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ADRIANO TANGO

Ci voleva l’epidemia covid… Le dichiarazioni di Speranza

Ritengo utile la pubblicazione integrale di queste dichiarazioni del 29.9.2020 del Ministro Speranza (Fonte DottNet di oggi) dato il momento di grande incertezza, sia santaria che politica:
“Una ‘coraggiosa e profonda riforma del Servizio sanitario nazionale’ basata su 5 cardini, ‘per superare limiti e difficoltà della sanità italiana, che ha comunque superato in maniera positiva l’emergenza Covid’ e che punta al territorio, all’assistenza a casa del paziente, ad un nuovo legame fra scuole e Servizio Sanitario Nazionale: il ministro della Salute Roberto Speranza, in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato, parlando del Recovery fund, ricorda la tragedia della pandemia in Italia. “Ha evidenziato problemi strutturali che vanno affrontati’.
“da ovunque esse vengano sono benvenute. Mi batterò per averne il più possibile. Si decide di usare il Mes? Il mio obiettivo è portare più risorse sul Sistema sanitario nazionale, lo strumento finanziario che usiamo è financo secondario. Io non sono un tifoso. Certo, più ne arrivano meglio è, da dove arrivano viene un attimo dopo. Purché non sia poi la scusa perchè questi soldi non arrivino”. Il Piano integrato per la sanità e’ comporto da 5 punti: non un piano di emergenza ma di rilancio, partendo dal territorio e dalla sanità di prossimità. ‘Vorrei che la casa diventasse il primo luogo per l’assistenza domiciliare agli anziani” e che la “casa fosse il primo luogo di cura”, spiega piu’ volte, a rimarcare l’intenzione di rivoltare l’impostazione ospedalocentrica che negli anni ha depauperato progressivamente la sua alternativa sul territorio.
Dobbiamo seguire questa idea di fondo: negli ospedali le situazioni gravi e la cura e l’assistenza domiciliare sul territorio con una sanità circolare e con strutture ospedaliere che ruotano attorno al paziente”. Dei 5 livelli della riforma, 3 sono quelli che definisce “assi verticali: territorio e sanità di prossimità, ospedale in rete, salute e ambiente’. Gli altri due sono ‘gli assi trasversali’ conoscenza della salute e innovazione digitale per il Ssn. Quest’ultima resta sullo sfondo come un ritardo incomprensibile della sanita’ pubblica: sistemi regionali che non si parlano fra loro, dati preziosi che non vengono letti. Abbiamo una montagna di dati che debbono essere utilizzati anche per definire modelli predittivi per capire l’evoluzione epidemiologica del paese.
Ed il ministro, che lascia aperta la porta ad approfondimenti, suggerimenti e confronto con il mondo politico e professionale, accenna anche altri due temi: la valorizzazione delle risorse farmaceutiche sul territorio nazionale (alcune delle quali in primissima linea nella ricerca e sviluppo del vaccino anti-Covid e per lo sviluppo di nuove cure come gli anticorpi) e la formazione dei medici. “Credo che l’obiettivo debba essere quello di riconoscere tante borse di specializzazione quanti sono i laureati in Medicina. Altrimenti c’e’ un grave spreco per lo Stato ma anche per le famiglie”

Da parte mia: ottimamente le affermazioni “rivoltare l’impostazione ospedalocentrica” e “riconoscere tante borse di specializzazione quanti sono i laureati in Medicina”, Tuttavia preciso in merito:

1) Il riferimento al MES è quindi inopportuno, dato che non ci servono fondi, né nuovi ospedali né i dodidici nuovi elicotteri per elitrasporto di Fontana. Unico impegno una tantum l’innovazione digitale per il Ssn.

