documents/codici-altalex/2013/12/19/costituzione-italiana

Il 2 Giugno è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che avviene a Roma. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli patri italiani.

FRANCESCO TORRISI

02 Giu 2022 in Italia

2 commenti

Commenti

  • E il rapido processo è stato anche ben congegnato da menti illuminate. Una rivoluzione che ha colto i neo-Italiani tuttavia impreparati. Ancor più quelli del sud, che non a caso scherzosamente, ma poi tanto?, ancora inneggiano alla monarchica. A questo punto, per superare il ritardo evolutivo, non resta che sperare in una rapida istituzione di una vera Europa unita. Si diluiranno allora i campanilismi, un po’ come è accaduto nel nord Italia quando l’arrivo dei terroni non è stata più una minaccia, perché il numero di etnie ospiti si è moltiplicato. Unità per diluizione.

    • Adriano, acqua ne é passata sotto i ponti pur se é rimasta sempre la stessa. Tu parli di diluizione, ma se arrivassero da noi le famigliole del centro di Palermo protagoniste della medioevale fuitina, ne ha dicumentati alcuni casi Iannacone nella sua antropologica trasmissione Che ci faccio qui, ne ho già raccontato, forse i targhet ritornerebbero quelli di un tempo. Inutile aggiungere che queste nuove famigliole campano di redditi di cittadinanza, a maggior ragione quindi. E credo che per loro repubblica o monarchia non facciano differenza, anche se il razzismo dovrebbe rivolgersi alle loro Istituzioni che dell’unità d’Italia non ha fatto che reiterare i soliti comportamenti gattopardeschi.

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