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FRANCESCO TORRISI

Funghi a gas per plateatico all’esterno dei bar.

Sono restato letteralmente basito: dopo le porte aperte dei negozi in pieno inverno, a contribuire al riscaldamento globale ed alla produzione di CO2 ci si metteranno anche i plateatici confermati fino al Marzo 2023 a tutti i locali pubblici della Città, ovviamente debitamente riscaldati a gas ed, ovviamente, debitamente illuminati.

Con che faccia poi chiedere alla “sciura” in città per gli acquisti di spegnere il motore della macchina in attesa, a profumare l’aria col motore acceso, perchè se no il riscaldamento …..?!?

E, sotto elezioni (nazionali) come siamo, tutti a parlare di sacrifici, razionamento, restrizioni su illuminazione, riscaldamento, calendario scolastico, gradi di temperatura a casa e sui luoghi di lavoro.

Davvero non capisco la logica, la coerenza ecologica dell’”esemplare” intervento pubblico.

Il titolo su “la Provincia” era: CREMA DA BERE – IL PLATEATICO ANCHE D’INVERNO – APERITIVI DAL SAPORE EUROPEO – OPPORTUNITA’ PER TUTTI I BAR E RISTORANTI.

Mah!

Magari qualcuno poi me la spiega.

FRANCESCO TORRISI

29 Ago 2022 in Città

13 commenti

Commenti

  • In effetti, Sì

  • Che mi stupisce di più é che si stia già parlando delle luminarie di Natale, si spera meno sfarzose di quelle dello scorso anno, quando in alcune città si spengono i lampioni, alla faccia della sicurezza. Invece del bando di concorso “Abitare l’arte” , cofinanziato da Cariplo e del costo di 19mila euro per riqualificare il micro quartiere popolare di Santa Maria parlerò nel mio prossimo commento. Già anticipo, dato il contesto mini e la cronaca che in questi anni non mi pare abbia denunciato chissà quale degrado, che, come prima impressione, anche se non costosissimo, sia un progetto di nessuna utilità. Perché ricordo anche, cresciuto a Crema Nuova, su via indipendenza, che a fronte di un traffico pesante intensissimo, offrirono una fontana. Risolto il problema dei tir? In effetti dopo qualche anno il traffico si ridusse. E se magari anni prima avessero proposto qualcosa di simile ad Abitare l’arte io credo che i residenti se ne sarebbero fatto un baffo. Meglio riuscire a dormire la notte. E comunque di questi piccoli artistucoli produttori di bellezza che vogliono salvare il mondo, e relativi Assessori, scusa Cardile, niente di personale, solo una considerazione generica, non se ne può più. Mi viene anche in mente la sala prove intitolata a Paolo Panigada, ubicata non ricordo se in via Valera o vicolo Rino, piccola confusione geografica, o in zona San Pietro, forse é l’ultima che ho detto, dalla quale non sento mai giungere una nota. O mi sbaglio?

    • Che poi mi riferisco ad Abitare l’arte con questo commento antropologico che separa ancora chi una casa se la può comprare contro chi invece deve ricorrere a bandi comunali. Questo sottolineare le differenze mi pare che le acutizzi ulteriormente, del tipo” venite a vedere chi le abita queste case”. E lasciamo stare il coinvolgimento artistico dei residenti invitati, mi pare, alla creazione di un’opera d’arte permanente da installare a futura memoria di questo democraticissimo progetto. Perché insomma, a parlare d’arte credono tutti di esserne capaci. Della serie ” la bellezza cambierà il mondo. Quando mai? In tutti i casi, dato il bugdet a disposizione, vedremo come al solito la partecipazione di qualche artista millantatore, di gasatelli é pieno il mondo, convinti di lasciare un segno. Insomma, la bruttezza del mondo, il degrado, se mai ci fosse in quel quartiere, magari la microcriminalità, se anche questa ci fosse, non si risolvono di certo con queste iniziative, giovanilmente connotate.

  • Ecco, ritengo come 5 anni fa, che sia giusto, consiglio per Francesco, di riprorre la rubrichetta, mai ascoltata del giochetto “Se fossi l’Assessore… che qualche commento raccolte. Comincio qui rivolgendomi direttamente all’assessore ai lavori pubblici Giossi segnalando una prima criticità. La strada Castelleonese che porta dal rondò dei Morti fino all’imbocco per il Marzale non offre nessuana protezione ai ciclisti, non pochissimi, che vi transitano, una striscia gialla, ora stanno riqualificando l’asfalto, della misura di circa un metro che nella bella stagione viene invasa da rami di alberi con poca manutenzione. Traffico intensissimo e pericolosissimo. Basterebbero delle ringhiere, sono poche centinaia di metri. Segnalerei anche la viabilità di via Marzale, che ormai obbliga ad un traffico a ritmo alternato, tranne quando incroci gli imbecilli che della buona educazione o buon senso non sanno cosa farsene. Guaii a fermarsi e guai a ringraziare se rallenti agevolando il loro passaggio
    Segnalo anche sul lato est a ridosso della roggia, pieno di buche e rappezzato ogni tanto con della ghiaia, che entrarci con le ruote della bicicletta, o motorini o monopattini, il rischio é di finire a bagno. Ormai il traffico dalle due Ripalte e viceversa é aumentato sensibilmente. Urge un intervento.