Muovere masse di soldi vuol dire esporsi a nefaste ingerenze criminose. Invece ci serve un permanente incremento della spesa corrente per la Sanità, funzioni, stipendi, non cose e case! Di case ce n’è di nuove, e non per insistere, il vecchio Tribunale è lì che sembra un centro infettivologico in attesa del solo collegamento con i gas medicali (fabbisogno: collegamento ai gas suddetti dell’Ospedale contiguo, con impianto esterno, qualche divisorio in cartongesso in più). Mi han detto che a livello comunale se ne è parlato, come se qualcuno si fosse interessato a quanto dice Cremascolta. Vi risulta?
2) Ottimamamente per le specializzazioni pari al numero di laureati, ma uno specialista si forma in cinque anni, qui servono subito! Invece a Crema io, il dott. Lameri ex mio collaboratore, ci siamo formati sul campo, in corsia, sia pur con convalida universitaria (esami, tesi), quando dal vecchio iter ciò era previsto.
Se si facesse un passo indietro, e si preparassero i neolaureati con corsi di assistenza a Pazienti respiratori acuti, tenendoli come riservisti attivabili su chiamata della Sanità militare? È una guerra, e allora usiamo i metodi della prima e seconda guerra mondiale, quando addirittura i laureandi prestava no servizio in Ospedali militari. Basterebbe un provvedimento legge che li abiliti, e parlo di dottori, liberandoli dalle responsabilità penali (e ci mancherebbe).

 

Ultimo suggerimento: la politica sanitaria è la politica che pende sulle vostre teste. Interessatevene, oppure non vi scandalizzate dopo, perché non ci sarà spazio per i “Ma io non sapevo che…” né per i ”Dovevano pensarci loro pria che…”.

ADRIANO TANGO

05 Ott 2020 in Politica

27 commenti

Commenti

  • Salvini a maggio 2020 ha dichiarato in pubblico che il coronavirus era clinicamente finito. Cosa dire di un personaggio così? E di altri della destra estrema?

    • Effettivamente resto stupito del come l’ideologia possa riflettersi sulla capacità raziocinante, perché non credo sia in malafede, in quanto se lo fosse lui lo sarebbero anche altre persone di destra a me care, che non lo sono.
      La consecuzione logica, forse subconscia (ma guarda, anche il subconscio fa della logica…) è: dato per assunto che il profitto viene prima di tutto, il virus è di intralcio, quindi lo nego, e per imparzialità vale me come per gli altri. Intendiamoci, lo stesso meccanismo si riscontra anche per certe frange intransigenti religiose, anche cattoliche e anche attualmente. Una volta che ero a Berlino con un mio amico fervente religioso cattolico, avendo alloggiato in un albergo presso uno dei laghetti non lontani dalla città, passammo un pomeriggio libero a fare il giro del lago più volte, sviscerando il concetto di male: incredibile, come compariva un’implicazione religiosa avvertivo il suo brillante cervello abbassare fragorosamente una saracinesca. Mi son dovuto rifugiare in camera con una scusa fino a ora di cena.

  • In effetti in questo periodo avere un post sull’epidemia e annessi a portata di mano è utile, collocarvi le novità. Oggi ad esempio, “un importante sindacato dei medici di famiglia, insieme a Speranza, ha dichiarato che sono disponibili a effettuare i test” ha annunciato Conte precisando che il commissario straordinario Domenico Arcuri “sta concludendo la gara per 5 mln di test rapidi che saranno messi a disposizione dei medici di famiglia.
    L’obiettivo, spiega il segretario Fimmg Silvestro Scotti, è dunque decongestionare i drive-in delle asl dove vengono effettuati attualmente i tamponi…” So9lita fote.

  • No mask domani a Roma, spalleggiati dal comico Enrico Montesano, non mi ha mai fatto ridere, e da Rosita Celentano, chi cazzo è a parte il cognome, e dal solito Fusaro. Insieme a quelli di Casa Pound. Tra tanti discorsi seri, su questo blog una nota di colore, con i giornali che fanno nomi e cognomi, invece di ignorarli. E pure io.

