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GIORGIO CINCIRIPINI

Grazie al COVID-19 … i ricchi sempre più ricchi

da FORBES  11.4

 

 

Il tasso di disoccupazione americano  e il conteggio dei casi COVID-19 continuano a salire, ma il mercato azionario sta andando un po ‘meglio. Il Dow Jones Industrial Average e l’S & P 500 sono entrambi aumentati di oltre il 12% nella settimana terminata il 9 aprile (i mercati hanno chiuso il 10 aprile per il Venerdì Santo). Le azioni hanno fatto un notevole salto giovedì quando la Federal Reserve ha annunciato $ 2,3 trilioni di prestiti per sostenere l’economia. I guadagni del mercato hanno portato a un aumento combinato di $ 51,3 miliardi per 10 dei miliardari del mondo da quando il mercato ha chiuso una settimana fa, il 2 aprile.

 

https://www.forbes.com/sites/hayleycuccinello/2020/04/11/billionaire-gainers-ortega-bezos-buffett/#6c1fd5a43e8d

 

Parliamo di

Amancio Ortega

Source of wealth: Zara

Country: Spain

Net worth change from April 2 to April 9: +$7.2 billion

Jeff Bezos

Source of wealth: Amazon

Country: U.S.

Net worth change: +$6.8 billion

Bernard Arnault

Source of wealth: LVMH

Country: France

Net worth change: +$6.3 billion

Mark Zuckerberg

Source of wealth: Facebook

Country: U.S.

Net worth change: +$6.2 billion

Warren Buffett

Source of wealth: Berkshire Hathaway

Country: U.S.

Net worth change: +$5.0 billion

Mukesh Ambani

Source of wealth: petrochemicals, oil & gas

Country: India

Net worth change: +$4.4 billion

Elon Musk

Source of wealth: Tesla

Country: U.S.

Net worth change: +$4.2 billion

Larry Ellison

Source of wealth: Oracle

Country: U.S.

Net worth change: +$4.0 billion

Bill Gates

Source of wealth: Microsoft

Country: U.S.

Net worth change: +$3.6 billion

Larry Page

Source of wealth: Alphabet

Country: U.S.

Net worth change: +$3.6 billion

 

GIORGIO CINCIRIPINI

21 Apr 2020 in Economia

10 commenti

Commenti

  • Toh…ma guarda…il Covid-19 fa guadagnare miliardi…non l’avrei mai detto

  • Subito sotto Larry Page c’è scritto Giogio Cinciripini. Complimenti!

    • hai ragione l’INPS mi ha omaggiato da un grande aumento della pensione …

  • Cosa cambia? Ai tempi delle guerre, e anche adesso, chi faceva soldi non erano quelli delle industrie belliche?
    Ora, cambiando le guerre, cambiano gli speculatori.

  • Mi sembra di comprendere, Giorgio, che gli elementi da te raccolti e valutati in proposito portino a identificare non solo una coincidenza temporale ma anche un sicuro, diretto rapporto di causalità tra la pandemia e questo arricchimento, qui adombrato come indebito, ammesso che l’arricchimento possa essere rilevato con indici e parametri semplici e facili, soprattutto con criteri univoci per tutti. Lo dico in quanto la locuzione “grazie a” indica non solo e non tanto un nesso cronologico quanto un vero e proprio nesso eziologico.
    Ovviamente, anche il semplice aumento di ricchezza in periodi nei quali l’umanità soffre immani tragedie potrebbe essere ipotizzato come moralmente riprovevole, a prescindere da qualsiasi rapporto causale. Ti lascio immaginare in quante altre circostanze drammatiche per l’umanità si potrebbero quindi stilare liste di reprobi. Inoltre, visto che in Italia abbiamo 60 milioni di concezioni, percezioni, convinzioni etiche diverse, ti lascio pure immaginare il ginepraio morale, moralistico, moraleggiante in cui andremmo a infilarci. Almeno, non si potrebbe trattare di avvenimenti e situazioni nel contempo negati oppure sminuiti nella loro entità o gravità.
    Le domande però sono due, non una.
    La prima è quella già posta: esiste un nesso causale o solo temporale? Intendo un nesso eziologico reale ed effettivo, diretto e convincente, specifico e misurabile, non ipotetico e vago, indiretto e possibilistico.
    La seconda è questa: qualora un rapporto causale esistesse, dimostrabile e documentabile, si potrebbe rincarare la dose e arrivare a dire che, addirittura, questi nefasti personaggi sono non soltanto i beneficiari degli effetti della pandemia ma ne sono anche i funesti autori, come ispiratori oppure istigatori oppure mandanti oppure esecutori oppure complici in concorso criminoso? Perché in tal caso non ci limiteremmo a suggerire allusivamente che sono dei profittatori. Infatti, in questo caso potremmo smascherarli come criminali congiurati in reati gravissimi.
    Grazie, Giorgio, per le risposte.

