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FRANCESCO TORRISI

Trent’anni fa a Palermo la strage!

Prendo a prestito il bel post di RinasciMenti su facebook per celebrare come dovuto il prezzo (il più alto: la vita) pagato da Paolo Borsellino alla Mafia Siciliana in sodale comunanza con “pezzi di Stato” per i quali era bene che un Magistrato che “sapeva troppo”, fosse tolto di mezzo!

Di seguito ho copiato il post di RinascMenti, associazione culturale e di promozione sociale “figlia” di Giorgio Cardile, amico di CremAscolta , ora Assessore alla Cultura della città di Crema.

 

Il 19 luglio di 30 anni fa, un’autobomba in via D’Amelio a Palermo, uccideva il magistrato Paolo Borsellino, e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

 

É una strage ancora senza verità, a causa di depistaggi, bugie e silenzi.

 

Oggi vogliamo ricordare l’esempio di Paolo, oggi e ogni giorno vogliamo ricordare i suoi insegnamenti”

 

Grazie di esserci ragazzi, col vostro fresco, coraggioso, responsabile entusisamo che fa/farà solo bene alla nostra città!

 

FRANCESCO TORRISI

19 Lug 2022 in democrazia

10 commenti

Commenti

  • E Palermo, parlando con la gente, si presenta ancora come una città di indignati affranti, e se si chiede qualcosa sulla mafia, gesti vaghi, come di chi caccia le mosche, verso i palazzi del potere.

  • Adriano, il potere é dato dal popolo, e il potere ne approfitta, ma ne approfitta al tempo stesso il popolo. Il cane che si morde la coda. In tutti i casi per me vale il detto che ognuno ad una certa età é responsabile della sua faccia, nel bene e nel male. Questo gioco civile di giustificare tutti e tutto potrebbe avere conseguenze disastrose. E credo che le giornate di oggi e domani, politicamente parlando, potrebbero esserne la dimostrazione.

  • Il voto di ieri é la dimostrazione che non esiste più la democrazia. É il segno evidente che é il trionfo dei personalismi, senza programmi, all’insegna di quei punti solo populisti in una visione miope che non ha cuore il bene comune, ma l’affermazione di “se stessi” di antiche memorie. È l’autarchia che mette in discussione istituzioni che credavamo consolidate, in totale spregio dell ‘idea di comunità che tante testate, europee e oltre, hanno sottolineato. Sono sempre più convinto che questa politica che avanza sarà la fine dell’economia, anche tecnica, che abbisogna di tecnici capaci di fare i conti in una visione ampia, senza particolarismi partitici e leaderistici. Giorno nerissimo quello di ieri e che purtroppo replichera’ simbolicamente, e non solo, oggi. Un plauso alla Gelmini, in attesa che anche Carfagna e altri si esprimano.

    • Poco pertinente, ma non sapevo dove incollarlo.

  • Io credo che questo disastro sia figlio (e mi fermo al “padre” più recente) dell’incarico dato a Draghi per un Governo di unita’ nazionale ( solo Meloni fuori?!?) su tre emergenze: pandemia, pnrr, guerra in Ucraina. Tre temi sui quali avrebbe anche potuto esserci una qualche convergenza tra il ….coacervo di partiti ( e nn solo partiti !) coinvolti.
    E su tutto il resto? Mica si poteva pensare ad un Paese “in freezer” per un anno no? E proprio su quel “tutto il resto” sono emersi i distinguo, le discrepanze, i contrasti.
    “CASUS BELLI” l’incenertore di Roma.
    Non posso nn pensare che, se Draghi non ne avesse avuto aramai stracolme le tasche, avrebbe potuto stralciarlo dal “decreto aiuti” (e peraltro col decreto aiuti manco ci azzeccava gran che!) dando così una via d’uscita dignitosa a Conte ( che ci aveva peraltro i prolemi suoi, con una diaspora interna al limite del dramma!).
    Non lo ha fatto, e …..si e’ liberato di un sovra/carico oramai ingestibile!
    Draghi peraltro aveva già deciso di ….mollare tutto parecchio prima, ascendendo al colle, ma …..è andata diversamente e ….è inutile piangere sul latte versato, c’è già abbastanza acqua dentro!!!
    Ed è elezioni anticipate (solo di qualche mese, peraltro!) e con questa legge elettorale, mi si consenta il francesismo …..soccazzi!!!

  • Aspettati al varco, i 5stelle hanno spianato la strada a Forza Italia e Lega che non vedevamo l’ora di approfittarne. Bravi. Si assumeranno le loro responsabilità, se mai potrà servire. E, Francesco, cosa vuol dire Ancora un anno nel freezer? Finiremo nel pentolone bollente. Forse, anzi, senza forse, era meglio restare in questo limbo tecnico.

  • Ivano , mi spiego: quando Mattarella ha dato l’inarico a superMario per un governocontuttidentrofuorimeloni per le tre emergenze ( ebbastacchiu’), si immaginava forse che tutto il resto dovesse essere ignorato?
    Su tutto il resto era straevidente che non ci potesse essere concordanza di intenti e scelte tra forze politiche tanto diverse, nell’arco parlamentare (meloni esclusa, si sa, e ,sottovoce, chissapoiperche’? Per farla crescere nei sondaggi forse?).
    L’anno partiva dall’incarico a superMario, fino a fine mandato.

    • Perché? Era a termine?

  • Era “a termine” naturale, Ivano: le elezioni!
    Non era un mandato “politico” ( i partiti non ne stavano cavando un ragno dal buco) era un “governo di scopo”, sulle tre emergenze!
    Compito (arduo) quello di superMario, quando costretto ” de facto” ad affrontare temi extra “tre emergenze”, evitare….. le acque infide.
    Ma il compito si è rivelato fuori portata per l’osannato grand commis (dell’universo bancario).
    O magari i disegno politico “sottostante” era un altro?!?
    Possiamo solo stare a guardare e …..subire!

    • Come le stelle…l’eterna lotta tra bene e male. In verità un po’ di folklore manca a questo paese ingessato e grigio. Pensa che bello quando a scuola verranno abolite le bocciature, pensa che pacchia per i ragazzi. Parola di Giorgia Meloni, sono una donna, sono una madre, sono cristiana…

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