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FRANCESCO TORRISI

Abusivismo edilizio e (non) demolizioni

Sento come una vera emergenza il consumo di suolo e me ne sono occupato varie volte con post su questo blog, al suo nascere, fin dal primo 2013.

Strettamente connessa con questa emergenza (in Italia si “coprono” 3 metri quadri al secondo!) e da essa direttamente derivante, c’è quella dell’abusivismo, del suo sanzionamento e delle demolizioni.

Ora, la Legge sul contenimento del consumo di suolo, approvata dalla Camera dei Deputati nel maggio 2016 è ferma da 500 giorni in Senato ed il Disegno di Legge “Falanga” (Disposizioniin materia di criteri per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi) che aveva iniziato il suo iter con l’approvazione in Senato nel Gennaio 2014, sta ….rimbalzando tra l’aula e le Commissioni senza speranza di …..”approdo”!
Addirittura le forze ambientaliste ne auspicano il definitivo “naufragio” posto che gli innumerevoli emendamenti ne hanno snaturato lo scopo (la definizione delle procedure di demolizione) trasformandolo in una sorta di “grimaldello salva abusi”!

La lettura degli atti parlamentari (invero l’informatica, consente quasi “in tempo reale”, a chi lo voglia, di accedere a quanto accade in Aula) è sconsolatamente illuminante su quanto sappiano essere inconcludenti i confronti parlamentari, laddove le diverse prese di posizione raccontino la stessa cosa in modi, con motivazioni e conclusioni diametralmente opposte!

Per chi avesse interesse a ….”toccare con mano”, fornisco di seguito il link al “Resoconto stenografico”della Seduta del Senato del 17 Ottobre 2017, nel quale a pg. 29 si da conto di come il DDL sia stato ulteriormente “rispedito” dalla Camera alla Commissione ! http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0872/stenografico.pdf

Restringendo l’ottica su “casa nostra”, in tema di consumo di suolo, anche la nostra “illuminata” Amministrazione Comunale mi pare non abbia certo dato … il meglio di se, quanto a “stop al consumo di suolo”, consentendo lo scempio in atto nella zona IperCoop, dove l’ampio piazzale alberato (peraltro già nato in modo insoddisfacente alla bisogna, con pavimentazione impermeabile e non filtrante) è stato prima “disalberato e poi “ingabbiato ” e “capannonato” .

Cemento, cemento e poi …. ancora cemento, magari inutilizzato, “mumificato” ma comunque gloriosamente “edificato”!

FRANCESCO TORRISI

02 Nov 2017 in Ambiente

10 commenti

Commenti

  • Concordo, Franco: abbiamo bisogno di più verde, non di più cemento, per la stessa salute del pianeta.
    Il doppio parcheggio dell’Ipercoop? Ora che è stato completato, non solo ha tolto i pochi alberi che c’erano, ma è un vero e proprio pugno nell’occhio, uno scempio.
    Si dirà che un centro commerciale deve offrire il più ampio servizio agli utenti e che il doppio parcheggio è diventato una necessità nella prospettiva dell’insediamento dell’Euronics, ma io mi chiedo: era proibitivo pensare a un parcheggio sotterraneo come c’è a Bagnolo?
    Con un parcheggio sotterraneo, si sarebbe creato molto più spazio per il verde.
    Si dirà che le aziende puntano agli affari, non alla salute del pianeta: ok, ma non tocca alla Amministrazione comunale coniugare gli interessi legittimi dei privati con la salute del pianeta, cioè di tutti?

  • Il 25 e il 26 ottobre u.s. si sono tenuti a Roma gli ‘Stati Generali sul Paesaggio’ durante i quali i ministri Gentiloni e Franceschini , con l’endorsment del Presidente della Repubblica, hanno espresso il loro determinato impegno a tutela dell’ ambiente, comprendendo in questo anche l’ attenzione al consumo di suolo, che “resta un problema aperto, così come il tema dell’abusivismo”, come ha dichiarato Gentiloni.
    Bene. Una volta preso atto che il problema esiste, bisogna risolverlo.
    Ma dato che il tempo stringe – siamo quasi alla fine della legislatura – bene hanno fatto Coldiretti, FAI-Fondo Ambiente Italiano, INU, Legambiente, LIPU, Slow Food, Touring Club Italiano e WWF Italia a ‘tirare la giacchetta’ ai ministri interessati, inviando loro una ” lettera aperta” chiedendo “un’assunzione di responsabilità da parte del Governo nel concordare un’azione con il Parlamento per fare in modo che il disegno di legge sul «Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato», ora all’esame del Senato, diventi legge prima della fine della legislatura”. Le buone intenzioni enunciate ( vediamo di evitare che siano solo fole da campagna elettorale, per favore ) devono trasformarsi in azioni concrete : è a dir poco sconsolante vedere che una legge che riguarda la salvaguardia dell’ ambiente in cui tutti noi viviamo sia ferma da 500 giorni in Senato e il ddl Falanga venga (strumentalmente ?) intralciato e rimbalzato da una parte all’ altra.
    Per quanto riguarda il parcheggio dell’ Ipercoop, concordo pienamente con quanto scritto da Franco e da Piero. Non solo è “è un vero e proprio pugno nell’occhio, uno scempio”, ma è anche scomodo: i tunnel, bui e un po’ claustrofobici, sono stretti, considerata anche la presenza di una zona riservata ai pedoni, e gli stalli angusti (avete notato che la maggior parte delle macchine parcheggiate ha gli specchietti ripiegati?). Inoltre la segnaletica non è sempre chiara, specialmente quella orizzontale. C’era forse bisogno di un parcheggio, ma non di “quel” parcheggio. E perché non incentivare il trasporto pubblico, che a Crema praticamente non esiste – il Miobus non è propriamente un servizio di trasporto pubblico, come normalmente inteso . Magari se e quando nella ex scuola di CL apriranno un centro sanitario, allora un autobus che potrebbe sostare al Centro Commerciale e al polo sanitario con corse cadenzate per poi proseguire per il centro e altre zone periferiche non sarebbe una cattiva idea.

