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FRANCESCO TORRISI

Siam pronti alla morte

E adesso, a bocce ferme (oddio più che di bocce sarebbe più idoneo parlare di pallone, fermo!) qualche considerazione su questo “Europeo 2020” rimandato per Covid al 2021, credo sia il caso di farla.

Premesso che “il mancho” ha fatto proprio bene il suo lavoro, come meglio non si poteva fare, tanto più considerato il contesto socio/sportivo nel quale gli era stata scaricata addosso la responsabilità di far ripartire l’”Italia della pelota” dopo l’eliminazione dai preliminari ai mondiali 2018 dell’”Italia di Ventura”, ciò premesso e sottolineato, provo a fare qualche riflessione sull’accaduto.

Per motivi ….. artistico/famigliari ho visto la finale di Wembley dal tavolino parecchio defilato di un bar all’aperto della stupenda Piazza Ducale di Vigevano, scrutando le immagini da un mini-maxischermo (in effetti un grosso televisore) senza sonoro, ma con l’efficacissimo audio ambientale degli altri avventori ai tavolini all’aperto del bar.

Roba da curva (abbastanza in alto) allo stadio, con mani protese al cielo ad incitare, a “Buuare”, “arbitro cornuto” compreso, tipo tifo, appunto da stadio, proprio come se quelli che partecipavano al gioco, a wembley, avessero potuto sentire! E credo che ciò sia avvenuto pressoché in tutte le piazze/piazzette del “buffo stivale”!

E subito dopo il fischietto finale, è partito il delirio dei “caroselli” auto moto strombazzanti, delle folle più eterogenee per età, sesso, abbigliamento, più o meno tricolore, dei “botti”, delle urla e degli abbracci.

Per motivi logistici dovevo rientrare, appunto in macchina, a casa e l’attraversamento di ogni centro abitato, mi rimandava la tessa frenetica follia collettiva: “….siamo noi/siamo noi/i campioni dell’Europa siamo noi….”

I fescennini alla Dea Eupalla, erano diventati prevalenti rispetto a tutto il resto, pandemia compresa!

Il day after, il ritorno a casa (o meglio, in patria, perchè il tricolore sventolato e il “siam pronti alla morte” prorompente e di prammatica urlato, riesumano sussulti di patriottismo altrimenti del tutto sopiti) dei protagonisti della finale, è stato celebrato per le vie del centro della capitale, con folla osannante ad accompagnare il “trionfo” su pullman scoperto della squadra, col super-Presidente Draghi a ringraziare “gli azzurri” :”….“per aver rafforzato in tutti noi il senso di appartenenza all’Italia. Lo sport insegna, unisce, fa sognare, è un grande ascensore sociale. Un argine al razzismo, uno strumento di coesione soprattutto in un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto” .

Tutto ciò, a ben guardare, a seguito di un palo colpito, a portiere battuto dal giovanissimo Rashford (giocatore di colore della Nazionale dei tre leoni), e dagli altri due parati (dal bravissimo “Gigio” Donnarumma) a Sancho e Saka, il cui cognome e colore delle pelle, li fa manifesti di una provenienza non propriamente “British”. Appunto questa coincidenza, alla faccia delle belle parole del Presidente Draghi (…”argine al razzismo”) li ha resi oggetto di pesanti attacchi razzisti in piena regola da parte dei tifosi delusi per i rigori sbagliati e, soprattutto, dalla cocente sconfitta nella finale giocata, appunto in patria British!

Dal classico “panem et circenses” al borbonico “festa, farina, forca”, da sempre il potere ha fatto “buon uso” delle vittorie cosidette “sportive”, per di più in situazione politica tanto disastrata quanto quella in atto .

E allora perché fare gli schizzinosi solo per un un pochetto di Pandemia? Alla faccia dell’ultima variante delta, via con gli assembramenti, le ole, gli abbracci!

Il rito, i festeggiamenti, violano ogni norma stabilita per altro in modo drastico?

Siamo pronti alla morte no? (ovviamente in nome della dea Eupalla, non per altro, non montiamoci la testa, sia chiaro!)

FRANCESCO TORRISI

14 Lug 2021 in Europa

8 commenti

Commenti

  • Oggi, sul FQ in un articolo a firma Alessandro Mantovani e Lorenzo Vendemiale, riporto un estratto significativo: “….Prefettura e Questura avevano detto di no. E il prefetto ieri ha detto al Corriere che nessuno ha mai autorizzato il bus scoperto: “Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati”. Insomma, un colpo di mano di cui le autorità hanno solo “preso atto” come riferito dal Viminale. Mentre la Figc in un comunicato afferma che la decisione “è stata condivisa dalle istituzioni”. Contraddizione insanabile, ma forse no. “Il pullman era lì, c’erano migliaia di persone, non c’è stata un’autorizzazione ma nemmeno era possibile impedirne la partenza senza rischiare guai maggiori. È accaduto mille volte con manifestazioni di altro genere”, spiega un dirigente della polizia, un veterano dell’ordine pubblico…..”
    Massì, per la “dea Eupalla” questo ed altro!

  • Ho sentito di un calcolo di incremento di un punto virgola sette di PIL, prevalentemente in esportazioni, per effetto immagine Italia. e ci credo. Se vincessero anche le Ferrari avremmo forse risanato il bilancio.

