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WALTER VENCHIARUTTI

Peppo Bianchessi – L’INK

Per chi non è ancora totalmente galvanizzato delle smanie d’acquisto natalizie e sedotto dalle gite domenicali agli ipermercati, in questo periodo, Crema sa ancora offrire oasi artistiche di notevole interesse. Una di queste è visitabile presso la sala Agello del CCSA . “L’ink” (inchiosto) è il logo trasgressivo scelto da Peppo Bianchessi che fa da guida all’evento.

Un bambino incuriosito sfoglia le pagine di un enorme volume sovrastante. Ė sorprendente l’impatto e la curiosità che i libri redatti e illustrati da questo artista, anche autore, sanno provocare sull’utenza infantile. Sono veri scrigni di prodigiosa fantasia. Ho visto per la prima volta mio nipotino (prima elementare) interessarsi alla lettura. Stupito e affascinato ha letto e riletto il testo, aiutato dalle stimolanti figure che lo corredano.

Ma questo è solo uno dei tanti incipit preliminari al percorso di una mostra dove la parola scritta, quella “ dei grandi”, fa da collegamento a cose, pensieri, parole, lingue e canzoni. Il pennino e il pennello di Peppo diventano allora la bacchetta magica di un mago da cui sbocciano metafore che diventano idee. Queste prendono forma, si animano nella scrittura, consentono una comunicazione altrimenti impossibile. Nasce così una straordinaria trasmutazione alchemica: il vil metallo si trasforma in oro. Dalle copertine dei vecchi volumi sporgono maniglie; i libri assumono valenza di porte aperte alla conoscenza. Dalle pagine ingiallite affiorano denti, nasi, braccia che servono a odorare, assaporare, toccare, empatizzare con il contenuto dei testi. Tutto è accompagnato da un ricco corollario zoomorfo fatto di coccodrilli, lupi, gru, insetti, polpi e una fitta vegetazione di cavoli occhiuti e di luminose stelle cadenti che accompagnano il meravigliato lettore.

Grafica tradizionale ed esperienza digitale si esprimono compiutamente. Peppo Bianchessi assomma le doti dell’artista multimediale a quelle del calligrafo emanuense. La creatività esplode in vari modi. In lui convivono l’artigiano tradizionale e l’esperto della progettazione grafica, il docente amorevole e il ribelle disincantato. Anche i cimenti in ambito internazionale l’hanno visto riscuotere consensi nei diversi campi: illustrativo, pubblicitario, pittura, regia, cinema e scrittura creativa.

In mostra tra le sezioni espositive la serie dei “ Manifesti” apre all’uso e all’abuso giornalistico. Gli “Instadrammi” rappresentano i drammi filtrati dalle tecnologie, limiti e paradossi della rete. “Inchiostrackreare” vuol dire destabilizzare le certezze promosse dal conformismo pubblicitario utilizzando gli stessi loghi, brand delle grandi compagnie commerciali. Umorismo e provocazione gareggiano negli esercizi di “hacheraggio” sui supporti costituiti dai grandi quadri, divenuti icona della società. Sono tutti moniti, incitamenti al risveglio, a prendere le distanze dai luoghi comuni, a non cadere nelle lusinghe dell’artisticamente e del commercialmente corretto.

WALTER VENCHIARUTTI

23 Dic 2018 in Mostre

2 commenti

Commenti

  • Grazie, Walter: questa volta hai superato te stesso tanto bella e intrigante la tua recensione.
    Conosco Peppo Bianchessi solo di fama e ora mi dai l’occasione di andarlo a scoprire: non mancherò di farmi incantare (anche se non piĂą gli occhi di un bambino).

  • Grazie Walter per l’ottima recensione!
    Si, la Mostra di Peppo è davvero “SUPER”.
    Da vedere e rivedere tanto è ricca di proposte, di stimoli, di invenzioni dove sempre la fantasia rincorre l’intelligenza e ti costringere a mettere in moto anche i neuroni piĂą rincantucciati.
    E le opere “operano” nel visitatore a stimolare la sua uscita dall’abitudine, dal routinario, dal peconfezionato, per entrare nel suo mondo fantastico ….. sacralmente dissacrante!
    Ma quanta roba c’ha dentro Peppo Bianchessi !!!!

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