    • Di sicuro la politica deve andare nella direzione dei mezzi pubblici elettrici.
      Proprio nei giorni scorsi il sindaco di Milano ha dichiarato da Parigi (al summit con altri sindaci di metropoli) che è sua intenzione sopprimere i parcheggi di superficie per scoraggiare l’uso dei mezzi privati.
      Il nostro assessore Bergamaschi a sua volta, sta puntando (ma immagino con difficoltà) a evitare il carico e scarico di mezzi privati nel centro storico.
      Non so se ci riuscirà, ma questa è la strada da seguire.

      Per quanto riguarda l’utilizzo del mezzo pubblico elettrico per andare all’Ipercoop temo sia di difficile soluzione perché, normalmente, le famiglie vanno a far la spesa settimanale e hanno bisogno di una macchina per lo scopo.
      O… ci sono alternative?

    • ….grazie e benvenuta Elena Cucciati, in campagna elettorale si è molto premuto sul tasto “Crema città nel verde/ a misura d’uomo ( e di donna e di bambino e di anziano e di H, ci aggiungo!) belle parole, certo perlamordiddio, ma di fatto, per esempio quelli che accompagnano i bambini a scuola, sono li con i loro bravi motori accesi, parkeggiati random e non c’è nessuno che gli dica: spenga per favore e parkeggi come si deve! E’ solo un esempio di come ci sia molta attenzione a non ….disturbare l’elettore! E ciò è male, per la città!

    • Credo che l’obbrobrio non sia ancora terminato perché, se non ho capito male, accanto al parcheggio dovrebbe “sorgere” anche un Euronics, o qualcosa del genere. Cosa possiamo fare? Andare da un’altra parte a fare la spesa, questo è certo. Boicottiamoli. Sarà anche una magra soddisfazione, ma è pur sempre una soddisfazione.

      A livello nazionale non c’è dubbio che il consumo di suolo resterà un “problema aperto” fino alla prossima legislatura, ormai vicina. Poi bisognerà vedere chi sarà il prossimo, che idea di Paese avrà, e agire di conseguenza.

    • Segnalo a chi ne fosse interessato l’incontro che si terrà sabato 11 alle ore 16:30 nella sala Cremonesi del Museo, in cui Christian Campanella e Filippo Pavesi discuteranno, appunto, sul consumo del suolo e parleranno degli ecomostri locali e delle loro … prospettive, nonché della riqualificazione delle aree dismesse a Crema, mai pienamente realizzata.

      Da non perdere !!!

  • L’acqua cala è da molto che l’hanno scoperta.Il fenomeno dell’abuso edilizio è ormai stracotto,e il piatto piace sempre di più ai nostri governanti,di qualsiasi estradizione partitica,perchè il fuoco del malaffare prepara piatti sucolenti,gustosi agli ingordi palati.Non scandaliziamoci più.E degli incendi boschivi?………………………C’è troppo sole. Cordiali saluti.Ciao Piero.Antonio.

    • ….senti Prof Antonio, l’ “estradizione politica”, se è “voluta”, è troppo bella, e comunque è ….creativa! Grazie….

    • Secondo me, invece, indignarsi serve sempre. Noi italiani siamo lenti, non ci piace cambiare abitudini, ma prima o poi arriviamo. Vent’anni fa, ad esempio, la gente era disattenta nei confronti di tutto, e quindi anche riguardo l’abusivismo edilizio. Quando spuntava un nuovo obbrobrio (tipo l’ecomostro-Coop, non ancora completato) si subiva e basta. Mentre adesso si protesta, anche silenziosamente andando a fare la spesa da un’altra parte. E’ un inizio.

  • Ma dove son finiti gli ecoterroristi di un tempo? Non scherzo, penso sia l’unica soluzione per smuovere l’opinione pubblica a scapito della propria incolumità. Ma che reato ho commesso? Istigazione alla…?

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