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ADRIANO TANGO

Una Tigre non è un Albero, di Diego Santini

Cremascolta ha in prima istanza vocazioni territoriali, ambientalistiche, letterarie, quindi quando un “nostro scrittore” e professionista del territorio dà alla luce una nuova opera non può che dargli il giusto rilievo, tanto maggiore se si tratta di un saggio tutto green di un professionista veterinario credo noto a Crema a tutti i possessori di animali da compagnia: Diego Santini.
Terza opera di Diego, dopo “Una faccia… una razza” ed “Emozioni bestiali”, l’attuale pubblicazione dal bizzarro titolo “una Tigre non è un Albero” rappresenta a mio avviso una svolta sia nei contenuti che nella maniera di esporre. Ma c’è dell’altro: l’empatia dell’autore, già grande e sempre espressa con decisione verso gli animali a noi più familiari, si espande all’intera biosfera. Sì anche al mondo vegetale.
Nuova dicevamo anche la forma. Partiamo dall’alternanza di maiuscole e minuscole nel titolo, non casuale, perché la ritroverete nel testo. Un espediente, quello dei periodi in tutto maiuscolo, che oltre a dare enfasi, vi permetterà di focalizzare i passaggi con maggior impatto visivo e più espressivamente di un grassetto o un corsivo. Il tutto prende la freschezza di un quaderno d’appunti.
I contenuti: mentre i precedenti lavori erano, tutto sommato, gradevolissime raccolte di storie e pensieri su animali da compagnia, specie di cani, questo testo, come dicevamo, è una vera vibrata immersione nel mondo vivente naturale, un mondo olistico che ci viene illustrato anche nei suoi rapporti di cooperazione, fino ai veri affetti e sacrifici. Cooperazione fino all’annullamento del sé è il linguaggio della natura, come emerge da dati scientifici e racconti dell’Autore.
Il tutto è caratterizzato dalla sua personalità, che, per chi non conosce l’amicone che è, potrebbe essere ipotizzata come quella di un misantropo solo naturalista. Invece resta al centro della narrazione lo spirito dell’uomo, la persona sociale e sensibile, amico degli animali h 24, il Diego che li coccola nello studio ma interagisce umanamente anche con i padroni, nella comprensione dei loro tormenti, combatte con la sua scienza il loro male, per poi concludere la giornata fra di loro, nella sua abitazione-oasi naturalistico rurale, dove anche quelli da fattoria fanno la vita dei colleghi cittadini da compagnia.
Poi alla sensibilità, a tratti commozione, subentra la garbata funzione didattica in cui il lettore, più che assorbire dati, è condotto a condividere certe conclusioni, ma soprattutto la rabbia per lo scempio, insensibile e suicida, che ancora si perpetua.
Ma a questo punto vorrei dare la parola all’Autore stesso, perché un bravo scrittore si riconosce già da come presenta l’opera nella quarta di copertina. Ascoltiamolo stralciando:
“Sono pagine di pensieri, per chi vuole pensare. Non ho la pretesa di fornire un testo scientifico ma di presentare delle osservazioni, degli spunti di riflessione da un punto di vista eco-sentimentale, etico e biologico. È un tributo di riconoscenza al mondo vegetale e a tutto il globo animato, alla sua importanza, alla sua bellezza e ‘umanità’. Ogni giorno mi sento in debito con la natura per le emozioni che mi regala…”

E conclude invitandoci ad “aprire una pagina a caso”. Ma voi non lo ascoltate, procedete in ordine come fosse un romanzo, e solo alla fine scoprirete che una trama c’è, in una storia di milioni di anni sul pianeta terra e nell’animo di un uomo che vi si affaccia con sincero e ammirato stupore.
Avuto fra le mani questo scritto di 137 pagine non me ne sono più staccato, e così sarà per voi.

A proposito, è così fresco di stampa che dimenticavo l’informazione più importante: dove trovarlo? Presentazioni per il momento non ce ne potranno essere, ma in internet, su IBS, c’è, e come si suol dire: “già in distribuzione nelle migliori librerie di Crema”.

ADRIANO TANGO

25 Apr 2021 in Recensioni

9 commenti

Commenti

  • E intanto il mio amico Diego, da vero animalista fin nelle ossa, invece di lanciare il suo ultimo lavoro che fa? Cerca la pantera nera nel parco di Superga!
    Mi ha promesso una cronaca completa al rientro.
    Ma vorrò sapere soprattutto, visto che son convinto della veridicità di queste segnalazioni, se la incontra che fa? Le offre un gelato al pistacchio? (scherzo, è con la guardia forestale).

  • Grazie per la accattivante presentazione Adriano.
    Hai suscitato in me attiva curiosità che si concretizzerà al più presto nell’acquisto del libro di Santini, dalla copertina che mi sucita il ricordo struggente di vecchi libri di Salgari, che da ragazzo ritrovavo (e… “divoravo”) rovistando negli scaffali dei libri di casa. Quelli di Papà Alberto!

    • Vieni a conoscerlo, è tipo per te e Marialisa, anzi, sulla sua associazione per gli animali maltrattati doveremmo fare qualcosa

  • Grazie Adriano per le tue parole. Io e te condividiamo l’amore per gli animali e per la Natura che ci porta ad essere ipersensibili verso tutto ciò che è animato, piante comprese. Nei confronti dell’altra parte del mondo il genere umano non si è comportato da amico ma piuttosto da conquistatore e ha bisogno di essere difeso, oggi più che mai. Incominciamo, insistiamo e continuiamo…anche attraverso le pagine di un semplice libro.

    • Amico mio fraterno
      io vorrei che questa strapotente parte dell’animalità terrestre, gli uomini, capissero che il rispetto per quanto considerano oggetto di consumo è la loro salvaguardia, che è proprio un atto di egoismo proteggere la parte più fragile. Poi, noi, e siamo la maggior patrte, la natura la amiamo, ma anche chi la ogettualizza, chi la rifugge quasi nell’illusione appagante della modernità, non può essere così ottuso da non capire che estingue l’aria che respira! Insisti così, e informaci sulle attività dell’associazione.

  • Complimenti intanto allo scrittore Diego Santini, è sempre bello conoscere persone sensibili a queste importanti tematiche. La definizione di Adriano in merito al libro, ovvero “ spunti di riflessione dal punto di vista eco-sentimentale, etico e biologico” mi ha molto incuriosito.
    La grafica della copertina poi mi ricorda, come ha detto giustamente Francesco, le edizioni avventurose che si leggevano una volta. Grazie Adriano per il suggerimento!

    • Appena si ristabiliscono le cose organizzerò un incontro fra amici, magari a una sua presentazine, e vedrai che conoscere Diego conferma le attese.

  • Sarebbe bellissimo Adriano….un incontro, magari all’aperto, sarebbe super!

    • Magfari facciamo una cena all’aperto fra scrittori made in Cremascolta, ripensando al caro Antonio Bonelli che ci ha lasciato. Ma allegria!

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