    • A questo punto un po’ di fermezza non guasta, che non è un atteggiamento nè di destra nè di sinistra, se serve

  • Da uomo di sinistra applaudo un bel editoriale di Claudio Cerasa direttore de “Il Foglio” che sta a Giuliano Ferrara, presidente de “Il Foglio”, come il buon vino a quello acido.
    Scrice Cerasa: “io Trump, di fronte al Covid rappresento la libertà;tu, Biden, di fronte al Covid rappresenti la paura…..E il tema fatto proprio dai trumpiani d’Italia è grosso modo questo: esiste una dottrina politica impregnata di statalismo che punta in modo spietato a imporre una dittatura delle mascherine; che sposa con eccitazione l’ideologia dei lockdown e che cerca scientificamente di sovrastimare i rischi del Covid-19 per controllare meglio i cittadini rendendoli progressivamente sempre più sudditi dello stato…..Questa la dottrina cialtro-libertaria dei trumpiani d’Italia”. Come Maurizio Belpietro. Pochi giorni ho parlato con una persona intelligente, che mai e poi mai potevo pensare che ragionasse come Trump o Belpietro. Siamo a questo punto.
    Un editoriale coi fiocchi. Tolgo il cappello a Cerasa.

  • Scrive ancora Cerasa: “Non esiste il partito che tifa per i contagi. Non esiste il partito che tifa per la dittatura. Non esiste il partito che gide per le restrizioni delle libertà. Non esiste il partito che tenta di imporre il socialismo per vua sanitaria. Esiste semplicemente un problema molto grave – la pandemia- di fronte al quale c’è chi pensa a come proteggersi il più possibile da un virus molto pericoloso, e chi invece pensa che il problema più importante sia proteggersi da chi vuole proteggerci dal virus”. Ha ragione Cerasa. Non c’è solo il dramma del Covid; ci tocca difenderci dalle farneticazioni di gente che vive intorno a noi, che rema contro, che dice e scrive roba da manicomio…..

  • Dopo una colazione in agriturismo cascina- solidale di Milano-parco Lambro (lo vedi Marino che non la detesto?)… con i miei nipoti per compleanno, rientrato a Crema mica tanto in forze mi sono acceso Crepet sulla 7. In effetti all’imbecillità-folia, o la malattia che sia, di Trump c’è un’attenuante: i soldi dei produttori di carbonio volatile che già avevano deciso cosa avrebbe fatto e detto. Certo, le infusioni di disinfettanti non erano nel programma… non è solo venduto, è anche originale il biondo!

    • Per anni ho ritenuto Milano troppo grande per uno come me che ha vissuto, impregnato di abitudini, pigrizie, mediocrità, quattro cose quattro culturali di piccola città che ben conosco. Ogni volta tornavo da Milano a Crema e dicevo a me stesso: Milano non fa per me: troppa gente, traffico, strada da fare, brutta periferia, tanta puzza sotto il naso di certi ambienti, aria cattiva, anche se la qualità di tante cose: arte, cinema, teatro, musica, cultura varia, negozi, tanta gioventù, mi attirava. Milano mi stancava.
      Poi, la metropoli, piano piano è diventato un luogo necessario. Ci sono cose che a Crema non ci saranno mai. La fatica di fare strada, che poi non è molta, è niente con quello che riesce a darmi la metropoli. Dirlo su un blog cremasco potrà offendere qualcuno. Oggi vivo tra Crema e Milano, e il posto del cuore è il secondo. Milano ha smesso di farmi timore, di farmi venire il mal di testa. Crema, piuttosto la guardo per quella che è, e so cosa mi può dare e cosa non mi darà mai.

    • Ci proverò. Mia moglie in effetti ci sta come a casa. Questo perché quando faceva la supplente bambinaia (per le malattie di quest’ultima o altro) mentre i bambini erano al nido/scuola se la girava tutta a pedi.
      In effetti quando mi ci sono installato per un mese nel 70 mica mi sembrava grande.
      Del resto che delusione girar per Bologna a piedi dopo tanti decenni che l’ho lasciata!
      Ma questo dibattito fra me e te è poco virale. Vado a vedere i dati di oggi.

  • Peccato, anche il Cremonese cede: 25 contagi ieri. Ma non son certo i 341 degli stessi giorni l’anno scorso, e poi la curva della mortalittà resta piatta. Certo, quella ha un notevole ritardo sul contagio, non è mica un priettile! Io penso che l’allenamento fatto renderà in termini di limitazione della diffusione. Aprite le finestre in casa!