    • Come vedi sotto il nome di quei signori c’è indicato il valore della sorgente di ricchezza . Forbes (e quindi non io, e tra l’altro non il quotidiano del Partito Comunista …!) ha fatto questa valutazione immagino valorizzando i relativi titoli di borsa. Interessante vedere, come conferma, che in fase di quasi blocco della economia produttiva e commerciale ci sono alcune aziende che guadagnano e tanto. Banale aggiungere: ci sono anche i produttori di casse da morto, ma anche l’industria farmaceutica, i produttori di mascherine, etc. etc. Come in ogni evento catastrofico c’è sempre chi ci guadagna … o no?!

  • Lapidario: almeno questi risultano! Al fisco la sentenza.

  • Grazie, Giorgio, per la sollecita risposta.
    Avevo visto che la fonte era Forbes. Hai ragione, non sono comunisti.
    Venendo invece alle mie domande, mi pare di comprendere che si tratti di una contestualità temporale, non di un rapporto di causalità. L’esempio della “borsa nera” in guerra sarebbe stato quindi errato, come quello degli arricchimenti dei produttori di cannoni in periodo bellico. Per cui, cade la mia seconda domanda, con ogni relativa ipotesi di procurata pandemia su cui mi ero interrogato. Peccato, pensa che scoop sarebbe stato.
    Quindi questi signori hanno continuato a guadagnare “durante” il periodo di pandemia, non “a causa” di tale pandemia. Non hanno “speculato” sul COVID-19. Non è stato il COVID-19 a far loro guadagnare questi miliardi.
    Infatti, come dici giustamente, anche in presenza di determinati blocchi economici ci sono cose che non si fermano, non si possono fermare (e in certi casi per fortuna che non si fermano). C’è sempre qualcuno che nel mondo guadagna qualcosa, tanto o poco, anche nelle situazioni più tragiche. Succede da sempre, dovunque e comunque.
    Però non mi pare un dettaglio distinguere, e bene, tra chi continua a guadagnare “a prescindere” dalle tragedie altrui (qui il discorso si farebbe molto interessante, però lasciamo perdere) e chi invece si arricchisce “a causa” di tali tragedie.
    Quanto ai rapporti di questi signori col fisco, si tratta di un aspetto su cui non mi sono permesso di esprimere alcuna opinione, non avendo alcuna informazione in proposito.
    Grazie ancora, Giorgio, nella consapevolezza di essere d’ora in poi additato come reprobo difensore degli spregevoli personaggi sfruttatori eccetera eccetera.

  • Di sicuro le aziende tecnologiche (che operano nel digitale) si troveranno di fronte a un business colossale e ringrazieranno il Covid-19!

    • Da ottimo logico, Piero, ammetterai che esiste un passaggio da aggiungere tra il COVID-19 e il ringraziamento da parte delle aziende da te citate. Quale il passaggio essenziale?
      Dopo ogni tragedia, dramma, avvenimento grave per l’umanità (ma a volte anche per un numero di persone inferiore), è normale, umano e anche positivo che si attuino delle azioni correttive e delle modifiche alla situazione precedente, alla “normalità” antecedente l’evento pregiudizievole.
      Dopo l’ultima guerra mondiale l’edilizia ha avuto un boom notevole. Possiamo dire che le imprese edili “ringraziavano” i bombardieri dell’aviazione nemica che sganciavano le bombe? Gli esempi sarebbero infiniti. Quale è il passaggio logico da inserire? Che le imprese edili provvedevano a un’esigenza resa necessaria da un fatto negativo precedente. Se allora qualcuno ha “ringraziato” qualcosa, questo qualcosa è stata la voglia di ricostruzione degli italiani, non i bombardamenti alleati.
      Ciò posto, le aziende tecnologiche ringrazieranno la necessità di identificare e applicare modalità comunicative e lavorative basate sullo smart working e su altre soluzioni digitali. Infatti, tra i molti disastri causati da questa pandemia, sono emerse anche alcune opportunità. Ricorderai quando qualche anno fa abbiamo scoperto insieme i libri di De Masi e le pagine sul “telelavoro”. Ecco, adesso abbiamo una “spinta” in più (e che spinta, purtroppo). Lo stesso potremo dire per le correzioni da attuare nella nostra sanità pubblica. E anche lì non diremo che i medici e gli infermieri che dovremo aggiungere agli organici ringrazieranno il COVID-19 per essere assunti e poter svolgere il loro lavoro a nostro favore. Diremo che, in questo disastro di pandemia, abbiamo imparato qualcosa e che metteremo a frutto questo insegnamento.
      Perdona, Piero, questa precisazione forse pignola sulla logica minor aristotelica. Ma credo che sarebbe ora di cominciare a guardare in faccia la realtà. Che sarà anche brutta, sporca e cattiva. Come spesso è, purtroppo. Ma che non è detto sia sempre necessariamente figlia di congiure e macchinazioni da parte di sataniche congreghe di demoni assatanati delle nostre virginali esistenze e spirituali eccellenze e angeliche quintessenze. Ti prego, Piero, almeno tu ……..

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