    • E invece sta perdendo di brutto!
      Ma li, oramai con i livelli tecnologico/organizzativi raggiunti, non basterebbe certamente trovare un “mancho” della situzione!

  • Sapevamo che gli Europei di calcio avrebbero “cancellato” la pandemia. E avrebbe contribuito alla risalita dei contagi. E la passerella con la corriera, e gli Eroi nel tetto scoperto, a ricevere il tributo dalla folla accalcata, è stata qualcosa d’indecente. E pensare che hanno chiuso alcuni bar, e multati pure, per molto meno. E non ho ascoltato politici ad indignarsi per la passerella nelle vie di Roma di Bonucci e del resto della squadra. Qualche parlamentare ha protestato e chiesto un’inchiesta, un’indagine sulla faccenda e chiesto di trovare i responsabili di chi ha concesso il permesso? Lo spero.
    Mi preoccupa la situazione nel Regno Unito, anche perché Boris l’arruffato, ha ripreso a fare il matto, a sbandare come è nelle caratteristiche dei populisti, e a diventare un pericolo per la società tutta. Mi preoccupa perché non riesco a volare nel Regno Unito per vedere mia figlia, e rubarle il poco tempo libero che ha, nel fine settimana. E nemmeno lei può venire in Italia, per una fuga breve. E intanto passano i mesi; ieri in UK quasi 50mila contagiati con 62 decessi.

    • E gli Inglesi che dicono? Sbaglio o i consnsi risicavano il 50%?

  • M’informo meglio leggendo online la stampa britannica, e poi ti rispondo, Adriano. L’Inghilterra, più del Galles, della Scozia è una nazione con un carattere suo, un’incrocio tra praticità e follia, e quella nostalgia per l’Impero perduto, la potenza che non sono più.
    Con tutti i loro difetti, chi studia nel Regno Unito, può trovar lavoro, anche il lavoro voluto e per cui si è studiato, perché lì c’è maggior organizzazione, e non ti chiedono di chi sei figlia. In Italia se studi cinema e tv ti fanno fare bellissimi esami di storia contemporanea, e nessun corso pratico di cinema-cinema. In Italia, tutto nasce dalla spinta individuale, se c’è ed è tenace.

  • “Forse è il caso di dirlo, basta essere tolleranti con gli intolleranti. Chiamo così i non vax senzienti o idioti che siano, si dice esitanti adesso, sempre per il politicamente corretto, ma alla fine se si fa un riassunto dei non vaccinati credo che facciano il pari con quei tifosi che in spregio di tutte le regole si sono alitati e sputati in faccia in nome del Dio calcio, anche se vaccinati magari, ma senza tema alcuno di varianti o contatti con i più suscettibili. Per cosa poi? Per arricchire questi calciatori neo capitalisti che sfruttano il fanatismo di questi poveracci, magari sottoproletari, per marcare differenze di cui i sottoposti neppure si rendono conto. E credo che la metafora del calcio vincitor come rinascita dell’Italia sia paragone sprecato.”
    “Altro commento simile, ma una volta scritto tanto vale inviarlo, anche per riempire questo vuoto estivo.
    Io direi che no vax e tifosi sono della stessa specie. Direte, ecco, hai scoperto l’acqua calda. Certamente, ma si deve ribadire a gran voce, senza paura. Quando leggo che Salvini e Meloni tergiversano sulla stato o aggiornamento dei loro vaccini, io mi chiedo come si possa essere così cinici da speculare sulla pelle della gente solo per non perdere consensi. Ma si sa che la politica gioca sporco nel nome del Dio potere così che verrebbe voglia di lasciarglielo per vedere poi cosa succede, tanto più che stiamo correndo il rischio di nuove modulazioni o restrizioni con la curva dei contagi Delta che si alza. E loro, ancora lì a contrastare green pass e altri innocui interventi che solo menti bacate possono considerare liberticidi. Quanto ai tifosi, quelli più fanatici, vittime del neocapitalismo dei giocatori pagati milioni di euro, mi chiedo come non capiscano di subire lo sfruttamento da un sistema finalizzato solo ai propri interessi commerciali pari al vecchio capitalismo. Con la differenza che i tifosi non arriveranno mai a chiedere il rimborso del biglietto che è servito solo a rendere ricchissimi quei pochi e ad incrementare l’onda epidemica ormai in risalita. Gli operai, i sottopagati, gli sfruttati qualche diritto lo reclamavano e lo ottenevano, ma i tifosi quali? Chi li risarcirà dal perenne stato socio economico che li attanaglia? Nessuno naturalmente. Le squadre vincono e si arricchiscono, loro, i fanatici, un riscatto da questo sfruttamento non lo chiederanno o avranno mai, ben contenti di rimanere i poveracci che sono.

  • L’idea non è mia e il detentore della proposta sa bene che sarebbe irrealizzabile. Si va verso votazioni amministrative in molte città. L’idea è questa: si renda obbligatorio il green pass anche per entrare in una cabina elettorale. Risultato: corsa sfrenata ai vaccini anche da parte di tutte le forze politiche o singoli aspiranti che propagandano qualsiasi regola come liberticida.

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