  • Scusate le sgrammaticature da cellulare. Ripassero’ al pc previa rilettura.

    • Urgerebbe certo!
      Per non parlare, Ivano, dello stato indescrivibile (e pericolosissimo!) In cui versano i guard rail, su entrambi i lati, per chi ha la ventura di attraversare in bici la via Visconti (buona la soluzione ….”ghirigoro” posta in essere per la sicurezza di pedoni e ciclisti!) per proseguire verso Crema immettendosi in via Cremona, lungo via Marzale.
      Difficile descrivere lo stato di sfacelo.
      Andate a vedere, davvero da nn credere!
      E’ incredibile si possa lasciar degradare così una via della città !!!

  • Francesco, mi incuriosisce il fatto che ti sia limitato ad una situazione viabilistca tralasciando il resto dei miei ultimi comnenti- vedi Assessorato alla cultura – e prime iniziative. Quanto al camaleontico Di Maio un po’ di diffidenza anzi molta, c’e anche da parte mia, anche se dislocato il commento. Tutto con un generale rammarico circa le presenze. Da un po’ stiamo dialogando solo noi due.

    • Ti rispondo in ritardo, Ivano e tu, giustamente, mi hai richiamato per il silenzio!
      Del resto, complice il combinato disposto agosto torrido/campagna elettorale, qui a casa CremAscolta siamo rimasti in pochi …….
      Colpevolmente non avevo seguito le vicende del Bando Cariplo per la riqualificazione del micro quartiere popolare di SantaMaria, coinvolgimento artistico degli abitanti, compreso.
      Concordo con le tue osservazioni rispetto alle ….priorità e, del resto, il mio post muoveva proprio dallo sconcerto rispetto al gap tra le necessità irrinunciabili per il pianeta, dichiarate solennemente, e le scelte concrete poste in essere nella gestione delle singole comunità, troppo spesso in stridente catastrofico contrasto!
      La “sala prove” era ubicata mi pare in Via Valera, ma mi pare sia restata un “bel desiderio” in ricordo di Panigada e nulla più! (mi auguro che qualcuno mi smentisca o almeno che i “nuovi” arrivati, verso i quali mi ero speso con grandi auspici, ci mettano mano in positivo!).
      Accennavo alla campagna elettorale e non ti nego che l’attesa per quello che ci porterà il passaggio elettorale del 25 Settembre, (verso il quale stiam inesorabilmente rotolando) considerate le continue scosse di assestamento che il terremoto conseguente all’applicazione delle scellerate regole del Rosatellum, stanno provocando di continuo, mi stanno facendo passare un compleanno niente affatto sereno!
      Ma tant’è ……
      E allora vada per i guard rail di Via Marzale!

  • Allora tanti auguri, compleanno e il resto, che credo reciproci.

    • Ma certo, reciproci!

  • Sempre di Assessorati, perché di piccola città si tratta e il loro operato si nota e molto naturalmente rientra nel gossip di provincia. Conoscete la sezione 900 dedicata agli artisti cremaschi? Ebbene, quando fu allestita il criterio, per evitare rivalità,invidie e competizioni tra viventi, quindi per non creare discriminazioni fu: solo morti. Ora mi dicono che tra i morti é comparso un vivo, un amico tra l’altro. Quale Assessore ha quindi infranto quella democratica regola? Forse la Nichetti. So anche che un’artista cremasca, più altrove che qui, avrebbe voluto donare un suo lavoro che però é stato rifiutato. Oddio, il Museo di Crema non basta di certo a storicizzare un artista, e quindi é poca cosa aspirare ad entrarci, ma la domanda del perché di questa personale selezione é legittima. D’altro canto per ospitare tutti i viventi e sedicenti artisti cremaschi si dovrebbe cercare una piazza d’armi, e questo non sarebbe né possibile né auspicabile. In tutti i casi spero che Cardile lavori meglio.

    • Giusto Ivano il non fare nomi ma, se risponde al vero, bene ….fare i cognomi!!!

  • Altra intrusa, vivente: Federica Galli, incisora.

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