  • Nella vicina Francia i dati del 10 ottobre sono preoccupanti. 26.896 positivi al Covid-19. 7976 ospedalizzati con sintomi (+133 rispetto al giorno prima). 54 morti in 24 ore. (Le Monde online, 11.10.20)

  • Scusate ma qualche tiggi nazionale dice che se la Lombardia che ha oltre 10milioni di abitanti (1/6 di tutta Italia), oggi ha 1032 contagi sono parecchio meno che in Liguria, che oggi ha avuto 386 contagi da Covid-19,ma solo poco più di un milione e mezzo di abitanti?
    Perché non si segnala la percentuale di positivi regionali rispetto agli abitanti? Così è un modo sbagliato di citare i dati e si hanno impressioni errate. Ma è da ridere; la Ligurua è messa peggio della Lombardia e nessuno lo dice. Ma che informazione è?
    Al Tg3 hanno parlato di un Pasini omicida e di Sabrina, ammazzata, citando prima Crema, poi Vergonzana, in provincia di Cremona. Vergonzana è Crema. Qualcuno a Monza un giorno andrà a cercare il municipio di Vergonzana; ci sono così belle case! Pure il Seminario! Che bel paesino, cremonese. Ma no!

    • Omicidi a parte, possibile che debba essere un letterato a scoprire una mistificazione? la percentuale andrebbe data sia circa i positivi per abitanti sia per campioni.

  • Caro Adriano, la percentuale per abitante non viene data. Continuare a dire che la Lombardia…..ma quanti sanno che la Lombardia ha più
    di 10 milioni di abitanti? I cronisti dei tiggi sono pigri. È più facile e veloce leggere un numero che gestirlo per dargli un valore.
    La destra politica (quasi tutta) dovrebbe andarsi a nascondere; sulla loro stampa leggo attacchi alle mascherine, sul Covid uguale all’influenza; che il Covid è solo una scusa per la “dittatura” di Conte. Che la pandemia è clinicamente finita; che la libertà è sotto attacco, dice l’estrema destra che disprezza la democrazia. Ma che gente è?

  • Le positività di ieri ssono a livello dei finwe marzo nella nazione, ma il Cremonese continua a tenere con soli 23 contagi. Peccato che io debba andare nella impestatissima Torino per due giorni…

    • Adriano, ci sono ormai 40 contagiati attuali sicuri solo a Crema e una settantina di loro familiari conviventi probabilmente contagiati pure loro, con tamponi in corso e domiciliazione conseguente (dati alla serata di ieri). Ovviamente, nell’intero territorio cremasco sono molti di più. Basta leggere gli ultimi risultati. Da un paio di giorni è ripresa la salita veloce dei contagi a Castelleone. E la provincia di Cremona, in rapporto alla popolazione, si sta lentamente avviando a raggiungere di nuovo il tristissimo primato percentuale che mesi fa l’aveva contraddistinta tra tutte le province italiane. Insomma, questi sono i dati e i numeri.
      La comunicazione ultima di UniCrema l’hai ricevuta anche tu e ai chiostri del Sant’Agostino, per i Mondi di Carta, la scorsa domenica avrai visto in quanti erano, per non parlare della ridda di annullamenti che varie realtà culturali cremasche stanno inviando. Spero solo che vadano bene le prossime aperture del FAI e un paio di altri imminenti incontri culturali al Sant’Agostino. Ma i segnali di frenata sono solo all’inizio e il “risveglio culturale” di cui si è detto potrebbe dover fare i conti con una necessaria caduta sonnambulica per fini sanitari.
      Naturalmente, non essendo i cremaschi abituati ad agitarsi e dimenarsi come mosche ipercinetiche sotto un bicchiere, dovremmo avere meno problemi che a Milano, Roma, Napoli e via dicendo, dove i mezzi pubblici affollatissimi, la gestione igienica scolastica colabrodo, gli ultimi impuniti babbei della movida e i desolanti superstiti del nomadismo da stadio continuano a fare da vettori del virus a scapito di tutti gli altri cittadini.
      Ciò posto, sicuramente non bisogna fare allarmismo. Non sia mai. Siamo leoni, non pecore, eccetera eccetera.
      Ma che si stia purtroppo per assistere a un film già visto mesi fa, sembrerebbe abbastanza probabile.
      Dopodiché, facciamoci tutti coraggio e cominciamo, partendo da noi stessi e dal nostro ambito di relazioni intorno a noi, a comportarci col massimo della prudenza e a tenere la guardia alta.
      Sempre, beninteso, ostentando ruggiti di ottimismo.

