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ADRIANO TANGO

QUEL SALVIFICO PRIMORDIALE EFFETTO SERRA E QUELLA SANTA LUNA CUI TUTTO DOBBIAMO

L’ottimo Silvestro invia questo documento, da cui stralcio a piene mani i contenuti: da James O’Brien per Quanta Magazine. In maiuscolo i miei raccordi:
Nel profondo del nucleo di una stella, l’idrogeno si fonde in elio, producendo energia. Quando la quantità di idrogeno diminuisce, il nucleo si restringe, il che a sua volta aumenta la velocità di fusione. La stella diventa più luminosa nel tempo.

Quando il sole era più scuro del 30%, la Terra avrebbe dovuto essere congelata. Eppure l’acqua scorreva e la vita sbocciava. La soluzione al paradosso mostra che potremmo avere quel debole sole in debito per l’esistenza della vita, con conseguenze critiche per la possibilità di vita al di fuori della Terra.

All’inizio del sistema solare, una luna in orbita ravvicinata avrebbe contorto l’interno della Terra, riscaldandola dall’interno…Quel debole sole originale avrebbe dovuto portare al disastro qui sulla Terra. Se la nostra Terra moderna fosse posta sotto quel sole, le temperature sarebbero in media di circa -7 gradi Celsius, troppo fredde per far fluire l’acqua liquida. “Il pianeta avrebbe dovuto essere completamente congelato”… Eppure è successo. Sappiamo che il nostro pianeta aveva acqua liquida sulla sua superficie già 4,4 miliardi di anni fa… La vita unicellulare sembra essere sorta poco dopo. Se il sole era così debole, come è stato possibile? …un’atmosfera più densa sulla Terra primordiale avrebbe potuto intrappolare più calore, mantenendo il pianeta abbastanza caldo da supportare acqua liquida. Il gas serra che hanno proposto era l’ammoniaca. Tuttavia, l’ammoniaca non durò a lungo come potenziale soluzione al paradosso. “È distrutto dalla radiazione ultravioletta solare. All’inizio c’era molto carbonio nel sistema terrestre, quindi è ragionevole presumere che si potesse produrre quantità significative di anidride carbonica nell’atmosfera  che i vulcani avrebbero potuto rilasciarne una quantità sufficiente per superare il debole problema del giovane sole. Anche se la Terra fosse riuscita a congelarsi, cosa che sembra essere accaduta in almeno tre occasioni, i vulcani  facendo capolino attraverso il ghiaccio avrebbero potuto invertire il processo.
MA QUALCOSA ANCORA NON QUADRA E ALLORA UNA SECONDA IPOTESI:
All’alba dell’Ade, un oggetto grande almeno quanto Marte, e forse due volte più grande, si abbatté sulla giovane proto-Terra… Probabilmente ha anche fatto salire le temperature sulla Terra, con un vasto oceano di magma che abbraccia il pianeta… Solo 300 milioni di anni dopo, 4,1 miliardi di anni fa, compaiono alcune delle prime prove di vita… all’interno degli zirconi… Altri fattori, come la produzione di metano da parte degli esseri viventi, potrebbero aver contribuito ad aumentare l’effetto serra.
Sebbene non sia sufficiente a risolvere da sola il debole paradosso del giovane sole, la luna avrebbe potuto dare alla Terra una spinta vitale nei primi 100-300 milioni di anni del nostro pianeta, aumentando la temperatura terrestre di diversi gradi e aiutando a guidare l’attività vulcanica sulla superficie. Se includiamo il riscaldamento delle maree, l’enigma diventa meno grave…Senza il riscaldamento delle maree, l’intera Terra sarebbe una palla di neve globale.
D’ALTRA PARTE:
Se il sole avesse posseduto tra il 92% e il 95% della sua attuale luminosità 4,5 miliardi di anni fa, la Terra avrebbe potuto diventare troppo calda, risultando  una “Terra di vapore”.
Le prossime missioni su Venere potrebbero essere in grado di dirci se questa idea è corretta cercando segni di acqua antica.
Marte presenta un enigma più complicato… sembra aver avuto fiumi e laghi sulla sua superficie almeno 3,7 miliardi di anni fa. Non è chiaro come ciò sarebbe stato possibile considerata la sua maggiore distanza dal sole.
L’antico Marte avrebbe richiesto il doppio dell’effetto serra che abbiamo sulla Terra oggi… I campioni raccolti da Perseverance, per essere restituiti sulla Terra negli anni ’30 del 2000, potrebbero dirci se ciò fosse possibile.
MA PER QUANTO CI TOCCA OGGI, NELLA NOSTRA VISIONE DEL COSMO:
Per i pianeti in altri sistemi solari, il problema del giovane sole complica la questione della vita extraterrestre… C’è un’ampia discussione sui requisiti per l’abitabilità… Anche sulla Terra, le cose sarebbero potute andare storte facilmente.

MORALE DELLA FAVOLA? GODIAMOCI QUESTA RISTRETTA FASCIA VIVIBILE E PIANTIMOLA DI CERCARE FANTOMATICI ALTRI MONDI ABITABILI: ABBIAMO AVUTO FIN TROPPO CULO, O GRAZIA DIVINA CHE SIA, PER QUESTO IMPROBABILE EQUILIBRIO.

ADRIANO TANGO

31 Gen 2022 in Ambiente

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