  • Caro Pietro io le notizie sulle quali discuto le prendo da https://statistichecoronavirus.it/coronavirus-italia/ , lo stesso che usa Franco. Quando dico 23 intendo come me li passano 23 nuovi in un giorno, non totali sul territorio, quindi ci sta. Al centro medico, dove ho ripreso a lavorare pur anticipando le nuove dimissioni per fine maggio (quando poi magari tutto è finito), vedo un flusso composto di persone; certo, forse perché sanno che tutto è predisposto per il distanziamento, ma appunto, non isterismi. Per l’UNI abbiamo deciso di fare prove in streaming e dare disponibilità per continuare anche così (l’Istruttore è Piero Carelli e io faccio appena possibile la prima prova). Che ci volete fare, visto che Cremascolta non ha in questo periodo nulla in presenza (il corso riparte in streaming), e siamo quindi sicuramente virus free, vuol dire che accetteremo un sovraccarico noi!

  • Chiarissimo, Adriano, i giornalieri non sono i totali. E 23 nuovi contagiati in un giorno mi sembra un dato significativo.
    Hai ragione, niente isterismi. Tra i tanti difetti che abbiamo noi cremaschi, che si sia schitì o gagèt, non mi pare rientri anche quello dell’isteria. A proposito, mi ha sempre colpito il fatto che, fino a non molto tempo fa, si considerasse l’isteria una patologia solo muliebre. Fior di luminari della psichiatria (anzi, della “freniatria”) e illustri dottissimi in neuroscienze ne erano certi. Poi la ricerca medica e forse anche le istanze sulla parità di genere hanno operato l’estensione di tale neuropatia anche a noialtri.
    Auguri per i vari streaming in cui siete così lodevolmente impegnati.

    • Non c’entra niente, ma il tuo accenno all’isteria mi fa ricordare Charcot e l’ospedale della Salpêtrière, nelle pagine di Axel Munthe, quando era suo allievo. Incredibile, la scoperta di tante malattie ancora d’attualità e pagine circensi, con macchine schiacciaovaie e ipnosi. Incredibile? Ci credi che giovanbe medico a Crema ho visto massaggiare violentemente le mammelle di una donìzella in preda a una crisi isterica da un anziano primario? Quanto dura a morire l’ignoranza!

  • “La Storia di san Michele” è un libro notevole. Non facile, però rende bene certe situazioni, anche in campo medico.
    Quanto al primario dedito a certe manipolazioni, può darsi fosse ignoranza, chissà.

    • Circa San Mchele, ma sei un’enciclopedia! Circa il primario, diciamo che aveva un suo gusto scenico.

  • Non solo oggi la destra politica dovrebbe inginocchiarsi e chiedere scusa per aver continuamente minimizzato il Covid (basta leggere la loro stampa: da “La Verità”, a “Libero”, a Mario Giordano, Salvini, Vittorio Sgarbi e altri); ma gia’ nel 1946 negli Stati Uniti si gettarono le basi dell’assicurazione sanitaria privata che tagliò fuori i poveri. Truman provò a lanciare un piano di riforma sanitaria che avrebbe garantito anche alle classi basse una sanità gratuita, come in molti paesi europei, la destra repubblicana, Joseph McCarthy che aveva l’ossessione del comunismo, si oppose con rabbia e riuscì a far brandelli della proposta di Truman. McCarthy disse che proporre una sanità gratuita per tutti significava fare dei medici “gli impiegati del governo e copiare pari pari i piani sanitari del Cremlino, trasformando gli Stati Uniti in un paese socialista”. “Noi lo impediremo” disse Mc Carthy, con l’ovazione dei conservatori americani che trovarono l’appoggio di parte dei democratici moderati.
    La vergogna di oggi è figlia di errori gravi fatti nel passato. Non solo bisogna combattere la pandemia, pure l’imbecillità di tanti sbruffoni che remano contro. Ma la destra politica mondiale e italiana (quasi tutta) farà autocritica? Chiederà scusa? Ma va là.

  • Ripesco questo spazio per aggiornamenti, solita dfonte il quotidiano medico online DottNet. Si parla di vaccini: ” A rafforzare le speranze sono state anche le recenti dichiarazioni del direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) Guido Rasi, secondo il quale le “prime dosi importanti per le popolazioni a rischio potrebbero arrivare nella primavera del 2021 con un inizio di vaccinazione importante. La disponibilità di dosi – ha aggiunto – andrà aumentando molto rapidamente dopo l’approvazione; credo che, se siamo fortunati, molti di quelli che vorranno essere vaccinati potrebbero esserlo per l’estate del 2021”

    • Grazie Adriano.
      Una domanda: vista la natura “mutante” di questo virus, mi chiedo e ti chiedo, quanto potrà essere efficace uno scudo vaccinale?

  • vaccino tende a individuare le arti “costanti” del virus. La parola stessa lo dice: vaccino da vacca, ma Jenner ha avuto il colpo di cul..lto, di beccare un virus con una parte comune fra variante umana e bovina, così da creare immunità crociata. Quest’esperienza storica ci insegna anche un’altra cosa che per così dire stiamo riscoprendo: prima si usava la “vaiolizzazione”, cioè un’infezione piccola e cutanea da uomo a uomo, che causava un’nfezione locale. Come dire che piccole dosi vaccinano senza far male, come appunto stiamo riscoprendo nel concetto di quantità virale infettante. In altre parole non è stocasticamente come la corrente elettrica che o la prendi o non la prendi. “Le scienze” di questo mese è dedicato al futuro dei vaccini, che si avvicinano attualmente alla sicurezza, ma non al 100%. Leggo e vi informo, così potremo discutere anche sul vaccinarsi sì/vaccinarsi no.

  • Ritengo illuminante questa testimonianza (ho tolto nel testo i riferimenti personali che possano individuare appunto la persona) :
    “….breve contributo personale:
    sabato mattina ho iniziato ad avere qualche sintomo, brividi, ossa rotte, mal di testa, febbre 37.5.
    Ieri sono andato al San Gerardo di Monza, tampone positivo.
    In ospedale sono stati perfetti: cortesi, efficientissimi, calmi.
    Per fortuna, pur essendo soggetto a rischio (asmatico, iperteso, sovrappeso) non ho focolai di polmonite, quindi mi hanno lasciato tornare a casa per la quarantena.
    I medici con cui ho parlato erano molto preoccupati per l’aumento vertiginoso dei contagiati e usano già reparti che sono stati svuotati per i ricoveri covid: prima di me due persone sono finite nell’ex ginecologia.
    Sono stato lì dalle 11 del mattino alle 17… il flusso di arrivo di sospetti covid era costante, la percentuale di positivi alta.
    Stamattina l’app immuni mi ha segnalato che sono entrato in contatto con un positivo domenica scorsa. Ero andato al supermercato. Boh
    Nelle ultime due settimane, a parte il lavoro (sempre con mascherina) non ho fatto praticamente nulla, non ho preso mezzi pubblici etc…
    Morale della storia: STATE ATTENTI, NON DATE RETTA AI CRETINI CHE PARLANO A VANVERA, USCITE IL MENO POSSIBILE, USATE TUTTE LE PRECAUZIONI DEL CASO…
    NON SOTTOVALUTATE IL PERICOLO….”
    Dedicata in particolare a tutti i “negazionisti”, magari anche intelletuali di vaglia, a vario titolo.
    Cave Sars-CoV-2 !!!!

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